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    La Rinascita Lagonegro ritrova il gusto della vittoria: 3-0 al Lecce

    MARSICOVETERE (PZ) – Finalmente Rinascita! Lagonegro ritrova il successo in campionato che mancava dallo scorso 13 ottobre (1^giornata) e lascia così alle spalle un periodo complicato. A pagare dazio, nell’ottava giornata della serie A3 Credem Banca, è l’Aurispa Links per la vita Lecce, uscita sconfitta dal Palasport di Villa d’Agri con il risultato di 3-0 (25-21, 25-17, 32-30).
    A dir poco positivo l’effetto Kantor: il nuovo allenatore arrivato soltanto mercoledì ha evidentemente portato quella scossa emotiva che serviva alla squadra, ma anche e soprattutto efficaci accorgimenti tecnici e tattici: il gruppo ha sfoderato una pallavolo ordinata e pulita, con un approccio aggressivo specialmente in ricezione e contrattacco.
    Chiavi del gioco affidate a Sperotto in diagonale con Cantagalli, operazioni difensive a capitan Fortunato, manovre al centro a Tognoni e Pegoraro e offensive da posto quattro a Panciocco e Armenante. Mister Cavalera risponde con Mazzone e Ferrini schiacciatori, il neoacquisto Fabroni al palleggio, l’opposto Penna, i centrali Deserio e Maletto, e il libero Cappio.
    La Rinascita si fa subito apprezzare con il primo tempo di Pegoraro (2-1) e la pipe di Panciocco (3-2), procedendo spedita nel punteggio fino al punto del 10-5 grazie a un ace di Sperotto, un mani out di Cantagalli e un errore in attacco dei pugliesi. Sul 12-8, Lecce prova a rispondere rimontando fino al 12-11: il sestetto di Cavalera, superata l’impasse iniziale, resta aggrappata ai padroni di casa, fino a quando un buon turno a servizio di Armenante riporta il parziale sui binari biancorossi. Cantagalli fa esplodere il suo diagonale per il 19-16, Panciocco è poderoso a muro prima (20-16) ed efficace in attacco poi (21-18). Lecce non riesce più a risalire la china, Cantagalli chiude i giochi sul 25-21.
    Nella pausa tra primo e secondo set, Kantor tiene alta la guardia dei suoi, insistendo sui dettami studiati in settimana: pressione, intensità e fluidità nel gioco. Cantagalli e Armenante eseguono a menadito (1-1 e 4-4), Pegoraro al centro mostra efficacia (5-5), Panciocco aiuta con i suoi mani out. I pugliesi, però, hanno carattere da vendere e restano attaccati al punteggio per gran parte del periodo (14-14). A rompere l’equilibrio è il solito Cantagalli, che conquista il quindicesimo punto dopo una gran difesa orchestrata da Fortunato e dal ripiegamento di Panciocco. Arrivano quattro punti consecutivi (18-14): Lecce mostra i primi segnali di scoramento, Lagonegro è irraggiungibile. Lo schiacciatore romano, con un preciso ace, porta a casa il 25-17 e il punto del 2-0.
    Emozioni a non finire nel terzo set, durato ben 47 minuti e terminato largamente ai vantaggi sul 32-30. La Rinascita gioca in scioltezza, mantenendo però intensità e precisione. L’Aurispa, di contro, prova in tutti i modi a non recitare il ruolo dello sparring partner. Si comincia con un bell’attacco di Armenante per il 5-2, Panciocco fa esplodere la sua potenza di braccio per il 6-3, Tognoni non è da meno in primo tempo (9-7). L’ex Mazzone, il giovane opposto Penna e Ferrini tengono a galla i compagni, trovando anche un break di vantaggio (12-14). E’ un lungo equilibrio, un estenuante punto a punto non adatto ai deboli di cuore. Da segnalare un ace di Pegoraro (16-14) e un elegante tocco in pallonetto di Panciocco (17-16). Dall’altro lato, Lecce sbaglia tanto a servizio. Il punteggio che chiuderà la contesa (32-30) è lo specchio ineludibile di un finale al cardiopalma e della conseguente esplosione di gioia del caloroso pubblico di Villa d’Agri.
    Panciocco e Cantagalli top scorer della serata con i rispettivi 20 e 19 punti, in doppia cifra anche Armenante (10). Il muro continua a essere un fondamentale efficace (10 vincenti), la ricezione mostra netti miglioramenti (57%).
    La Rinascita raccoglie dunque tre punti di vitale importanza, portandosi a quota 8: un buon viatico per preparare la trasferta di Napoli – in programma sabato 7 dicembre – con serenità e molta più consapevolezza delle proprie qualità. Nel segno di Waldo Kantor.
    IL TABELLINO DEL MATCH
    RINASCITA VOLLEY LAGONEGRO: Ricco, Fortunato (L), Vindice (L), Panciocco (20), Simone, Pegoraro (4), Cantagalli (19), Franza, Tognoni (4), Fioretti, Armenante (10), Sperotto (3), Bonacchi, Focosi, Parrini. All.: W. Kantor
    AURISPA LINKS PER LA VITA LECCE: Mazzone (13), Fabroni (2), Ferrini (7), Cappio (L), D’Alba, Colaci, Penna (16), Omaggi, Coppa, Iannaccone (2), Deserio (7), Maletto (5), Bleve (L), Cimmino. All.: A. Cavalera
    Punteggio: 3-0 (25-21, 25-17, 32-30)
    Arbitri: Alberto Dell’Orso, Luigi Pasciari
    Note | Lagonegro: aces 4, errori al servizio 9, muri vincenti 10, ricezione pos 57% – prf 30%, attacco 46%
    Lecce: aces 2, errori al servizio 10, muri vincenti 8, ricezione pos 66% – prf 28%, attacco 41%.
    Ufficio Stampa – Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    Secca sconfitta (0-3) della ErmGroup Altotevere a Belluno

    BELLUNO VOLLEY – ERMGROUP ALTOTEVERE 3-0 (25-20, 25-20, 25-12)
    BELLUNO VOLLEY: Luisetto 6, Ferrato 9, Bisi, Martinez (L1) ricez. 60%, Mian 10, Mozzato 7, Guizzardi, Saibene 10, Loglisci 10. Non entrati: Devranis (L2), Schiro, Guarienti Zappoli, Cengia, Basso. All. Marco Marzola e Roberto Malaguti.
    ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani, Cipriani 2, Biffi 1, Marzolla 12, Galiano 3, Battaglia 4, Cioffi (L2), Stoppelli 1, Pochini (L1) ricez. 33%, Cappelletti 6, Quarta 9. Non entrato: Panizzi. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    Arbitri: Antonio Testa di Padova e Marco Pernpruner di Trento.
    BELLUNO: battute sbagliate 8, ace 4, muri 13, ricezione 66% (perfetta 27%), attacco 45%, errori 13.
    ALTOTEVERE: battute sbagliate 13, ace 2, muri 5, ricezione 49% (perfetta 18%), attacco 36%, errori 26.
    Durata set: 26’, 27’ e 25’, per un totale di un’ora e 18’.
    Una ErmGroup Altotevere mai entrata in partita subisce un secco 0-3 al PalaLambioi per opera di un Belluno al quale evidentemente la cura Marzola (tecnico chiamato al posto dell’esonerato De Cecco) sta producendo effetti benefici. Superiori in tutti i fondamentali e con individualità di indubbio spicco, a cominciare da un Mian eccezionale anche nel ruolo di opposto per proseguire con l’ottimo palleggiatore Ferrato (anche 5 muri vincenti per lui), i veneti hanno saputo costruirsi al momento giusto le situazioni di vantaggio nei due set iniziali, facendo leva dapprima sulla buona ricezione, su una battuta più efficace e su un’ordinata costruzione offensiva, poi su muro e schiacciatori alle bande al cospetto di una formazione biancazzurra che nella terza frazione è andata completamente in balìa degli avversari e con il rischio di subire un passivo assai più pesante di quello incassato. Coach Bartolini ha provato più soluzioni nei 6+1 di partenza, senza però ottenere di fatto alcun risultato. Continua pertanto l’anemia esterna della squadra, che ha finora raccolto un solo punto (ad Ancona) nelle quattro partite disputate lontano dal palasport.
    Marco Marzola, alla seconda presenza sulla panchina dei “rinoceronti”, schiera la diagonale Ferrato-Mian, al centro Luisetto e Mozzato, alla banda Saibene e Loglisci e libero Martinez. L’altro Marco, Bartolini, conferma gli stessi titolari della vittoriosa gara contro il Savigliano: Biffi in regia, Marzolla in posto 2, Quarta e Galiano al centro, Cappelletti e Cipriani a lato e il duo Pochini-Cioffi in alternanza nel ruolo di libero. L’ace di Cappelletti che vale il 2-1 d’acchito sembra benaugurante per l’Altotevere, ma il tocco a rete del 7-5 di Luisetto significa break per Belluno, che prende lentamente il via grazie alla successiva pipe sbagliata da Cipriani, portandosi sull’8-5. La ErmGroup difende senza concretizzare e il muro di Luisetto su Cappelletti sarà il primo di un’altra sostanziosa serie (13 in totale); Milan colpisce in battuta (12-9), Marzolla risponde a muro su Loglisci, poi Belluno imprime l’accelerata decisiva quando Ferrato mura Cipriani e Saibene firma l’ace del 18-13. L’Altotevere pecca in fase di impostazione, Mian è perentorio e quando il pallone di Marzolla scorre sul nastro per poi uscire fuori (siamo sul 21-14 per i padroni di casa) l’epilogo è oramai scritto: un tocco di seconda da parte di Ferrato, l’errore al servizio di Marzolla e il diagonale di Saibene accompagnano Belluno al 25-20 che lo porta sull’1-0.
    Bartolini opera una mossa finora inedita: Battaglia in campo come opposto e Marzolla schiacciatore alla banda assieme a Cappelletti. I due primi tempi a segno di Quarta tengono la ErmGroup con il naso avanti per un paio di scambi e intanto Belluno aggiusta quel muro che era stato devastante a Sarroch: ne sanno qualcosa Galiano e Cappelletti, anche se il giovane centrale si riscatta con la veloce del 6-6, che tuttavia sarà l’ultima situazione di parità. L’ace di Saibene sulla ricezione di Marzolla e il muro su un Battaglia che stenta nel passare sono brutte avvisaglie per i sangiustinesi, confermate dal muro su Marzolla, dopo che Mian aveva creato i giusti presupposti in battuta e dal punto su pipe di Loglisci (15-10). Anche Ferrato pizzica dai nove metri e l’ultimo tentativo di riavvicinamento ospite è sul muro di Quarta ai danni di Loglisci (16-19), al quale replica quello di Ferrato su Cappelletti (23-18 per i padroni di casa), che viene sostituito con Cipriani. La battuta sbagliata di Quarta e la schiacciata di Mian sul muro a uno determinano un nuovo 25-20 per Belluno, avanti ora 2-0.
    Bartolini cambia ancora: Cipriani in posto 4 assieme a Marzolla (con Cappelletti in panca) e Stoppelli, che già era entrato nei frangenti conclusivi della precedente frazione, al centro in luogo di Galiano. Queste le novità con le quali la ErmGroup parte nel terzo set, che fin dal prologo è accompagnato da cattivi presagi: Marzolla spinge out la palla nella lunga azione che consente a Belluno di realizzare il break (3-1), poi Battaglia spara fuori un diagonale e un fallo di Marzolla nel contesto di una rocambolesca circostanza fanno già 5-1 per i veneti, che premono decisi sull’acceleratore, facendo leva su una attentissima difesa e sulle soluzioni in contrattacco, mentre l’Altotevere palesa qualche sbavatura in ricezione. Sull’11-6 per Belluno, ultimo esperimento di Bartolini: Cappelletti in campo nel ruolo di opposto, come la scorsa stagione, per una scossa che non ci sarà; anzi sì, ma in negativo, perché fra errori di realizzazione, muri e attacchi subiti e il calo di Marzolla la ErmGroup va letteralmente in bambola, incassando una pesante striscia negativa di 0-13 e con Troiani che ha rilevato un Biffi non più lucido nelle sue mansioni. Il muro su Marzolla, che aggiorna il punteggio sul 23-6 per Belluno, è l’atto conclusivo dello sbandamento totale, che la ErmGroup riesce un tantino a tamponare andando in doppia cifra nel punteggio: ovazione del PalaLambioi per Bisi, l’opposto rientrato all’indomani dell’infortunio, che tutti vogliono mandare a punto; si prende invece un muro, poi i locali pasticciano in costruzione, Cappelletti trova l’ace del 12-24 e di seguito, con una battuta lunga, consegna l’ultimo punto al Belluno Volley. ErmGroup precipitata di nuovo al penultimo posto della classifica del girone Bianco della Serie A3 Credem Banca e chiamata a un altro riscatto casalingo, seppure domenica prossima al palasport di San Giustino arriverà la Negrini Acqui Terme, cliente tutt’altro che malleabile.
    Claudio Roselli

    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere LEGGI TUTTO

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    San Giustino superato: è aggancio al terzo posto per Belluno

    Seconda vittoria consecutiva per il Belluno Volley. Ed è un successo che vale triplo: perché è liberatorio per il pubblico del Pala Lambioi, costretto a masticare amaro in due delle precedenti tre sfide. Perché cementa le sicurezze di un gruppo in evidente crescita. E soprattutto per la classifica, visto che i rinoceronti agganciano la zona podio: in particolare, la terza piazza, a pari merito con la Negrini CTE Acqui Terme. L’impatto di coach Marzola non poteva essere più felice: due panchine biancoblù? E sei punti in cascina. Anche di fronte a San Giustino, il muro si rivela un fattore (14 “poster” in tre set), mentre il servizio risulterà efficace e continuo.
    DOPPIO ESORDIO – Grazie a un sontuoso Ferrato in regia (anche 9 muri e 5 muri per il palleggiatore), i bellunesi interpretano il copione della serata in maniera impeccabile. E sorridono ulteriormente in virtù di un doppio esordio: stagionale, di Fabio Bisi. E assoluto in A3 per Cristian Devranis: il libero della serie D era in lista in seguito al forfait di Bassanello. Ed è stato spedito sul taraflex nelle battute conclusive.
    MOSTARDA – I padroni di casa “azzannano” subito il match: Luisetto si fa sentire sotto rete e inchioda il muro del 10-7, mentre il servizio dà risposte confortanti. E, in tal senso, Riccardo Mian mette parecchia mostarda sui palloni scagliati dai 9 metri. Così come Saibene, che taglia il traguardo dei 100 ace in Serie A. L’ErmGroup Altotevere non riesce a tenere il ritmo dei rinoceronti e il Belluno Volley chiude con 5 lunghezze di margine.
    REPERTORIO – Il muro era stato da record nella trasferta di Sarroch? E i ragazzi di Marzola ripartono proprio da questo fondamentale. Nel secondo round, infatti, sono 6 gli attacchi avversari rispediti al mittente: la metà dei quali da un Ferrato che, al “ciak” della regia, unisce malta e cazzuola. Dalle parti di “Leo” non si passa. In più, si scatena Loglisci: 6 punti arricchiti da un brillante 62 per cento. È proprio un colpo magistrale dello schiacciatore bresciano, da seconda linea, a dare lo strappo decisivo al parziale, mentre Ferrato aggiunge pure l’ace del 18-13 a un già vasto repertorio.
    PARZIALONE – E il terzo capitolo del match? Si apre allo stesso modo del precedente: con un muro del solito Ferrato. E il contrattacco mancino di Mian (9-3) vale già una sentenza anticipata. Al pari del doppio “Monster Block” di Mozzato (14-6), che diventerà addirittura quadruplo per un clamoroso parziale di 12-0. Titoli di coda: il Pala Lambioi può festeggiare.
    L’ANALISI – «Ai ragazzi avevo chiesto di essere ordinati – analizza, nel post partita, coach Marco Marzola – soprattutto in fase di muro-difesa. E così è stato. Sono molto contento, dobbiamo continuare su questo trend perché ancora non abbiamo fatto nulla. Il muro? Può diventare un valore aggiunto, considerata la nostra fisicità». Marzola non si nasconde: «In tutta onestà, mi aspettavo una reazione forte. Da quando sono arrivato, ho visto tante persone con voglia di rivincita. Rispetto all’approccio che avremmo avuto in casa, ero mediamente tranquillo».

    BELLUNO VOLLEY-ERMGROUP ALTOTEVERE SAN GIUSTINO 3-0
    PARZIALI: 25-20, 25-20, 25-11.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 9, Mian 10, Luisetto 6, Mozzato 8, Loglisci 11, Saibene 9; Martinez (L), Guizzardi, Bisi, Devranis (L). N.e. Schiro, Zappoli, Basso, Cengia. Allenatore: M. Marzola.
    ERMGROUP ALTOTEVERE SAN GIUSTINO: Cipriani 2, Biffi 1, Marzolla 11, Galiano 3, Cappelletti 7, Quarta 9; Cioffi (L), Troiani, Battaglia 4, Stoppelli 1, Pochini (L). N.e. Panizzi. Allenatore: M. Bartolini.
    ARBITRI: Antonio Testa di Padova e Marco Pernpruner di Trento.
    NOTE. Spettatori: 650 circa. Durata set: 26’, 27’, 25’; totale: 1h18’. Belluno: battute sbagliate 8, vincenti 4, muri 14. San Giustino: b.s. 13, v. 2, m. 5. LEGGI TUTTO

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    EnergyTime Spike Devils, lotta serrata ma stop a Sorrento

    ROMEO SORRENTO 3
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS CAMPOBASSO 0
    (25/21, 25/19, 25/22)
    SORRENTO: Pol 12, Fortes 11, Baldi 11, Wawrzynczyk 11, Patriarca 8, Tulone 2, Russo (L); Becchio, Gargiulo, Filippelli. Ne: Ruggiero, Ciampa, Cremoni e Pontecorvo (L2). All.: Esposito.
    CAMPOBASSO: Margutti 6, Orazi 1, Diaferia 10, Urbanowicz 17, Fabi 5, Giani 5, Calitri (L); Tuccelli, Diana 2. Ne: Zanettin, Del Fra, D’Amico, Rescignano e De Nigris (L2). All.: Bua.
    ARBITRI: Pazzaglini e Pescatore (Roma).
    NOTE: durata set: 27’, 28’ e 28’. Sorrento: battute vincenti 7, battute sbagliate 13, muri 10. Campobasso: bv 2, bs 14, m 7.

    Lotta, sgomita, mostra diversi buoni segnali in prospettiva, ma deve arrendersi sul campo della capolista Sorrento il gruppo degli EnergyTime Spike Devils Campobasso. Per i molisani del neo tecnico Bua si materializza la terza sconfitta consecutiva, la sesta stagionale nelle prime sette uscite con una classifica che non sorride ai rossoblù sempre in fondo alla graduatoria con due soli punti all’attivo.
    Eppure nel primo set i campobassani rispondono colpo su colpo ai tentativi di strappo dei campani (un solo set perso sinora). Gioco al centro e pipe riescono a creare più di una difficoltà alla seconda linea dei campani, sostenuti da un pubblico molto caloroso in un impianto in cui si registra il tutto esaurito. Sul finale i campobassani vanno ad impattare anche a quota 21, ma subiscono un 4-0 finale dei campani che chiudono con un ace su Urbanowicz.
    Nel secondo parziale, i rossoblù provano a spingere con ancora più forza, ma – complice un ulteriore ace – i rossoblù devono fare i conti con un doppio svantaggio (9-7), break che i sorrentini riescono a mantenere, incrementando sino al 12-9 con un ace. I molisani però non ci stanno e si riportano sotto (15-13). I campani danno un nuovo strappo (18-14). Un ace di Diana vale il meno due (18-16), distacco con cui si entra anche al ventesimo punto. Sorrento dà un ulteriore strappo (22-18) con Bua che ci chiama time-out. I campani, a quel punto sulle nuvole, alzano ulteriormente le voce e vanno a prendersi il parziale a 19.
    Nel terzo set Sorrento prova a partire forte, ma i campobassani reagiscono al meglio e vanno avanti di due lunghezze (9-11). I sorrentini però invertono la rotta e prendono due punti di margine sul 17-15. I rossoblù non ci stanno e continuano a restare in scia dei propri avversari. Tuttavia un errore in attacco porta i campani sul +3 (21-18), margine mantenuto dal muro del centrale agnonese Patriarca (23-20). È ancora il posto tre altomolisano a regalare tre match point ai suoi, che alla seconda opportunità chiudono parziale (25-22) e contesa in conto set (3-0).
    Davanti a sé, adesso, gli Spike Devils avranno l’opportunità di un doppio turno interno consecutivo: sabato è in previsione un altro match intricato come quello contro la vicecapolista Ortona, poi il 14 il confronto con il Sabaudia di Nello Mosca per la penultima d’andata.
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS UFFICIO COMUNICAZIONE LEGGI TUTTO

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    L’Avimecc Modica non si ferma, i “Galletti” vincono anche a Sabaudia

    Vidya Virdex Sabaudia 1
    Avimecc Modica 3
    Parziali: 25/21, 23/25, 21/25, 19/25
    Vidya Virdex Sabaudia: Tomassini 5, Menichini 1, Ruiz 15, Onwuelo 27, Nicola Mazzon 1, De Vito 1, Riccardo Mazzon 15, Catinelli, Stamegna (L1), n.e.: Abagnale (L2), Rondoni, Serangeli. All: Aniello Mosca; Ass: Gabriele Canari
    Avimecc Modica: Barretta 7, Raso 1, Capelli 1, Putini 2, Chillemi 7, Cipolloni Save, Buzzi 9, Matani 6, Padura Diaz 33, Nastasi (L1), n.e.: Pappalardo (L2), Tomasi, Italia. All. Enzo Distefano; Ass: Manuel Benassi
    Arbitri: Alberto Mancuso e Simone Magnino
    Sabaudia – Terzo successo consecutivo per l’Avimecc Modica che passa anche al “PalaVitaletti” di Sabaudia.
    I “Galletti” di Enzo Distefano trascinati da un incontenibile Willy Padura Diaz (33 punti a referto) dopo aver ceduto il set d’apertura, hanno avuto una reazione da grande squadra e s’impongono in quattro set sulla Vidya Virdex in poco meno di due ore di gioco.
    Dopo un inizio gara in equilibrio, la svolta della prima frazione di gioco arriva sul 14/14, quando i padroni di casa sostenuti dalla buona vena di Ruiz piazzano un break di 7 – 1 che scava il solco decisivo del parziale (21/15). Modica prova a reagire, ma Sabaudia non molla di un centimetro e alla fine chiude il parziale 25/21 in 28′ di gioco e si porta avanti nei set.
    Modica accusa il colpo e al cambio campo fatica a tenere il ritmo di Sabaudia che si porta subito avanti di 4 (8/4). La situazione sembra precipitare a metà set quando Chillemi e compagni devono recuperare 6 punti (16/9), ma Padura Diaz si carica sulle spalle la squadra e dall’alto della sua esperienza riesce a “incutere timore” agli avversari e a ridare entusiasmo ai suoi compagni di squadra. Il break di 5 – 9 dei biancoazzurri traccia la strada per ricucire lo strappo e mandare in bambola la difesa di casa (21/18) che non riesce più a contenere le conclusioni dell’italo cubano che ben sostenuto dai compagni di squadra, mette a terra palloni in serie. La rimonta modicana si completa al fotofinish con il punto del 23/25 dopo 31′ di lotta, che vale il pareggio dei set.
    L’apertura del terzo set è in equilibrio con Modica che mette il muso avanti (7/8). Sabaudia non riesce a tenere il ritmo dei modicani e va nuovamente in difficoltà (11/16). I biancoazzurri della Contea resistono al tentativo di rimonta del sestetto di Mosca e alla fine mettono la “freccia” aggiudicandosi la frazione ancora in 31′ con il punteggio 25/21.
    Modica sente il profumo inebriante del terzo successo consecutivo (il secondo lontano dal “PalaRizza”) e parte forte anche nel quarto parziale (6/8). Sabaudia fatica a restare in scia dei biancoazzurri che a metà frazione raddoppiano il vantaggio (12/16) e fiaccano la voglia di recupero dei padroni di casa che cedono piano piano (17/21) fino ad arrendersi definitivamente in 28′ con il parziale di 19/25 che vale per la “Distefano Band” tre punti e il sesto posto in classifica. LEGGI TUTTO

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    La The Begin non fa punti a Savigliano

    La The Begin incappa nella classica “giornata no” e torna a mani vuote dalla trasferta di Savigliano.
    25/16 – 25/22 – 25/22
    Entrambe le squadre scendono in campo senza i rispettivi opposti titolari sostituiti da Marco Santini per la The Begin e da Kristian Turkaj per la Monge Gerbaudo. Il primo parziale è tutto a favore dei padroni di casa, troppo fallosi i dorici che devono rincorrere dall’inizio e non riescono a riagganciare il Savigliano.
    Più equilibrato il secondo parziale. La The Begin parte bene, Santini prende per mano i suoi e si procede punto a punto. Un buon turno in battuta dello schiacciatore Sacripanti porta Savigliano sul +3 e costringe Della Lunga a chiamare time out. La Monge Gerbaudo gestisce il vantaggio e chiude il set 25 a 22.
    Terzo set fotocopia del primo. La The Begin gioca a fasi alterne e non riesce a tener testa ad una più concreta e continua Monge Gerbaudo che conserva l’imbattibilità casalinga.
    The Begin Volley Ancona: 1. Kisiel David, 2. Giorgini Giacomo ( L ), 3.Larizza Tommaso, 4. Giombini Alessandro ( L ), 5.Pulita Luca, 6. Albanesi Matteo, 7.Gasparroni Samuele, 8.Andriola Francesco, 11.Ferrini Federico, 12.Sacco Matteo, 16.Santini Marco, 17.Umek David – ALL. Dore Della Lunga – Paolo Monti
    Monge Gerbaudo Savigliano: 1.Brugiafreddo Simone, 3. Quaranta Ambrogio, 5.Calcagno Damiano,6.Gallo Daniele (L), 7.Carlevaris Andrea, 8. Rainero Lorenzo,9. Galaverna Andrea, 10.Rabbia Paolo(L) 11.Sacripanti Mauro,13. Gatto Riccardo, 14. Orlando Boscardini Andrea, 15.Turkaj Kristian, 17.Dutto Francesco, 18.Pistolesi Matteo  ALL. Bulleri Michele – Berra Andrea
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    Arriva l’ErmGroup Altotevere: bellunesi a caccia del successo interno

    È giunta l’ora di regalare una gioia al pubblico del Pala Lambioi. Dopo aver rimediato due sconfitte in tre gare interne, il Belluno Volley vuole tornare a esultare insieme al suo pubblico. E domani (domenica 1 dicembre, ore 18) andrà a caccia del successo contro l’ErmGroup Altotevere San Giustino. Un risultato positivo permetterebbe di rafforzare l’autostima, di dare continuità alla vittoria ottenuta a Sarroch. E rimanere agganciati al treno della qualificazione in Coppa Italia. 
    AZIONI LUNGHE – Archiviato il felice debutto sulla panchina dolomitica, la settimana scorsa in terra sarda, Marco Marzolla è pronto a prendere il timone pure al Pala Lambioi. Ma il faccia a faccia con la compagine umbra è ricco di insidie. E il tecnico romagnolo lancia un avvertimento “urbi et orbi”: «Dovremo stare attenti perché San Giustino è una squadra che batte bene e ha raccolto meno di quanto avesse previsto, a causa di qualche infortunio». Il piano partita è chiaro: «Ci vorrà pazienza nelle azioni lunghe. In più, dovremo cercare di limitare il loro opposto: la principale fonte di punti in attacco per l’ErmGroup Altotevere». E l’opposto in questione è il quasi omonimo del coach, Simone Marzolla. Il quale, se si esclude una gara in cui ha giocato appena un paio di set, non è mai sceso sotto quota 16.  
    ATTEGGIAMENTO – La settimana di lavoro in palestra si è rivelata proficua, anche alla luce dell’importante affermazione in quattro parziali, ottenuta con la Sarlux nell’anticipo dell’ultimo turno di campionato. Un anticipo marchiato a fuoco da 22 muri: «Siamo scesi in campo con l’atteggiamento corretto, la giusta dose di grinta e la necessaria tranquillità». In questo periodo, il Pala Lambioi ha assunto la forma di un laboratorio pallavolistico: «Ci siamo concentrati soprattutto sulla fase break e, di conseguenza, sulla famosa correlazione tra muro e difesa». 
    DIECI GIORNI – Il tecnico passato per Portomaggiore, Bologna e Motta chiude con profonda soddisfazione i primi dieci giorni bellunesi: «Ancora non posso dire nulla sulla “città”, perché non sono uscito molto dal palazzetto. Ma qui sto bene: la società ha dimostrato fin da subito di essere presente. E questo non può che farmi piacere». 
    ARBITRI E DINTORNI – Gli arbitri designati per il match sono Antonio Testa di Padova e Marco Pernpruner di Trento. Due i precedenti tra le compagini. Ed entrambi risalgono alla stagione 2022-2023, quando i bellunesi riuscirono a imporsi sia in Umbria, all’andata (3-1), sia al ritorno (3-2). Nel frattempo, sono aperte le prevendite per acquistare i biglietti: basterà connettersi con il sito ufficiale della società, www.bellunovolley.com. Coloro che non riuscissero a raggiungere il Pala Lambioi potranno comunque seguire la gara in diretta streaming, sul canale YouTube della Lega Volley.  LEGGI TUTTO

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    Aurispa Links per la Vita va in trasferta per affrontare Lagonegro

    Aurispa Links per la Vita riparte dalla trasferta di Lagonegro, 8a giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca. Una sfida che coach Tonino Cavalera ha presentato ai microfoni di Mondoradio, affrontando a tutto tondo i temi che riguardano la squadra, a partire dal match con Ortona, che il giudice sportivo ha omologato con il risultato di 0-3 (00-25; 00-25; 00-25) in favore degli abruzzesi.
    L’argomento ha preso le mosse dalla tragedia dello spettatore che ha perso la vita a seguito di un malore, proprio mentre la gara era in fase di svolgimento. “Il primo pensiero va alla famiglia dello scomparso dott. Iezzi – ha detto coach Cavalera -, siamo rimasti tutti molto scossi dalla vicenda. L’ambito sportivo, invece, racconta di un avversario che ha dimostrato di essere una grande squadra, che per due set ha sfoggiato una grande prestazione, mentre il terzo non è mai finito perché interrotto dalla tragica circostanza”.
    I medici intervenuti per tentare di salvare il malcapitato, a seguito del decesso, sono stati convocati in caserma dai Carabinieri, non consentendo di rimpiazzare il medico di servizio. Ma la difesa della società di casa, intenzionata a presentare ricorso, si basa piuttosto sul fatto che la ripresa del gioco sarebbe dovuta avvenire entro due ore dalla sua interruzione, circostanza impossibile dato che la salma dello sfortunato spettatore non era ancora stata recuperata dal servizio funebre. “Sapevo che ci sono due ore di tolleranza per i campionati di Serie A – ha aggiunto Cavalera, ma nonostante questo siamo rimasti inopinatamente ad aspettare quattro ore.”
    Per quanto riguarda l’aspetto prettamente sportivo del match con Ortona, il coach ha puntualizzato: “Loro sono stati molto bravi nella fase break, con un grande muro-difesa e contrattacco, molto spesso finalizzato da Marshall, che a 45 anni ha fatto vedere quello che sa fare. Ortona è una delle squadre candidate a fare i playoff e che tenta di fare il salto di categoria. Noi non abbiamo giocato la nostra miglior partita, ma loro avevano un Marshall finalizzatore che alla fine ha fatto la differenza. Devo anche sottolineare che la squadra è migliorata da quando è arrivato Fabroni, tutti se ne sono avvalsi ed è come se fosse stato con noi da sempre, questo la dice lunga sulle sue capacità e grandi qualità”.
    La prossima sfida prevede l”impegno in trasferta con Lagonegro, il cui andamento viene descritto da mister Cavalera “fino ad ora un po’ deludente rispetto alle aspettative, che ha portato al cambio in panchina Lorizio-Kantor. Non è mai simpatico andare a far visita a una squadra che ha cambiato allenatore, perché i giocatori vorranno mettersi in mostra, però noi siamo tranquilli e daremo il massimo”.
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