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    L’Italia sogna il tris dopo Davis e BJK Cup: La conferenza stampa degli azzurri. Vavassori-Errani: “Il doppio misto è la nostra arma segreta”

    Jasmine Paolini e Flavio Cobolli nella foto – foto Getty Images

    D: Benvenuto Team Italia alla United Cup. Dopo aver vinto la Billie Jean King Cup e la Coppa Davis alla fine della scorsa stagione, sentite la pressione di puntare alla Tripla Corona degli eventi a squadre?CAPITANO RENZO FURLAN: No, non saprei, ogni competizione è diversa. Siamo molto felici per quanto fatto nel 2024 e siamo motivati a fare bene giorno dopo giorno. Vedremo cosa succederà. Abbiamo avuto ottimi giorni di allenamento, ci stiamo godendo Sydney.Siamo molto felici di essere qui e di competere nei prossimi giorni.
    JASMINE PAOLINI: Sì, come ha detto Renzo, la penso allo stesso modo; ogni competizione è diversa. Anche le condizioni lo sono. Siamo qui per cercare di dare il meglio, per goderci questa competizione.Personalmente mi piace molto questo torneo. Vedremo nei prossimi giorni. Penso che siamo una buona squadra. Possiamo fare bene, ma è dura. Sapete, questo tipo di competizioni sono sempre difficili. Ma daremo sicuramente il massimo.
    FLAVIO COBOLLI: Penso che siamo una grande squadra. Abbiamo un ottimo rapporto tra di noi. Credo che possiamo fare grandi cose in questa competizione e siamo felici di iniziare. Siamo anche pronti a partire.
    D: Per Sara e Andrea, avete avuto molto successo nel doppio misto. Quanto pensate che questo rappresenti un vantaggio per la vostra squadra in un gruppo con molte squadre forti, e cosa vi rende così bravi nel doppio misto?ANDREA VAVASSORI: Penso che il doppio misto sia un po’ diverso dal doppio. All’inizio anch’io facevo fatica a capire il gioco. Ho cercato di parlare con le donne e chiedere anche il loro punto di vista. Perché per un uomo è sempre difficile perché all’inizio non sai se devi andare al massimo o, se non vai forte, loro sono così brave a giocare a tennis.Anche Sara è bravissima a rete. Fa dei volley incredibili. Se non vai al massimo, perdi.Penso anche che le donne che giocano il doppio misto si divertano a giocare contro gli uomini, quindi credo che anche dal loro punto di vista si debba dare il 100%.Devi un po’ capire il gioco. Penso sia stato molto utile giocare Wimbledon insieme, fare anche alcuni allenamenti insieme. Le Olimpiadi sono state un’esperienza incredibile. Gli US Open sono stati incredibili. Al primo turno eravamo match point sotto, e poi abbiamo vinto il torneo.Mi piace molto giocare il doppio misto. Migliora anche il mio gioco nel doppio. Con Sara, adoro giocare con lei per la sua competitività. Ci completiamo molto bene, quindi vedremo.
    SARA ERRANI: Penso che abbiamo molta fiducia l’uno nell’altra, quindi è davvero importante questo in campo. Sappiamo anche che è una grande lotteria. Sì, siamo una squadra molto forte, ma nel doppio misto con il killer point e il super tie-break non è facile. Può succedere di tutto.Ma ci divertiamo molto a giocare insieme. Quindi speriamo di fare bene.
    D: Quanto è diverso per voi affrontare una coppia di giocatori di singolare che gioca il doppio misto rispetto a una coppia di doppisti?SARA ERRANI: Non è facile, ovviamente. Forse i giocatori di singolare possono colpire più forte, servire meglio, ma penso sia anche importante avere una buona idea del gioco del doppio. Anche nel doppio misto è importante avere buone tattiche, pensare un po’ di più, cercare di giocare un doppio e non due singoli.Penso che questo possa essere utile per noi.
    ANDREA VAVASSORI: Penso che nel doppio misto sia molto importante il gioco quando servono le donne perché i ragazzi devono muoversi molto. Penso che la nostra comunicazione sia molto buona perché nel mio servizio…
    SARA ERRANI: Io servo davvero bene, quindi… (Ridendo)
    ANDREA VAVASSORI: Ci piace studiare modi per fare male. È molto bello giocare con Sara perché è molto intelligente e saggia in campo, quindi possiamo parlare di tattica ad ogni punto, cercando di imporre il nostro gioco. Penso che sia efficace nel lungo termine.È bello parlare di tattica ad ogni punto.
    D: Questa domanda è per Sara. Sono curioso di sapere quanto sia diverso il clima nel tennis italiano in generale ora rispetto a magari un decennio fa quando ovviamente le donne vincevano la Fed Cup e tutto il resto, ma ora con il successo sia nel settore maschile che femminile, il successo nelle competizioni a squadre a entrambi i livelli, quanto diverso si sente ora rispetto a prima?SARA ERRANI: È una domanda difficile. Ovviamente ora ci stiamo godendo, naturalmente, vedere tanti giocatori italiani giocare così bene. È davvero importante anche per il nostro paese.Penso che il tennis sia forse al momento dopo il calcio lo sport migliore in Italia. Ovviamente quando anche gli uomini giocano bene e le donne anche è più bello.Non so se ho risposto alla tua domanda. È difficile (ridendo).
    D: La mia domanda è per Jasmine. Dato l’anno che hai avuto e tutto ciò che hai ottenuto, mi chiedo come ti senti a livello di fiducia in questo momento, e con questo, c’è più pressione essendo una delle migliori tenniste al mondo?
    JASMINE PAOLINI: Non so se mi sento sicura. Te lo dirò dopo questa competizione forse.Ma, sai, sto solo cercando di concentrarmi sul mantenere il livello che ho mantenuto tutto l’anno scorso. Sto cercando di migliorare ancora qualcosa nel mio gioco. Devo migliorare ancora molte cose e cerco di concentrarmi sul lavoro e su ogni partita che giocherò.Non sto cercando di concentrarmi sul ranking che potrò avere alla fine del prossimo anno. Sto solo cercando di vivere nel presente, di godermi il momento e di mantenere questo livello il più a lungo possibile.
    D: Jasmine, proprio su questo punto che stavi dicendo, ti passa per la mente che devi ripetere nel 2025 quello che hai ottenuto nel 2024, il lato mentale di gestire così tanti momenti positivi che hai avuto durante quest’anno?
    JASMINE PAOLINI: Penso che sia impossibile ripetere il 2024. Ovviamente non puoi fare lo stesso anno.Sto solo cercando di migliorare, come ho detto prima, cercando magari di aggiungere qualcosa al mio gioco, cercando con il mio allenatore anche di vedere cosa possiamo fare meglio. Poi vedremo. Ovviamente non sarà lo stesso anno dell’anno scorso. È impossibile.Quindi sarà un anno diverso, ma non si sa mai. Sto solo cercando di mantenere questo livello che ho mantenuto tutto l’anno scorso il più a lungo possibile. Mi sto godendo giocare nei grandi tornei, nei grandi stadi, anche contro grandi avversarie.Sai, non sto pensando all’ultimo… voglio dire, quest’anno, 2024. Voglio dire, è stato incredibile, ma il prossimo anno è un’altra storia. Quindi non mi piace fare paragoni. LEGGI TUTTO

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    Furlan vince il premio WTA di coach del 2024

    La infografica della WTA

    Mai premio fu più meritato. Renzo Furlan ha vinto il WTA Award di coach dell’anno 2024 (i voti sono arrivati dai suoi colleghi sul tour). Incredibile il suo lavoro svolto con Jasmine Paolini, tennista raccolta nella seconda metà della top100 femminile e portata a due finali Slam (Parigi e Wimbledon) e al quarto posto nel ranking mondiale di fine stagione grazie ad un incremento esponenziale nel gioco e mentalità della sua assistita. Jasmine aveva già iniziato la sua scalata nella seconda parte del 2023, ma nel 2024 il suo tennis ha cambiato passo, sempre più aggressivo, completo e vincente. A tratti strabiliante.
    Furlan ha lavorato a 360°, in ogni settore del gioco di Jasmine, trasformandola da tennista coriacea e piuttosto difensiva in vera costruttrice di gioco, con colpi sempre più penetranti ed efficaci. Incredibile come il diritto di Paolini sia passato da una “spazzolata” vigorosa a pallata penetrante e precisa, impatto più secco e con più anticipo. Rafforzato anche il rovescio, con un lungo linea improvviso che spezza le gambe alle rivali. E poi posizione più avanzata, prontissima a venire anche a rete a prendersi il punto seguendo l’inerzia in avanti dei suoi nuovi schemi offensivi.
    Grande lavoro tecnico, ma soprattutto mentale: trasformare così una tennista già matura e piuttosto consolidata è stato un capolavoro assoluto, perché quando si cambia tanto, il rischio di “scassare tutto” e perdere la rotta è concreto. Invece Renzo ha rimescolato tutti gli ingredienti con pazienza e maestria, aiutando Jasmine a sfornare un piatto stellato. Tutti pensavamo che Jasmine avesse del margine, del potenziale inespresso; Furlan l’ha spinta oltre ai suoi stessi limiti, facendole credere che i limiti ce li poniamo solo noi stessi, mentre col lavoro si può raggiungere qualsiasi risultato. Anche arrivare vicinissimo a vincere il piatto dorato di Wimbledon.
    Qualificazione alle WTA Finals in singolare e doppio, Oro olimpico con Errani, il 1000 di Dubai e tanto altro, il 2024 di Paolini resta complessivamente la miglior annata di sempre per una tennista italiana. Il merito di Renzo Furlan è enorme. Solo applausi alla coppia più bella del tennis italiano.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Furlan: ‘Anno pazzesco per Paolini, ora ispirazione Sinner per crescere ancora’”

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Renzo Furlan, coach di Jasmine Paolini, ha tracciato in un’intervista a Tuttosport il bilancio di una stagione straordinaria e delineato i piani per il futuro della numero 4 del mondo.
    UN 2024 DA INCORNICIARE“È stato un anno pazzesco”, ha dichiarato Furlan, “dal titolo 1000 a Dubai alle due finali Slam, dall’oro olimpico nel doppio con Sara Errani ai quattro tornei vinti insieme. Una stagione straordinaria, ma ora dobbiamo concentrarci sui prossimi impegni”.
    IL PROGRAMMADopo un meritato riposo fino al 1-2 dicembre, Paolini riprenderà gli allenamenti in vista della United Cup a Sydney. “L’annata è durata fino al 20 novembre, con tantissime partite in singolare e doppio. Aveva bisogno di 10 giorni per staccare. Prima di Natale partiremo per l’Australia, dove giocheremo ad Adelaide prima dello Slam di Melbourne”.
    GLI OBIETTIVI TECNICI“Continueremo a lavorare sul servizio, molto migliorato ma ancora discontinuo”, ha spiegato Furlan. “Ha fatto notevoli progressi nel diritto difensivo e proveremo a farle usare di più il rovescio lungolinea che può diventare un valore aggiunto”.
    L’ISPIRAZIONE SINNER“Per alcuni accorgimenti tecnici ci siamo ispirati a Sinner”, ha rivelato Furlan. “La sua forza sta nel grande timing sulla palla unito a una stabilità che gli viene dallo sci. Non è solo un numero 1, in questo momento è dominante, lo abbiamo visto alle Finals. È un’epoca d’oro per il tennis italiano. Nel femminile l’età delle nostre giocatrici è più alta, ma abbiamo una top 5 e altre tre nelle prime 100. Mi auguro che sull’onda di questi brillanti risultati arrivino altre ragazze”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Renzo Furlan, da Schiavone a Paolini: “Viviamo la finale come tutti gli altri giorni, c’è una prassi da fare” (audio)

    Renzo Furlan – Foto Patrick Boren

    Nel 2010 fu a fianco di Francesca Schiavone (anche se a Parigi fu Corrado Barazzutti ad essere presente per la quindicina) adesso è il coach di Jasmine Paolini. Parliamo di Renzo Furlan, classe 1970, due titoli ATP uno sul cemento di San Josè e l’altro sulla terra di Casablanca, un best ranking al numero 19 del mondo e per quasi quattro anni, miglior tennista italiano nella classifica ATP. Poi la carriera da coach. Direttore Tecnico responsabile dell’under 20 per la Federazione Italiana Tennis (2010 – 2011), stesso ruolo (DT under 20) per la Serbia (2016 – 2020) quando inizia a seguire Jasmine dopo che la lucchese aveva era uscita dalle cure della FIT. Prima una collaborazione ridotta poi dal 2020 è diventato coach full time della finalista del torneo femminile.

    “Credo che oggi sia stato un bene giocare la semifinale di doppio.” Dice Furlan “Ha potuto fare punti, una partita invece di fare una giornata di allenamenti dove stai troppo a pensare al match di domani invece abbiamo potuto giocare un match vero tra l’altro vinto bene. Siamo contenti di questa finale raggiunta. Lo viviamo come tutti gli altri giorni C’è una prassi da fare. Farà la press con voi. Il recupero, lo scarico con il fisioterapista e poi stasera ne parleremo. Mangeremo dove mangiano tutte le sere un po’ per scaramanzia. Posto tranquillo vicino all’hotel e poi dopo cena parleremo del match. La Swiatek la conosciamo molto bene.”

    Di seguito l’audio integrale della conferenza di Renzo Furlan

    Da Parigi, Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Jasmine Paolini: Il salto di qualità e le speranze per il futuro

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    La stagione tennistica di Jasmine Paolini è stata segnata da due significativi momenti: Roma e Cincinnati. Questi non sono solo luoghi dove ha ottenuto importanti risultati, ma rappresentano anche il punto di svolta nel suo percorso di crescita professionale. A sottolinearlo è il suo coach, Renzo Furlan, ex numero 19 del mondo e nona miglior classifica per un italiano da quando esiste il ranking computerizzato. In una recente intervista rilasciata a SuperTennis da Lucrezia Marziale, Furlan ha tracciato un bilancio della stagione di Paolini, enfatizzando il suo notevole progresso.
    La tennista toscana, dopo la finale a Monastir, ha raggiunto il suo best ranking, piazzandosi al 29° posto. “Il nostro obiettivo era quello di stabilizzarci nelle prime 50, soprattutto dopo l’infortunio dell’anno scorso, e di avvicinarci alle 30”, ha dichiarato Furlan. Tuttavia, l’inizio dell’anno non è stato facile per Paolini. Oltre al quarto di finale a Lione, ha ottenuto solo un secondo turno a Hobart e un’eliminazione al primo turno all’Australian Open. Il tour in Medio Oriente non ha portato migliori risultati, con sconfitte al primo turno a Dubai e nelle qualificazioni a Doha.
    Nonostante le difficoltà iniziali, la partecipazione di Paolini al successo dell’Italia nella Billie Jean King Cup contro la Slovacchia ha rappresentato un importante traguardo. La vera svolta è arrivata a Roma, dove, come ha rivelato Furlan, sono stati corretti alcuni aspetti atletici e tecnici grazie all’apporto di Andrea Bracaglia, nuovo preparatore fisico, e al ritorno alla vecchia racchetta.
    Il periodo tra maggio e luglio ha visto Paolini ottenere risultati notevoli, tra cui la vittoria al WTA 125 di Firenze, la finale al WTA 125 di Makarska e la finale a Palermo. La “trasferta americana” rappresenta un altro punto di svolta, con ottime performance a Montreal e Cincinnati, quest’ultimo torneo che ha consolidato la sua convinzione di poter competere ai massimi livelli.
    Analizzando la crescita tecnica della giocatrice, Furlan ha elogiato il lavoro svolto in collaborazione con Danilo Pizzorno, biomeccanico che ha portato notevoli miglioramenti nel diritto e nel servizio di Paolini. “L’obiettivo ora è salire ancora di più nel ranking”, ha sottolineato Furlan.
    Guardando al futuro, l’orizzonte delle tenniste italiane è già proiettato al 2024, con un occhio di riguardo alle finali della Billie Jean King Cup. Furlan ha concluso sottolineando l’importanza della coesione del team italiano, ricordando le recenti prestazioni di Martina Trevisan e Elisabetta Cocciaretto. “L’Italia non ha una leader specifica, ma una squadra unita”, ha affermato. E, come ben sappiamo, squadre così possono arrivare lontano.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Renzo Furlan parla di Jasmine Paolini: “Non ci interessa giocare tornei piccoli per fare punti, ma crescere confrontandosi con le migliori”

    Renzo Furlan nella foto

    Renzo Furlan ha parlato di Jasmine Paolini. L’ex numero 19 del mondo ha iniziato a seguire l’azzurra nel 2015, ma è nel 2020 che la collaborazione ha acquisito una continuità giornaliera.
    Dichiara Renzo alla Gazzetta dello Sport: “Abbiamo cominciato dal 2015 ma senza troppa continuità perché io avevo appena accettato un contratto da direttore tecnico della federtennis della Serbia. Lei era rimasta senza allenatore e mi ha chiamato, ho cercato di dividermi tra i due impegni.Poi da inizio del 2020 abbiamo iniziato a lavorare stabilmente insieme. Primo titolo per Jasmine? È stata molto brava, è un risultato ottimo.I miglioramenti c’erano già da qualche tempo, ma nell’ultimo periodo ha trovato consistenza anche a livello più alto. Non ci aspettavamo che andasse così bene sul cemento, anche se aveva fatto vedere cose buone anche nei tornei precedenti.”
    “Ma a Portorose è stata sorprendente, ha battuto molte giocatrici esperte e con un ranking tra il 40 e il 50. A inizio anno pensavamo di stabilizzarci nelle 100 e invece visto che è già numero 64, puntiamo alla top 50.Ora partiremo per giocare Chicago e Indian Wells, siamo nelle qualificazioni ma lei non ha paura. Non ci interessa giocare tornei piccoli per fare punti, ma crescere confrontandosi con le migliori” . LEGGI TUTTO