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    A Belluno piace il tie break, Martinez scherza: “Puntiamo ad infrangere tutte le statistiche”

    Di Redazione Quasi al giro di boa della Serie A3 maschile, la Da Rold Logistics Belluno conta sei vittorie in 11 partite disputate. Un ottimo risultato per una matricola attestatasi al settimo posto in classifica, che puntava solo alla salvezza. La particolarità? Di queste sei vittorie, quattro sono arrivate al tie break. Un’abitudine per i ragazzi di coach Poletti che di quinti set ne hanno ceduti solo due. Un totale di 6 tie break in 11 partite, se non è record poco ci manca. “Beh ormai puntiamo ad infrangere tutte le statistiche sul numero di quinti set disputati, in effetti” commenta divertito il libero Gonzalo Martinez, in un’intervista del Corriere delle Alpi. A parte gli scherzi, la Da Rold Logistics è consapevole sia delle proprie forze che delle sue debolezze, da sfruttare come spunto per migliorare: “Sia in fase di battuta e sia in ricezione. Soprattutto quest’ultimo fondamentale, perché è da lì che si consente al nostro palleggiatore di far sviluppare un gioco ottimale e funzionale. Su tali aspetti siamo in parte risultati carenti, ad esempio a San Donà”. “Al momento stiamo soddisfacendo le aspettative della società, ossia il mantenere la categoria occupando una posizione interessante di classifica. Certo, un po’di rammarico viene ripensando ai punti lasciati per strada sino adesso. Con la consapevolezza incrementata via via nel corso delle settimane, credo nel girone di ritorno ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Adesso però dobbiamo pensare a Portomaggiore e al Prata, nostro avversario nel giorno di Santo Stefano. Al di là poi del dove saremo a fine campionato, ora credo diventi prezioso qualificarsi alla Coppa Italia. Una manifestazione in cui nell’eventualità ce la giocheremo, al di là del possibile forte avversario lungo la nostra strada” chiosa Martinez. LEGGI TUTTO

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    Stop della Videx, Ortenzi: “Partita nata nelle difficoltà, ce lo aspettavamo”

    Di Redazione Un weekend da semaforo rosso a chiudere due mesi esatti di campionato nei quali la Videx Grottazzolina ha dovuto fare di necessità virtù. Il match di domenica ha visto l’esordio, inedito, tra i titolari da parte di Lanciani a chiudere con Marchiani una diagonale in totale emergenza, non proprio la premessa ideale per fronteggiare un avversario reduce da sei successi consecutivi. E infatti, Prata di Pordenone ha interpretato la gara con autorevolezza, spingendo al servizio ed alzando a rete un muro granitico contro il quale si sono spesso infrante le velleità offensive di Grottazzolina: termina 0-3 in favore degli ospiti dlla Tinet. “E’ stata una partita nata nelle difficoltà ma ce lo aspettavamo – ha dichiarato coach Massimiliano Ortenzi -. Giocavamo contro una squadra organizzata e sapevamo che per vincere sarebbe servita una prestazione di altissimo livello che purtroppo si è vista solo in parte. Nei momenti chiave della sfida abbiamo sprecato qualcosa di troppo, soprattutto nel primo set, e quando ti trovi di fronte a squadre che mettono tanta pressione, sbagliando poco o nulla, diventa difficile fare risultato.” Onore e merito ad un avversario che ha fatto la sua partita legittimando il risultato finale: “Prata ha battuto molto bene e lo ha fatto con grande regolarità, oltretutto giocando con un muro molto chiuso, e questo ha inevitabilmente reso la nostra partita in salita. Adesso dobbiamo subito concentrarci sul prossimo impegno (in trasferta a Savigliano ndr) e tornare a giocare una buona pallavolo a prescindere dalle difficoltà perché una vera squadra trova sempre delle soluzioni, mai delle scuse.” Ripartire al di là delle difficoltà e degli imprevisti che si celano all’interno della partita. Passa anche da lì quel filo di nervosismo di troppo che nel secondo set è costato un cartellino rosso a capitan Vecchi dopo l’ennesimo, singolare, fallo in palleggio fischiato dal direttore di gara ai danni di Marchiani: “Non è semplice ma durante la partita bisogna sforzarsi di non lasciar vincere il nervosismo perché questo porta soltanto a fare ancora più errori. Sono cose che capitano, fanno parte del gioco.” Un raggio di luce nel buio della sconfitta lo porta l’esordio stagionale di Breuning, per ovvie ragioni ancora in fase di rodaggio: “Abbiamo forzato un po’ la mano con lui perché eravamo in una situazione di grande emergenza – ha proseguito il coach grottese –. Servirà ancora un po’ di tempo per vederlo in buona condizione ma siamo contenti del suo miglioramento e speriamo di ritrovarlo presto anche e soprattutto per alzare il livello degli allenamenti.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fano, capitan Ferraro: “Speriamo di essere usciti dall’incubo”

    Di Redazione In casa Vigilar Fano comincia ad intravedersi la luce in fondo al tunnel: per la formazione di Pascucci secondo successo consecutivo per 3-0, stavolta ai danni di Brugherio, e risalita in classifica. Da qui alla fine dell’anno un trittico di gare decisive (Pineto, Torino, Macerata) che potrà dire di più sullo stato di salute dei virtussini. “Speriamo di essere usciti dall’incubo delle prime partite – afferma il capitano Mario Ferraro – ogni tanto ancora si spegne la luce e non siamo sciolti, ma bisogna continuare a lavorare per trovare mano a mano le nostre certezze“. In alcuni fondamentali però la squadra si sta esprimendo al meglio: “Nel cambio palla e in battuta siamo migliorati – continua il siciliano – però dal punto di vista psicologico solo la vittoria ti aiuta ad andare avanti con serenità. Arriviamo ad affrontare le prime con quattro successi nelle ultime cinque gare, pertanto qualche certezza in più ce l’abbiamo“. Coach Roberto Pascucci evidenzia i progressi fatti dalla squadra in attacco: “Grazie al lavoro svolto, in attacco siamo più continui e le cose ci riescono meglio. Anche Pawel (Stabrawa, n.d.r.) ha trovato la sua palla e attacca con percentuali molto alte, in battuta ci stiamo esprimendo su buoni livelli, mentre a muro ed in contrattacco mi aspetto di più“. Undici punti nelle ultime cinque gare rappresentano comunque un buon bottino: “Vero – conclude il coach virtussino – onestamente la sconfitta contro Savigliano ci ha sorpreso, ma posso dire che ora siamo decisamente più regolari“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aci Castello, fatale il tie break: Massa passa al quinto set

    Di Redazione Si rivela fatale ancora una volta il tie break decisivo. Per la quarta volta in questa stagione sulle cinque partite finite al quinto (unica vittoria con Casarano) la Sistemia Saturnia cede la vittoria sul filo di lana. Questa volta a festeggiare è la Shedirpharma Massa al termine di una partita difficile da interpretare nei primi due set, vinti dai campani, con i padroni di casa che reagiscono, ma sul più bello non riesco a incassare la vittoria. Il momento è delicato perché si tratta della terza sconfitta in appena 8 giorni. E occorre reagire in vista delle ultime sfide con Sabaudia e Modica. “Mi assumo – afferma il presidente Luigi Pulvirenti – in pieno la responsabilità del momento che sta attraversando la squadra perché le scelte le abbiamo fatte noi e sono scelte che non stanno pagando. Evidentemente o abbiamo sbagliato le scelte o abbiamo sopravvalutato il valore di qualche giocatore. Il progetto Saturnia va avanti. Noi abbiamo la solidità e la  voglia di raggiungere quegli obiettivi che ci siamo prefissati. Siamo convinti che con il lavoro e gli opportuni aggiustamenti saremo in grado di tirarci fuori da questo momento negativo”. PRIMO SET. Partita combattuta nel primo parziale. Parte bene Massa Lubrense che fa buona guardia a muro (4 i muri del primo set che si riveleranno decisivi). Lucconi è marcato a vista (5 punti su 18). Gli attacchi nel primo set “balbettano”: le percentuali di efficienza rimangono basse. Cottarelli spinge il gioco per Zappoli che si fa trovare presente. Lugli è una spina nel fianco dei locali. Lucconi, dalla seconda linea, apre la strada per la vittoria del parziale, ma non basta (22-20). La neopromossa Massa Lubrense non ci sta e si riporta a meno uno. Enrico Zappoli toglie le castagne dal fuoco. Fantauzzo e Lugli ribaltano la situazione. Lucconi sbaglia e consegna il parziale agli ospiti (25-23). SECONDO SET. Cambia poco nel secondo. Massa è in palla, la Sistemia annichilita. Ma, nonostante tutto, la formazione di Kantor prova a  rimanere attaccata alla partita. Le battute finali sono da brividi. La squadra di casa non trova la continuità necessaria per scrivere la storia del parziale. Smiriglia ci prova. Come del resto Zappoli (8 su 10 in attacco). Lugli è implacabile (24-21). Lucconi sale di giri e piazza un attacco in diagonale e chiude a muro un pallone preziosissimo. Ma Massa preme sull’acceleratore e porta a casa anche il secondo parziale. TERZO SET. La Sistemia Saturnia non si smonta. E com’era successo con Aversa ritrova la bussola. La ricezione sale di efficienza (76% di positività). Dopo il 16-13, break firmato da Lucconi, Cottarelli e soci archiviano la pratica con un perentorio 25-17. QUARTO SET. Senza storia, nonostante l’infortunio di Lucconi. La Sistemia Saturnia va oltre la sfortuna, imprime alla partita quel ritmo necessario per provare a stoppare Massa Lubrense. Al centro c’è spazio per Smiriglia e Frumuselu che passano con regolarità. Maccarrone firma il primo punto della sua giovane carriera in A3 con la battuta vincente (23-12). Battaglia, ottimo impatto al match, rimette le cose a posto con 4 palloni vincenti su altrettanti attacchi. QUINTO SET. Battaglia rimane in campo. L’avolese agisce da posto 2. Ma Massa Lubrense riprende il ritmo dei primi due parziali. Lugli è un macchina di punti. Lucconi ritorna in campo per provare a ribaltare una situazione delicata (3-7). Zappoli suona la carica. Quattro punti dell’italo-brasiliano e la bomba di Lucconi riportano la Saturnia nuovamente sotto. Il pareggio (9-9) regala quell’adrenalina che rende speciale il finale di partita. Ma il punto di Sorrenti e l’errore di Smiriglia ridanno fiato alle speranze dei campani, bravi a insistere e ad incassare al quinto match ball due punti preziosi. Sistemia Aci Castello-Shedirpharma Massa Lubrense 2-3 (23-25, 23-25, 25-17, 25-14, 16-18) Sistemia: Zappoli 18, Smiriglia 14, Lucconi 25, Gradi 13, Frumuselu 6, Cottarelli 4, Zito (L1), Maccarrone 2, Battaglia 5, ne: Di Franco, Vintaloro, Andriola. All. Kantor. Shedirpharma Massa: Fantauzzo 10, Pilotto 12, Lugli 21, Sorrenti 15, De Serio 6, Aprea 2, Denza (L1) 1, Pontecorvo (L2), Illuzzi, Peripolli, Grimaldi 2, ne: Imperatore, Conoci. All. Esposito. ARBITRI: Nicola Traversa e Fabio Scarfò. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Tinet Prata, espugnato il PalaGrotta della capolista

    Di Redazione La Tinet suona una settima sinfonia (consecutiva) straordinaria. L’ennesimo successo di fila ha una grandissima valenza perché ottenuto in maniera rotonda in casa della capolista e per di più dopo aver dovuto fare a meno di un libero di ruolo. Una strepitosa prova di squadra a tutto tondo. Nonostante la positività al Covid abbia messo fuori contemporaneamente entrambi i liberi, Rondoni e Pinarello, la Tinet trova la quadra nel gioco in maniera quasi istantanea, con Manuel Bruno che dimostra ancora una volta la propria duttilità e si mette la casacca dello specialista di seconda linea. Il gioco della Videx è parecchio spostato verso posto 4 con Mandolini sugli scudi che propizia il primo allungo dei marchigiani: 9-6. La partita è equilibrata, ma i ragazzi di Boninfante, scesi in campo con il sestetto che vede Mattia Boninfante al palleggio, Novello opposto, Yordanov e Porro in banda e Katalan e Bortolozzo al centro, pur giocando con buona qualità faticano a limare quel piccolo divario, anche perché i padroni di casa sono ordinati e giocano bene contro il muro Tinet. Poi è proprio il muro a togliere sicurezze agli attaccanti di casa. Un habitue delle grandi altezze a centro rete, Bortolozzo, blocca un attacco centrale e poi fa lo spauracchio per gli attaccanti marchigiani che escono dalla zona di comfort e mettono due errori in attacco consecutivi, permettendo il sorpasso di Prata: 21-22. Ortenzi fa esordire anche il forte danese Breuning Nielsen, ma la Tinet allunga ancora. A spegnere l’emorragia di punti un astuto pallonetto di Vecchi. Ma poi è lo stesso schiacciatore a sbagliare la battuta e a portare i gialloblù al set point. Boninfante si gioca allora la carta Baldazzi e il suo opposto lo ripaga mettendo a terra il contrattacco che chiude il parziale 22-25. Con modalità differenti, ma la Tinet raddoppia e si porta sullo 0-2. A propiziare il primo allungo la “meglio gioventù” dell’annata 2004. Prima Porro mette come di consueto un bell’ace e poi Boninfante, dopo azione prolungata, decide di mettersi in proprio e schiaccia a terra il pallone dell’ 8-10. Ma la Videx non è prima in classifica a caso e mette a segno il controsorpasso: 13-12. Boninfante ripropone la staffetta degli opposti: fuori Novello dentro Baldazzi. Nuovo allungo gialloblù che con la pipe di Yordanov marca il 16-17 approfittando anche del nervosismo della panchina di casa, parecchio contrariata dalle decisioni arbitrali. +2 della Tinet su ace di Boninfante: 18-20. Poi il punteggio procede per errori al servizio. Alla fine Baldazzi segna il set point sul 21-24. Nielsen lo annulla, ma poi la difesa di casa non può nulla sul beffardo pallonetto di Nicolò Katalan che sigilla il risultato sul 22-25. Il terzo set è una girandola di emozioni perché la Videx non ci sta ad abdicare e opera il massimo sforzo portandosi avanti per 7-3 e costringendo Boninfante a chiamare time out. Al rientro i suoi ragazzi hanno i proverbiali occhi della tigre. La rimonta comincia con un monumentale muro di Boninfante e Katalan. Poi, sul turno di servizio di Luca Porro non c’è solo l’aggancio, ma addirittura il sorpasso con un break poderoso di 0-6. Entra Dal Col in battuta per Bortolozzo e la sua insidiosa salto float non consente una costruzione del gioco agevole e si conclude con un errore in attacco. Sale in cattedra Baldazzi (alla fine per lui un eccellente 75% in attacco) con un bel contrattacco seguito da un ace e poi un fulmineo rientro della Videx con Nielsen Breuning e Vecchi. Boninfante si affida al centro della rete e Katalan gli da soddisfazione: 15-18. Ad un certo punto l’attacco della Tinet ha un passagio a vuoto anche per alcune imprecisioni in ricezione e di colpo ci si ritrova 20-20. Grottazzolina vola al set point grazie ai suoi posti 4: pipe di Vecchi e ace di Mandolini. Questa Tinet dimostra, però, di non mollare mai e propone l’ennesimo ribaltamento di fronte, quello decisivo. Baldazzi annulla il primo set poi Nielsen si auto annulla il secondo ed un muro sempre dell’opposto pratese porta i Passerotti al match point. Si gioca ai vantaggi e il muro gialloblù fa la differenza. Prima Katalan stoppa Nielsen e nell’azione successiva Yordanov arriva benissimo a triplicare il muro sul posto 4 mettendo le sue manone sul pallone che da la vittoria, quello del 26-28 finale. VIDEX GROTTAZZOLINA – TINET PRATA 0-3 (22-25, 22-25, 26-28) Grottazzolina: Giacomini, Cubito 7, Vecchi 14, Focosi 5, Pison, Cascio, Breuning 5, Lanciani, Mandolini 15, Perini, Marchiani 3, Mercuri (L), Romiti (L) All. Ortenzi Prata: Baldazzi 14, Katalan 10 , Dal Col, Yordanov 7, Gambella, M. Boninfante 3, Bruno, De Giovanni, Lauro (L), Bortolozzo 4, Novello 4, Porro 13. All: D. Boninfante Arbitri: Pescatore e Adamo di Roma (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Il derby veneto è di Belluno: agganciato il settimo posto

    Di Redazione Abbonati al tie-break. Ma abbonati anche alle soddisfazioni. I rinoceronti non finiscono di stupire. Per la sesta volta in undici partite si giocano l’epilogo al quinto set. E a San Donà di Piave conquistano un successo che profuma di impresa. Perché arriva in un derby veneto – il secondo stagionale, dopo quello di Montecchio Maggiore – e al cospetto di un avversario come il Team Volley costruito per popolare le zone nobili della graduatoria: avversario che invece i rinoceronti superano sul campo. E agganciano in classifica, al settimo posto. La Da Rold Logistics si regala così una delle più grandi soddisfazioni del suo già convincente cammino. Anche grazie alla prova maiuscola dell’ex di turno: Danilo De Santis, autore di 26 punti (e 5 muri). SET INFINITO – L’approccio del San Donà è feroce. E lo è a tal punto da chiudere il parziale d’avvio con 8 lunghezze di margine. Padroni di casa sul velluto? Calma, chi conosce i rinoceronti sa che la parola “arrendevolezza” non è contemplata nel loro vocabolario. E infatti la musica cambia nel secondo round: sotto 22-20, la Drl manda in battuta Graziani. E Alessandro sfodera una serie di servizi di pregevole fattura, arricchiti da 2 ace (uno dei quali aiutato dal nastro): break di 4-0 e e 2 set ball in canna. Subito annullati, però: da Merlo e da un muro di Zonta. Si va ai vantaggi e sono ancora De Santis e compagni a condurre le danze: il San Donà non molla, ma a quota 30 l’ultimo e definitivo acuto è bellunese.  SARTO D’ALTA SCUOLA – San Donà, però, è un osso duro. Durissimo. E nel terzo atto salgono decisamente di colpi il muro e gli attaccanti di palla alta: 25-19 e Drl ancora costretta inseguire. Tuttavia, come un sarto d’alta scuola, il gruppo di Diego Poletto lavora di rammendo e ricuce il tentativo di fuga sandonatese. Non a caso, il quarto set è un assolo dolomitico. E forte e chiaro si sente pure il sostegno del pubblico bellunese, approdato nel Basso Piave per sostenere i rinoceronti. Le percentuali d’attacco lievitano come il pane in forno, il muro è granitico, il servizio ficcante. E il 25-21 prende forma. C’è il tie-break. Ed è un lungo ed estenuante punto a punto. Fino al 13-13, quando Mozzato regala il primo match point e Ostuzzi chiude con un muro da paura.  IL VERBO DI COACH POLETTO – «Partita molto complessa – afferma Diego Poletto – di fronte a un avversario che, pur privo di due elementi fondamentali (Vaskelis e Bragatto), ha espresso una pallavolo d’alto livello sotto il profilo tecnico e agonistico. Ci ha messo in difficoltà in ricezione e un plauso particolare va al loro palleggiatore. Ad ogni modo, nonostante una partenza piuttosto scarsa, abbiamo portato a casa una gara importante». VOLLEY TEAM SAN DONÀ-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 2-3 (25-17, 28-30, 25-19, 21-25, 13-15) VOLLEY TEAM SAN DONÀ: Cherin 16, Merlo 26, Zonta 5, Garofalo 11, Basso 14, Bellucci 2; Santi (L), Palmisano 2, Mondin (L), Mignano 1. Allenatore: P. Tofoli.  DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 2, De Santis 26, Graziani 18, Ostuzzi 10, Piazzetta 5, Mozzato 13; Martinez (L), Paganin 2, Della Vecchia, Milani 1, Gionchetti. N.e. Pierobon, Guolla (L). Allenatore: D. Poletto. ARBITRI: Davide Mongillo e Luigi Pasciari.  NOTE. Durata set 22’, 35’, 24’, 27’, 19’; totale 2h07’. San Donà: battute sbagliate 21, vincenti 8, muri 15. Belluno: b.s. 17, v. 5, m. 12.  (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Aversa regola Galatina in 3 set e resta in scia della capolista

    Di Redazione Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Ismea Aversa batte 3-0 in trasferta la Efficienza Energia e resta in scia della capolista Aurispa Libellula Lecce (che ha però una gara in più). Normanni che conquistano i 3 punti in palio nonostante siano ancora orfani del ‘bomber’ Michele Morelli. Domenica prossima si giocherà nuovamente in trasferta: i ragazzi del presidente Sergio Di Meo saranno chiamati ad una lunga ‘passeggiata’ in Sicilia. C’è la sfida contro l’Avimecc Modica, fischio d’inizio anticipato alle 16. PRIMO SET. Aversa prende subito il largo (6-10) e Trillini fa capire che a muro è veramente difficile passare. Quando l’Efficienza Energia Galatina arriva a 13 la Ismea è già a 19 (col muro di Sacripanti) e da quel momento in poi praticamente i normanni piazzano un break terrificante fino al 13-24. Due set point vengono annullati ma non il terzo: chiude Starace 15-25. SECONDO SET. Ismea che vuole chiudere immediatamente anche il secondo parziale: 1-5 in pochi minuti e poi l’ace di Sacripanti che piega le mani della ricezione e fissa il 4-11 che costringe l’allenatore pugliese al time-out. Quando la pipe di Lotito si ferma sulla rete i ragazzi di coach Tomasello si prendono il +8 (5-13). Il set va via veloce (11-18). I pugliesi si rifanno sotto (16-20) ma Aversa quando vuole allunga senza problemi. Bonina regala 8 set point (16-24), chiude Corrieri 17-25. TERZO SET. Come per i due set precedenti la Ismea Aversa mette subito il piede sull’acceleratore e conquista un +3 (4-7) che è già un divario ‘immenso’ per la Efficienza Energia Galatina. I normanni allungano 11-18 e l’allenatore pugliese ferma il gioco per 30 secondi ma ormai la gara è andata e lo sanno tutti coloro che sono presenti al palazzetto di Taviano. Finisce 0-3 con il terzo che si chiude 16-25. Efficienza Energia Galatina-Ismea Aversa 0-3 (15-25, 17-25, 16-25) Efficienza Energia Galatina: Latorre 0, Lotito 8, Pepe 4, Buracci 6, Galasso 4, Antonaci 4, Apollonio (L), Sardanelli (L), De Matteis 0, Lentini 2. N.E. Calò. All. Stomeo. Ismea Aversa: Putini 1, Sacripanti 11, Trillini 8, Corrieri 15, Starace 17, Bonina 7, Di Meo (L), Calitri (L), Schioppa 0, Cuti 0, Diana 0. N.E. Barretta, Morelli. All. Tomasello. ARBITRI: Lentini, Santoro. NOTE – durata set: 23′, 24′, 27′; tot: 74′. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Non c’è storia per Marigliano: Lecce porta a casa il match in 3 set

    Di Redazione Trasferta napoletana per Aurispa Libellula che affronta la Con.Crea Marigliano per l’11° giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca in un incontro da testa-coda non privo di insidie. Coach Alessandro Marte cambia una sola pedina rispetto all’ultima partita, ovvero il centrale Maccarone al posto di Fortes, quindi Martin Kindgard in regia, Casaro opposto, l’altro centrale Rau, i martelli Vinti e Corrado, ed il libero Paolo Cappio in alternanza con Giaffreda. Il primo set comincia con Aurispa Libellula che deve confermare i favori del pronostico e con Marigliano che, invece, sembra intenzionato a ribaltarlo (5-5). La conferma arriva subito dopo, quando coach Marte deve chiamare il primo timeout del match (9-7). Marigliano continua ad esprimere un buon volley, ma Aurispa Libellula riesce a rimontare con un attacco di Maccarone e un muro di Rau (15-16). Tornano nel tabellino anche Vinti, Casaro e Corrado, ben serviti da Kindgard, e coach Cirillo è costretto a chiamare il secondo timeout nel giro di pochi minuti (16-20). Il set si conclude favorevolmente per i salentini con una schiacciata di Maccarone e un muro di Casaro (20-25). Il secondo set riparte da Aurispa Libellula che tenta un primo allungo, limitandosi a sfruttare gli errori avversari (4-6). Si prosegue con i salentini che incrementano il vantaggio e portano Marigliano a chiedere timeout (8-12). Maccarone è ispiratissimo in attacco, Casaro si fa rispettare e Vinti vince una contesa a rete che porta la squadra a +6 (11-17). D’Alba rileva Kindgard e contribuisce a servire i compagni che portano a casa facilmente anche il secondo set (16-25). Nel terzo set Marigliano conquista subito qualche punto (3-1), frutto di una reazione d’orgoglio, ma Aurispa Libellula torna avanti e impone il timeout a coach Cirillo (3-4). I frutti dei salentini arrivano anche dalla ricezione e dalle difese di Cappio e Giaffreda, che si alternano sin dal primo set, poi il solito Kindgard sceglie con dovizia di precisione i compagni, che non si fanno pregare per mettere a terra i palloni (7-10). I padroni di casa non si arrendono ed accorciano, ma i salentini mantengono il controllo alzando il muro (13-16). Rau in battuta mette in difficoltà la ricezione di Marigliano, Corrado e Casaro si impongono in attacco ed Aurispa Libellula dimostra la propria superiorità in ogni fondamentale, conquistando il set e vincendo nettamente il match (19-25). IL TABELLINO Con.Crea Marigliano – Aurispa Libellula Lecce 0-3 (20-25; 16-25; 19-25). Aurispa Libellula: Bruno Vinti 8, Martin Kindgard 3, Francesco Corrado 12, Nicolò Casaro 12, Graziano Maccarone 11, Giancarlo Rau 11, Paolo Cappio (L), Francesco Fortes, Enrico Scarpi, Enrico D’Alba, Francesco Giaffreda (L), Lorenzo Persichino, Fiorenzo Melcarne. All. Marte Con.Crea Marigliano: Cantarella 1, Hukel 3, Ciollaro 5, Mille 8, Bongiorno 12, Rumiano 5, Barone (L), Conforti (L), Esposito 4, Nappi, Mautone, Citro, Bianco. All. Cirillo. Arbitri: Antonio Gaetano – Eustachio Papapietro (fonte. Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO