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    MotoGP, Jarvis: “L'erede di Valentino? Quartararo”

    ROMA – Il mondo della MotoGP oltre che a godersi il finale di stagione con il titolo già assegnato a Fabio Quartararo, sta pensando alle ultime due gare della straordinaria carriera di Valentino Rossi. Lin Jarvis, che conosce molto bene entrambi i piloti, pensa che “El Diablo” possa essere l’erede del Dottore. “La forza mentale di Fabio ci ha impressionato resistendo alla pressione di una possibile vittoria del campionato in modo eccezionale. Ha sempre una gran voglia di vincere ma allo stesso tempo si diverte sempre in moto. Due qualità che non vedevamo dai tempi di Valentino”, spiega al portale tedesco Speedweek.
    “Fabio? Una scommessa vinta”
    L’arrivo del pilota francese nel Team Factory della Yamaha è una grande vittoria anche per Jarvis. “Quando abbiamo portato Fabio in questa squadra eravamo convinti del suo talento. Per lui prima della stagione ci sono stati diversi cambiamenti, ha dovuto abituarsi al team e allo stesso tempo affrontare la maggiore pressione come pilota ufficiale, gestendo perfettamente questa situazione come l’infortunio a Jerez. L’incidente avrebbe potuto lasciare il segno mentalmente, ma non lo ha infastidito minimamente”, ha concluso il team principal. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Quartararo punta a raggiungere i 300 punti

    ROMA – Fabio Quartararo è riuscito a vincere matematicamente il titolo 2021 di MotoGp con due gare ancora da disputare. Se la lotta al Mondiale è già chiusa, nelle prossime due tappe il francese potrà puntare ad altri obiettivi, cominciando dal Gran Premio di Algarve in programma il 7 novembre. Il pilota della Yamaha, con 267 punti, è infatti ancora in corsa per raggiungere i 300 punti entro fine stagione. Con una vittoria nella gara di Portimao, Quartararo arriverebbe a soli 8 punti dall’obiettivo per l’ultimissimo appuntamento.
    Il club dei 300
    Sono numerosi i piloti che sono riusciti, anche negli ultimi anni, a sfondare il tetto dei 300 punti. L’ultimo è stato Marc Marquez appena due anni fa, quando chiuse addirittura a 420 punti, ma il Cabroncito ci è riuscito praticamente in tutte le occasioni, se si escludono il 2016 e il 2017. Chi è sempre andato oltre quota 300 è Valentino Rossi, capace di arrivare sopra la cifra in ognuna delle sette stagioni che lo hanno visto diventare campione. Sono tre invece gli anni in cui Jorge Lorenzo ha raggiunto e superato i 300 punti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “In Portogallo posso fare bene, sono fiducioso”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato alla vigilia del Gran Premio di Algarve, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2021 di MotoGp. Il pilota italiano, ai microfoni dei canali ufficiali Ducati, ha tracciato gli obiettivi di questo finale di stagione, dopo aver visto svanire le speranze di rimonta su Quartararo per il titolo. “Aver avuto qualche giorno di pausa dopo la gara di Misano è stato davvero utile per riuscire a recuperare le giuste energie per affrontare le ultime due gare consecutive della stagione – ha detto -. Il mondiale piloti è stato assegnato, ma bisogna rimanere comunque concentrati: il nostro obiettivo resta quello di riuscire ad ottenere sempre il massimo risultato durante ogni fine settimana di gara, perciò arrivo a Portimão carico e determinato a fare bene. Nello scorso Gp disputato qui sono riuscito a salire sul podio nonostante in gara partissi piuttosto indietro e questo weekend proveremo nuovamente a lottare per la vittoria. Dobbiamo cercare di portare a casa più punti possibili sia per confermare la seconda posizione in campionato, ma anche per provare ad assicurarci il titolo squadre e costruttori. Sono ottimista e fiducioso di poter fare bene qui in Portogallo”.
    Il commento di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista della tappa di Portimao: “Sono felice di tornare a correre in Portogallo. L’Autodromo do Algarve è davvero una pista incredibile dove mi diverto sempre moltissimo. Purtroppo nell’ultima occasione in cui abbiamo disputato un Gran Premio qui, non sono riuscito a concludere il weekend come speravamo: dopo una caduta al sesto giro in gara, sono stato costretto al ritiro, perciò torno a Portimão determinato a riscattarmi e a lottare per un buon risultato. È la penultima gara dell’anno e voglio concludere la mia stagione con una nota positiva. Inoltre, siamo ancora in lotta per il titolo costruttori e il titolo team, perciò farò di tutto per aiutare Ducati e la squadra a raggiungere questi due importanti obiettivi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Importanti i giorni di pausa dopo Misano”

    ROMA – “Aver avuto qualche giorno di pausa dopo la gara di Misano è stato davvero utile per riuscire a recuperare le  giuste energie per affrontare le ultime due gare consecutive della stagione. Il mondiale piloti è stato assegnato, ma bisogna rimanere comunque concentrati: il nostro obiettivo resta quello di riuscire ad ottenere sempre il massimo risultato durante ogni fine settimana di gara, perciò arrivo a Portimão carico e determinato a fare bene”. Queste le parole di Pecco Bagnaia alla vigilia del Gran Premio di Algarve, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italiano, ai microfoni dei canali ufficiali della Ducati, ha tracciato gli obiettivi di questo finale di stagione, dopo aver visto svanire le speranze di rimonta su Quartararo per il titolo. “Nello scorso Gp disputato qui sono riuscito a salire sul podio nonostante in gara partissi piuttosto indietro e questo weekend proveremo nuovamente a lottare per la vittoria – ha detto -. Dobbiamo cercare di portare a casa più punti possibili sia per confermare la seconda posizione in campionato, ma anche per provare ad assicurarci il titolo squadre e costruttori. Sono ottimista e fiducioso di poter fare bene qui in Portogallo”.
    Le parole di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista della tappa di Portimao: “Sono felice di tornare a correre in Portogallo. L’Autodromo do Algarve è davvero una pista incredibile dove mi diverto sempre moltissimo. Purtroppo nell’ultima occasione in cui abbiamo disputato un Gran Premio qui, non sono riuscito a concludere il weekend come speravamo: dopo una caduta al sesto giro in gara, sono stato costretto al ritiro, perciò torno a Portimão determinato a riscattarmi e a lottare per un buon risultato. È la penultima gara dell’anno e voglio concludere la mia stagione con una nota positiva. Inoltre, siamo ancora in lotta per il titolo costruttori e il titolo team, perciò farò di tutto per aiutare Ducati e la squadra a raggiungere questi due importanti obiettivi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi. “L'obiettivo è avvicinarmi ai primi”

    ROMA – “Portimão è una pista difficile e ha alcune caratteristiche molto particolari, che altri circuiti non hanno. La prima delle nostre due gare di quest’anno lì non era andata troppo male per noi, visto che ero stato in grado di farmi strada per arrivare nella top-10. Poi purtroppo però sono caduto”. Queste le parole di Valentino Rossi in vista del Gran Premio di Algarve, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il Dottore, ai microfoni dei canali ufficiali Yamaha, ha analizzato il penultimo weekend di gara dell’anno. “L’obiettivo di questo fine settimana è quello di cercare di fare una buona gara e di provare ad avvicinarci ai primi. Ho avuto un buon feeling lì, soprattutto la domenica. Spero che potremo essere competitivi e ripetere un buon risultato come abbiamo fatto l’ultima volta a Misano”.
    Le parole di Dovizioso
    Anche Andrea Dovizioso ha parlato in vista della tappa in Portogallo: “L’Algarve International Circuit è una pista molto particolare. Non so come sarà affrontarla con la Yamaha, soprattutto perché stiamo ancora imparando dei nuovi settaggi. Sono davvero curioso di vedere se possiamo essere più competitivi a Portimão, perché a Misano non abbiamo avuto potuto esserlo per via delle condizioni mutevoli della pista. Spero di fare un passo in avanti, perché è difficile lottare in questo momento. Spero anche di avere buone condizioni meteo nelle prove libere, perché ne abbiamo bisogno per continuare a fare progressi e completare più giri sulla moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Cadalora: “Con il ritiro di Rossi perdiamo tutti qualcosa”

    ROMA – Luca Cadalora ha parlato dell’imminente ritiro di Valentino Rossi, che lascerà la MotoGp al termine del Mondiale 2021. L’ex pilota e campione in classe 125 e 250 è stato anche il coach del Dottore per tre anni, dal 2016 al 2018, e ha voluto ricordare i tre anni passati assieme al pilota di Tavullia. “Il ritiro di Valentino Rossi? E’ una sensazione strana, tutti sportivamente perdiamo qualcosa di bello – ha detto -. La sua imprevedibilità ha tenuto gli appassionati incollati alla TV”. 
    Sull’esperienza con Valentino
    “Tre anni molto intensi, di rapporti umani con lui e il suo gruppo di lavoro – ha raccontato Cadalora -. Una persona serena che sa affrontare le cose più difficili con una leggerezza d’animo, con determinazione ma con un certo disincanto. Mi sono ritrovato a vivere in prima persona la rivalità con Marquez. Mi è successo di avercela particolarmente con un pilota e mi ero reso conto che mi faceva male.Ho provato, ma non c’era nulla da fare. Ho deciso io di interrompere, non avrei più potuto dare tutto quello che riuscivo. Continuare a fare la stessa cosa per molto tempo non è nella mia indole. Una cosa che mi ha sempre stupito era che nonostante i problemi si arrivava alla domenica, lui entrava e dava il 100%. Io non ci riuscivo, per questo ha vinto di più”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Cadalora: “Rossi ha tenuto gli appassionati incollati alla TV”

    ROMA – “Il ritiro di Valentino Rossi? E’ una sensazione strana, tutti sportivamente perdiamo qualcosa di bello. La sua imprevedibilità ha tenuto gli appassionati incollati alla TV”. Queste le parole di Luca Cadalora sull’imminente ritiro di Valentino Rossi, che lascerà la MotoGp al termine del Mondiale 2021. L’ex pilota e campione in classe 125 e 250 è stato anche il coach del Dottore per tre anni, dal 2016 al 2018, e ha voluto ricordare i tre anni passati assieme al pilota di Tavullia.
    Sui tre anni con Rossi
    “Tre anni molto intensi, di rapporti umani con lui e il suo gruppo di lavoro – ha raccontato Cadalora -. Una persona serena che sa affrontare le cose più difficili con una leggerezza d’animo, con determinazione ma con un certo disincanto. Mi sono ritrovato a vivere in prima persona la rivalità con Marquez. Mi è successo di avercela particolarmente con un pilota e mi ero reso conto che mi faceva male.Ho provato, ma non c’era nulla da fare. Ho deciso io di interrompere, non avrei più potuto dare tutto quello che riuscivo. Continuare a fare la stessa cosa per molto tempo non è nella mia indole. Una cosa che mi ha sempre stupito era che nonostante i problemi si arrivava alla domenica, lui entrava e dava il 100%. Io non ci riuscivo, per questo ha vinto di più”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Mi aspettavo di essere più competitivo”

    ROMA – Valentino Rossi ha parlato dopo il Gran Premio dell’Emilia Romagna, valevole per la sedicesima tappa del Mondiale 2021 di MotoGp. Quella di Misano è stata l’ultima gara del Dottore in Italia, almeno per quanto riguarda la sua lunga carriera nel Motomondiale, che terminerà tra meno di un mese a Valencia. “Mi aspettavo di essere più competitivo quest’anno, altrimenti avrei smesso già nel 2020 – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Tecnicamente diciamo che non sono al top, la moto non è competitiva. E neanche io. E questo è il risultato di questa combinazione”.
    Le parole di Rossi
    “In tanti mi domandano, ma veramente sto bene. Mi sento bene – ha aggiunto Rossi -. Fino al 2019 ero terrorizzato dal pensiero di smettere ed ero preoccupato. Ora ci stiamo organizzando per fare un bel programma in macchina, non a livello della moto. Avrei potuto farlo un anno prima, ma volevo provarci sino alla fine. Volevo essere sicuro che non c’era più niente da fare e quest’anno mi sono tolto tutti i dubbi. Se fossi stato competitivo, avrei continuato. Ma quando guardi le immagini di quando vincevo, andavamo molto più piano di adesso, per una serie di cose. Sono stato bravo, mi sono impegnato e sono riuscito a migliorare tanto in questi anni. Sono l’unico che corre dei miei tempi d’oro, anche vedendo chi correva in 125”. LEGGI TUTTO