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    Richard Gasquet potrebbe chiudere la carriera nel 2024. Benoit Paire continuerà almeno per 2 anni “ma nell’ultimo periodo ho fatto buoni tornei e ora mi vedo bene sia fisicamente”

    Benoit Paire nella foto

    Richard Gasquet rappresenta un forte elemento del tennis mondiale negli ultimi decenni e desidera prolungare la sua carriera professionale finché si vede competitivo. Ha terminato l’anno come 76° del mondo e il suo titolo ad Auckland all’inizio della stagione gli ha dato l’impulso necessario per continuare. Cercherà di riconfermarsi nel 2024, anno che potrebbe segnare il suo addio al tennis professionistico. In più di un’occasione, il nativo di Béziers ha affermato che il suo ultimo torneo da professionista sarà a Roland Garros o a Parigi-Bercy, e che potrebbe avvenire nel prossimo anno. Nel frattempo, si sta preparando con dedizione alla Rafa Nadal Academy, che ospita anche Jan-Lennard Struff durante la pre-season
    Benoit Paire vive un’intensa relazione di amore-odio con il tennis che lo rende uno dei giocatori più indisciplinati dell’intero circuito. Lontano dal suo miglior livello e mentalmente esaurito durante molte fasi degli ultimi tempi, il francese ha sorpreso con delle dichiarazioni raccolte da ESPN in cui parla del suo obiettivo di continuare a competere, così come della sua predisposizione a rientrare nella top-100, essendo attualmente il numero 117 del mondo. “Onestamente, mi sento abbastanza fiducioso nelle mie possibilità. Ho avuto un anno difficile nel 2023, ma nell’ultimo periodo ho fatto buoni tornei e ora mi vedo bene sia fisicamente che mentalmente. Voglio godermi questo sport per uno o due anni in più perché desidero tornare nella top-100”, ha commentato.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet: Un grande, non solo d’età

    Richard Gasquet all’età di nove anni

    Buon compleanno, Richard Gasquet!Oggi il tennista francese dal noto rovescio, mirabile ed elegante come il Pont Vieux della occitanica città natale di Béziers, festeggia i 37 anni, confermando la sua longevità tennistica: è il quarto tennista in attività con più vittorie, dopo Nole, Nadal (ancora per poco) e Murray. Il 15 giugno, vincendo a Stuttgart contro Tsitsipas, ha conseguito la sua 600esima vittoria in carriera. Una vita per il tennis: suo unico, grande amore. Geneticamente portato per questo sport, è figlio unico di 2 maestri di tennis che precocemente, a 4 anni, introducono il loro bimbo, con una racchetta in mano, nel tennis club di Sérignan; a 9 anni l’enfant prodige è già sulle copertine, oggetto di pressanti aspettative, presentato come il campione che la Francia attende.
    “Le petit Mozart du tennis français” è un ragazzo pieno di talento che adora giocare nel club con i suoi amici, mentre consegue risultati sorprendenti: Campione del Mondo junior all’età di 16 anni e capace di battere a 18 anni a Montecarlo il numero 1 Roger Federer …Verrebbe da chiedersi: è dunque lui il puro talento del tennis? Dai risultati non lo è. L’ultima partita contro Struff dimostra la sua discontinuità. Se poi si analizzano i titoli conquistati, Gasquet ha vinto ‘solo’ 16 titoli ATP della categoria 250, l’ultimo nel torneo australiano di Auckland, nella finale del 14 gennaio di quest’anno contro il britannico Cameron Norrie; nessuno Slam o 1000 vinti nella pur lunga carriera. Ha un anno più di Nole ed è numero 55 nel ranking, il cui record, come n. 7, è stato raggiunto nel 2007. Perché dunque Richard Gasquet riesce ad appassionare tanto il pubblico?
    I francesi lo hanno onorato come moderno ‘’moschettiere”, insieme a Tsonga, Simon e Monfils. Se si osserva il pubblico nelle partite del francese, si notano tanti maturi appassionati, pronti a sostenerlo e ad incoraggiarlo, riconoscendosi certamente più in lui che nei grandi, irraggiungibili miti Roger, Nadal e Nole.Umberto Eco avrebbe potuto scriverne la fenomenologia: Richard Gasquet, come Mike Bongiorno, convince il pubblico, che lo vede come un esempio vivente e trionfante di discreto giocatore. Non provoca complessi di inferiorità e viene quasi da pensare che sarebbe facile giocare come lui, vincere di tanto in tanto belle partite e tornei di media importanza con la perseveranza e la generosità. Il pubblico, non solo francese, lo ripaga per questa illusione e gli è grato, amandolo. A maggio, al Roland Garros, prima di essere sconfitto, ha tenuto testa per più di 3 ore, fino al quinto set, al giovane connazionale Arthur Rinderknech, e il pubblico del Suzanne Lenglen era tutto per lui. È quasi facile rispecchiarsi in Gasquet, perché rappresenta un ideale raggiungibile: il tifoso tennista, in particolare quello attempato, lo percepisce come un giocatore di livello ‘normalmente discreto’, soprattutto ora che la sua voce matura esprime la fatica nei colpi più impegnativi. È uno dei pochissimi tennisti che mette da sé l’overgrip sull’impugnatura della sua racchetta durante le pause, come fa ognuno di noi. È il tennista che si curva nella battuta come apparentemente potrebbe fare un qualunque giocatore classificato…È il vincente che non ti aspetteresti, che ti sorprende e ti fa pensare che anche tu, con qualche sforzo, potresti vincere le tue partite. È anche l’atleta incostante che al turno successivo, dopo una esaltante vittoria, ti delude, a cui perdoni il tuo stesso limite, la stessa umanità.Perché i tifosi amano vedere Gasquet? Per vederlo vincere, come qualche giorno fa a Stuttgart, contro Tsitsipas, 24 anni e n. 5 del mondo. Per il piacere di assistere a colpi sorprendenti, vari e creativi, di estrema bellezza, che coi suoi movimenti fa sembrare facili: lungolinea vincenti di rovescio a una mano, sua firma d’artista, che incantano; volée che strappano l’applauso; palle corte improvvise che sorprendono l’avversario; eccezionale sensibilità di mano, ampi gesti eleganti e leggeri, di lenta naturalezza. Solido, pochi errori, corretto e controllato nelle reazioni anche quando lo svedese Mikael Ymer all’ATP di Lyon gli ruba un’opportunità polemizzando eccessivamente con il giudice di sedia, qualche giorno prima che lo stesso venga squalificato e multato per aver colpito violentemente la sedia di un altro arbitro durante la partita con Arthur Fils (Nemesi sportiva?).
    Sentiamo un senso di rispetto totale per un tennista di talento che ha fatto la sua parte di storia del tennis, il tennista timido dei tornei minori, dall’aria modesta ma tenacissimo, specializzato nell’impegnare a fondo i suoi avversari, emerso ai tempi difficili di Federer e Nadal con cui si è più volte misurato.Non è adatto al tennis attuale, muscoloso e di potenza, ma gioca un tennis prezioso e davvero bello da vedere. Gasquet ha curato la tecnica del gioco e la creatività più che il suo fisico in palestra. Ciò non toglie che conserva agilità ed efficacia in campo.A volte la forza mentale è stata messa particolarmente alla prova. Nel 2009 un episodio lo ha profondamente segnato: trovato positivo a un controllo antidoping, ha subito la gogna mediatica per mesi, è stato massacrato, ma ha sempre categoricamente smentito di drogarsi e di essere gay (altra accusa mossagli da più parti per la sua solitudine sentimentale). Dall’accusa di doping è in seguito risultato innocente.Oggi risiede in Svizzera (i francesi residenti a Montecarlo sono tenuti a pagare ugualmente le tasse in Francia) e gestisce molto efficacemente il suo ricchissimo patrimonio.Forse non sarà l’uomo bionico del tennis, ma Richard Gasquet, grande non solo di età, merita pienamente l’elogio tributatogli, nella prefazione al suo libro autobiografico intitolato À Revers et contre tout (2022), dall’amico Rafa Nadal, che il francese ha battuto solo nei tornei giovanili:“Ha dovuto fare i conti con aspettative folli. Posso immaginare quando debba essere difficile per un bambino affrontare l’entusiasmo di un’intera nazione. Quello che ha ottenuto non è mai sembrato essere al livello di quello che i fan speravano. Per venirne fuori ha dovuto dimostrare una grande forza mentale: mantenere un livello così alto per così tanti anni è una sfida che pochi giocatori sono riusciti a vincere”.Lunga vita al tuo rovescio, Richard!Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet riprende il Covid. E’ il 12 esimo tennista “positivo” in Australia

    Richard Gasquet nella foto

    Richard Gasquet, che sta già attraversando una fase complicata della sua carriera, è risultato positivo al Covid-19 ed è stato costretto a ritirarsi immediatamente dall’ATP 250 Melbourne, quindi la sua preparazione per gli Australian Open è in dubbio. Tuttavia, dato che l’isolamento richiesto è di sette giorni, la partecipazione al primo Grand Slam della stagione non dovrebbe essere a rischio.
    Il numero 87 del ranking ATP era risultato negativo al suo arrivo in Australia il 28 dicembre, ma nell’ultimo test che lo avrebbe lasciato libero a Melbourne è risultato positivo ed è ora in isolamento.E’ la seconda volta che l’ex top 10 mondiale prende il Covid-19, dopo che era stato infettato nel marzo 2021.Richard è il 12° tennista a risultare positivo in Australia. LEGGI TUTTO

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    Gasquet: “Non ci sarà un altro Federer, resterà comunque il migliore, non contano solo i numeri”

    Il successo a Wimbledon di Djokovic, 20esimo Slam in carriera, ha alimentato nuovamente l’infinito dibattito sul GOAT, il migliore di sempre. Pur sottolineando che il nostro sport ha attraversato così tante epoche e cambiamenti che rendono a dir poco arbitrario un giudizio “definitivo”, appassionati, addetti ai lavori e gli stessi giocatori continuano ad esprimere molte […] LEGGI TUTTO

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    I forfait di Richard Gasquet e Garbine Muguruza

    Garbine Muguruza nella foto

    Richard Gasquet, ex top 10, ha annunciato questo giovedì il suo ritiro dall’ATP 250 dell’Estoril e non giocherà quindi il suo match di secondo turno contro Cristian Garín, seconda testa di serie, che va così ai ‘quarti’ senza giocare.Il 34enne francese, con una stagione (e carriera) afflitta da diversi tipi di infortuni, ora soffre di un problema all’adduttore sinistro, che lo butta fuori da un torneo in cui aveva esordito bene,
    Garbiñe Muguruza, ex numero uno del mondo, attuale 13° esima e una delle migliori giocatrici del 2021, ha dovuto rinunciare questo giovedì al WTA 1000 di Madrid, il più grande torneo del suo paese, a causa dell’infortunio alla coscia che ha recentemente subito al WTA 500 di Charleston.“È la notizia peggiore e la decisione più complicata che possa prendere, ma i test che ho fatto mi mostrano che non sono recuperata al 100% ed è meglio non forzare”, dichiara la tennista di origine venezuelana, che ha ottenuto grandi risultati nel 2021. LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet lascia aperta la possibilità di concludere la sua carriera l’anno prossimo

    Richard Gasquet nella foto

    Richard Gasquet è uno dei grandi nomi del tennis francese degli ultimi anni, ma a 34 anni il transalpino è lontano dai risultati sperati.
    Attualmente al 49° posto della classifica mondiale, Gasquet, eliminato nelle semifinali dell’ATP 250 di Sofia, ha lasciato aperta la possibilità di porre fine alla sua carriera nel 2021.

    “Ero nella top 100 per la prima volta nel 2003 e se mi avessero detto che nel 2020 avrei giocato ancora a tennis non ci avrei creduto. Ad essere onesti, mi piacerebbe continuare a giocare per un altro paio d’anni, ma non so se sarà possibile”.
    “Giocherò l’anno prossimo e poi vedremo cosa succederà. Posso ritirarmi alla fine del 2021 o continuare. Finché giocherò lo farò senza alcun dubbio”. LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet : “È uno scandalo che le tenniste di Palermo siano in albergo con i turisti”

    Richard Gasquet FRA, 1986.06.18

    Richard Gasquet, ex Top 10 mondiale e una delle figure di spicco del tennis francese, ha assicurato questa domenica che si recherà negli Stati Uniti per partecipare agli US Open 2020. Il 34 enne tennista transalpino ritiene che le condizioni in cui si giocherà l’evento americano siano sicure.
    “Non ho paura di andare a New York perché saremo confinati nello stesso albergo. Ci sono disoccupati in tutto il mondo, non andrò in giro a piangere per la nostra situazione. Ci sono cose più difficili che essere un tennista”, ha confessato il francese.

    Gasquet è rimasto comunque arrabbiato nell’apprendere che al WTA di Palermo i tennisti condividono l’albergo con persone che non hanno nulla a che fare con la competizione. “E” uno scandalo assoluto che le tenniste siano nello stesso albergo con dei turisti. Non so come la WTA possa accettarlo. L’hotel dovrebbe essere riservato al 100% ai giocatori e alle loro squadre. Se non puoi farlo, tanto vale cancellarlo”. LEGGI TUTTO

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    Gasquet critica la gestione dell’emergenza e apprezza la velocità di Ultimate Tennis Showdown

    Gasquet in campo con Berrettini

    Il francese Richard Gasquet ha rilasciato al quotidiano l’Equipe un’intervista in cui critica senza mezzi termini la gestione complessiva dell’emergenza Covid-19 da parte del mondo del tennis. Ammette che il problema è assai più grande dello stesso sport, ma punta il dito sul modo in cui sono state prese le decisioni. Ecco alcune sue dichiarazioni, che includono anche una difesa a Djokovic, bersagliato da critiche durissime dopo l’Adria Cup e i contagi, e apre ad alcune delle novità introdotte all’Ultimate Tennis Showdown.
    “All’ATP sono stati una catastrofe, di fatto non dicono nulla ai giocatori. Sono semplicemente sopraffatti dalla situazione. Zoom e conferenze? Io non le frequento più. Alla fine saranno le autorità a decidere quel  che accadrà, né Bernard Giudicelli (il presidente della FFT) né il presidente della USTA. Le federazioni devono per forza adeguarsi, in questo momento sono come delle “marionette”. La ripresa? Solo se si accetta di seguire alla lettera il piano… Vai in hotel, rimani nella tua stanza, qualcuno ti porta un pasto, ok è il momento di uscire a giocare”
    Soprattutto per Gasquet restano troppi i punti interrogativi. “Ho pensato fin dall’inizio che il tennis sarebbe stato lo sport più colpito da questo tipo di pandemia. Purtroppo ora è confermato. Ok, abbiamo un calendario nuovo, ma…. mon si sa nulla delle possibili quarantene al ritorno dagli Stati Uniti. Nessuno ci ha informato di nulla. Aerei? Al momento non è possibile prenotare, non si sa nulla. Nessuno lo sa”.

    Per Gasquet dopo quel che è successo in Croazia è fin troppo facile incolpare solo il numero 1 del mondo Djokovic, e le esternazioni di Kyrgios sono esagerate: “Sappiamo cosa sta dicendo Kyrgios. Nessuno è esemplare, nessuno ha una lezione assoluta da insegnare. Non mi piacciono i ragazzi che hanno distrutto Djokovic, è stato troppo facile. Ok, lui era lì, ma ricordo che c’è un governo che stabilisce le regole. Djokovic, non è Presidente della Repubblica. Ci sono persone sopra di lui che hanno deciso, lui non è l’unico colpevole. La caccia alle streghe è sempre molto semplice. Ha semplicemente riconosciuto un errore, è l’ora di finirla con le critiche”.
    Gasquet ha parlato anche dell’Ultimate Tennis Showdown, esibizione disputata in Francia con regole rivoluzionarie. Secondo il transalpino, non tutto è da buttare di quest’esperienza, anzi, potrebbe aprire una strada ad altre novità. “UTS è stata una bella cosa, ho giocato con grandi avversari, è stato ben organizzato e soprattutto divertente da giocare. Tutto in campo andava molto veloce, tutti i punti contano. Per lo spettatore è qualcosa di diverso. Per noi? Permette di sentirti più libero durante il match,. Puoi parlare un po’ con l’allenatore, rompe i soliti schemi. E’ stato qualcosa fuori dall’ordinario, e credo che sia interessante provare cose nuove. Il mondo del tennis è un po’ “ingessato” ormai, alcune cose sarebbero da rivedere. Cosa? Durante un match ATP “non puoi fare nulla”, apri un po “la bocca”, dici merda, e ti arriva una multa di $ 3.000. L’allenatore sussurra qualcosa, arriva il warning. Personalmente trovo i match troppo lunghi, è faticoso guardare partire di quattro ore, a volte sono belle ma tanti match di Roland Garros non riesco a seguirli dall’inizio alla fine, nemmeno un Federer-Nadal. Siamo l’unico sport in cui giochi anche più di quattro ore. Ci deve essere più libertà, si dovrebbe intervenire per abbreviare il tempo di gioco”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO