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    Confermato Di Pietro, arriva Macente

    Esultanza del coach, Di Pietro, durante un match
    Per la seconda stagione consecutiva in serie A3 Credem Banca, Montecchio si affida nuovamente a Mario Di Pietro, confermassimo per i risultati ottenuti nella precedente stagione.
    Commenta così Di Pietro la squadra e la sua conferma a Montecchio:
    “Sono molto contento di rimanere a Montecchio, ho trovato un ambiente che ti permette di lavorare bene e serenamente. La stagione passata la ritengo sicuramente positiva, la squadra è cresciuta molto e per fortuna non abbiamo avuto problemi con il Covid! La nuova squadra la scopriremo un po’ alla volta, ma sono sicuro che la società abbia operato molto bene sul mercato, l’obiettivo è riconfermarci o addirittura fare meglio del campionato scorso”
    A salutare Montecchio ,invece, sarà Nicola Baldon, al quale vanno i migliori auguri per il suo futuro e un ringraziamento per il lavoro svolto nella passata stagione. 
    In arrivo come vice Di Pietro sarà Macente Raffaello, che completerà lo staff tecnico della squadra. Macente con vari anni di esperienza in B a Silvolley e una stagione assieme a Di Pietro, si prepara al suo esordio, da vice, in un campionato di serie A. 
    Il commento del nostro nuovo coach, sulla chiamata del Montecchio e le proprie aspettative sulla stagione:
    “È arrivata la telefonata di Di Pietro, un po’ inaspettata, che mi chiedeva se ero disponibile a fargli da secondo a Montecchio e per me è stato come se si fosse riaccesa la fiamma della motivazione. Montecchio è una Società che ammiro per il lavoro che da anni sta facendo nel settore giovanile e mi fa grande piacere fare parte dello staff tecnico di questa Società.” “La squadra è un mix di giocatori esperti e giocatori giovani, tutti predisposti al lavoro e al sacrificio da quanto mi sono informato. Quindi anche se non partiamo con i favori dei pronostici questa squadra può raggiungere gli obiettivi prefissati, giocar bene e divertire i tifosi!”
    Per i 2 tecnici Patavini, si presenta una nuova squadra, con ben 6 nuovi innesti rispetto alla precedente stagione, un mix di gioventù ed esperienza, per ben affrontare e figurare nella prossima stagione.
    La squadra si ritroverà il 23 Agosto per la prima seduta di allenamento e coinciderà con l’ inizio della stagione 2021/22. LEGGI TUTTO

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    Belluno, in A3 guida Maccabruni: «So dove andare»

    «Sono prontissimo e carico per affrontare questa annata. So bene quale direzione seguire». Ebbene sì, con Filippo Maccabruni al volante non servono cartine geografiche e tantomeno navigatori satellitari. Il nuovo palleggiatore della Da Rold Logistics Belluno conosce le strade della Serie A. Strade che esplora ormai da cinque anni, tra Club Italia, Mondovì, Lagonegro, Cisano, Bolzano. 
    PROGETTO – Classe 1999, il regista di Segrate è entusiasta all’idea di affrontare l’avventura all’ombra delle Dolomiti: «Qui c’è un progetto serio e con basi solide – afferma – sostenuto da una società che ha grandi ambizioni ed è desiderosa di arrivare al top. Mi sono convinto subito, anche perché la nuova esperienza è in linea con gli obiettivi che mi sono prefisso per lo sviluppo della mia carriera». 
    RESPONSABILITÀ – In sede di trattativa, si è rivelato fondamentale il ruolo di Diego Poletto: «Il coach mi ha fatto capire all’istante che crede in me. Mi ha dato fiducia e, dal canto mio, sento il bisogno di prendermi responsabilità di un certo tipo, di esprimermi a un livello importante». 
    CITTÀ – Maccabruni arriverà dopo Ferragosto: «Non conoscevo Belluno, mi dispiace ammetterlo, ma la competenza delle persone all’interno della società non mi ha mai fatto dubitare di nulla. So che la città è tranquilla, ai piedi delle montagne: l’ideale per lavorare e dare il meglio». 
    FIDUCIA – Filippo non è tipo da annunci roboanti. Idee e obiettivi, però, sono ben chiari in vista del campionato di Serie A3 Credem Banca: «Spero di non deludere chi ha riposto fiducia in me. Darò il massimo e sarò sempre a disposizione dei miei compagni e di tutte le persone che gravitano attorno alla squadra. In definitiva, vorrei essere all’altezza: dentro e fuori dal campo». 
    Benvenuto Filippo, regista. E navigatore satellitare… LEGGI TUTTO

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    Continua la storia d’amore tra Galatina e Santo Buracci

    Di Redazione Certamente la storia pallavolistica recente a Galatina continua a scriverla quest’atleta trentacinquenne. Calabrese di nascita, Santo Buracci, dalla natura itinerante come la maggior parte dei pallavolisti che amano fare esperienze, segue l’onda emotiva dei tanti palcoscenici sportivi (tra Sicilia, Calabria, Campania e Puglia) e poi si fa adottare dal Salento. La passione per questa disciplina, per questo ambiente accogliente e le profonde radici familiari innestate nel tessuto sociale ne limitano il tour dei cambi di casacca, preferendo fidelizzare le sue scelte. E lo fa legandosi a Galatina con un biennio importante in serie B1(2009-2010) e B2(2011-2012), per poi dalla stagione 2015-2016, stabilire una fedele continuità. Dei diciotto campionati federali disputati fino ad oggi, ben nove lo vedono vestire le maglie di SBV Pallavolo Galatina ed Olimpia Sbv. Allunga una striscia di attaccamento alla sua società con un settennale che gli vale risultati di prestigio, tra permanenze in serie B, play off abortiti per i noti accaduti nel 2019-2020, una promozione in serie B, una Coppa Puglia e una leadership realizzatrice di tutto rispetto. Senza dimenticare che nella sua carriera fanno spicco una promozione in B1 con il Paola contro la Pallavolo Squinzano ed un’altra a Gela con l’accoppiata della Coppa Italia.  Da due stagioni a questa parte veste i panni di direttore sportivo di Olimpia Sbv realizzando, per il primo campionato assoluto di serie A3 del Galatina, una campagna acquisti non appariscente, ma poi deflagrante sul campo. Il giusto mix di scelte, tra valori tecnici degli atleti, spirito di rivalsa, ambizioni non del tutto sopite, affidato a mister Stomeo si rivela una vera sorpresa, proiettando la città salentina all’attenzione nazionale, sportiva e non. Cede i galloni di capitano in campo a Lotito, ma è lui il capitano di lungo corso. Conserva spirito, grado e combattività nello spogliatoio e in panchina diventa il riferimento per tutto il gruppo che lo riconosce come tale. Durante il lavoro d’intermediazione con atleti e procuratori, per gli ultimi dettagli che completeranno la formazione della nuova squadra, gli imponiamo una pausa per porgli qualche domanda. Rappresenti l’elemento cardine tra tecnico e squadra nonostante la tua espansività comunicativa non sia proprio da primo piano. Conservi però quell’appeal aggregativo che tutti ti riconoscono per merito, militanza e concretezza. Quanto può valere nell’economia del gioco questa funzione di equilibratore? “E’ vero non sono proprio un estroverso ma riesco a catalizzare opportunamente l’attenzione dei miei compagni, fornendo consigli ed accorgimenti funzionali alle situazioni in campo”. Da due stagioni assommi anche il compito di Ds con risultati strepitosi nella passata stagione. La competenza nello scegliere i giocatori con particolari caratteristiche è innegabile: bisogna però fare i conti non solo con il budget a disposizione e con le azioni di disturbo di altre società, ma anche con la riluttanza di alcuni atleti a trasferirsi nel Salento. E i piani saltano. Quale componente è quella più determinante? “Per quanto riguarda la passata stagione “fare mercato” è stato abbastanza semplice. Partivamo da un’ampia base di riconferme che aveva primeggiato in serie B e tecnicamente validissima per una serie superiore. Bisognava solo innestare tre elementi, uno su tutti però doveva garantire una potenza realizzatrice per fare il salto di qualità”. Giannotti è stato il colpaccio: atleta di categoria superiore è stato un super lusso per la serie A3 ed un trascinatore per la nostra squadra. Altro giocatore dal curriculum blasonato, anche lui un pò per caso e un pò per scelta di vita finito nelle mie trattative di mercato, è stato Elia. Elemento capace d’imporsi in campo e fuori, ha favorito l’amalgama del gruppo con la sua classe ed esperienza, riuscendo a far coesistere nel rapporto di gruppo valori umani e tecnici. Ben presto siamo diventati squadra dentro e fuori dal campo. Un grande amico. Ed i risvolti del mercato di questa stagione avvalorano la bontà delle scelte fatte: tutti e due gli atleti sono finiti in squadre di serie A2. La competenza poi nella scelta degli atleti funzionali al progetto sportivo è importante, ma non determinante se non supportata da una disponibilità finanziaria che possa coprire il valore di mercato del giocatore. Se si aggiunge poi la refrattarietà di qualcuno a “scendere” al sud ecco che la legge di mercato sposta l’asticella verso l’alto al momento di assicurarsi le prestazioni di altri soggetti. Il tuo lavoro anche quest’anno è cominciato con un po’ di ritardo, ma Olimpia Sbv non azzarda mai e cerca solidità economiche prima di avventure. Si pensava che l’exploit sulla ribalta nazionale potesse solleticare anzitempo l’interesse forte di qualche imprenditore, ma ad oggi siamo ancora in stand by senza title sponsor. “Fatico a rispondere a questa domanda. Sinceramente sono un po’ deluso dalla lontananza di quei sostenitori che credevo tangibilmente vicini e che avrebbero potuto confermare il loro sostegno economico. La strepitosa stagione portata a termine, la reale prospettiva di giocare la prossima sul terreno di casa (auguriamocelo), dettava pensieri positivi sull’adesione di nuovi sponsor ma, a tutt’oggi, manca la risposta di imprenditori ed aziende che possano condividere, con ritorni positivi per i loro marchi, il nostro progetto”. Ora una virata nell’organico che hai messo in composizione. Flashback nell’anno 2013, serie B2 a Torricella con mister Malagnino: hai con te in squadra Galasso ed un giovanissimo Latorre, oggi tuoi compagni, che hai fortemente voluto per la ricostruzione. Ti senti di promettere qualcosa ai tuoi tifosi? “Fu un anno altalenante tra alti e bassi, quello di Torricella con Andrea e Pietro, ma riuscimmo a sfiorare i play off. Galasso già all’epoca era un fenomeno nei fondamentali di seconda linea, nel gergo una macchinetta, e Pietro, molto giovane, si alternava in regia promettendo bene. Questo suo primo anno in A3 credo che sarà la sua consacrazione, i tifosi stiano sereni. Pietro non farà rimpiangere il suo grande amico e testimone di nozze Gabriele Parisi con il quale c’è stato un reciproco scambio di “in bocca al lupo”. Per Andrea invece l’esperienza in A2 e in A3 con il Leverano ha confermato quanto valida sia la sua tecnica dando certezze con la sua potenza offensiva a tutta la squadra”. Roster quasi completato: manca però il pezzo da novanta per completare la diagonale. Non filtrano notizie o indiscrezioni e i tifosi sono in apprensione. “Il lavoro per assicuraci le prestazioni di un opposto di grande spessore è fatto di contrattazioni con l’entourage dell’atleta e di mediazione con i procuratori. Siamo a buon punto: c’è da limare qualche dettaglio, ma l’accordo è in dirittura d’arrivo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ecco il nuovo opposto di casa Tya. Bongiorno Roberto

    Ancora un colpo di mercato della Tya. Arriva il nuovo opposto, grazie alla collaborazione dell’avvocato Ferrara Antonio che ha permesso l’operazione a cui vanno i doverosi ringraziamenti da parte della nostra società e sparatutto da parte del giocatore. Arriva dalla provincia di Chieti, ha militato quest’anno in A3 con l’Aversa Normanna un ragazzo solare, carico al massimo per affrontare la serie A3 in casa Tya. Le sue prime parole.” Felicissimo di giocare e difendere i colori della Città di Marigliano , sono carico al massimo e spero di fare bene, ai tifosi dico Forza Tya vi aspetto numerosi al PalaNapolitano.” Diamo il benvenuto al nuovo opposto Tya Bongiorno Roberto.

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    Andrea Cordano lascia la Med Store Macerata

    Di Redazione La società biancorossa saluta il palleggiatore di Lavagna dopo un’emozionante stagione vissuta insieme. Andrea Cordano lascia un bel ricordo a Macerata, si è confermato un atleta sempre utile alla squadra, un grande professionista al servizio del gruppo e soprattutto una persona speciale dentro e fuori dal campo. Arrivato la scorsa stagione dall’Aurispa Alessano, dove aveva vissuto due campionati di Serie A2, per lui la Med Store ha rappresentato un ritorno a Macerata dopo il passato nelle giovanili della Lube. Nel mezzo, le esperienze alla Paoloni Appignano in Serie B e alla Pool Libertas Cantù in A2. Quest’anno e poi nei mesi scorsi, Cordano si è impegnato anche come istruttore per la Volley Academy Macerata, partecipando con entusiasmo al Camp Estivo e mettendosi a disposizione dei giovani biancorossi. La Pallavolo Macerata non può quindi che augurare un sincero in bocca al lupo ad Andrea per la sua prossima avventura. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cordano lascia la Med Store Macerata

    La società biancorossa saluta il palleggiatore di Lavagna dopo un’emozionante stagione vissuta insieme. Andrea Cordano lascia un bel ricordo a Macerata, si è confermato un atleta sempre utile alla squadra, un grande professionista al servizio del gruppo e soprattutto una persona speciale dentro e fuori dal campo. Arrivato la scorsa stagione dall’Aurispa Alessano, dove aveva vissuto due campionati di Serie A2, per lui la Med Store ha rappresentato un ritorno a Macerata dopo il passato nelle giovanili della Lube. Nel mezzo, le esperienze alla Paoloni Appignano in Serie B e alla Pool Libertas Cantù in A2. Quest’anno e poi nei mesi scorsi, Cordano si è impegnato anche come istruttore per la Volley Academy Macerata, partecipando con entusiasmo al Camp Estivo e mettendosi a disposizione dei giovani biancorossi. La Pallavolo Macerata non può quindi che augurare un sincero in bocca al lupo ad Andrea per la sua prossima avventura.

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    Ancora rinforzi in casa Tya arriva Luciano Mille

    Arriva il nuovo rinforzo in casa Tya. Un calabrese doc nato a Vibo Valentia, grinta da vendere e braccio veloce. Arriva dalla seria A3, quest’anno con l’Aversa Normanna conosce la categoria. Non ha esitato un attimo ad accettare la nuova avventura in casa Tya. È con piacere che accogliamo Luciano Mille. LEGGI TUTTO

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    La Folgore Massa avrà ancora il suo capitano Gianpio Aprea

    Di Redazione Dalla B2 alla A: questa la storia di Gianpio Aprea, sorrentino doc, che nel 2015 ha scelto di lasciare la massima serie in nome di un progetto diventato poi scelta di vita. Per portare la Penisola Sorrentina nel gotha del volley, il capitano si è preso la regia della squadra, portandola ciak dopo ciak a vette inimmaginabili. Nel 2015 hai fatto una scelta di cuore: scendere in B2 per portare in alto, da capitano, i colori della squadra della tua terra. 6 anni dopo, a conclusione di una cavalcata da sogno, la Folgore si ritrova in Serie A. Che effetto di fa, e avresti messo la firma per un risultato simile in così poco tempo? “Ho deciso di giocare nuovamente a casa, perché colpito dall’entusiasmo del mister Nicola Esposito e del ds Fabrizio Ruggiero. Ero certo che avremmo risposto presente all’appuntamento con la storia: era già nell’aria da qualche anno, ed ora finalmente siamo riusciti a completare la scalata verso la Serie A. Ovviamente la gioia e tanta, e non vedo l’ora di iniziare”. La doppia sfida con Palermo, il pullman scoperto per le strade della Penisola: quali i ricordi più belli di un’annata storica? “Sono tanti i ricordi relativi alle finali play-off: l’emozione nel pre-gara, la voglia di scendere in campo… Vedere tanti tifosi al nostro seguito in quel di Palermo è stato bellissimo, così come l’affetto che ci ha accompagnato nei festeggiamenti sul pullman scoperto. Sono tanti bei ricordi che custodisco gelosamente”. 4 derby, di cui già uno all’esordio sul campo di Aversa, e tante trasferte dal Lazio fino alla Sicilia. Che campionato ti aspetti? “Ci sono tante campane nel prossimo campionato, che apriremo con un affascinante derby contro Aversa. Mi aspetto un campionato equilibrato, con tanti viaggi lunghi che non eravamo più abituati a fare. Ma sarà elettrizzante cimentarsi con una realtà per noi nuova, e quindi mi aspetto grande entusiasmo”. Resettare, e calarsi in una nuova dimensione in cui l’imperativo è volare bassi. L’obiettivo dichiarato è la salvezza: quanto deve essere importante pensare partita per partita, senza lasciarsi travolgere dall’emotività di un risultato positivo o negativo? “Per noi sarà un campionato nuovo. Bisognerà lavorare tanto, facendo crescere pian piano la consapevolezza nei nostri mezzi. La chiave sarà guardare partita dopo partita, con il giusto entusiasmo dopo ogni vittoria, ed imparare dalle sconfitte per migliorarci e crescere”. In finale play-off un piccolo assaggio di normalità: quanto sarebbe importante sentire  nuovamente suoni e tamburi sugli spalti? “È stato bellissimo ritrovare i tifosi sugli spalti, ma è stato ancora più emozionante vedere tanti nostri supporters che non son voluti mancare nella lunghissima trasferta siciliana. Anche se lontani dal Palatigliana, ci hanno dato tanta carica in più. Spero che il palazzetto possa accogliere quanti più tifosi possibile, per vivere insieme le emozioni che ci regalerà questo campionato”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO