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    Il corto “Voices” di ChangeTheGame premiato al Best Short Competition

    Un premio importante per contribuire alla sensibilizzazione su un fenomeno mai abbastanza discusso, quello degli abusi nel mondo dello sport. Il cortometraggio “Voices“, prodotto dall’associazione ChangeTheGame e diretto da Roberto Orazi, si è aggiudicato l’Award of Merit al concorso internazionale Best Short Competition (competizione tra oltre 10mila film), nella categoria riservata alla giustizia sociale e in quella riservata ai temi legati alla consapevolezza e alla educazione dei giovani.

    “Voices” raccoglie dieci storie di ragazzi e ragazze che hanno testimoniato il trauma dell’abuso nel contesto sportivo. Un’operazione verità portata avanti prima in teatro all’Elfo Puccini di Milano, con la regia di Gianfelice Facchetti, e poi sullo schermo grazie a Orazi, già vincitore nel 2009 alla Festa del Cinema di Roma con un documentario sul traffico d’organi (H.O.T., Human Organ Traffic).

    “Voices”, che ha ricevuto il sostegno della Lupin Film di Riccardo Neri, è stato pensato per dare voce ai survivors, diffondere le loro parole, i loro messaggi, la loro voglia di combattere e di uscire dall’ombra. Un lavoro di testimonianza civile destinato soprattutto ai ragazzi e alla ragazze delle scuole superiori. Ha debuttato al Liceo Classico Statale Giuseppe Parini di Milano, seconda tappa sarà l’istituto Comprensivo Primo Levi, poi a Napoli al Festival dei Cinque Colori, dove sarà proiettato al Maschio Angioino il 15 maggio.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si avvicina la scadenza per recedere dal vincolo: ecco come fare

    L’era del vincolo sportivo è ufficialmente finita: con l’entrata in vigore della riforma, i cui dettagli sono stati pubblicati a febbraio dalla Fipav, ogni atleta potrà liberamente recedere dal vincolo di tesseramento con la propria società al termine della stagione. Non tutti sanno, però, che questo diritto deve essere esercitato entro il 31 marzo, una scadenza ormai vicinissima, e soprattutto non tutti conoscono le modalità per svincolarsi.

    A colmare la lacuna ha pensato AIP – Associazione Italiana Pallavolisti, che ha messo a disposizione di giocatori e giocatrici una pagina web da cui è possibile scaricare tutti i documenti necessari: il modulo di svincolo per gli atleti maggiorenni, quello per gli atleti minorenni e l’elenco degli indirizzi PEC di tutte le società affiliate. Inviando i moduli entro il termine stabilito, dal 1° luglio 2024 ogni pallavolista sarà libero di tesserarsi per la prossima stagione con la società che preferisce. A seconda dei casi, la riforma prevede un sistema di premi e ricompense per la società di primo tesseramento; tuttavia, sottolinea AIP, l’importo dell’eventuale premio non dovrà mai essere a carico dell’atleta.

    L’invito dell’associazione di categoria, accompagnato dall’efficace hashtag #liberitutti, è quello di “far girare” il più possibile il link a giocatori e giocatrici di ogni categoria: “Oggi tutti gli atleti hanno il diritto di scegliere e l’opportunità di essere finalmente liberi!” conclude AIP nel suo comunicato.

    (fonte: AIP) LEGGI TUTTO

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    L’8 marzo di Francesca Piccinini: “Il rispetto per le donne dev’essere quotidiano”

    Nella Giornata internazionale della Donna sono tanti i quotidiani che hanno scelto di intervistare le atlete simbolo dello sport femminile, una delle attività in cui si sono fatti i maggiori sforzi per ridurre il divario di genere e le discriminazioni. Tra queste c’è indubbiamente Francesca Piccinini, che su Tuttosport usa parole molto nette sulla ricorrenza di oggi: “L’8 marzo non l’ho mai festeggiato, non mi sono mai concessa giri e serate con le amiche. È un giorno come un altro, perché in tutti gli altri giorni occorre avere rispetto per le donne. La presa di coscienza delle persone dev’essere quotidiana“.

    Il ruolo delle discipline sportive femminili, in questo, è stato ed è centrale: “Abbiamo fatto capire – rivendica Piccinini – che noi donne siamo determinate, siamo forti, siamo capaci di fare tante cose insieme, a differenza dei maschi. E non solo giochiamo: ci laviamo anche la roba e ci facciamo da mangiare. Non mi sono mai sentita indietro rispetto agli uomini. La nostra determinazione è fondamentale“.

    L’ex campionessa azzurra, oggi commentatrice Sky, si esprime anche sulla questione delle donne allenatrici, portata a galla da una recente intervista di Alessandra Campedelli: “Per una donna non è semplice. È un lavoro che ti porta in palestra ogni giorno, in cui le trasferte sono continue. Non è facile se hai famiglia. Certo, si può fare tutto organizzandosi: penso a gente come Jenny Lang Ping e Manù Benelli, che hanno potuto allenare ad alto livello. Ma, e sia detto con rispetto, non è come sapere di dover trascorrere otto ore in un posto ben preciso. Nessuno ci vieta di metterci in gioco, però è complicato“.

    (fonte: Tuttosport) LEGGI TUTTO

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    Nasce “Starting Six”, la web series che racconta la pallavolo italiana

    Federazione Italiana Pallavolo, Lega Pallavolo Serie A Femminile e Lega Pallavolo maschile, in collaborazione con Corriere dello Sport e Tutto Sport, inaugurano ufficialmente un nuovo accordo editoriale che porterà sui rispettivi canali digital una web series con contenuti esclusivi per raccontare e approfondire, da una nuova prospettiva, i Campionati di Serie A1 Tigotà e SuperLega Credem Banca e più in generale il mondo del volley e tutte le sue declinazioni.

    “Starting Six”, questo il nome del primo format nato dalla collaborazione tra FIPAV e Leghe. Il progetto editoriale sarà curato e condotto da Pasquale Di Santillo, storica firma del Corriere dello Sport, e prevedrà due appuntamenti settimanali: martedì e venerdì mattina.

    Eccezionalmente la prima puntata di “Starting Six” sarà disponibile domani sabato 2 marzo in contemporanea sui siti internet dei due quotidiani sportivi corrieredellosport.it e tuttosport.com, il canale YouTube di Federazione Italiana Pallavolo e quelli di Lega Volley Maschile e Lega Volley Femminile.

    Questo primo appuntamento ci guiderà verso i match del week-end, con informazioni dettagliate e approfondimenti, mentre nel secondo appuntamento settimanale, in streaming martedì 5 marzo alle ore 11 si traccerà il bilancio sulle gare di campionato di Serie A1 femminile e Superlega maschile.

    Con il trascorrere delle settimane ampio spazio sarà dedicato anche alle attività federali con focus sulle Nazionali azzurre, le attività giovanili, il Campionato Italiano di beach volley, snow volley e l’attività paralimpica.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Gardini sulla copertina del numero di marzo di Pallavolo Supervolley

    Pallavolo Supervolley torna con il numero di marzo e dedica la copertina a Davide Gardini lo schiacciatore figlio dell’ex capitano azzurro Andrea. Fin da piccolo indicato come il futuro della nazionale, ha studiato (e giocato) per quattro anni in un college americano e alcuni problemi di salute ne hanno rallentato il percorso. Oggi Davide, dopo una stagione ad alti livelli con la maglia di Padova, è finalmente pronto a giocarsi le sue carte anche in azzurro.

    “Quando sono partito tutti a dire “che bello Gardini va in America” però lo sapevo che questa scelta non sarebbe stata vista bene nel mondo della pallavolo. D’altra parte i miei coetanei stavano iniziando a essere titolari nel campionato più competitivo del mondo. E questo è stato un pensiero che mi ha accompagnato sempre quando stavo negli Stati Uniti. Però guardandomi indietro è una scelta che rifarei, anche se in Italia so bene che la mia carriera non è andata avanti quanto avrebbe potuto”.

    Una storia di rinascita è invece quella di Malwina Smarzek, l’opposta di Casalmaggiore che ha superato la depressione e si è innamorata di nuovo della pallavolo. L’atleta polacca racconta la sua storia e dice: “Di salute mentale si parla ancora troppo poco, dovrebbe essere trattata al pari di quella fisica. Oggi ho un approccio più tranquillo, mi godo lo sport e ho un guscio che mi protegge”. Mentre quella di Manuel Zlatanov è a dir poco una saga familiare. Se nonno e papà hanno già scritto la storia della pallavolo, oggi è lui a compiere i primi passi con la maglia di Piacenza. “Non immaginavo che avrei esordito così presto, è stata una sorpresa per tutti quando Anastasi mi ha fatto cenno di entrare. Inizialmente ero molto teso poi quando ho avuto la palla tra le mani mi sono tranquillizzato”.

    Spazio poi alla sesta Coppa Italia vinta dall’Imoco Conegliano e a quell’Italia che a Parigi è già sicura di competere: Andrea Giani come tecnico della Francia maschile e Daniele Santarelli che siede sulla panchina della Turchia femminile.

    Imperdibili poi le rubriche. Se Alessia Orro continua a parlarci delle sue passioni nello spazio di racconto “Nella borsa”, il palleggiatore di Civitanova Luciano De Cecco risponde alle domande del questionario Time out, mentre Caterina e Lucia Bosetti, le sorelle più famose della pallavolo italiana, sono messe a confronto nell’intervista doppia. Senza dimenticare Amici miei: stavolta tocca all’ex capitano azzurro Emanuele Birarelli raccontare un fenomenale Matey Kaziyski.

    Ad aprire le danze però è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta è il turno di Giulia Imperio, nel 2022 campionessa europea e oro ai Giochi del Mediterraneo nel sollevamento pesi, rispondere alle sue domande.

    foto Pallavolo Supervolley

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paola Egonu ha querelato per diffamazione il generale Roberto Vannacci

    C’è anche la querela per diffamazione sporta da Paola Egonu tra i problemi giudiziari che deve affrontare il generale Roberto Vannacci, salito agli onori delle cronache con la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario“. Come riporta La Nazione, la campionessa della nazionale italiana ha contestato al militare i passaggi del libro in cui Vannacci si riferisce a lei con queste parole: “anche se italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità“.

    La querela, a quanto si apprende, è stata depositata inizialmente a Bergamo e poi trasmessa per competenza territoriale a Lucca; il pubblico ministero aveva optato per l’archiviazione, ma la decisione è stata impugnata e ora il gup (giudice dell’udienza preliminare) dovrà decidere se rinviare a giudizio il generale o archiviare definitivamente il procedimento. Vannacci è attualmente sotto indagine anche da parte della Procura di Roma per istigazione all’odio razziale, sempre in relazione ai contenuti del libro. A suo carico c’è anche un’inchiesta sulle spese sostenute quando ricopriva il ruolo di addetto militare a Mosca.

    (fonte: La Nazione) LEGGI TUTTO

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    Grande successo per il progetto scolastico targato Pallavolo Padova

    Grande partecipazione questa mattina alla Kioene Arena per la giornata conclusiva del “Volley School Project by Maap”, il progetto scolastico di Pallavolo Padova. Obiettivo del progetto è promuovere, tra gli studenti delle scuole elementari e medie, la pallavolo e, quest’anno, con un focus anche sulla sana alimentazione. 

    Nella giornata di oggi, cinque istituti scolastici hanno partecipato all’evento presso la Kioene Arena, riunendo un totale di 320 ragazzi di prima media. Dodici i campi allestiti per consentire agli studenti di giocare a pallavolo, con i tecnici del nostro settore giovanile e atleti della prima squadra. 

    Un elemento distintivo di questa edizione è stata la collaborazione e il sostegno del Mercato Agro Alimentare di Padova. Oggi, infatti, erano presenti alla Kioene Arena esperti nutrizionisti e il simpatico Prof. Maapo, esperto in fruttologia e verdurologia, testimonial del Maap. L’intento era quello di porre l’accento sull’importanza di una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, in particolare per i giovani atleti e aspiranti tali.  

    Il Volley School Project by Maap, con il coinvolgimento attivo degli studenti, continua a incarnare l’impegno di Pallavolo Padova nel promuovere lo sport e la sana alimentazione tra le nuove generazioni.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    “Viaggio nella Memoria”, Sport e Salute e il ministro Abodi in visita ad Auschwitz-Birkenau

    Si è concluso il “Viaggio nella Memoria” al quale hanno partecipato novantotto, tra atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici organizzato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma.

    Al seguito della delegazione anche il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, l’Amministratore Delegato, Diego Nepi Molineris, il vertice dell’Istituto per il Credito Sportivo, Beniamino Quintieri e i vicepresidenti di Coni e Cip, Claudia Giordani e Roberto Valori. 

    In rappresentanza della Federazione Italiana Pallavolo era presente la Consigliera Nazionale FIPAV Letizia Genovese.  

    Una tre giorni di riflessione, condivisione e confronto con l’obiettivo di coltivare la memoria e ribadire l’impegno del sistema sportivo italiano nella diffusione e promozione della cultura del rispetto, del contrasto a ogni forma di razzismo e di discriminazione. Dopo aver visitato, il primo giorno, la fabbrica di Schindler e il quartiere ebraico, la delegazione è entrata nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau. 

    “Sono stati i momenti emotivamente più profondi – racconta il ministro Abodi – quelli che hanno lasciato il segno. Da un lato c’è stato il silenzio della riflessione, dall’altro gli sguardi eloquenti di tutti noi, nei quali emergeva evidente la commozione. Credo che ognuno dei presenti entrati in questi luoghi del dolore ne sia uscito diverso. Una visita del genere ti lascia nell’anima qualcosa che ti cambia. Migliora la coscienza”. 

    A lasciare il segno è l’eterogeneità del gruppo, anche generazionale, in grado di rappresentare nella sua interezza il sistema sportivo italiano, in tutte le sue articolazioni. “Coltivare la memoria – prosegue poi Abodi – è fondamentale. La cronaca del tempo che viviamo dimostra quanto la storia del secolo scorso non abbia ancora insegnato abbastanza gli orrori delle guerre che rinnovano dolorosamente scenografie dell’orrore. La cultura della memoria è fondamentale per non abbassare la soglia dell’attenzione”.

    Poi conclude: “Chiunque era qui ha riconosciuto il valore della condivisione. È un significato che va raccontato e sono convinto che la testimonianza delle 98 persone presenti in questo viaggio, che appartengono alla grande comunità dello sport italiano, produrrà ulteriori effetti positivi. Cercheremo di fare in modo che anche chi non è venuto possa condividere i sentimenti che abbiamo ‘allenato’. Dopodiché, tanto più in queste circostanze, conteranno i fatti”.

    Il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma ha ringraziato il Ministro Andrea Abodi, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma “per aver promosso un’esperienza così intensa. Ad Auschwitz la dignità e la vita umana sono state calpestate e quegli orrori non devono accadere mai più. Lo sport deve essere uno strumento per abbattere distanze e differenze e per difendere valori fondamentali come il rispetto e l’inclusione. Da questa esperienza si torna con una voglia ancora più grande di promuovere lo sport e i suoi valori, affinché tutto ciò che è tragicamente accaduto, non venga dimenticato e soprattutto non si ripeta”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO