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    MotoGp, Rossi: “Sono troppo lento, così non è divertente”

    JEREZ – Il weekend di Valentino Rossi, impegnato insieme agli altri piloti della MotoGp sul tracciato di Jerez, è iniziato nel peggiore dei modi: il pilota del team Yamaha Petronas, infatti, ha chiuso nei bassifondi dello schieramento in entrambe le sessioni dimostrando uno scarso feeling con la propria moto. Una delusione per tutti gli appassionati ma anche per il diretto interessato che non si nasconde: “Soffro sempre per la mancanza di grip al posteriore, dopo alcuni giri inizio a scivolare: abbiamo provato varie cose ma non sappiamo cosa fare per migliorare. Non sono veloce abbastanza, soprattutto sul giro secco, mentre nel passo va un pochino meglio; guidare la moto è la mia passione e il mio lavoro, ma il risultato è cruciale ed è importamte essere in grado di poter lottare per il podio o comunque per le posizioni più importanti. Sono lento e non mi sento felice, così non è divertente”, le sue parole.
    Ancora problemi con le gomme per Rossi
    Una situazione, quella di Valentino Rossi, legata soprattutto alla mancanza di feeling con le gomme, come spiegato dallo stesso pilota: “La soft va bene solo per 1 o 2 giri perché è troppo morbida, ma io soffro tanto anche con la media, anche se va leggermente meglio, e per la gara potremmo provare pure la hard. In carriera ho sofferto spesso per la mancanza di grip al posteriore, soprattutto negli ultimi anni, ma con queste soft la moto si muove davvero molto. Ho sempre preferito le gomme dure, ma dobbiamo lavorare per trovare qualcosa perché la situazione è sempre critica”, ha concluso Rossi.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Io pilota nel team VR46 nel 2022? Non lo escludo”

    JEREZ – Valentino Rossi vuole cambiare pagina a Jerez e riscattare un avvio di Mondiale da dimenticare. Il pilota della Petronas ha mancato l’accesso in top-10 in tutte le 3 gare disputate finora nella stagione di MotoGp e, sul tracciato spagnolo, cerca la prima gioia di un 2021 per il momento avaro di soddisfazioni. Sul 2022 però ancora non si sbilancia, in particolare su un possibile approdo nel team VR46, che sbarcherà in MotoGp: “Io sono prima di tutto un pilota, poi bisognerà vedere cosa farò l’anno prossimo, molto dipenderà dai risultati”, le sue parole.
    “Io pilota del team? Difficile”
    “Siamo contenti, è un bel progetto – dichiara Rossi a Sky Sport -. Se sarò pilota del team? Non lo escludiamo del tutto, ma sarà difficile. Riguardo le moto dobbiamo ancora fare chiarezza, abbiamo diverse opzioni tra cui Yamaha, Aprilia, Ducati, per ora siamo un po’ aperti a tutto”. Il team VR46 ha infatti firmato un accordo dal 2022 al 2026, lasso di tempo in cui sarà ufficialmente nella classe regina. Rimangono ancora molti interrogativi, sui piloti e il tipo di moto che la squadra andrà ad utilizzare nella stagione d’esordio.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Vedremo cosa farò l'anno prossimo, molto dipenderà dai risultati”

    JEREZ – Valentino Rossi è pronto a scendere in pista a Jerez per riscattare un avvio di stagione da dimenticare. Il pilota del team Yamaha Petronas, infatti, non è riuscito a chiudere nei primi 10 in nessuna delle 3 gare disputate finora nella MotoGp e, sul tracciato spagnolo, cerca la prima gioia di un 2021 per il momento avaro di soddisfazioni. Sul 2022 però ancora non si sbilancia, in particolare su un possibile approdo nel team VR46, che sbarcherà in MotoGp: “Io sono prima di tutto un pilota, poi bisognerà vedere cosa farò l’anno prossimo, molto dipenderà dai risultati”, ha dichiarato. 
    Il team VR46 in MotoGp
    Il team VR46 ha firmato un accordo dal 2022 al 2026, lasso di tempo in cui sarà ufficialmente nella classe regina. Rimangono ancora molti interrogativi, sui piloti e il tipo di moto che la squadra andrà ad utilizzare nella sua stagione d’esordio: “Siamo contenti, è un bel progetto – prosegue Rossi a Sky Sport -. Se sarò pilota del team? Non lo escludiamo del tutto, ma sarà difficile. Riguardo le moto dobbiamo ancora fare chiarezza, abbiamo diverse opzioni tra cui Yamaha, Aprilia, Ducati, per ora siamo un po’ aperti a tutto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Webber: “In Ferrari è sempre colpa dei piloti, mai della macchina”

    ROMA – Mark Webber non le manda a dire sui giudizi in casa Ferrari. L’ex pilota australiano affronta il capitolo legato alla scuderia di Maranello che rispetto allo scorso anno ha fatto grandi passi in avanti: “Essere alla Ferrari significa far parte di una squadra con un livello superiore di intensità. La F1 è dura, ma la Ferrari lo è ancora di più, perché qualsiasi pilota soffre l’ambiente difficile, perché la Rossa è una religione in Italia. Il pilota è sempre un bersaglio, se la squadra commette un errore, il capro espiatorio è sempre il pilota, perché la macchina non è mai il problema”, le sue parole in un’intervista rilasciata a Marca.
    Alonso come Valentino Rossi
    ”Questa è la mia domanda: Fernando oggi può superare il Fernando di 15 anni fa?”. Si interroga invece su Alonso, tornato in Formula 1 sulla monoposto Alpine dopo due anni di stop dal circus. Webber infatti non crede che lo spagnolo possa fare grandi cose considerata l’età. Quest’anno il nativo di Oviedo farà 40 anni: “È altrettanto bravo, ha più esperienza ma… è davvero ugualmente veloce e coraggioso? Questa è una domanda a cui solo lui può rispondere. Sono sempre positivo su di lui, ma i fatti sono diversi – rivela prima di scomodare un paragone di lusso -. Guardate Valentino Rossi. Sta soffrendo, è orribile, odio vederlo così, mi rifiuto di vederlo così. Sappiamo che può capovolgere le cose perché ci fidiamo di lui, ma il cronometro non mente mai, è la dannata realtà”. LEGGI TUTTO