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    L’ex Orduna: “Ravenna? Squadra completa, che può contare su bande interessanti”

    Di Redazione
    È uno delle bandiere della Vero Volley Monza. Dopo il capitano Thomas Beretta è il regista argentino Santi Orduna il “veterano” della squadra cara alla Presidente Marzari.
    Domenica il neo papà classe ’83, si troverà davanti il suo passato, quella Porto Robur Costa Ravenna con la quale ha vinto la Challenge Cup e nella quale ha passato anni indimenticabili, ed è proprio il Corriere di Romagna ad intervistarlo prima della sfida contro i romagnoli: “Il campionato vissuto a Ravenna, resterà indimenticabile. Lì ho instaurato tante amicizie, con giocatori, membri dello staff e sostenitori, e per me è sempre un piacere sentirli e rivederli».
    Domenica a Monza c’è la sfida con la Cansar. Voi come state? «Dobbiamo ancora trovare la giusta continuità di rendimento. Non giochiamo male, ma commettiamo ancora troppi errori nei momenti decisivi. Dobbiamo lavorare soprattutto sulla testa, per diventare più cinici e concreti».
    Cosa pensa della Consar? «Si tratta di un avversario competitivo, costruito come al solito grazie alle capacità di una società che lavora molto bene. È una squadra completa, che può contare su bande interessanti, due centrali solidi ed esperti e un opposto come Pinali difficile da fermare. I ravennati hanno molta fame e dovremo stare attenti, cercando di averne più di loro».
    Per voi questa partita rappresenta più uno scontro per la salvezza o un trampolino dl lancio verso la parte alta della classifica? «La stagione è molto lunga e quindi dobbiamo pensare solo alla stretta attualità. Il nostro obiettivo deve essere solo quello di conquistare i tre punti per cercare di avvicinarci alla zona playoff. Dobbiamo invertire la tendenza, cercando di non compiere più dei passi indietro». LEGGI TUTTO

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    Dick Kooy rassicura i tifosi: “Sto bene e non ho alcun sintomo”

    Di Redazione
    Il big match che si sarebbe dovuto giocare oggi tra Itas Trentino e Leo Shoes Modena è stato rinviato a data da destinarsi. Niente derby dell’A22 quindi in quanto, da quanto riportato ieri, è stata riscontrata la positività del giocatore Dick Kooy e dell’Assistant Coach Mattia Castello.
    Proprio lo schiacciatore azzurro ha affidato ad Instagram i suoi pensieri:
    Cari Amici, come avrete letto sulle maggiori testate pallavolistiche ho contratto infezione da COVID 19.Sono in isolamento domiciliare già da giorni, ma sto bene e non ho alcun sintomo. Mi terrò in forma allenandomi a casa e tornerò a volare sui nostri amati campi il prima possibile. Volevo ringraziarvi per i messaggi e rassicurarvi sulle mie condizioni di salute attuali. Speriamo che duri poco! A presto!Dick

    Tanti i commenti e le parole di vicinanza da parte dei suoi colleghi, a partire dal capitano della Powervolley Milano Matteo Piano che scrive: “Un abbraccio grandissimo”, al giovane attaccante di Modena Daniele Lavia: “Rimettiti presto compaesà, un abbraccio grande”. LEGGI TUTTO

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    Mosna: “La sospensione equivarrebbe ad aver perso la battaglia contro il Covid”

    Di Redazione
    Dopo la proposta della numero uno di casa Modena di sospendere tutto almeno per due mesi, anche il patron di Trentino Volley, Diego Mosna, vuole dire la sua sul tema più caldo di questi giorni nell’ambiente pallavolistico.
    E lo fa con un post in Facebook che recita così:
    A fronte di alcune opinioni emerse negli ultimi giorni, che auspicano la sospensione temporanea del campionato, ci tengo a manifestare pubblicamente la mia contrarierà a questo tipo di ipotesi.La sospensione della SuperLega equivarrebbe ad ammettere di aver perso questa battaglia contro il Covid-19 e, allo stesso tempo, renderebbe difficile la successiva ripresa dell’attività in condizioni migliori di quelle attuali. Sarebbe come accettare una conclusione anticipata del torneo, decisione ancora peggiorativa rispetto a quella presa a marzo. In altre parole: un de profundis per la pallavolo italiana di vertice e non solo.Si tratta, naturalmente, solo di una opinione ma anche di una personale convinzione maturata dall’aver vissuto e dallo star ancora vivendo una realtà di chiusura parziale e totale di regioni e province e, di conseguenza, della vita normale. La sospensione del campionato sarebbe una resa di fronte ad un virus che ha creato una nuova pandemia; da quando esiste il mondo, l’uomo ha sempre fatto i conti con emergenze sanitarie di questo tipo e le ha puntualmente sconfitte.Arrendersi oggi lo reputerei un insuccesso a priori, dell’uomo e della collettività. LEGGI TUTTO

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    Robertlandy Simon: “A Civitanova ho trovato una famiglia”

    Di Roberto Zucca
    Nei suoi occhi ci sono molti sentimenti contrastanti: l’ambizione, la forza fisica e morale, lo spirito di sacrificio, la sofferenza. Veder giocare Robertlandy Simon è un concentrato di emozioni. Non a caso, di quel Paese così nostalgico e fuori dal tempo quale è Cuba, Simon rappresenta un po’ tutto il meglio:
    “La mia storia è una storia lunga, complessa. La mia infanzia non è stata semplice, così come quella di tanti connazionali. La mia vita è stata sacrificante, ma non più di quella di tanti. Arrivo da un paese in cui la povertà ti restituisce la voglia di riscattarti, ma anche il coraggio di non arrenderti e la forza di essere sempre sorridente, perché questa è la vita”.
    Posso chiederle cosa conta davvero per lei nella vita?
    “La famiglia. La loro serenità, il fatto che posso contribuire a farli stare sereni. È la cosa che mi manca di più rispetto alle mie origini e alla mia infanzia trascorsa a Cuba”.
    Di quelli anni ha citato la povertà. Che rapporto ha adesso col denaro?
    “Il denaro è una sicurezza. Ti permette di poter essere utile agli altri, dando magari stabilità e serenità. La più grande soddisfazione della mia carriera è stato poter aiutare la mia famiglia. Non avere il pensiero di non poterti permettere delle cose ti va vivere certamente con maggiore tranquillità”.
    Foto FIVB
    La pallavolo è uno stile di vita. La frase che lei ha postato sul suo profilo Instagram.
    “È una manera. Un modo di vivere, di affrontare la vita. Ho iniziato molto giovane a praticare questo sport e la pallavolo mi ha accompagnato per tutto il mio percorso di crescita. Non so come sarebbe stata la mia vita senza questo sport, perché la pallavolo ne ha sempre fatto parte”.
    Quello stile di vita lo ha portato prima a Piacenza, poi a Civitanova.
    “L’Italia mi ha accolto e in Italia ho vinto tanto, ed è stata una grandissima soddisfazione. Mi sento benvoluto, amato. A Civitanova non ho trovato un team, ma una famiglia. Siamo una squadra che si rispetta ma siamo anche molto uniti. Trascorriamo molto tempo assieme anche al di fuori dal campo”.
    Il segreto di Civitanova: il trio cubano o l’essere una squadra?
    “Essere una squadra. Io, Osmany e Leal siamo parte di un gruppo nel quale ognuno ha il suo peso, le sue responsabilità. Non si vince grazie a noi tre ma si vince con il gruppo unito. Noi portiamo all’interno dello spogliatoio una mentalità latina che è molto simile a quella italiana. Ci piace sentirci parte di un gruppo e poter contare l’uno sull’altro”.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    Bilancio di questa prima parte di campionato?
    “Abbiamo lasciato un punto per strada e lavoriamo affinché l’affiatamento e il gruppo cresca partita dopo partita. È un bel campionato, che finché potrà andare avanti è davvero molto bello da giocare. La gara contro Ravenna di qualche settimana fa ci ha dato nuovi stimoli e nuove sfide che dobbiamo affrontare, trovando una solida continuità”.
    Cinque stagioni in Italia. Mi dica il compagno di squadra e l’avversario più forte che ha incontrato sulla sua strada?
    “Ce ne sono tantissimi. Un compagno di squadra che mi ha lasciato il segno è stato sicuramente Bruno. Fortissimo, molto tenace, era uno che anche in spogliatoio si sentiva. Sugli avversari le direi tanti, da Anderson a Juantorena. Giocatori così è meglio sempre averli dalla stessa parte del campo”.
    Al di fuori del campo è nota ai più la sua avventura nella ristorazione.
    “Quando ero in Brasile mi sono innamorato delle churrascharie, e così quando sono arrivato a Civitanova sono subito andato a cercare di mangiare brasiliano, ma senza successo. E così ho detto, perché no? Sono socio di un locale che si chiama Madeira ed è proprio a Civitanova. Ora mi piacerebbe lanciarmi nella cucina stellata”
    Tempi duri per la ristorazione?
    “Sono tempi duri per tutti. È dura per la ristorazione perché hai comunque i lavoratori da pagare, nonostante che la sera, ad esempio, ci siano delle restrizioni, e il business ne esce fortemente danneggiato. Speriamo di venirne fuori presto”.
    Il futuro di Simon. Se lo immagina?
    “Per ora sicuramente in Italia. Poi si vedrà. A Civitanova sto molto bene e ho anche delle attività da portare avanti oltre al volley. Quando smetterò di giocare non so, magari allenerò una squadra di ragazzi o sarò un imprenditore, o tutte e due le cose. Chissà!”.
    Per ora la cosa importante è vincere con Civitanova.
    “Quello sempre”. LEGGI TUTTO

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    Sette positivi nella NBV Verona. Verso il rinvio della sfida con Piacenza?

    Di Redazione
    La NBV Verona ha comunicato che, a seguito degli esiti degli ultimi tamponi effettuati, la società conta un totale di sette positivi al Covid-19, suddivisi in tre giocatori e quattro membri dello staff. Le persone risultate positive si trovano attualmente in isolamento.
    “La complessa situazione attuale, che purtroppo evolve di giorno in giorno – aggiunge la società – rende estremamente difficile la gestione dell’attività quotidiana, a cominciare dallo svolgimento regolare degli allenamenti, indispensabili per presentarsi nella migliore condizione agli appuntamenti con la SuperLega“. Probabile il rinvio della gara di campionato con la Gas Sales Bluenergy Piacenza prevista per domenica 8 novembre.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dick Kooy positivo al Covid-19. Rinviata Trento-Modena

    Di Redazione
    Rinviato a data da destinarsi il recupero della quinta giornata di Superlega maschile tra Itas Trentino e Leo Shoes Modena, previsto per giovedì 5 novembre alle 20.30. La squadra di casa ha comunicato che, in seguito ai tamponi molecolari a cui si è sottoposto l’intero gruppo squadra nella giornata di martedì 3 novembre, è stata riscontrata la positività del giocatore Dick Kooy e dell’Assistant Coach Mattia Castello.
    Secondo quanto disposto dalle autorità sanitarie governative, i due contagiati osserveranno ora un periodo di quarantena, mentre tutti gli altri componenti interromperanno gli allenamenti per sostenere un periodo di isolamento fiduciario sino all’esito di un nuovo tampone, programmato per giovedì 5 novembre.
    Nel frattempo anche la NBV Verona ha comunicato di aver riscontrato sette positività nel gruppo squadra.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena, gruppo squadra in isolamento. Rinviata la partenza per Trento

    Di Redazione
    Gli esiti dei tamponi molecolari effettuati nella giornata di ieri hanno evidenziato una debole positività al Covid-19 per il giocatore Riccardo Gollini. In ottemperanza al protocollo in vigore il gruppo squadra è al momento in isolamento ed effettuerà un nuovo tampone nella mattinata di domani.
    Inoltre, la conferenza di coach Giani in programma domani è annullata al pari della partenza per Trento che si terrà, eventualmente, giovedì dopo gli esiti dei nuovi tamponi.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO