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    Germania F.: Ko a sorpresa per il Potsdam nell’anticipo

    GERMANIA – Nella prima partita del week-end della Bundesliga femminile il sin qui imbattuto Potsdam è stato sorprendentemente sconfitto 2-3 in casa dal Munster. Giornata da dimenticare per la schiacciatricie Agbortabi che chiude con 4 punti e il -20% di eff. in attacco.
    Risultato 19 novembreSC Potsdam – USC Münster 2-3 (19-25, 25-15, 25-19, 22-25, 9-15)Top Scorer: Helic 24, Emonts 20, Cekulaev 10, M. Savic 9; Scholten 26, Schlegel 15, Schroder 9, Wezorke 7, Kirchhoff 7.
    ClassificaAllianz MTV Stuttgart 20p 7v-0pSC Potsdam 17p 6v-1pLadies in Black Aachen 14p 5v-1pDresdner SC 11p 4v-3pVfB Suhl LOTTO Thüringen 11p 3v-3pSSC Palmberg Schwerin 9p 3v-3pUSC Münster 9p 3v-4pVC Wiesbaden 8p 3v-3pRote Raben Vilsbiburg 8p 2v-4pSchwarz-Weiß Erfurt 4p 1v-5pNawaRo Straubing 3p 1v-5pVC Neuwied 77 0p 0v-6p
    FormulaLe prime 8 ai play off. LEGGI TUTTO

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    Russia: I risultati dei 3 anticipi. Mosca e San Pietroburgo perdono un punto

    foto fakelvolley.ru

    RUSSIA – Tre le partite odierne di Superlega. A sorpresa Ural Ufa e Fakel Novy Urengoy hanno strappato un punto in classifica rispettivamente a Dinamo Mosca (sottotono Sokolov) e Zenit San Pietroburgo (Kobzar in campo solo nelle case finali, ancora assenti il lungodegente Poletaev e Pashytskyy) vincenti solo al tie-break (con la formazione della capitale che ha dovuto rimontare dal 2-0).Nell’ultima partita vittoria piena della Dinamo LO sul campo del Krasnoyarsk nonostante il buon rientro di Klets.
    Risultati e programma 8° giornata19 novembreYenisey Krasnoyarsk – Dinamo LO 1:3 (24:26, 17:25, 25:22, 22:25)Top Scorer: Klets 23, Skrimov 18, Iereshchenko 15; Pirainen 19, Ivovic 18, Biryukov 17, Chervyakov 7.
    Ural Ufa – Dinamo Mosca 2:3 (26:24, 25:23, 17:25, 20:25, 12:15)Top Scorer: Rybakov 29, Gutsalyuk 13, Charapovich 9, Maréchal 7; Podlesnykh 25, Bogdan17, Sokolov 16, Vlasov 12, Semyshev 11.
    Fakel Novy Urengoy – Zenit San Pietroburgo 2:3 (25:22, 20:25, 22:25, 25:19, 7:15)Top Scorer: Babkevich 31, Kurbanov 15, S. Dineikin Jr. 13, Dikarev 10; Kliuka 19, Fe. Voronkov 18, I. Iakovlev 12, Kosmin 11, Urnaut 10.
    20 novembreYugra Samotlor Nizhnevartovsk – Gazprom SurgutZenit Kazan – Lokomotiv NovosibirskKuzbass Kemerovo – Belogorie BelgorodASK Nizhniy Novgorod – Neftyanik Orenburg
    ClassificaLokomotiv Novosibirsk 7v-0p 21pDinamo Mosca 7v-1p 18pZenit Kazan 6v-1p 19pDinamo LO 5v-3p 14pZenit San Pietroburgo 5v-3p 13pBelogorie Belgorod 4v-3p 14pASK Nizhniy Novgorod 3v-4p 10pGazprom Surgut 3v-4p 9pYugra Samotlor Nizhnevartovsk 3v-3p 8pKuzbass Kemerovo 2v-5p 8pUral Ufa 2v-6p 7pFakel Novy Urengoy 2v-5p 6pYenisey Krasnoyarsk 2v-6p 5pNeftyanik Orenburg 0v-7p 1p
    FormulaRegular season integrale. Lo scudetto si assegna con una Final Six: si qualificano direttamente le prime due della reg. season mentre le altre 4 formazioni usciranno dal turno preliminare (3° vs. 10°, 4° vs. 9°, 5° vs. 8°, 6° vs. 7°). Le squadre piazzate dall’11° al 14° posto giocano 2 round robin partendo dai punti della reg. season, l’ultima retrocede. LEGGI TUTTO

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    Caso Antropova: Sergio Busato, Ct della Russia. “L’importante è che giochi. Se vuole per lei porte aperte in nazionale”

    MODENA – E’ un Sergio Busato raggiante quello che oggi a Voglia di Volley, unica trasmissione quotidiana nazionale dedicata alla pallavolo, si è aperto per raccontare di esperienze passate (l’oro olimpico della sua Russia maschile, di cui era vice di Alekno, alle Olimpiadi di Londra 2012 con una finale vinta dallo 0-2 per il Brasile al 3-2 grazie alla mossa di spostare Musėrskij dal ruolo di centrale in posto 2 e Michajlov da 2 a 4: “Una idea che ci venne dopo aver visto perdere in malo modo l’Italia in semifinale proprio con il Brasile”)  e momento presente della pallavolo femminile russa, di cui da CT ha recentemente guidato alle Olimpiadi e poi all’Europeo, non senza un forte rinnovamento nei ranghi.Solleticato dai lettori il Ct Busato non si è poi sottratto a parlare del “caso Antropova”.“La questione Antropova mi pare fin troppo chiara, mi sembra che la ragazza e la famiglia avessero scelto di venire in Italia. Ora ho poi saputo che la Cev e FIVB stanno iniziando uno screening dei dati sulle atlete e sugli atleti che giocano per un’altra federazione che non è quella della nazione di origine per verificare i primi tesseramenti. Non è un controllo sulla sola Antropova, ma su tutti”.“Avevo sentito la mamma di Ekaterina nella primavera del 2020, l’avevo sentita perché mi interessava la ragazza non solo per i suoi centimetri, ma per la sua storia, per capire perché era andata via dalla Russia. Allora le avevo offerto caldamente la possibilità di venire a fare uno stage con la nazionale, al di là di questioni legate al tesseramento o altro, perché a me importa che Antropova scelga lei cosa vuole fare. Invito allora declinato in quanto la mamma della ragazza mi disse che in quel periodo aveva esami scolastici. Katerina è poi finita in uno dei club migliori al mondo, Scandicci, allenata da uno dei migliori allenatori del Mondo (Barbolini, ndr), perché dovrebbe poi esserle precluso di giocare a pallavolo? Ho poi visto che ieri sera ha giocato da straniera (debutto in challenge Cup, ndr), almeno intanto gioca. Poi ci saranno Federazioni e Fivb a guardare le carte e decidere. Io posso solo dire a Ekaterina che se vuole venire in Russia la faccio giocare, anche dalla prossima VNL. Ho fatto giocare una diciasettenne alle Olimpiadi, insomma per lei porte della nazionale russa sono aperte”… LEGGI TUTTO

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    Focus Tecnico: Ricezione a tre o a quattro?

    MODENA – Nelle ultime giornate di Superlega si è registrata una pioggia di servizi vincenti. Il fondamentale del servizio che spacca il set e decide le partite, ricezioni sopraffatte dalle battute, e soprattutto ci si interroga su come arginare lo strapotere dei servizi salto spin.Una soluzione tentata è quella di impiegare quattro ricevitori sulla linea di ricezione contemporaneamente, invece dei soliti tre. Nel corso degli anni, la ricezione a quattro ha alternato momenti in cui fa proseliti e altri in cui viene accantonata. Non sempre questo sistema è stato usato dai tecnici perché l’opposto (che è poi il giocatore “in più” coinvolto) sia tecnicamente bravo in ricezione quanto gli schiacciatori. Così come non è scontato che l’aver un opposto bravo in ricezione abbia come naturale conseguenza lo schieramento a quattro.Ad esempio, quando Ivan Zaytsev ha giocato opposto, lui che ha ricoperto con successo anche il ruolo di ricevitore, è stato inglobato nel sistema di ricezione il più delle volte però “scaricando” uno dei due schiacciatori (ad esempio con Modena qualche anno fa, Zaytsev riceveva in alcune posizioni e Bednorz usciva dal fondamentale, mantenendo così la rice a 3).In questa stagione il modulo a quattro è balzato alla cronaca anche per l’invenzione di Lorenzetti nel sistema a tre schiacciatori ricevitori senza l’opposto di ruolo, dove in qualche rotazione viene impiegata a prescindere dal battitore avversario. Vediamo nel dettaglio i pro e i contro della ricezione a tre e a quattro.
    Ricezione a 3, 2 zone di conflitto
    Ricezione a Tre. DUE zone di conflitto, più (o troppo) spazio per ognunoIl modulo a tre ricevitori sulla battuta in salto spin è in uso fin da….quando è stata “inventata” la battuta in salto spin. La velocità e la potenza della palla hanno consigliato l’impiego del sistema di ricezione come nel disegno. Nel quale si nota come il campo viene diviso in tre parti più o meno uguali (con possibilità di aggiustamenti specie a seconda di dove arriva la palla). Ovviamente c’è da gestire le due zone di conflitto tra i ricevitori, una “terra di nessuno” dove si creano i maggiori problemi, una zona vulnerabilmente scoperta che bisogna proteggere con competenze tecniche e tattiche precise e complicate.
    Ricezione a 4 con 3 aree di conflitto
    Ricezione a Quattro. Meno spazio per ognuno, ma TRE zone di conflittoCon l’accrescere nel tempo della potenza e velocità del servizio, il proteggere il “buco” tra i ricevitori è diventato sempre più difficile. L’introduzione della ricezione a quattro permette di occupare più spazio nel campo con il proprio corpo e quindi di ridurre la distanza dei ricevitori tra di loro (e dalle righe laterali). La possibilità che il servizio avversario centri un giocatore nella propria zona è chiaramente maggiore rispetto al coprire il campo con solo tre uomini. E nel caso dei servizi potentissimi, dove la possibilità di movimento dei ricevitori è limitata dalla velocità con cui arriva il pallone, l’essere in più nel campo potrebbe dare dei vantaggi. Un valore aggiunto di questo sistema risulta essere anche un altro. Il Libero non è mai su un lato del campo ma è sempre coinvolto in una delle due zone centrali, dove di solito si concentrano i servizi avversari. Il rovescio della medaglia di questo sistema è che le zone di conflitto passano da due a tre (evidenziate nel disegno). Quindi la gestione di esse diventa più problematico perché ce ne è una in più. Banalmente, ci sono più opportunità che il servizio entri “nella figura” del ricevitore, ma ci sono anche più possibilità che prenda le zone di conflitto che sono passate da due a tre.
    Concludendo. Che Sistema adottare?Sentenziare che la ricezione a quattro sia migliore di quella a tre, o l’esatto contrario, non è possibile. Come visto, i due sistemi hanno dei pro ma anche dei contro. Gli stessi allenatori non la attuano sempre e comunque in modo sistematico, neanche sugli stessi battitori. Il fatto che il sistema a 4 porti in dote un conflitto in più alimenta i dubbi di tanti tecnici. Sicuramente la forza del battitore è la variabile molto decisiva per “convincersi” a usare la ricezione a quattro. Anche se anche contro i vari Leon, Grozen, Lucarelli e compagnia alcune squadre non la praticano comunque. Non bisogna dimenticare poi che la ricezione a 4 si può usare solo in talune rotazioni, cioè quando l’opposto è sulle zone laterali e non deve “trasferirsi” prima di attaccare dalla propria zona di competenza. Nello specifico quindi soltanto in P1 (dove l’opposto è a sinistra ma attacca da zona 4), P5 e P4 (quando è a destra e attacca da zona 2 o seconda linea da zona 1). Nelle restanti rotazioni la ricezione a quattro non è impiegata, vuoi perché appunto si creerebbe poi difficoltà a sviluppare il gioco d’attacco senza l’opposto, ma anche poiché l’opposto sarebbe uno dei due giocatori nella zona centrale. E se solitamente l’opposto è quello con meno praticità del primo tocco, allora non è conveniente che sia nel bel mezzo del bombardamento nemico.E’ interessante e atipico notare invece come Lorenzetti, specificatamente per quello che riguarda la ricezione a tre o a quattro, gestisce i moduli ora che, con il rientro di Michieletto, è tornato alla formazione a tre schiacciatori. C’è da precisare che Trento, non avendo appunto un giocatore fisso che attacca la seconda linea da zona 1, può permettersi più libertà nell’adottare eventualmente la ricezione a quattro anche in altre rotazioni. Contro Piacenza Lavia e soci si sono schierati spesso a quattro, ma indipendentemente dai battitori avversari. Nello specifico,  in P1, P5 e P3 hanno adottato il sistema a 4. Eppure nei vari set si sono susseguiti diversi battitori nelle rotazioni. Solo un esempio per intendere meglio. Quando il servizio di Rossard è capitato in P5 è stato ricevuto a quattro, ma quando il francese batteva sulla P4 trentina è stato affrontato con ricezione a tre. Quindi Lorenzetti più che decidere in base al battitore avversario probabilmente si basa sulle caratteristiche e parametri delle sue rotazioni.
    Sembra attuale, ma circa venticinque anni fa…La problematica di arginare la battuta salto spin non è però cosa soltanto attuale. La prima volta che si tentò la ricezione a quattro risale a oltre vent’anni fa. Come testimonia la foto, anche all’epoca Velasco adottò questo sistema come antidoto ai servizi dei vari Van der Goor, Van der Muelen, Zwerver, i temibili battitori olandesi, protagonisti in quegli anni di memorabili sfide contro l’Italia della “Generazione dei Fenomeni”. Si riconoscono Giani (schierato opposto), Cantagalli, Gardini e Bernardi. LEGGI TUTTO

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    Grecia: Carlo Parisi nuovo allenatore dell’Olympiacos

    ATENE – L’allenatore Carlo Parisi riparte dalla Grecia. Il tecnico calabrese, già a Chieri, Busto Arsizio, Scandicci, Monza e, la scorsa stagione, Casalmaggiore è il nuovo tecnico della squadra femminile dell’Olympiacos Pireo che viste le numerose prestazioni negative inanellate dalla squadra ha esonerato Gil Ferrer Cutiño.

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    Pillole statistiche A2 e A3

    Serie A2 e A3 Credem BancaPillole statistiche
    Big in A2Nwachukwu Arinze Kelvin (Synergy Mondovì): 29 punti, 42% in attacco e 3 aces.Michele Fedrizzi (Kemas Lamipel Santa Croce): 27 punti, 43% in attacco, 3 muri, 2 aces e il 31% di ricezione perfetta.Wagner Pereira Da Silva (Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo): 24 punti, 45% in attacco, 4 muri e 1 ace.Matheus Motzo (Pool Libertas Cantù): 26 punti, 48% in attacco, 2 muri e 2 aces.Giacomo Bellei (Delta Group Porto Viro): 22 punti, 54% in attacco e 3 muri.Luca Borgogno (BCC Castellana Grotte): 21 punti, 65% in attacco, 2 muri e 2 aces.Miglior Centrale: Riccardo Copelli (Pool Libertas Cantù): 15 punti, 65% in attacco e 2 muri.Miglior Palleggiatore: Marco Izzo (BCC Castellana Grotte): 6 punti col 25% in attacco e 3 muri.Miglior Cambio: Nicola Cianciotta (Synergy Mondovì): 10 punti, 53% in attacco e 2 muri.Miglior Libero: Francesco D’Amico (Agnelli Tipiesse Bergamo): 11 ricezioni perfette (55%).
    Big in A3David Umek (ViViBanca Torino): 26 punti, 48% in attacco, 2 muri e 1 ace.Hidde Boswinkel (Maury’s Com Cavi Tuscania): 34 punti, 51% in attacco, 2 muri e 1 ace.Francisco Ruiz (Falù Ottaviano): 27 punti, 55% in attacco, 1 muro, 3 aces e il 33% di ricezioni perfette.Domenico Laganà (OmiFer Palmi): 29 punti, 49% in attacco, 1 muro e 3 aces.Manuele Lucconi (Sistemia Aci Castello): 48 punti, 61% in attacco, 2 muri e 2 aces.Miglior Centrale: Alessandro Paganin (Da Rold Logistics Belluno): 18 punti, 71% in attacco e 3 muri.Miglior Palleggiatore: Francesco Cottarelli (Sistemia Aci Castello): 5 punti, 40% in attacco, 1 muro e 2 aces.Miglior Cambio: Fabrizio Bossolasco (Monge-Gerbaudo Savigliano): 8 punti, 57% in attacco e il 33% di ricezione perfetta.Francesco Fortes (Aurispa Libellula Lecce): 8 punti, 43% in attacco e 5 muri.Miglior Libero: Gonzalo Martinez (Da Rold Logistics Belluno): 12 ricezioni perfette (36%). LEGGI TUTTO

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    Superlega: Gli errori non fermano Trento, contro Piacenza arrivano altri tre punti. Sbertoli MVP

    10. giornataItas Trentino – Gas Sales Bluenergy Piacenza 3-1 (25-15, 21-25, 25-21, 25-23)Itas Trentino: Sbertoli 6, Kaziyski 16, Lisinac 15, Lavia 10, Michieletto 15, D’Heer 8, De Angelis (L), Zenger (L), Sperotto 0, Pinali 0. N.E. Albergati, Cavuto. All. Lorenzetti.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 3, Rossard 9, Holt 8, Lagumdzija 13, Antonov 5, Caneschi 6, Catania (L), Russell 4, Scanferla (L), Stern 1, Pujol 0, Cester 0. N.E. Recine, Tondo. All. Bernardi.ARBITRI: Florian, Goitre.NOTE – durata set: 22′, 28′, 29′, 29′; tot: 108′.
    TRENTO – Alla BLM Group Arena il tour de force dell’Itas Trentino prosegue con la sfida alla Gas Sales Bluenergy Piacenza, staccata in classifica di tre punti ma con una gara in meno. Lorenzetti ritrova Michieletto dall’inizio ma perde Podrascanin, messo in isolamento fiduciario causa la positività al covid di un parente.Al termine di un’ora e 50 di gioco sono i trentini a spuntarla e a prendersi l’intera posta in palio guadagnandosi con il muro il primo set, sopravvivendo alla fiera dell’errore nel terzo e conquistando il quarto grazie all’incisività in attacco. Gli ospiti non vanno oltre alla fiammata del secondo parziale dove Brizard sembrava riuscire finalmente a trovare la quadra. Un muro pressoché assente e la serata no in attacco di Lagumdzija, Antonov e Rossard condannano gli emiliani a uscire dall’impianto trentino senza punti.Sbertoli, MVP di serata, si appoggia a tutti i suoi attaccanti provando a coinvolgere anche il giovane D’Heer chiamato a sostituire Podrascanin.
    I PIÙ E I MENO – A fine gara le statistiche sanciscono la superiorità di Trento a muro (13-3) e in attacco (52%-42%), pari la sfida dai 9 metri (4-4), leggermente meglio Piacenza in quella in ricezione (52%-54% le positive, 19%-24% le perfette). Come detto moltissimi gli errori da ambo le parti con i 35 dei dolomitici (15 nel solo 3° set) che superano i 27 degli emiliani.MVP della sfida è Sbertoli (6 punti, 1 ace, 2 muri e 3/3 in attacco) che distribuisce quasi alla pari il gioco tra il trio di palla alta e coinvolge un sempre affidabile Lisinac. Top scorer del match è Kaziyski (16 punti, 58% con 4 errori e 2 ace) seguito dai 15 di Michieletto (46% con 3 errori, 1 ace e 2 muri) e di Lisinac (67% con 4 errori, 3 muri). Sottotono Lavia (10 punti, 33%, 3 errori e 2 murate) che però risponde presente a muro (3), non sfigura il quasi debuttante D’Heer (9 punti, 56%, 3 muri).Nella metà campo emiliana il più prolifico è Lagumdzija (13 punti, 40% e 1 muro) che però paga 6 errori diretti in attacco, subisce 4 murate e chiude il 3° set senza punti. Percentuali d’attacco molto basse anche per Antonov (5 punti, 33%) e Rossard (9 con il 42% e 1 ace) che rispondono presente in ricezione, Russell (4 punti, 60%, 1 muro) rimane in campo tropo poco per incidere. Holt è l’unico del 6+1 di partenza oltre il 50% e chiude con 8 punti frutto del 78% senza errori o murate in attacco e di un muro. Caneschi invece non incide e si ferma a 6 punti con il 38% e un ace. Brizard prova a illuminare e si fa sentire al servizio (2 ace), Scanferla vince la sfida a distanza con Zenger.
    SESTETTI – Lorenzetti schiera Lavia opposto a Sbertoli, Michieletto e Kaziyski in banda, D’Heer e Lisinac al centro e Zenger libero. Bernardi risponde con Lagumdzija opposto a Brizard, Antonov e Rossard schiacciatori, Caneschi e Holt al centro e Scanferla libero.
    LA PARTITA – Trento parte forte e si porta subito sul +3 con il muro di Lavia su Antonov e il contrattacco di D’Heer favoriti dal servizio di Lisinac (4-1). Piacenza si riavvicina con l’attacco senza opposizione di Lagumdzija (6-5), il muro di Trento mantiene il break di vantaggio fino all’ace di Sbertoli su Holt (9-6). Bernardi ferma il gioco e scuote i suoi che impattano con il primo tempo di Holt dopo due grandi difese di Brizard e l’attacco sbagliato di Lisinac (9-9). Sostenuta da una battuta incisiva Trento scappa di nuovo con i muri del serbo su Rossard e Lagumdzija inframezzati dal diagonale out di Antonov (13-9). Michieletto guadagna un altro break (15-10), Bernardi prova a mischiare le carte inserendo Russell per Rossard che colpisce subito in pipe (15-11). Il giovane azzurro di Trento prima mura Lagumdzija che lascia il posto a Stern (17-11), poi regala dai 9 metri il contrattacco a D’Heer (19-12). Il successivo muro del belga su Caneschi chiude virtualmente il set (20-12), quelli di Lisinac e Sbertoli allargano il divario (24-14). Il primo tempo del serbo manda in archivio il parziale sul 25-15. 8 i block vincenti per i dolomitici nel set.
    In avvio di secondo set Lagumdzija capitalizza due grandi servizi di Rossard portando i suoi sul +2 (2-4), vantaggio che la serie di battute out di Trento mantiene invariato (7-9). Due magie di Brizard consentono a Caneschi e Antonov di ottenere il cambio palla (9-11), è dunque un errore di Lavia ad allargare il divario (9-12). Il time out di Lorenzetti non muta l’inerzia del gioco e altri due errori consecutivi in attacco, questa volta di Michieletto e Kaziyski, regalano il +5 agli ospiti (10-15). Holt stampa D’Heer prima che Michieletto interrompa la serie al servizio di Lagumdzija (11-16), un errore dell’opposto turco e il contrasto a rete di Sbertoli riportano sotto Trento (13-16). Il tentativo di rimonta dei dolomitici beneficia del diagonale out di Antonov (14-16), le bordate di Lagumdzija e Rossard tengono invece Trento a distanza (18-21). La carta Sperotto al servizio non paga i dividendi sperati al contrario del muro di D’Heer su Lagumdzija (20-21). Piacenza non si scompone e conquista il parziale grazie a due errori in attacco consecutivi di Kaziyski (21-25).
    È ancora un errore in attacco a regalare il primo break del terzo set a Piacenza (2-3), parziale che è subito rallentato da un lungo check per dirimere un contrasto a muro (3-4). La pausa raffredda il braccio di D’Heer che attacca out (3-5), Kaziyski sfrutta la battuta di Michieletto e impatta (5-5). L’errore in attacco di Lisinac riporta sul +2 gli ospiti che degli 8 punti a tabellone ne hanno messi a segno direttamente solo tre (6-8). La portata fischiata a Rossard e il contrattacco di Lavia dopo la grande difesa di Zenger riportano avanti Trento (10-9), l’ace di Kaziyski vale il +2 (11-9). Dopo il time out di Bernardi un altro missile del bulgaro regala la ricostruita a Lavia che spara out (11-10). D’Heer stampa Lagumdzija, che poi spreca la ricostruita e viene sostituito da Stern (16-13). Lo sloveno si presenta con la battuta che costringe Kaziyski all’errore e Lorenzetti al time out (16-15), break vanificato dal diagonale troppo lungo di Rossard (18-15). Lisinac ricambia subito il favore (18-17), poi aiuta Michieletto nel muro sul francese (20-17), quindi il nastro sorride alla battuta di Kaziyski (21-17). Rossard smanaccia malamente fuori, Brizard rimedia con l’ace del nuovo -3 (23-20), Michieletto regala ai suoi 4 palle set ma spreca il primo attaccando out (24-21). Il set si chiude con un nuovo errore di Rossard, questa volta dai 9 metri (25-21). Trento sopravvive ai 15 errori commessi nel parziale.
    Nel quarto parziale parte meglio Piacenza grazie all’ace di Brizard e all’errore in attacco di Lisinac (2-4) e allunga ulteriormente con il diagonale di Lagumdzija (3-6). Gli attacchi di Michieletto riportano sotto Trento (5-6), quelli di Antonov mantengono le distanze (7-9). Due attacchi out di Lagumdzija valgono prima la nuova parità (9-9) poi il sorpasso trentino (12-11), rimedia Rossard con l’ace su Michieletto (12-13). Il nuovo contro sorpasso è firmato da un mani out di Kaziyski e rafforzato dalla battuta vincente del giovane posto 4 azzurro che costringe Bernardi a fermare il gioco (16-14). Il capitano gialloblu guadagna un altro break giocando con le mani del muro (18-15), Stern prova a riprenderselo entrando in battuta ma spara out (20-17). È dunque Michieletto a riportare sotto gli ospiti con un attacco out (20-19), prima di scavare di nuovo il solco con un attacco ad altissimo coefficiente di difficoltà (23-20). Piacenza non molla e Caneschi trova l’ace con la complicità di Zenger, ma poi regala due set point a Trento sparando in rete (24-22). La partita finisce sulla prodezza di Kaziyski che chiude un lungo scambio per il decisivo 25-23. LEGGI TUTTO