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    Il grido d’allarme di Mauro Berruto: “A settembre un meteorite cadrà sullo sport”

    Di Redazione
    Usa parole forti e trascinanti Mauro Berruto, ex CT della nazionale italiana, per commentare la drammatica situazione dello sport italiano, prostrato dall’emergenza coronavirus. In un lungo e articolato post su Facebook (qui il testo integrale) Berruto esprime tutta la sua indignazione per una situazione che rischia di vedere paralizzato l’intero movimento sportivo italiano, dal vertice alla base, ma al tempo stesso propone soluzioni concrete e strade per ripartire.
    “A settembre 2020 un meteorite cadrà sul mondo dello sport” esordisce Berruto, che poi spiega: “Nel nostro paese, dal secondo dopoguerra il mondo della scuola ha abdicato al compito di diffusione della pratica sportiva. Questa enorme missione è stata raccolta da una capillare rete di associazioni sportive che, Dio le benedica, hanno tenuto in piedi un modello appoggiato su tre colonne portanti: il finanziamento da parte della media/piccola imprese, le famiglie, l’utilizzo di impianti, nella stragrande maggioranza le palestre delle scuole. Poi c’è una quarta, gigantesca colonna portante. Quella del volontariato: un esercito di dirigenti, accompagnatori e addetti alla logistica, ma all’occorrenza anche un po’ arbitri, autisti, refertisti, tecnici, psicologi, massaggiatori, tifosi“.
    “Sento il dovere di urlare – continua Berruto – che fra 6-8 settimane sul nostro sport sta precipiterà un meteorite. Succederà qualcosa di mai visto prima. Quelle tre colonne portanti stanno per implodere: la medio-piccola-piccolissima impresa dovrà occuparsi della propria esistenza in vita, le famiglie vedranno ridursi la propria disponibilità economica e, infine, si aprirà un gigantesco problema relativo all’utilizzo delle palestre.I dirigenti scolastici le utilizzeranno per altri scopi didattici? Quante ragazze e ragazzi potranno entrarci? Chi si occuperà dei processi di sanificazione? Insomma: saremo di fronte al più gigantesco sfratto della storia dello sport del Paese“.
    “Quando arriva un meteorite ci si può comportare in tre modi: non rendersene conto (come successe ai dinosauri, il finale lo conoscete), terrorizzarsi (e quando si ha paura, è umano, si cerca prima di tutto di mettere in salvo se stessi) oppure, me lo hanno insegnato le mie squadre, si possono mettere insieme creatività e intelligenza collettiva. Occorre unirsi, trovare soluzioni comuni e mettere a sistema competenze. Nessuno si salva da solo: se non l’abbiamo imparato negli ultimi mesi… che cosa altro deve succedere?“

    SETTEMBRE 2020: UN METEORITE CADRÀ SUL MONDO DELLO SPORT. POST LUNGO, MA SE CREDETE NEL VALORE DELLO SPORT VI CHIEDO 3…
    Pubblicato da Mauro Berruto su Sabato 25 luglio 2020

    La soluzione del problema, secondo Berruto, passa dalla capacità dei cittadini “di chiedere, insieme e a gran voce, a questo Paese di considerare la cultura del movimento come un bene pubblico”. L’ex CT continua: “Vorrei un Paese che metta la cultura del movimento al centro delle proprie politiche, pensandola come un diritto/dovere civico, nel modo più democratico e ampio, per bambini, adolescenti, adulti, anziani, donne, uomini e con un’attenzione particolare alla disabilità”.
    Tra le proposte lanciate dall’allenatore, un bonus governativo “da mettere a disposizione delle famiglie (quelle che ne hanno bisogno) da poter spendere per la pratica sportiva“, e incentivi fiscali “per chiunque intenderà (o potrà) mettere ancora a disposizione liquidità per lo sport di base“. Ma anche una rivisitazione della gestione degli spazi urbani, “riscrivendo i modelli (feudali e anti-storici) dei bandi di concessione, dell’assegnazione delle palestre scolastiche del recupero e dell’affidamento di aree dismesse e, a maggior ragione in questo momento, cambiando il paradigma di utilizzo di quelle risorse che sono i parchi, i giardini, i fiumi, la collina“.
    “Fra sei-otto settimane – conclude Berruto – arriverà un asteroide: bisogna scegliere se essere dinosauri oppure costruttori del nostro futuro, pensando e agendo come una squadra“.
    (fonte: Facebook Mauro Berruto) LEGGI TUTTO

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    Alessandro Graziani e Letizia Paternoster, nuova coppia nello sport italiano

    Foto Instagram Letizia Paternoster

    Di Redazione
    C’è una nuova coppia “VIP” nello sport italiano: è quella formata dal pallavolista Alessandro Graziani, ex protagonista del reality show Temptation Island e di Uomini e Donne e recentemente passato alla Sa.Ma. Portomaggiore in Serie A3, e da Letizia Paternoster, stella emergente del ciclismo italiano su pista e su strada, che ha all’attivo un argento e due bronzi mondiali.
    L’unione tra i due è stata “ufficializzata” proprio da Letizia con una storia Instagram che ritrae un bacio tra i due giovani atleti, accompagnata da un commento significativo: “È tutto una bomba!” LEGGI TUTTO

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    “Il Grande Slam”: iniziate le riprese del film sulla Maxicono dei record

    Foto Facebook A.F. Project

    Di Redazione
    Sono in corso da 4 giorni a Parma le riprese di “Il Grande Slam – Generazione di Fenomeni“, un docufilm sulla storia della Maxicono Parma e in particolare sulla storica stagione 1989-90, quando la squadra emiliana riuscì a conquistare cinque trofei in un anno (scudetto, Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Mondiale per Club e Supercoppa europea). Realizzato da A.F. Project per la regia di Mario Maellaro, il film andrà in onda in autunno su Rai Sport: ospite d’eccezione è Jacopo Volpi, voce dei successi dell’epoca, che intervista tanti dei protagonisti di quella storica cavalcata.
    Il documentario ha ottenuto il patrocinio del Comune di Parma e di Parma Capitale della Cultura; tra i produttori c’è Francesca Aiello, sorella di quell’Andrea Aiello che fu una colonna della Maxicono degli anni d’oro. Le riprese sono in corso di svolgimento al PalaRaschi, teatro dei trionfi della squadra parmigiana: “La cosa più bella – racconta Volpi alla Gazzetta di Parma – è stato il ritrovare gli atleti dopo anni e accorgersi che era come averli sentiti al telefono il giorno prima. A Parma c’era una squadra davvero straordinaria, fatta di persone eccezionali in campo e fuori“.
    Foto Facebook A.F. Project
    Tra i campioni intervistati per il film ci sono Andrea Zorzi e Marco Bracci: “È un’emozione molto grande – dice quest’ultimo – essere ancora al PalaRaschi. Nell’entrare sul campo riaffiorano tutti i momenti salienti delle stagioni trascorse qua con la maglia della Maxicono: le vittorie ottenute, il palazzetto pieno di tifosi… questo silenzio è quasi surreale. Siamo molto contenti che qualcuno abbia deciso di ricordare l’impresa fatta trent’anni fa“.
    (fonte: Gazzetta di Parma, Facebook A.F. Project) LEGGI TUTTO

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    Luciano Pedullà e Matteo Lucchini ospiti di SoloVolley su Radio BustoLive

    Di Redazione
    Nuova puntata ricca di ospiti e di spunti per SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive sul mondo della pallavolo. Questa settimana sono previsti, tra gli altri, gli interventi telefonici di due allenatori ben noti agli appassionati: Luciano Pedullà, storico tecnico di Novara e delle nazionali giovanili, e Matteo Lucchini, che guida la Futura Volley Giovani di Serie A2 femminile.
    La trasmissione andrà in onda questa sera (venerdì 24 luglio) alle 20.30 e sarà condotta da Samuele Ferretti, Marco Colombo e Jennifer Velazco. Tornerà per l’occasione l’abbinamento con Bustosport Magazine, programma di Giovanni Castiglioni, che ospiterà al telefono Fabio Parma, presidente dei Blue Storms di football americano, e l’allenatore e appassionato d calcio Diego De Bernardi. Nel corso della puntata è previsto anche il consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta.
    SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    L’allarme di Mauro Fabris: “Il Governo deve muoversi, se non si riparte si chiude”

    Di Eugenio Peralta
    La pallavolo italiana si è risvegliata nel mondo del “Deserto dei Tartari“: ormai da mesi vive in eterna attesa di qualcosa che non si sa se e quando arriverà. Nello specifico, di nuove regole che permettano di tornare a giocare o quantomeno di allenarsi in sicurezza, superando l’attuale, rigidissimo protocollo emanato dalla Fipav. Nel frattempo il tempo passa, la data (presunta) di inizio dei campionati si avvicina e Mauro Fabris, presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile, dopo l’assemblea dei club lancia l’allarme: “Qui, se non si riparte, si chiude“.
    Qual è la posizione delle società di Serie A di fronte a questa condizione di vuoto normativo?
    “La situazione è gravissima. È inconcepibile la posizione di parte del Governo e del Ministro dello Sport; inconcepibile come si pensi a nuovi decreti, su temi come il vincolo di mandato per i presidenti federali, dimenticando il problema più importante che è poter tornare a praticare gli sport. Non abbiamo nemmeno sollevato il tema degli spettatori, che pure sarebbe importante, ma almeno chiediamo di capire come sia possibile riprendere. Tutti i giorni assistiamo in tv ad ‘ammucchiate’ di calciatori e per noi il Comitato Tecnico Scientifico non ha uno straccio di indicazione, non dico sulle partite, ma almeno sugli allenamenti“.
    Che evoluzione si aspetta?
    “Intanto ho già fatto sapere al Governo di togliersi dalla testa che le società possano svolgere le funzioni delle autorità sanitarie. Prenderemo iniziative forti nei prossimi giorni“.
    C’è una deadline entro la quale emanare nuove regole per riuscire a iniziare la stagione entro i tempi previsti?
    “Se ci fosse, sarebbe ieri“.
    La Federazione ha tenuto fin qui una posizione molto rigida, di fatto limitandosi a deplorare il mancato intervento del Governo. Lei è d’accordo?
    “Ogni 15 giorni la Federazione aggiorna il suo protocollo senza fare nemmeno un cambiamento: capisco le difficoltà, ma credo che insieme al Coni si sarebbe dovuta scegliere una linea più decisa, proponendo delle alternative. Questa è una delle funzioni che competono alla Fipav“.
    Chi si assumerà l’onere della decisione finale?
    “Quello che è certo è che non deve ripetersi il rimpallo di responsabilità a cui abbiamo assistito all’inizio di questa che è stata una vera e propria tragedia. Ci ricordiamo tutti delle squadre costrette a partire per le zone rosse senza sapere se sarebbero potute tornare indietro… Mi auguro che si sia imparato qualcosa da quanto accaduto e ognuno si prenda le proprie responsabilità“. LEGGI TUTTO

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    Le Federazioni danno mandato a Malagò di discutere la riforma dello sport

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Piena fiducia dalle Federazioni a Giovanni Malagò, presidente del Coni, per discutere la proposta di riforma dello sport presentata dal ministro Vincenzo Spadafora. In seguito alla riunione tenutasi ieri presso il Salone d’Onore del Coni, i presidenti delle 44 Federazioni sportive nazionali hanno dato mandato a Malagò di incontrare il Ministro per rappresentare le loro istanze in merito all’imminente approvazione dei Decreti attuativi della legge delega.
    (fonte: Ansa) LEGGI TUTTO

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    Donato al Comune di Ponte di Piave il pianoforte di Sara Anzanello

    Di Redazione
    Nella mattinata di martedì 21 luglio è stato consegnato al Comune di Ponte di Piave, alla presenza dei genitori e del compagno Walter, il pianoforte personale di Sara Anzanello. La donazione, come riporta Treviso Today, era stata accettata dall’amministrazione comunale con la delibera di Giunta numero 60 del 23 giugno.
    Il pianoforte, un modello Tamaka della Hyundai, sarà ospitato in forma permanente nell’atrio del municipio e resterà a disposizione della cittadinanza: “Abbiamo accolto con entusiasmo il desiderio dei genitori di Sara, Nicoletta e Valter, di donare al Comune il pianoforte” dice il sindaco Paola Roma, che spiega come sullo strumento siano esposti i due temi dedicati ad “Anza” dagli studenti Angelica Furino e Davide Trevisan, premiati a giugno con una borsa di studio.
    “Ringraziamo l’amministrazione comunale – aggiungono i genitori di Sara – per aver accettato la donazione. È una grande soddisfazione per noi sapere che Sara sarà ricordata anche tramite il suo pianoforte, visto l’amore per la sua Ponte di Piave. Ringraziamo anche Davide e Angelica per aver ricordato Sara come una ragazza forte, coraggiosa e guerriera che ha saputo affrontare la vita con il sorriso“.
    (fonte: Treviso Today) LEGGI TUTTO

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    Tutela dei lavoratori, vincolo sportivo e non solo: Malagò incontra i presidenti

    Di Redazione
    Una riunione informale tra Giovanni Malagò, presidente del Coni, e i presidenti delle 44 Federazioni sportive italiane, per discutere dell’argomento all’ordine del giorno: la riforma dello sport presentata dal Ministro competente Vincenzo Spadafora. Come riporta il Corriere dello Sport si svolgerà oggi il meeting tra i principali dirigenti sportivi italiani per parlare di un testo destinato ad aprire molti fronti di dibattito: e proprio a questo scopo è stata fatta circolare la bozza di 124 pagine che, dopo le opportune modifiche, dovrà essere approvata in Consiglio dei Ministri entro l’8 novembre.
    I temi sul piatto sono tanti, a cominciare dall’istituzione di un nuovo soggetto istituzionale con poteri di vigilanza, il Dipartimento dello Sport, gestito direttamente dalla Presidenza del Consiglio (e che quindi continuerebbe a funzionare anche qualora non venisse designato un Ministro per lo Sport). Una novità destinata ad alterare gli equilibri già precari tra Sport e Salute e Coni. Sempre sul piano politico c’è poi un altro provvedimento che interessa molto da vicino le Federazioni: il limite di mandato a 12 anni per i presidenti, a cui si affiancheranno altre norme come l’incompatibilità tra le cariche sportive e quelle politiche.
    Altri argomenti riguardano più da vicino l’attività quotidiana delle società: il principale è la riforma del lavoro sportivo, che garantirebbe nuovi contratti ad atleti e tecnici dilettanti, ma anche fisioterapisti, lavoratori del fitness, collaboratori di società e istituzioni, iniziando un percorso che potrebbe portare all’equiparazione con il lavoro dipendente. E poi c’è il fronte caldissimo dell’abolizione del vincolo sportivo, rivendicata da Spadafora come un atto di “liberazione” per gli atleti dilettanti, ma al tempo stesso molto temuta dalle società che lavorano nel settore giovanile e temono di veder sparire contributi fondamentali per la loro sopravvivenza.
    (fonte: Corriere dello Sport) LEGGI TUTTO