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    MotoGp: Valentino Rossi a Pomposa con i piloti dell'Academy

    ROMA – Non c’è weekend di pausa per Valentino Rossi. In questi giorni, a una settimana dal Gran Premio di Francia a Le Mans, il pilota di Tavullia ha girato sul circuito di Pomposa, in provincia di Ferrara. Il pesarese, come documentato sui suoi canali social, ha utilizzato una Yamaha R6 stradale ed è stato accompagnato in pista dai piloti della VR46 Academy, tra cui anche il compagno in Petronas Franco Morbidelli e il leader della classifica piloti di MotoGp Francesco Bagnaia.
    La stagione di Rossi
    L’inizio di stagione per il Dottore è stato più che difficile, sia per quanto riguarda i risultati che per le prestazioni della moto. Gli unici quattro punti di Rossi sono arrivati nel Gran Premio del Qatar, prima tappa del Motomondiale, quando è arrivato un dodicesimo posto. Dopodiché, un piazzamento come sedicesimo e uno da diciassettesimo, inframezzati da un ritiro per una caduta in Portogallo. Il tempo per correggere c’è, ma la situazione al momento è parecchio critica. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Agostini: “Vedere Rossi così fa male”

    ROMA – Giacomo Agostini non vuole entrare personalmente nel merito dell’addio alle corse di Valentino Rossi, evidenziando la difficoltà della decisione. Tuttavia, la leggenda del motomondiale, 15 volte campione del mondo, dà il suo giudizio sul finale di carriera del pesarese: “Mi chiedono di dire a Rossi di smettere, ma non posso farlo, perché è una scelta personale – ammette -. Il padre di Valentino dice che può correre altri 3 o 4 anni, ma io non sono il padre e non dico niente. Sicuramente non mi piace vederlo così, fa male perché è stato uno spettacolo per tanti anni e lo ammiravano tutti perché dava gioia. Finché c’è vita c’è speranza, ma la realtà è quella che è“. 
    Agostini ripercorre il suo ritiro
    Un inizio di stagione molto complicato quello vissuto dal numero 46 della Yamaha che in molti hanno visto come una resa anticipata del Dottore, sempre meno competitivo contro avversari più giovani. Agostini, però, non vuole dare consigli al nove volte campione del mondo: “Quando ho iniziato a non vincere più mi sentivo molto male – prosegue in un’intervista ai microfoni di ‘As’ – perché si cominciava a dire che ero finito e non ero quello di prima. Avevo abituato i miei tifosi a festeggiare ogni volta che venivano al circuito, invece ad un certo punto andavano via tristi. Quando ho deciso di lasciare ci ho pensato molto, perché è significato lasciare il mio grande amore. La gioia che ti dà la vittoria, il podio, il pubblico che ti ama, non te la può dare nessuna altra cosa. Dire basta è difficile per tutti”, conclude. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Vorrei essere più forte di così. I test sono andati bene”

    ROMA – Valentino Rossi ha dei motivi per sorridere dopo i test svolti ieri sul circuito di Jerez, in seguito a una gara domenicale che al contrario non l’ha mai visto protagonista. Gli 821 millesimi di ritardo dal miglior tempo di Vinales possono far piacere al ‘Dottore’, visti gli standard di un opaco avvio di stagione: “Il problema è la mia velocità, cerco di incrementarla ma non è facile. Vorrei essere più forte di così, dobbiamo lavorare tutti insieme. Oggi nel test è andata bene, spero di portare quello che ho provato a Le Mans e avere buoni risultati. Luce in fondo al tunnel? Difficile dirlo, perché ci sono condizioni differenti, poi a Le Mans troveremo condizioni diverse di pista. Però guidavo preciso, veloce nel settore finale della pista”, le sue parole. 
    “Non mi sento a mio agio”
    “Un problema di gomme? Sono identiche per tutti – prosegue -. Non mi sento a mio agio con la moto, mi crea problemi in accelerazione in uscita dalle curve, quindi abbiamo provato setting diversi in distribuzione e rigidità della forcella anteriore. Siamo migliorati oggi, la Yamaha mi ha fornito piccoli aggiustamenti tecnici. Non credo siano cose enormi, ma spero di vedere miglioramenti”. Sul morale, Rossi evidenzia qualche accenno di cambiamento in positivo: “Dopo il weekend era molto basso, ora va meglio, in qualche occasione ho visto timidi sorrisi persino”, conclude.  LEGGI TUTTO