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    MotoGp, Stoner su Rossi: “Mai nemici, ma a Laguna Seca è stato imprudente”

    ROMA – Biaggi, Lorenzo, Hayden, Marquez, Pedrosa. Sono solo alcuni dei rivali che Valentino Rossi ha dovuto affrontare in carreira. Anche la lotta Casey Stoner si è tradotta in duelli memorabili, come quello di Laguna Seca, nel Gran Premio degli Stati Uniti del 2008. L’australiano, parlando alla serie “Tales of Valentino” prodotta dalla MotoGp stessa, è tornato su quelle gare e sul rapporto con il pilota con il numero 46: “Eravamo rivali, ma dopo quella gara siamo diventati non nemici, ma rivali più duri. Da quel momento – dice Stoner – ho imparato ad essere più egoista sull’asfalto”.
    Un sorpasso pericoloso
    Dopo il Gran Premio di Laguna Seca è dunque cambiato il rapporto fra Stoner e Rossi. Con il nove volte campione del mondo che alla doppia curva in discesa, chiamata “Il Cavatappi”, tagliò la pista all’interno, toccando la Ducati dell’australiano al rientro. Stoner ricorda così quei momenti: “Dai primi giri era chiaro che non mi avrebbe lasciato andare, che non mi era consentito trovare il ritmo. Alcuni sorpassi sono indice della sua mentalità: in un modo o nell’altro non voleva che vincessi. Così ha usato la pista in un modo non sicuro, ma il regolamento sarebbe dovuto intervenire per togliergli questo vantaggio”. Poi però ammette: “Durante gli ultimi giri Rossi ha fatto qualcosa che mi ha sorpreso. Ha frenato molto in anticipo all’ingresso di una curva, io ho perso il controllo dell’avantreno e sono finito nella ghiaia. La mia gara è finita lì, ma penso avrei vinto se non fossi finito fuori pista”, rimpiange Stoner. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi salta la 12 ore del Golfo: è in quarantena

    ROMA – Niente 12 ore del Golfo per Valentino Rossi, che si preparava alla prima sfida dopo l’addio alla MotoGp. Il Dottore è infatti stato a contatto con una persona risultata poi positiva al Covid, e in via precauzionale dovrà rimanere in quarantena fiduciaria, vedendosi costretto quindi a dare forfait per l’evento in programma tra il 7 e l’8 gennaio ad Abu Dhabi. Ad annunciarlo è il team Kessel, per cui il pesarese avrebbe dovuto correre assieme al fratello Luca Marini e all’amico e braccio destro Alessio Salucci. Al suo posto, a Yas Marina, al volante della Ferrari 488 GT3 ci sarà David Fumanelli.
    GLI ORARI DELLA 12 ORE
    Venerdì 7 gennaio
    ore 15:00 – Qualifiche
    Sabato 8 gennaio
    ore 6:30 – 12 ore, prima parteore 14:15 – 12 ore, seconda parte LEGGI TUTTO

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    Il ranch di Rossi stupisce Lorenzo: “È come una Disneyland per adulti”

    ROMA – Dopo i rispettivi addii alla MotoGp, è scesa la pace fra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Al contrario di quanto successo con Marc Marquez, il Dottore ha riaperto i rapporti con il cinque volte campione del mondo, invitandolo alla 100km dei Campioni, evento che si è tenuto nel ranch privato di Rossi tra il 4 e il 5 dicembre scorso. Un invito a sorpresa per Lorenzo: “Non mi aspettavo un suo invito – ha confessato a MotoSan – mi ha meravigliato. Ho anche annullato il mio volo a Punta Cana per parteciparvi e mi sono divertito come un bambino”. Per un giro nella tenuta di Valentino Rossi vale dunque la pena cancellare le vacanze, tanto che il pilota spagnolo lo descrive come una “Disneyland per adulti”.
    Nuovi stimoli per Lorenzo
    Così come Rossi, anche Lorenzo non sarà in pista per il prossimo anno in MotoGp. Cosa che lo costringe in qualche modo a guardare al futuro, che per lo spagnolo presenta varie possibilità: “Corse automobilistiche? È un’idea. Mi piacerebbe provare qualche sport motoristico che non richieda una grande preparazione fisica, ma che comunque sappia darmi adrenalina ed emozioni”. Il 99 ha anche provato a lanciarsi come youtuber, commentando i Gran Premi: “Ho avuto successo – spiega Lorenzo – ma la cosa ha richiesto più impegno del previsto”. Cuffie e microfono potrebbero dunque rappresentare il futuro? “Mi piacerebbe molto – risponde lo spagnolo – è un’altra possibilità che sto valutando”. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo incantato dal ranch di Rossi: “Una Disneyland per adulti”

    ROMA – Tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi è tornato il sereno dopo i rispettivi ritiri. A differenza di quanto successo con Marc Marquez, il Dottore ha riaperto i rapporti con il cinque volte campione del mondo, invitandolo alla 100km dei Campioni, evento che si è tenuto nel ranch privato di Rossi tra il 4 e il 5 dicembre scorso. Un invito a sorpresa per Lorenzo: “Non mi aspettavo un suo invito – ha detto a “MotoSan” – mi ha meravigliato. Ho anche annullato il mio volo a Punta Cana per parteciparvi e mi sono divertito come un bambino”. Per un giro nella tenuta di Valentino Rossi vale dunque la pena cancellare le vacanze, tanto che il pilota spagnolo lo descrive come una “Disneyland per adulti”.
    Il futuro di Lorenzo
    Così come Rossi, anche Lorenzo non sarà in pista per il prossimo anno in MotoGp. Cosa che lo costringe in qualche modo a guardare al futuro, che per lo spagnolo presenta varie possibilità: “Corse automobilistiche? È un’idea. Mi piacerebbe provare qualche sport motoristico che non richieda una grande preparazione fisica, ma che comunque sappia darmi adrenalina ed emozioni”. Il 99 ha anche provato a lanciarsi su YouTube come commentatore: “Ho avuto successo – spiega Lorenzo – ma la cosa ha richiesto più impegno del previsto”. Il futuro potrebbe vedere dunque lo spagnolo come telecronista? Lorenzo risponde così: “Mi attira molto, è un’altra possibilità che sto valutando”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo su Rossi: “Come Maradona, ma nel 2015 meritavo il titolo”

    ROMA – Valentino Rossi, dieci volte campione del mondo a 36 anni. Sarebbe andata così se nel 2015, in MotoGp, non ci fosse stato Jorge Lorenzo a prendersi il titolo per una manciata di punti, con Marc Marquez nelle vesti del guastafeste a Sepang. Ora che il cinque volte campione del mondo si è ritirato, può parlare senza filtri di quel mondiale: “Ero il più veloce ed ero al top della condizione. Valentino Rossi è stato il più grande di tutti i tempi e andava sempre forte, ma io nel 2015 ho perso tanti punti per sfortuna e avrei potuto chiudere la questione in Australia o in Malesia. Non ho visto correre Agostini, ma per il migliore di tutti i tempi dico Rossi. È stato come Maradona per il calcio e personalità così non nascono spesso”, le parole dello spagnolo a DAZN.
    Rossi come Maradona
    Dopo il biennio in Ducati e il ritorno in Yamaha, nel 2015 Valentino Rossi visse una seconda primavera. All’epoca 36enne, il campione di Tavullia inanellò 12 podi consecutivi e 5 vittorie che lo proiettarono in ottica mondiale. Ma Jorge Lorenzo rimase concentrato e approfitto del verdetto dei giudici di gara che penalizzarono Rossi con l’ultima posizione in griglia dopo il famoso Gran Premio della Malesia: “Anche se Rossi non fosse stato penalizzato – ci tiene a precisare però Lorenzo ai microfoni di DAZN – sarebbe comunque finito quarto. Ho meritato la vittoria, anche se Valentino la pensa diversamente”, conclude il maiorchino rimarcando i propri meriti per un titolo che molto considerano ancora un vero e proprio furto ai danni del pilota italiano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Rossi il più forte di tutti, è il Maradona delle moto”

    ROMA – Senza di lui, Valentino Rossi avrebbe vinto il suo decimo mondiale, a 36 anni, in MotoGp. E invece Jorge Lorenzo si è preso il titolo del 2015 per una manciata di punti, con Marc Marquez nelle vesti del guastafeste a Sepang. A distanza di tempo, però, lo spagnolo torna su quel mondiale: “Ero il più veloce ed ero al top della condizione. Valentino Rossi è stato il più grande di tutti i tempi e andava sempre forte, ma io nel 2015 ho perso tanti punti per sfortuna e avrei potuto chiudere la questione in Australia o in Malesia. Non ho visto correre Agostini, ma per il migliore di tutti i tempi dico Rossi. È stato come Maradona per il calcio e personalità così non nascono spesso”, le sue parole a DAZN.
    Il bivio di Sepang
    Dopo il biennio in Ducati e il ritorno in Yamaha, nel 2015 Valentino Rossi visse una seconda primavera. All’epoca 36enne, il campione di Tavullia inanellò 12 podi consecutivi e 5 vittorie che lo proiettarono in ottica mondiale. Ma Jorge Lorenzo rimase concentrato e approfitto del verdetto dei giudici di gara che penalizzarono Rossi con l’ultima posizione in griglia dopo il famoso Gran Premio della Malesia: “Anche se Rossi non fosse stato penalizzato – sottolinea però Lorenzo – sarebbe comunque finito quarto. Ho meritato la vittoria, anche se Valentino la pensa diversamente”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Rossi: “Nella mia prima stagione a quattro ruote Mooney sarà mio sponsor”

    ROMA – Archiviata la MotoGp, eccolo di nuovo in pista. Il 2021 di Valentino Rossi ha messo la parola fine a un capitolo lungo 26 anni nel mondo delle due ruote, mentre il 2022 è pronto ad aprirne un altro, questa volta lontano dalle moto. Mooney, società italiana di proximity banking, sarà infatti il nuovo title sponsor non solo della scuderia VR46 in classe regina, ma anche del Dottore stesso: “Mooney ci affiancherà anche nella VR46 Riders Academy e nella mia prima stagione racing nel mondo delle quattro ruote” – ha detto Rossi.
    Sfide da raccogliere
    Valentino Rossi dunque con questo annuncio ha ufficializzato di fatto il suo futuro oltre la MotoGp. Resta da capire ora con quale team e in quale campionato a quattro ruote andrà a competere. Emilio Petrone, CEO dell’azienda italiana, ha commentato così l’intesa, raggiunta solo pochi giorni fa: “Legare il nome di Mooney ad una realtà così prestigiosa come VR46 Racing Team è una vera e propria dichiarazione d’intenti per la nostra azienda che si conferma protagonista nel panorama dei servizi di pagamento e di mobilità”. Nel frattempo, a difendere in classe regina il buon nome del nove volte iridato ci saranno Luca Marini e Marco Bazzecchi, entrambi prodotti della VR46 Academy, anch’essa sponsorizzata da Mooney. LEGGI TUTTO

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    Rossi: “Mooney sponsor anche nella mia prima stagione sulle quattro ruote”

    ROMA – L’addio alla MotoGp poi sùbito un’altra sfida. Il 2021 di Valentino Rossi ha chiuso un capitolo lungo 26 anni nel mondo delle due ruote, mentre il 2022 è pronto ad aprirne un altro, questa volta lontano dalle moto. Mooney, società italiana di proximity banking, sarà infatti il nuovo title sponsor non solo della scuderia VR46 in classe regina, ma anche del Dottore stesso: “Mooney ci affiancherà anche nella VR46 Riders Academy e nella mia prima stagione racing nel mondo delle quattro ruote” – ha detto Rossi.
    Una nuova avventura
    Valentino Rossi dunque con questo annuncio ha ufficializzato di fatto il suo futuro oltre la MotoGp. Resta da capire ora con quale team e in quale campionato a quattro ruote andrà a competere. Nel frattempo, a difendere il buon nome del Dottore in classe regina ci saranno Luca Marini e Marco Bazzecchi, entrambi prodotti della VR46 Academy, anch’essa sponsorizzata da Mooney. Con il CEO dell’azienda italiana, Emilio Petrone, che commenta così l’accordo raggiunto pochi giorni fa: “Legare il nome di Mooney ad una realtà così prestigiosa come VR46 Racing Team è una vera e propria dichiarazione d’intenti per la nostra azienda che si conferma protagonista nel panorama dei servizi di pagamento e di mobilità”. LEGGI TUTTO