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    I saluti a Diego Mosna che lascia la Trentino Volley

    Diego Mosna lascia la Trentino VolleyIl presidente Massimo Righi: “Una colonna portante per la Lega e i Club”
    L’Itas Trentino ha ufficializzato l’uscita di Diego Mosna dalla Società. Una svolta epocale non solo per la Società di cui è stato presidente, sponsor e anima, ma anche per gli altri Club che hanno riconosciuto per molti anni nell’imprenditore trentino una guida ferma e sempre attenta. Il cav. Mosna è infatti stato presidente del Consorzio dei Club per tre mandati, dal 2004 al 2009, dal 2010 al 2014 e dal 2019 al 2020.
    “Per la storia della Lega Pallavolo – commenta il presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi – è una pagina importante che si gira. A livello personale, Diego Mosna ha a lungo guidato la mia strada come Amministratore Delegato, insegnandomi moltissimo. Ma tutti i Club lo hanno sempre considerato una colonna portante del nostro movimento. Tanti imprenditori in passato e tuttora sono fondamentali per la Serie A, incarnando un esempio a livello mondiale per lo sport. Mosna, tre questi, è stato un uomo chiave per la pallavolo maschile, un leader che non ha avuto timore nell’intraprendere anche importanti battaglie con le istituzioni e i governi sportivi. A Trento inizieranno da questa mattina un nuovo corso senza di lui, un sentito in bocca al lupo al neo presidente Bruno Da Re. Ma noi ci sentiamo davvero in dovere di ringraziare Diego Mosna per quanto ha fatto per la crescita del volley, non solo nella sua Regione”.

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    Afghanistan: La tragica scomparsa di Mahjabin Hakimi. La solidarietà di Fipav e Lega femminile. Un minuto di silenzio

    Nel cerchio azzurro Mahjabin Hakimi

    MODENA – Sul caso della giovane pallavolista afgana Mahjabin Hakimi sono intervenuti oggi la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Pallavolo Serie A femmimile.
    Un minuto di silenzio su tutti i campi di pallavoloIl Presidente Federale Giuseppe Manfredi, sentito il parere favorevole del presidente del CONI Giovanni Malagò e quello del Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, ha disposto che in tutte le gare dei Campionati Nazionali di ogni ordine e grado e in quelle dei Campionati di Serie e Categoria Regionali e Territoriali di sabato 23 e domenica 24 ottobre p.v. venga osservato un minuto di silenzio in memoria della giovane pallavolista afgana Mahjabin Hakimi.
    Le condoglianze della FipavUna notizia terribile arriva dall’Afghanistan, la giovane pallavolista Mahjabin Hakimi è stata decapitata. La sua colpa: praticare lo sport che amava, il volley. Mahjabin, come tantissime altre ragazze in Italia e nel Mondo, coltivava la sua passione per la Pallavolo nel Kabul Municipality Volleyball Club, ma rispetto ad altre compagne, non era riuscita nei mesi scorsi a lasciare l’Afghanistan. Sembra impossibile che nel 2021 qualcuno venga ucciso soltanto perché giochi a pallavolo o, ancora peggio, perché voglia inseguire i propri sogni. Invece è un’orrenda realtà. Tutta la grande comunità del volley oggi è in lutto. Mahjabin, dovunque tu sia, ci piace pensarti con un pallone in mano, finalmente libera di poter giocare a Pallavolo.
    La solidarietà della Lega Pallavolo FemminileUna giovane ragazza barbaramente uccisa perché ‘colpevole’ di amare la pallavolo. E’ ciò che è accaduto a Mahjabin Hakimi, in Afghanistan, secondo quanto si apprende da fonti indiane. Una sua allenatrice, rimasta anonima per evitare ritorsioni, avrebbe denunciato al Persian Independent che la 18enne sarebbe stata decapitata nei primi giorni di ottobre. Ed è per la stessa paura di una rappresaglia, altrettanto violenta, da parte dei Talebani che la sua famiglia ha tenuto nascosto per settimane l’atroce delitto.Una notizia orrenda, un episodio che ferisce e sconcerta. Come tante ragazze della sua età, Mahjabin giocava a pallavolo e sognava di diventare una Campionessa. Faceva parte della nazionale giovanile afghana e militava nel Municipality Volleyball Club Kabul, ora centro del potere talebano. A differenza di alcune sue compagne, non era riuscita nei mesi scorsi a lasciare l’Afghanistan e mettersi in salvo. Sì, perché a Kabul, dopo la caduta del vecchio governo, giocare a pallavolo, partecipare a competizioni internazionali, finire in televisione, è considerato un crimine da punire con l’omicidio.Il mondo della pallavolo piange Mahjabin e tutte le vittime di un genocidio che deve essere fermato.La Lega Pallavolo Serie A Femminile intende organizzare con urgenza un’iniziativa per denunciare quanto sta accadendo in Afghanistan e per esprimere la più sincera solidarietà alle vittime del regime talebano.Perché lo sport sia ovunque veicolo di emancipazione, di crescita personale e sociale. E non di morte. LEGGI TUTTO

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    A1 F.: Questa sera il big match Conegliano-Novara, ennesimo capitolo della saga. Perché può vincere…

    MODENA – Conegliano – Novara sta diventando una classica, stile Juventus – Roma degli anni ’80 pallonari. Perché assume connotati ulteriori della classica partita di pallavolo. I Campioni contro gli Aspiranti, chi siede sul trono e chi brama a prenderlo, chi ha il potere e non vuole mollarlo e chi è logorato perché non ce l’ha (cit.).Il calendario propone il match alla terza giornata, quindi in termini di classifica vale poco o niente, e per dirla con Santarelli, gli obiettivi di entrambe le squadre sono molto più in là. Ma, a qualche settimana di distanza dalla Supercoppa giocata a Modena, dove Novara è andata molto vicino, forse più che in altre occasioni, a sconfiggere Conegliano, la partita odierna assume aspetti comunque importanti. La possiamo intendere come un altro capitolo della saga. Riuscirà Novara a sconfiggere le Campionesse di Tutto e interrompere la striscia record delle loro vittorie? Il Fortino Conegliano resisterà ancora una volta, dopo finali scudetto della scorsa stagione e Supercoppa, all’assalto dell’invasore piemontese?Perché può vincere Novara – Nello sport si dice che “vicino conta solo a bocce”. Quindi quello che è successo in Supercoppa, quando la formazione di Lavarini ha avuto la concreta possibilità di andare due set a zero avanti, a livello concreto conta nulla. Anche perché con i se e con i ma, si sa, non si fa la storia. Però forse a livello mentale la prestazione delle piemontesi qualche dubbio può averlo instillato nelle avversarie. E sicuramente nella testa di Chirichella e compagne può aver aggiunto la consapevolezza che sì, “si può fare”.Perché può (ri)vincere Conegliano – Semplicemente perché lo fa da 67 partite consecutive. Perché nonostante tutto rimane la più forte. Anche se ha infortuni di lungo corso (Sylla e Fahr) e acciacchi vari. Soprattutto perché in queste prime due partite di campionato ha dimostrato, nonostante in alcuni ruoli si siano avvicendate più giocatrici, di avere la “calma del più forte”, vale a dire quella cosa non spiegabile per cui, nonostante l’avversario si sbatta,  si danni, faccia quasi la prestazione della vita, alla fine vince Conegliano. Viene da parafrasare una celebre frase di Gary Lineker: “La pallavolo è quello sport che si gioca in sei con una rete in mezzo, e alla fine vince Conegliano”.Cosa potrà succedere in campo – Prima di tutto bisognerà vedere chi scende in campo. Novara domenica ha fatto un filo di turnover, investimento ben retribuito soprattutto guardando la prestazione di Bonifacio (100% in attacco e 2 muri, giustamente MVP dell’incontro). Potrebbe tornare al sestetto della Supercoppa, però Lavarini ora sa di avere valide alternative. Conegliano anche ha mischiato le carte in queste due prime partite, forse più per necessità che per scelta. Sicuramente sfida nella sfida, le opposte Karakurt contro Egonu. Ma le rispettive registe hanno dimostrato di non affidarsi soltanto a loro, con Novara che rispetto a Conegliano cerca di coinvolgere maggiormente le centrali.I temi Tecnici e Tattici – È inevitabile, per provare a “prevedere” cosa accadrà al Palaverde stasera, fare riferimento alla partita di Supercoppa. La differenza in quella partita, al di là degli episodi decisivi, la fecero i muri diretti di Conegliano (10-3) che abbassarono l’efficienza dell’attacco di Novara. Simili i numeri come errori in attacco e come percentuale di vincenti, proprio il muro veneto ha contribuito in maniera corposa a creare il solco. Vero però anche che Novara dal servizio ha avuto di più, bilanciando così il gap in attacco.Karakurt e compagne trovarono 7 punti diretti (con 12 errori), Egonu e compagnia soltanto 3 ace e 15 servizi errati. Uno sbilanciamento forte a favore delle piemontesi. Quindi, ognuna con armi diverse, entrambe le squadre avevano trovato il modo di scardinare il gioco dell’avversaria. Infatti, tolto il terzo set, è stata una partita con parziali equilibratissimi.Stasera però sarà un’altra partita. Come hanno sottolineato gli allenatori, si è ancora ad inizio stagione, l’identità di gioco è ancora da costruire, anche perché entrambe hanno cambiato qualcosa rispetto allo scorso anno e tutte e due i coach devono gestire le loro star che hanno affrontato un’estate complessa, fisicamente e mentalmente.Stasera, più che per la testa della classifica parziale, si scrive un altro capitolo della saga. LEGGI TUTTO

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    Russia: Musersky parla del caso di doping e positività alla metilexanamina. “Squalifica ingiusta e tardiva figlia della lotta tra Rusada e Wada”

    RUSSIA – Musersky in un’intervista a BO Sport ha raccontato come ha reagito alla squalifica, e ha spiegato perché il processo è stato comunicato solo ora.Era possibile prevedere che qualcosa non andava in Dmitry Musersky anche prima dell’inizio delle Olimpiadi di Tokyo. Il 4 luglio la Federazione Russa, tramite il suo Segretario Generale Alexander Yaremenko aveva comunicato di come “Musersky avesse subito una ricaduta del suo infortunio. In seguito ci daremo più informazioni, ma è impossibile la sua partecipazione alle Olimpiadi”.Oggi è più chiaro a cosa si riferisse il funzionario sulle presunte “maggiori informazioni”, mai arrivate però, grazie al comunicato del sui club giapponese i “Suntory Sunbirds” in cui si rendeva noto che Musersky era stato squalificato per 9 mesi dopo che ci sono stati nuovi controlli di un test antidoping superato nel maggio 2013.
    LA METILXANAMINA – Le sostanze riscontrate dai controlli antidoping sono la metilexanamina (conosciuto anche come metilesamina, 1,3-dimetilamilammina, 1,3-DMAA, dimetilamilammina, e DMAA; nomi commerciali Forthane e Geranamine) è un indiretto farmaco simpaticomimetico inventato e sviluppato da Eli Lilly and Company e commercializzato come inalato decongestionante nasale dal 1948 fino al ritiro volontario dal mercato negli anni ’70.  Dal 2006 la metilexanamina è stata ampiamente venduta sotto molti nomi come a stimolante o potenziamento energetico integratore alimentare. È vietato da molte autorità sportive e agenzie governative. Nonostante le molteplici lettere di avvertimento della FDA, a partire dal 2019, lo stimolante rimane disponibile negli integratori per lo sport e per la perdita di peso.
    Nell’aprile 2019, la RUSADA (l’agenzia russa dell’antidoping) ha puntato l’attenzione sul fatto che un gran numero di violazioni delle norme antidoping è associato alla metilexanamina. Il motivo, ha affermato l’agenzia in un comunicato, “potrebbe essere un integratore e/o un’alimentazione sportiva contaminati”. L’organizzazione sconsigliò l’uso di integratori alimentari e ricordò che la metilexanamina appartiene alla classe degli stimolanti.

    Si noti che nel 2016 il nome di Musersky è apparso nei documenti pubblicati da Grigorij Michajlovič Rodčenkov,  chimico russo e direttore del laboratorio nazionale russo di antidoping, sospeso dall’ Agenzia mondiale antidoping nel novembre 2015 per aver facilitato il programma di doping sponsorizzato dallo stato della Russia, poi diventato un informatore della WADA pe rla quale ha testimoniato sul programma statale per sostenere il doping in Russia. Alcuni dei nomi degli atleti non sono stati cancellati nei suoi documenti. Ad esempio, lo sciatore Alexander Legkov e Musersky. Accanto al nome del giocatore di pallavolo c’era la stessa metilexanamina.
    INNOCENTE FINO A PROVA CONTRARIA – Il general manager della nazionale russa di pallavolo, Sergei Tetyukhin, ha detto che non ci sono prove della colpevolezza di Musersky e che tutto si basa sulla lista di Rodčenkov.“La storia è incomprensibile. Per quanto ne so, non ci sono prove e tutto si basa sulla lista di Rodčenkov. Finora non si parla di una sostanza specifica, per quanto ho capito. Ora dobbiamo dimostrare che non sei colpevole, come molti altri atleti di questa lista. Nessuno sa quanto siano affidabili queste informazioni. Sono sicuro che andrà tutto bene”, ha dichiarato ieri Tetyukhin a RIA Novosti.
    Muserskiy in VNL
    E LA VNL 2021? La squalifica di Musersky è valida dal 5 aprile 2021 al 4 gennaio 2022. La cosa più incredibile però è che a giugno Musersky ha giocato 5 partite con la Russia nella VNL di Rimini prima di lasciare. Senza di lui la nazionale ha colto il 5° posto nella VNL e l’argento nella finale olimpica contro la Francia.
    L’INTERVISTA – Ad Almaz Khairov, sul portale russo Sport Business Gazeta, Musersky parla del suo caso.– Dmitry, quando hai saputo della squalifica?“È stato in estate quando mi sono infortunato nella VNL”.– Cioè, l’infortunio non è inventato?“L’infortunio era vero, ma non così grave”.– La squalifica può essere impugnata?“Questo è l’aspetto più sorprendente e offensivo. Non ho avuto l’opportunità di dimostrare la mia innocenza. Ad esempio, verificare un secondo campione. Anche il risultato del test antidoping, effettuato appena due settimane dopo nella World League 2013, è stato completamente ignorato. È pulito, come tutti i campioni che mi sono stati prelevati durante la mia carriera. Per quanto ho capito, hanno ricontrollato tutto”.“La WADA non ha tenuto conto della nota ufficiale dell’azienda farmaceutica americana, che nel 2015 ha dichiarato pubblicamente che alcuni dei suoi farmaci nel 2013 sono stati contaminati accidentalmente. I farmaci che ho indicato quando ho superato il test antidoping contenevano quello che è stato poi ufficialmente riconosciuto come contaminato. La società si è scusata, ma molti atleti hanno pagato le conseguenze”.– Di che sostanza stiamo parlando?“Non ricordo il nome chimico ora. Questa sostanza vegetale è o estratto di geranio o olio di geranio. Come ho appreso in estate, è ampiamente utilizzato dai pasticceri e potrebbe entrare nel corpo non solo attraverso additivi biologici, ma attraverso prodotti da forno: torte e muffin. La concentrazione di una sostanza proibita nel mio test antidoping indica semplicemente che questa sostanza è entrata accidentalmente nel mio corpo. Ce n’è davvero poca”.– Perché non sei stato squalificato nel 2013?“Come ho appreso quest’estate, un test antidoping effettuato dalla RUSADA alla fine del Campionato Russo 2013 ha dato esito positivo. Ma poi è stato nascosto a me e alla WADA. Non capisco perché, perché poi la squalifica massima sarebbe di soli tre mesi”.“Come risultato del conflitto tra RUSADA e WADA, i dati sono arrivati ​​alla WADA e, probabilmente, hanno trovato lì un test antidoping positivo. Non conosco tutti i dettagli. Ma la WADA ha affermato che i dati ricevuti non richiedevano alcuna prova”.“In un modo o nell’altro, nel 2021, devo essere ritenuto responsabile del fatto che nel 2013 si è verificato un incidente e il risultato è stato nascosto. Mi sembra che questo sia estremamente disonesto. Ora la mia indignazione è già minore rispetto a quella che ho provato in estate, ma ritengo che l’intera situazione sia ingiusta nei confronti di me stesso”, ha affermato Musersky. LEGGI TUTTO

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    Trento: Mosna ai saluti dopo oltre 20 anni da Presidente. “Un onore guidare questa società, grazie alla pallavolo per quanto mi ha dato”

    MODENA – Sul suo profilo Facebook il fondatore della Trentino Volley Diego Mosna saluta il club dopo 22 anni da presidente, carica lasciata nelle mani di Bruno Da Re
    di Diego Mosna“Quello odierno è uno dei tanti giorni importanti della mia vita: dopo oltre vent’anni trascorsi ininterrottamente con questa carica, lascio la Presidenza di Trentino Volley.Ho vissuto in prima linea un periodo ricchissimo di significati, caratterizzato sicuramente da alti e bassi ma sono convinto che gli alti siano stati più numerosi. E indimenticabili.E’ stato un onore ed un orgoglio guidare questa Società, non solo per le tante vittorie ottenute a tutti i livelli, ma anche per aver contributo a rendere più popolare e famoso il Trentino in tutto il mondo grazie alla sua squadra di pallavolo.Non dimentico i tanti giocatori che abbiamo lanciato nell’olimpo di questo sport, in particolar modo quelli cresciuti nel nostro settore giovanile ed arrivati a vestire la maglia della Nazionale. Ce ne sono tantissimi tutt’ora e rappresentano un valore aggiunto per questa città, per questa terra, per i suoi appassionati.Grazie a tutti quelli che in questi ventidue anni mi sono stati vicini, grazie ai tifosi e grazie a tutta la pallavolo per quello che mi ha dato”.

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    A1 F.: Busto Arsizio supera Perugia e vola in vetta

    3. GIORNATAUNET E-WORK BUSTO ARSIZIO – BARTOCCINI-FORTINFISSI PERUGIA 3-0 (25-21 25-15 25-19)UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO: Bosetti 5, Stevanovic 5, Poulter 4, Gray 16, Olivotto 10, Mingardi 15, Zannoni (L), Ungureanu 2. Non entrate: Cerbino (L), Colombo, Battista, Bressan, Herrera Blanco, Monza. All. Musso.BARTOCCINI-FORTINFISSI PERUGIA: Havelkova 8, Melandri 5, Diouf 17, Melli 6, Bauer 4, Bongaerts 2, Sirressi (L), Provaroni, Guerra, Nwakalor, Guiducci. Non entrate: Rumori (L), Diop. All. Cristofani.ARBITRI: Piperata, Armandola.NOTE – Spettatori: 1294, Durata set: 28′, 25′, 26′; Tot: 79′.
    BUSTO ARSIZIO – La Unet e-work Busto Arsizio vince per 3-0 il turno infrasettimanale contro la Bartoccini Fortinfissi Perugia, si regala la terza vittoria consecutiva e, almeno per una notte, il primato solitario in classifica a punteggio pieno. In attesa del posticipo di lusso tra Conegliano e Novara, le farfalle, in campo con le nuove maglie ufficiali, nonostante un avvio in salita nel primo set, hanno dominato la gara.Perugia, che ha provato a contrastare la qualità biancorossa con le buone prestazioni delle ex Diouf (17 punti) e Havelkova (8), ha ceduto dopo un ‘ora e 26 minuti di gioco.Per la UYBA è stata ancora la coppia Mingardi (15 punti con 3 ace) – Gray (16 col 57% offensivo) a innescare le fughe, con Olivotto sempre efficace al centro (10 punti, MVP con il 60% e 3 muri). Bene Lucia Bosetti, ben servita da Poulter (al rientro) e a tabellino col 66%.Da segnalare per la Unet e-work la presenza in panchina della giovanissima Under 14 Nadia Cerbino come secondo libero per una prima volta assoluta che avrà un seguito: anche nei prossimi match della prima squadra verrà portata infatti, a rotazione, una delle migliori ragazze della cantera. A Busto Arsizio insomma la serie A non solo si può sognare, ma si può già vivere, anche a 14 anni.
    SESTETTI – Musso parte con Poulter – Mingardi, Olivotto – Stevanovic, Gray – Bosetti, Zannoni libero, Cristofani risponde con Bongaerts – Diouf, Bauer – Melandri, Havelkova – Melli, Sirressi libero.
    LA PARTITA – Nel primo set Gray e Mingardi partono fortissimo (4-2), ma l’ace di Melli mette tutto in pari (4-4). Diouf prova l’allungo (doppietta del 6-9 time-out Musso) e continua a martellare da posto 2 (8-11), poi Olivotto e l’out di Havelkova portano al -1 UYBA (11-12). Due volte Mingardi attacca per il 14-14, Bosetti mura Diouf per il vantaggio bustocco (15-14 tempo Cristofani). Sui servizi di Mingardi ancora Bosetti chiude il bello scambio che porta al 17-15, Poulter a muro fa 18-15 e nuova interruzione Perugia. Melandri attacca out il 19-15, Stevanovic trova il 20-16. Nel finale le farfalle amministrano (bene ancora Olivotto a muro, 23-18) e chiudono con la neo-entrata Ungureanu (25-21).
    L’avvio è equilibrato (4-5 super Diouf), poi tre ace di Mingardi e un colpo top di Gray ribaltano (9-5 dentro Nwakalor per Melandri per Perugia). Stevanovic tira forte l’11-7, Olivotto sfonda il muro (14-10), Bosetti delizia con un lungolinea millimetrico (15-10 tempo Cristofani). Mingardi chiude il bello scambio che porta al 16-11, Bosetti passa ancora per il 18-11, Stevanovic allunga di nuovo (19-11) e mette di fatto i titoli di coda al parziale. Nel finale Gray è infermabile, Olivtto conquista il 24-12, ancora Gray fa 25-15.
    Mingardi di forza e Bosetti di fino brillano in avvio (6-4), ma la coppia Melandri – Diouf prova a riaprire le sorti (10-10). Olivotto sorpassa e mura (12-10), andando a segno anche per il 14-10 dopo il bel 13-10 di Gray; Diouf trova cambiopalla (14-11) e tiene incollate le sue (16-15 dentro Ungureanu per Bosetti), poi Stevanovic e l’ace di Olivotto fanno respirare le farfalle (19-15 time-out Cristofani). Bongaerts (ace) ci prova ancora (19-18), ma l’errore di Diouf porta al 21-18 e l’ace di Ungureanu (23-19) spinge la UYBA alla vittoria finale. L’ultimo punto lo regala Melandri (25-19).
    HANNO DETTOMarco Musso (Busto Arsizio): “Dobbiamo ragionare su qualche aspetto che non è andato, ma anche sul fatto che portare continuità per 3 set come fatto stasera è un punto di partenza importante. Abbiamo fatto fatica sulla battuta, dalla quale dobbiamo ottenere qualcosa di più dal punto di vista dell’efficacia: ci dobbiamo lavorare perchè già domenica contro Chieri ci servirà tantissimo”.Giorgia Zannoni (Busto Arsizio): “Non era una partita facile, Perugia è per me una squadra molto forte che non è partita bene ma che si farà valere in questa stagione. Noi siamo state brave ad aggredire la partita e a non lasciare alle nostre avversarie modo di uscirne”.Christina Bauer (Perugia): “Sicuramente abbiamo giocato contro una squadra fortissima, il loro gioco è molto veloce ed abbiamo sofferto con il muro. Purtroppo ancora abbiamo qualche difficoltà con il servizio e contro una squadra come Busto rende le cose ancora più difficili, peccato perché nelle fasi iniziali del set eravamo sempre vicini però loro sono riuscite in tutte le occasioni a spingere di più al momento giusto ottenendo il massimo risultato. Qui poi c’è sempre una grande atmosfera che da una grande mano e da ex lo so bene”. LEGGI TUTTO

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    A1 F.: 3. giornata. I tabellini delle gare. Aspettando Conegliano-Novara, Klimets top scorer con 23 punti

    Hanna Klimets, opposta bielorussa di Roma

    MODENA – I tabellini della 3a giornata di andata di Serie A1.
    UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO – BARTOCCINI-FORTINFISSI PERUGIA 3-0 (25-21 25-15 25-19)UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO: Bosetti 5, Stevanovic 5, Poulter 4, Gray 16, Olivotto 10, Mingardi 15, Zannoni (L), Ungureanu 2. Non entrate: Cerbino (L), Colombo, Battista, Bressan, Herrera Blanco, Monza. All. Musso.BARTOCCINI-FORTINFISSI PERUGIA: Havelkova 8, Melandri 5, Diouf 17, Melli 6, Bauer 4, Bongaerts 2, Sirressi (L), Provaroni, Guerra, Nwakalor, Guiducci. Non entrate: Rumori (L), Diop. All. Cristofani.ARBITRI: Piperata, Armandola.NOTE – Spettatori: 1294, Durata set: 28′, 25′, 26′; Tot: 79′.
    IL BISONTE FIRENZE – DELTA DESPAR TRENTINO 3-1 (25-13 17-25 25-16 25-19)IL BISONTE FIRENZE: Van Gestel 12, Belien 10, Cambi 3, Sorokaite 14, Sylves 10, Nwakalor 19, Panetoni (L), Enweonwu 3, Knollema 1, Bonciani. Non entrate: Diagne, Lapini, Golfieri (L), Graziani. All. Bellano.DELTA DESPAR TRENTINO: Furlan 5, Piani 13, Nizetich 19, Rucli 2, Raskie 3, Rivero 8, Moro (L), Piva 1, Mason, Stocco. Non entrate: Berti, Botarelli. All. Bertini.ARBITRI: Caretti, Verrascina.NOTE – Spettatori: 125, Durata set: 27′, 24′, 25′, 26′; Tot: 102′.
    BOSCA S.BERNARDO CUNEO – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 0-3 (24-26 23-25 21-25)BOSCA S.BERNARDO CUNEO: Jasper 9, Stufi 4, Signorile 2, Kuznetsova 12, Squarcini 11, Gicquel 18, Spirito (L), Agrifoglio 1, Zanette, Gay, Caruso. Non entrate: Montabone. All. Pistola.SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Zilio Pereira 7, Alberti 6, Lippmann 16, Pietrini 15, Silva Correa 9, Malinov, Castillo (L), Antropova 1, Milanova, Angeloni. Non entrate: Lubian, Bartolini, Napodano (L), Orthmann. All. Barbolini.ARBITRI: Braico, Rossi.NOTE – Spettatori: 810, Durata set: 29′, 27′, 28′; Tot: 84′.
    ACQUA & SAPONE ROMA – VBC TRASPORTI PESANTI CASALMAGGIORE 1-3 (24-26 18-25 25-23 21-25)ACQUA & SAPONE ROMA: Pamio 10, Cecconello 6, Klimets 23, Stigrot 12, Trnkova 8, Bugg 2, Venturi (L), Decortes 2, Rebora 1, Arciprete 1, Papa. Non entrate: Bucci (L), Avenia. All. Saja.VBC TRASPORTI PESANTI CASALMAGGIORE: Shcherban 18, Guidi 3, Malual 21, Braga 20, Zambelli 7, Bechis 3, Carocci (L), White 1, Mangani, Ferrara (L), Szucs. Non entrate: Rahimova, Di Maulo, Zhidkova. All. Volpini.ARBITRI: Luciani, Talento.NOTE – Spettatori: 700, Durata set: 31′, 24′, 31′, 30′; Tot: 116′.
    MEGABOX ONDULATI DEL SAVIO VALLEFOGLIA – REALE MUTUA FENERA CHIERI 3-1 (25-23 16-25 25-23 25-17)MEGABOX ONDULATI DEL SAVIO VALLEFOGLIA: Jack-kisal 10, Scola 3, Newcombe 15, Mancini 14, Carcaces 10, Kosheleva 14, Cecchetto (L), Kosareva 1, Botezat 1, Berasi. Non entrate: Tonello, Fiori (L). All. Bonafede.REALE MUTUA FENERA CHIERI: Grobelna 13, Villani 13, Alhassan 9, Bosio 2, Frantti 15, Mazzaro 11, De Bortoli (L), Piovesan 1, Cazaute, Armini, Weitzel. Non entrate: Guarena (L), Bonelli, Adriano. All. Bregoli.ARBITRI: Vagni, Cruccolini.NOTE – Spettatori: 370, Durata set: 31′, 23′, 29′, 27′; Tot: 110′.
    VOLLEY BERGAMO 1991 – VERO VOLLEY MONZA 0-3 (21-25 23-25 15-25)VOLLEY BERGAMO 1991: Lanier 11, Ogoms 3, Borgo 7, Cagnin 5, Schoelzel 6, Di Iulio, Faraone (L), Loda 9, Enright 1, Turla’, Ohman, Cicola. Non entrate: Marcon. All. Giangrossi.VERO VOLLEY MONZA: Lazovic 15, Danesi 8, Stysiak 17, Gennari 12, Zakchaiou 5, Orro 2, Parrocchiale (L), Van Hecke 2, Candi, Boldini. Non entrate: Negretti (L), Mihajlovic, Moretto, Davyskiba. All. Gaspari.ARBITRI: Curto, Papadopol.NOTE – Spettatori: 307, Durata set: 27′, 31′, 25′; Tot: 83′. LEGGI TUTTO

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    A1 F.: Monza vince il derby. Bergamo ancora a 0

    Alessia Gennari

    3. GIORNATA DI ANDATAVOLLEY BERGAMO 1991 – VERO VOLLEY MONZA 0-3 (21-25 23-25 15-25)VOLLEY BERGAMO 1991: Lanier 11, Ogoms 3, Borgo 7, Cagnin 5, Schoelzel 6, Di Iulio, Faraone (L), Loda 9, Enright 1, Turla’, Ohman, Cicola. Non entrate: Marcon. All. Giangrossi.VERO VOLLEY MONZA: Lazovic 15, Danesi 8, Stysiak 17, Gennari 12, Zakchaiou 5, Orro 2, Parrocchiale (L), Van Hecke 2, Candi, Boldini. Non entrate: Negretti (L), Mihajlovic, Moretto, Davyskiba. All. Gaspari.ARBITRI: Curto, Papadopol.NOTE – Spettatori: 307, Durata set: 27′, 31′, 25′; Tot: 83′.
    BERGAMO – Volley Bergamo 1991 ci prova, per due set con coraggio attacca e spinge. Ma l’appuntamento con la vittoria è di nuovo rimandato e la sfida del terzo turno di Campionato finisce in tre set nella mani di Vero Volley Monza.Danesi e compagne sfornano una performance convincente e determinata, risolvendo le situazioni complicate della gara a proprio favore e portandosi a casa la piena posta. In un primo set molto equilibrato, con Lanier e Borgo a trainare Bergamo, Monza risponde con una ispirata Stysiak ed un efficace Lazovic a mettere a terra palloni pesanti che valgono l’1-0.Vinto il primo gioco, la Vero Volley si riconferma anche nel secondo pur dovendo fare i conti con una squadra, quella di casa, generosa e mai doma. Loda, entrata per Cagnin, spinge le sue alla rincorsa delle rosablù, ma la squadra monzese è ancora brava a sprintare con lucidità nella fase finale di gioco grazie ad un buon turno al servizio di Gennari ben finalizzato da Stysiak. Con una buona continuità dai nove metri le monzesi riescono a ritagliarsi delle occasioni di contrattacco ed una maggiore continuità a muro: Zakchaiou e Candi toccano tanti palloni, Lazovic e Stysiak martellano forte e la Vero Volley conquista un vantaggio nel prologo utile a risolvere la pratica.
    SESTETTI – Giangrossi manda in campo Di Iulio e Borgo, Schölzel e Ogoms, Lanier e Cagnin con il libero Faraone. Gaspari risponde con Orro e Stysiak, Danesi e Zakchaiou, Lazovic e Gennari e il libero Parrocchiale.
    LA PARTITA – Non c’è timore, anzi Bergamo si lancia subito all’attacco, alza il muro con Ogoms (3) e mette alle strette Monza, che si rialza e strappa il break del 9-11, Cagnin accorcia 10-13, Borgo fa ace (12-15) e poi il muro ferma Monza e porta Bergamo a -1 (14-15). Gaspari cambia la diagonale e fa entrare Boldini e Van Hecke ed è proprio la belga a rimettere in moto l’attacco ospite (15-18). Lanier tiene agganciate le rossoblù, Schölzel annulla la prima palla set ma Lazovic non si lascia scappare la seconda occasione e chiude (21-25).Le rossoblù ripartono con coraggio, sul 5-6 entra in campo Loda e Schölzel pareggia. E’ punto a punto con la capitana protagonista spalleggiata da Schölzel e Lanier nella fase incandescente che porta Bergamo a recuperare il break del 15-17. Gennari allunga di nuovo (17-19), ma ancora Lanier e Loda agganciano. Lazovic e il muro di Danesi rompono l’equilibrio, Borgo prova a ricucire, ma Stysiak chiude (23-25).Gennari e Stysiak firmano il primo strappo: 7-10. Rientra Cagnin, che aveva lasciato spazio a Loda, e prende il posto di Borgo. Sul 7-13 debutta nel Campionato italiano Öhman, ma Bergamo non riesce a invertire la rotta e sul 10-17 torna in campo Borgo. Entrano anche Enright e Turlà, Giangrossi prova a mischiare le carte e a dare una nuova scossa. Ma Stysiak e Lazovic (premiata MVP) mandano il match ai titoli di coda (15-25).
    HANNO DETTOGiorgia Faraone (Bergamo): “C’è molto rammarico anche quest’oggi perché ci sono momenti della partita in cui si vedono tante cose buone. Forse ci demoralizziamo troppo presto, nel secondo set potevamo farcela e invece siamo un po’ calate nel finale. Dobbiamo riuscire a superare questi momenti”.Katarina Lazovic (Monza): “Sapevamo che avremmo dovuto giocare la nostra migliore pallavolo per vincere questo match. Bergamo è un’ottima squadra e stasera l’ha dimostrato. Nei momenti che contavano però siamo state lucide e abbiamo portato a casa i tre punti. Possiamo e dobbiamo sicuramente crescere, ci stiamo conoscendo meglio giorno dopo giorno e gara dopo gara potremo migliorare ulteriormente. Il gruppo è forte e solido: ci vorrà pazienza per esprimerci al massimo ma siamo sulla giusta strada”.  LEGGI TUTTO