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    Dakar 2022, Audi doppietta da urlo

    Erano già soddisfatti due giorni fa, al giro di boa della loro prima Dakar, i vertici di Audi: se le proporzioni sono quelle giuste, dopo ieri, salteranno dalla gioia. Alla terza tappa la prima vittoria, all’ottava la prima doppietta, realizzata con un rookie (su auto) come Mattias Ekström, che tiene ancora vivo il sogno di entrare nella Top 10 al debutto con il prototipo elettrico Audi RS Q e-tron.
    Dakar 2022, la scossa Audi accende il deserto
    Con lui su podio Monsieur Dakar, Stephane Peterhansel, arrivato a 49” dal compagno. Insomma, un altro passo nella storia completato dal quarto posto di Sainz con la terza Audi a trazione elettrica nei primi quattro classificati. Anche questo un record. In mezzo, solo il “guastafeste” Loeb con la sua BRX Hunter che continua a provare a dare noia al leader, il principe qatariota Al Attiyah, ieri 11° ma tranquillo (con quasi 38’ di vantaggio si può) sul suo Toyota Hilux.
    Il senso delle parole di Oliver Hoffmann (una discreta somiglianza con Russell Crowe), membro del board per lo sviluppo tecnico di Audi AG, rilasciate in un’intervista a Riyad solo sabato davano comunque la dimensione di quello che Audi ha fatto e sta facendo. Figuriamoci dopo il risultato di ieri e il podio di domenica di Ekstrom. “Quello che il nostro team ha dimostrato sino a oggi mi ha impressionato. Audi RS Q e-tron è stata sviluppata in tempi record. Nonostante ciò siamo già competitivi. Piloti, navigatori, meccanici, tutti i collaboratori attivi sul progetto Dakar hanno fatto un grande lavoro. L’innovazione tecnologica che abbiamo introdotto al rally raid più diffi – cile al mondo soddisfa pienamente le nostre aspettative”.
    Ad essere su una nuvola è proprio lui, il rookie delle auto, Mattias. Doveva essere il terzo anello, quello debole (si fa per dire), del Dream Team messo in piedi da Audi per la Dakar con Peterhansel e Sainz e invece sta mettendo in riga tutti. Anni 43, due titoli vinti nel DTM e un mondiale nel rally cross, in due giorni alla Dakar ha piazzato un secondo e un primo posto da sballo: “Davvero un fantastico feeling – ha raccontato a fine gara -. Quando mi chiamarono per partecipare al progetto, non mi sarei mai aspettato di poter vivere emozioni del genere, mi sembra un sogno, fatico a crederci. Anche perchè all’arrivo ero un po’ seccato per come avevo guidato male nella parte finale sulle dune. Ma il mio navigatore (Emil Bergqvist; ndr) mi ha sostenuto, dicendo che non è il caso di arrendersi ma di continuare a lottare. Mi sono reso conto di aver vinto solo quando me l’hanno detto i meccanici. Devo ringraziare molto Emil. Ha fatto una grande navigazione e mi ha aiutato a guidare veloce, oltre a sostenermi dal punto di vista psicologico. È stata una giornata lunga, dura fisicamente, soprattutto sulle dune. Vedo gli occhi dei ragazzi del team che dormono sempre meno per la fatica e lo stress e sono contento anche per loro”. Al prossimo record. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari studia il rinnovo di contratto con Sainz

    ROMA – Tutto è pronto in Ferrari per il rinnovo di Carlos Sainz. Il pilota spagnolo, al suo anno d’esordio in Ferrari, è salito sul podio quattro volte nel suo 2021 in Formula 1, il che ha convinto i dirigenti di Maranello, ora pronti a sedersi al tavolo con lui. “Vorrei parlare con lui. Non ho ancora iniziato la discussione, non so cosa abbia in mente quindi ad oggi non c’è una risposta a questo. Prima di tutto vorrei capire quanto è contento. Avere una recensione con lui sulla stagione e guardate insieme al futuro. Sarà una discussione semplice e facile, senza dubbio”, ha detto Mattia Binotto in un’intervista riportata dal sito ufficiale della Formula 1.
    Verso il 2022 e oltre
    Il futuro dello spagnolo, capace nella sua stagione d’esordio di mettersi alle spalle il più quotato compagno di squadra Charles Leclerc, sembra quindi essere in Ferrari. Il figlio d’arte ha convinto tutti a Maranello tanto da meritarsi il prolungamento di contratto. “Quando abbiamo firmato con Carlos, l’obiettivo era avere due buoni piloti in grado di segnare punti per la squadra. Penso che sia quello che abbiamo ottenuto in questa stagione, quindi sono molto orgoglioso di entrambi. Abbiamo la migliore formazione in Formula 1 e nel paddock, e sono abbastanza contento di quello che Carlos ha fatto in questa stagione. Considerando il fatto che era il suo primo anno in Ferrari, non è affatto scontato quello che ha fatto. È migliorato durante la stagione e penso abbia concluso il 2021 in crescendo”, ha concluso Binotto, pronto a blindare il pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari pronta a prolungare il contratto di Sainz

    ROMA – La Ferrari è pronta a rinnovare l’accordo con Carlos Sainz. Il pilota spagnolo, al suo anno d’esordio in Ferrari, ha collezionato quattro podi nel suo 2021 in Formula 1, che hanno convinto i dirigenti di Maranello, pronti a sedersi al tavolo con lui. “Vorrei sedermi con lui. Non ho ancora iniziato la discussione, non so cosa abbia in mente quindi ad oggi non c’è una risposta a questo. Prima di tutto vorrei capire quanto è contento. Avere una recensione con lui sulla stagione e guardate insieme al futuro. Sarà una discussione semplice e facile, senza dubbio”, ha detto Mattia Binotto in un’intervista riportata dal canale sito ufficiale della Formula 1.
    Il futuro di Sainz è in Ferrari
    Il futuro dello spagnolo, capace nella sua stagione d’esordio di mettersi alle spalle il più quotato compagno di squadra Charles Leclerc, sembra quindi essere in Ferrari. Il figlio d’arte ha convinto tutti a Maranello tanto da meritarsi il prolungamento di contratto. “Quando abbiamo firmato con Carlos, l’obiettivo era avere due buoni piloti in grado di segnare punti per la squadra. Penso che sia quello che abbiamo ottenuto in questa stagione, quindi sono molto orgoglioso di entrambi. Abbiamo la migliore formazione in Formula 1 e nel paddock, e sono abbastanza contento di quello che Carlos ha fatto in questa stagione. Essendo la sua prima stagione in assoluto con la Ferrari, non è stata semplice e scontata. Durante la stagione è migliorato e penso che la fine sia la sua parte migliore dell’intera stagione”, ha concluso Binotto. LEGGI TUTTO

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    Norris elogia Sainz: “Uno dei migliori piloti in F1”

    ROMA – Lando Norris ha parlato in un’intervista ai microfoni di “Auto, Motor und Sport”, dove ha elogiato il collega e avversario Carlos Sainz. I due piloti sono stati protagonisti della battaglia per il titolo costruttori tra McLaren e Ferrari, che ha visto la Rossa chiudere al terzo posto in classifica costruttori di Formula 1 davanti al team di Woking. “Il mio secondo anno in Formula 1 è stato buono. Però Sainz, che è uno dei migliori piloti della Formula 1, lo ha messo un po’ in ombra – ha detto Norris -. Bisogna riconoscere come sia estremamente bravo, onore a lui. Nell’ultimo anno in cui siamo stati compagni di squadra ha fatto un lavoro eccellente. Penso che in questa stagione ho fatto quel passo che mi avrebbe messo sul suo stesso livello o forse anche un po’ più su”.Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    I complimenti a Sainz
    “Ho sempre avuto la motivazione di voler battere Carlos. Allo stesso modo, non mi sono sentito nervoso quando è arrivato Ricciardo – ha aggiunto Norris -. Un sacco di gente ha pensato che lo fossi, perché stavamo parlando di un pilota che aveva vinto diverse gare in Formula 1. Tutti sapevano di cosa fosse capace Daniel, ma nessuno sapeva cosa potesse fare Carlos, perché aveva corso con Toro Rosso, Renault e McLaren e non aveva vinto nessuna gara. Adesso sempre più persone si stanno rendendo conto di ciò che effettivamente Sainz possa fare su una macchina, visto che ha battuto Leclerc abbastanza spesso”. LEGGI TUTTO

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    Norris: “Sainz è uno dei migliori piloti in F1”

    ROMA – “Il mio secondo anno in Formula 1 è stato buono. Però Sainz, che è uno dei migliori piloti della Formula 1, lo ha messo un po’ in ombra. Bisogna riconoscere come sia estremamente bravo, onore a lui. Nell’ultimo anno in cui siamo stati compagni di squadra ha fatto un lavoro eccellente. Penso che in questa stagione ho fatto quel passo che mi avrebbe messo sul suo stesso livello o forse anche un po’ più su”. Queste le parole di Lando Norris in un’intervista ai microfoni di “Auto, Motor und Sport”, dove ha elogiato il collega e avversario Carlos Sainz. I due piloti sono stati protagonisti della battaglia per il titolo costruttori tra McLaren e Ferrari, che ha visto la Rossa chiudere al terzo posto in classifica costruttori di Formula 1 davanti al team di Woking.Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!
    Le parole di Norris
    “Ho sempre avuto la motivazione di voler battere Carlos. Allo stesso modo, non mi sono sentito nervoso quando è arrivato Ricciardo – ha aggiunto Norris -. Un sacco di gente ha pensato che lo fossi, perché stavamo parlando di un pilota che aveva vinto diverse gare in Formula 1. Tutti sapevano di cosa fosse capace Daniel, ma nessuno sapeva cosa potesse fare Carlos, perché aveva corso con Toro Rosso, Renault e McLaren e non aveva vinto nessuna gara. Adesso sempre più persone si stanno rendendo conto di ciò che effettivamente Sainz possa fare su una macchina, visto che ha battuto Leclerc abbastanza spesso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko su Sainz: “Ha ridimensionato il mito di Leclerc”

    ROMA – La Ferrari ha dato prova di aver trovato una bella coppia nel 2021. Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno spesso collaborato in pista, portando la Rossa al terzo posto nel mondiale costruttori, in rimonta sulla McLaren. Il monegasco, che nel 2019 aveva collezionato 10 podi e due vittorie consecutive in Formula 1, aveva però riportato la speranza a Maranello. Aspettative, che non sono state rispettate l’anno successivo. Helmut Marko, consigliere della Red Bull, ha parlato dunque così del tandem Ferrari a Auto, Motor und Sport: “Credo che Sainz abbia, in qualche modo, ridimensionato il mito di Leclerc”. Affermando, inoltre, che fra i piloti emergenti solo “Lando Norris potrà tenere il passo dei migliori”.
    Grane in casa Mercedes
    Non solo Ferrari. Nel mirino di Marko ci finisce anche la Mercedes, alle prese con il silenzio di Hamilton che dura da quasi un mese. “La presenza di Russell – anticipa il consulente della Red Bull – costituirà una sfida molto impegnativa per Hamilton, anche a livello quasi politico, perché sono entrambi inglesi e l’ex Williams è molto veloce in qualifica”. Sul fronte Verstappen, invece, Marko è consapevole della forza del nuovo campione del mondo: “Max non ha bisogno di tempo per adattarsi: è sempre veloce fin da subito”, ha concluso l’austriaco. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko sulla Ferrari: “Sainz ha ridimensionato il mito di Leclerc”

    ROMA – Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno dato prova di essere una bella coppia in Ferrari. I due, spesso collaborando in pista, hanno portato la Rossa al terzo posto nel mondiale costruttori, rimontando la McLaren. Il monegasco, che nel 2019 aveva collezionato 10 podi e due vittorie consecutive in Formula 1, aveva però riportato la speranza a Maranello. Aspettative, che non sono state rispettate l’anno successivo. Helmut Marko, consigliere della Red Bull, ha parlato dunque così del tandem Ferrari a “Auto, Motor undSport”: “Credo che Sainz abbia, in qualche modo, ridimensionato il mito di Leclerc”. Affermando, inoltre, che fra i piloti emergenti solo “Lando Norris potrà tenere il passo dei migliori”.
    “Russell-Hamilton, bella sfida”
    Non solo Ferrari. Nel mirino di Marko ci finisce anche la Mercedes, alle prese con il silenzio di Hamilton che dura da quasi un mese. “La presenza di Russell – profetizza il consulente della Red Bull – costituirà una sfida molto impegnativa per Hamilton, anche a livello quasi politico, perché sono entrambi inglesi e l’ex Williams è molto veloce in qualifica”. Per quanto riguarda invece il capitolo Verstappen, Marko è sicuro delle qualità del fresco campione del mondo: “Max non ha bisogno di tempo per adattarsi: è sempre veloce fin da subito”. LEGGI TUTTO

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    Dakar, furia Sainz: “Non siamo tutti stupidi”

    Trecentotrentatré chilometri intorno ad Ha’il, i primi davvero “di gara” della Dakar 2022, sono stati sufficienti a scrivere una parola definitiva sulle speranze Audi di puntare a un gran risultato al debutto. Se per Stephane Peterhansel è stato un cedimento della sospensione posteriore sinistra a far accumulare minuti e minuti, fino oltre un’ora, di ritardo, nel caso di Carlos Sainz – sorte condivisa con Mathias Ekstrom, e non solo – è intorno alla navigazione che si concentrano le polemiche.
    Alla fine della speciale, 2 ore e 21 minuti di ritardo (15 minuti dei quali di penalizzazione per essere uscito dalla PS) decretano il “calate il sipario” sulle ambizioni di brillare.
    Va detto come il punto intorno al chilometro 250 della prova speciale, sui 333 km cronometrati, abbia tratto molti piloti esperti in inganno, tra le auto come tra le moto – ben 5 centauri si sono persi – senza contare i quad e i camion. 
    Cercando il waypoint
    Già l’edizione 2021 della Dakar aveva visto Sainz essere molto critico con gli organizzatori e le “sfide” della navigazione, definendola una “gimkana”.
    Il tema si ripropone oggi, già alla prima frazione, che salva Al Attiyah e Loeb ma pare destinato a tracciare un copione piuttosto scontato sul prosieguo del rally raid.
    “Chiaramente non è stata una buona giornata, sono molto deluso della tappa. C’era un punto in cui dovevi seguire una direzione 10 gradi, invece in quel punto anziché che puntare verso direzione 10 gradi ti ritrovavi a puntare direzione 300. Pensavamo che ci fosse un errore e siamo andati avanti e indietro più volte”, ha spiegato Sainz una volta al bivacco.
    “C’era un numero enorme di macchine, moto e quad che hanno fatto la stessa cosa. Sono molto deluso. In quanti si sono persi? O siamo tutti molto stupidi, oppure… 
    Non siamo stati in grado si trovare il waypoint e, io come molti altri, non abbiamo capito cosa stesse succedendo”. 
    L’è tutto sbagliato
    Lo stesso Al Attiyah, nel commentare la giornata, ha spiegato il passaggio decisivo della speciale, l’interpretazione alle note data da Mathieu Baumel, la scelta di non seguire i segni sul terreno di chi era passato prima, tutti a puntare una direzione sulla destra, piuttosto, andare a sinistra. Sebastien Loeb, con il buggy BRX, “a ruota”, è stato l’unico ad arginare il gap, solo 12 minuti. 
    Un Sainz che non ha mancato di criticare l’organizzazione per le scelte fatte sulla navigazione e scritte sul roadbook: “Peccato, perché se sono in molti a commettere lo stesso errore, vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato. Non siamo tutti stupidi”. Un episodio che manda in secondo piano le prestazioni, confortanti, del buggy Audi RS Q e-tron: “Ci sono stati dei piccoli problemi ma nulla di importante, niente in confronto a quel che è successo dopo”. LEGGI TUTTO