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    100 km dei Campioni, gli invitati al Ranch di Rossi: c'è anche Jorge Lorenzo

    ROMA – L’addio alla MotoGp di Valentino Rossi non ha scalfito la voglia di correre del pesarese. E infatti, dopo l’edizione del 2020 saltata causa Covid, torna la 100 km dei campioni. Una gara che il Dottore organizza nel suo ranch personale di Tavullia e che quest’anno si terrà nel weekend del 4-5 dicembre. Lunga la lista degli invitati, tra i quali figura il nome di Jorge Lorenzo, alla prima partecipazione. Al via ci saranno anche il romano della Moto3 Dennis Foggia, con i piloti della classe regina Alex Rins e Maverick Vinales, nonché Jeremy McGrath, 50enne veterano di Supercross.
    Motocross e grigliata finale
    Per la competizione verranno utilizzate delle moto da cross di cilindrata 250 o 450cc, ma adattate per il flat track. Al vincitore spetteranno podio e premiazione, poi tutti insieme per la grigliata finale e il brindisi, per unire competizione ma anche divertimento e leggerezza. Il programma prevede delle prove libere, poi una gara a coppie con eliminazione diretta sul circuito personale di Rossi, che insieme a Luca Marini ha vinto l’edizione del 2019. Tantissimi i piloti che parteciperanno: da Albert Arenas ad Alex Rins, passando per Celestino Vietti e Chaz Davies fino a Maverick Vinales, solo per citarne alcuni.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Fu Rossi a porre il veto per Stoner in Yamaha”

    ROMA – Jorge Lorenzo è stato uno degli ospiti del documentario “RiVale” di DAZN, dedicato a Valentino Rossi ma con protagonisti i rivali più importanti nella carriera di Valentino. Il pilota spagnolo ha raccontato alcuni episodi risalenti alla sua esperienza in Yamaha con Valentino Rossi. I due sono stati protagonisti di anni di battaglie in MotoGp, dove non sono mancati i momenti di scontro. In particolare, il maiorchino ha spiegato come, secondo lui, la scuderia di Iwata favorisse il Dottore in più situazioni: “In teoria, Massimo Meregalli era il team manager di entrambi, ma si è focalizzato maggiormente dalla parte di Valentino. Qualcuno è andato a Tavullia per parlare con l’allenatore di Rossi e dirgli cosa stessi facendo io per migliorare la condizione fisica. Questo ovviamente mi ha infastidito perché erano informazioni riservate. Più tardi, guardando le sue foto sui social, ho scoperto che Valentino aveva iniziato a guidare la stessa moto con cui mi allenavo. Ho capito che Meregalli o qualcuno della Yamaha gli aveva raccontato come mi preparavo con mio padre”.ù
    Su Stoner
    Fu Valentino Rossi a impedire l’arrivo di Casey Stoner in Yamaha? Lo stesso australiano aveva affermato di aver avuto questa sensazione, la stessa di Lorenzo, che condivide la tesi del collega: “Non immaginavo che la Yamaha stesse per riprendere Valentino. Se lo avessi saputo, sicuramente lo avrei impedito. Del resto è una cosa naturale. Non so se sia vero, ma, per esempio, pare che, a suo tempo, Valentino avesse posto il veto all’ingresso di Casey Stoner in Yamaha”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi riceve il Tapiro: “Sarà dura veder correre gli altri”

    ROMA – Valentino Rossi ha parlato così ai microfoni della trasmissione Striscia la Notizia, che gli ha consegnato uno speciale Tapiro di diamanti per il suo ritiro dalla MotoGp. Il Dottore, che due settimane fa ha disputato la sua ultima gara a Valencia, ha parlato delle sensazioni dopo l’addio al Motomondiale, arrivato al termine della stagione numero 26 della sua carriera: “Ora è la fine del campionato quindi si stacca, ma quando il Motomondiale riprenderà sarà più dura perché io starò fermo e vedro gli altri tornare in moto, ma smettere era la scelta giusta e comunque andrò a correre in auto, di sicuro non vado in pensione”.
    Sul rapporto con Marquez
    “Se Marquez è contento che io abbia smesso? Non gliel’ho chiesto, perché i rapporti sono rimasti un po’ arrugginiti da quella gara in Malesia in poi” – ha aggiunto Rossi. Poi, la consegna di un passeggino rosa per la figlia, che nascerà nella prima parte del 2022: “Bello, con tre ruote sembra una moto” – ha commentato Rossi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Tapiro a Rossi: “Con Marquez rapporti arrugginiti”

    ROMA – “Ora è la fine del campionato quindi si stacca, ma quando il Motomondiale riprenderà sarà più dura perché io starò fermo e vedro gli altri tornare in moto, ma smettere era la scelta giusta e comunque andrò a correre in auto, di sicuro non vado in pensione”. Valentino Rossi ha parlato così ai microfoni della trasmissione Striscia la Notizia, che gli ha consegnato uno speciale Tapiro di diamanti per il suo ritiro dalla MotoGp. Il Dottore, che due settimane fa ha disputato la sua ultima gara a Valencia, ha parlato delle sensazioni dopo l’addio al Motomondiale, arrivato al termine della stagione numero 26 della sua carriera.
    Su Marquez
    “Se Marquez è contento che io abbia smesso? Non gliel’ho chiesto, perché i rapporti sono rimasti un po’ arrugginiti da quella gara in Malesia in poi” – ha aggiunto Rossi. Poi, la consegna di un passeggino rosa per la figlia, che nascerà nella prima parte del 2022: “Bello, con tre ruote sembra una moto” – ha commentato Rossi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Rossi? Uno sbaglio prenderlo, voleva solo la vittoria”

    ROMA – Razlan Razali, buttata alle spalle la stagione 2021, torna sui propri errori. Il team manager malese è ora a capo di WITHU-Yamaha, che prenderà il posto del team Petronas, ultima scuderia di Valentino Rossi. E Razali torna proprio sull’ultimo atto del Dottore in MotoGp, che lui bolla in modo negativo in un’intervista a Speedweek.com: “A essere onesti non avrei mai dovuto prendere Valentino Rossi. Avevamo sempre l’impressione che non ci sarebbe stata alternativa a lui, sentivamo la pressione della Yamaha, pressione che alla fine non c’era. Penso invece che Valentino abbia messo sotto pressione se stesso. I tempi scendevano, ma lui voleva la vittoria. La sua mente e la sua volontà volevano questo, ma il fisico no”.
    Razali e l’offerta di Petronas
    Non solo Rossi, ma anche rimorsi personali nelle dichiarazioni di Razlan Razali, che aveva deciso di trattare a oltranza il suo rinnovo con la Petronas, scatenando una rivoluzione nel team satellite della Yamaha, che ha coinvolto anche Johan Stigefelt, ex direttore sportivo. La casa di Iwaka ha così fondato WITHU-Yamaha, tagliando però fondi e personale. Il rimpianto ora è tutto di Razali che ha affermato: “Se potessi tornare indietro, accetterei la prima offerta contrattuale di Petronas”. Non è tutto però. Il nuovo team ha un anno di tempo per essere riconfermato, altrimenti sarà cancellato. Per convincere i vertici di Yamaha, Razali si aggrapperà all’esperienza di Andrea Dovizioso, che sarà affiancato da Darryn Binder che arriva dalla Moto3. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali su Valentino Rossi: “Uno sbaglio ingaggiarlo, voleva solo la vittoria”

    ROMA – Conclusa la stagione 2021, è tempo di tirare le somme per Razlan Razali. Il team manager malese è ora alla guida di WITHU-Yamaha, che prenderà il posto del team Petronas, ultima scuderia di Valentino Rossi. E Razali ritorna proprio sull’ultima stagione del Dottore in MotoGp, che lui giudica in modo non positivo in un’intervista a Speedweek.com: “A essere onesti non avrei mai dovuto prendere Valentino Rossi. Avevamo sempre l’impressione che non ci sarebbe stata alternativa a lui, sentivamo la pressione della Yamaha, pressione che alla fine non c’era. Penso invece che Valentino abbia messo sotto pressione se stesso. I tempi scendevano, ma lui voleva la vittoria. La sua mente e la sua volontà volevano questo, ma il fisico no”. 
    L’altro errore di Razali
    Non solo Rossi, ma anche rimpianti personali nelle parole di Razlan Razali, che aveva deciso di trattare a oltranza il suo rinnovo con la Petronas, scatenando una rivoluzione nel team satellite della Yamaha, che ha coinvolto anche Johan Stigefelt, ex direttore sportivo. La casa di Iwaka ha così fondato WITHU-Yamaha, tagliando però fondi e personale. Il rimpianto ora è tutto di Razali che ha affermato: “Se potessi tornare indietro, accetterei la prima offerta contrattuale di Petronas”. Il nuovo team non è stato confermato anche per la stagione 2023 e quindi il malese dovrà dimostrare in pista di meritarsi il rinnovo e per farlo si affiderà all’esperienza di Andrea Dovizioso e alla scommessa Darryn Binder che arriva dalla Moto3. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “A Valencia abbiamo fatto un bel casino, giornata indimenticabile”

    ROMA – Sono ormai passate due settimane dal Gran Premio di Valencia, dove è arrivato il ritiro di Valentino Rossi dalla MotoGp. L’addio del pesarese al Motomondiale ha segnato la chiusura di un capitolo e l’apertura di una nuova fase della vita del Dottore, che anche nella sua visita a Eicma 2021 è tornato sulle sensazioni provate in questo periodo, oltre che sui progetti futuri. A due settimane dalla grande festa di Valencia, il numero 46 è comparso sui social per la prima volta per ricordare i momenti della domenica sul circuito Ricardo Tormo.
    Le parole di Valentino
    “Ero preoccupato pensando alla mia ultima gara, più che altro non sapevo cosa aspettarmi, non avevo idea di come mi sarei sentito appena sceso dalla moto – si legge nella didascalia del post pubblicato sui social -. Invece è stato divertente,abbiamo fatto un bel casino. É stata una giornata indimenticabile. Grazie a tutti. Valencia, 14+11+21”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Biaggi e l'aneddoto in ascensore con Rossi

    ROMA – Nella mente dei tifosi rimarranno impressi i tanti duelli e le rivalità di Valentino Rossi nel corso della carriera, ma nessuna può essere paragonata, soprattutto a livello mediatico, a quella con Max Biaggi. “Secondo me la nostra rivalità non è frutto del caso – ha sottolineato Biaggi a DAZN durante il documentario RiVale – ma hanno fatto in modo che si incendiasse. Io non ho scelto il ruolo del cattivo, come Rossi quello del buono. Ci siamo  fatti un po’ usare da questa rivalità arrivando a una situazione non tanto piacevole. Era diventata una pressione troppo alta, a me sicuramente qualcosa ha levato”.
    L’incontro in Giappone
    Biaggi racconta divertito di un incontro fortuito avvenuto in Giappone nel momento di massima rivalità tra i due. “Ci siamo incontrati a Motegi, durante l’apice della nostra rivalità. Io ero esausto, la rivalità iniziava a pesarmi. Per caso eravamo nello stesso albergo e ci siamo trovati in ascensore io, il mio fisioterapista e lui. Ad un certo punto ho spinto lo stop stop, ho guardato il mio fisioterapista e poi Valentino e gli ho chiesto ‘ma perché mi rompi tanto? Che ti ho fatto?’. Lui educatamente rispose: ‘Ma no Max, è la stampa che dice così’. Ero quasi pronto a credergli potevamo gestirla meglio la nostra rivalità”, queste le parole del campione romano. LEGGI TUTTO