More stories

  • in

    Lube, a Cormio e Juantorena il Premio Renato Cesarini

    Di Redazione

    A Beppe Cormio, DG della Lube Volley Civitanova campione d’Italia, e al Capitano Osmany Juantorena andrà il Premio Renato Cesarini, giunto alla 7^ edizione.

    Appuntamento il 24 maggio a partire dalle ore 16 all’Auditorium San Francesco di Morrovalle (Mc) con un Talk-Show presentato da Luigi Brecciaroli (Arancia Tv) e condotto da Sandro Sabatini (Mediaset), moderato da Simona Rolandi (Rai Sport), Ana Quiles (Rai Sport), Luca Marchetti (Sky), Massimiliano Nebuloni (Sky) e Daniele Bartocci (Giornalista). Il premio Cesarini andrà nell’occasione a Beppe Cormio e al capitano Lube Osmany Juantorena.  

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ultimi fischi (in Italia) per Roberto Boris: “Un percorso che mi ha arricchito molto”

    Di Redazione

    Anche l’ultima uscita è stata da fuoriclasse del fischietto: Roberto Boris, arbitro di Vigevano, lascia per raggiunti limiti di età e lo fa dopo aver diretto, insieme al collega Stefano Cesare, l’ennesima Finale Scudetto, per la precisione Gara 3 della serie tra Sir Safety Conad Perugia e Cucine Lube Civitanova. A dire il vero Boris, che proprio oggi compie 55 anni, termina soltanto la sua prestigiosa carriera in Italia, mentre quella internazionale prosegue fino al 31 dicembre, anche oltre la Final Four di European Golden League di giugno per la quale è già stato designato.

    “Come si dice, è la ruota che gira – commenta Boris in un’intervista realizzata dalla FIPAV Lombardia – prima o poi arriva per tutti il momento in cui è giusto farsi da parte e lasciare spazio a chi sta percorrendo la stessa strada“.

    Qual è il primo bilancio del tuo percorso?

    “Dire positivo è poco. Sono molto soddisfatto di quanto fatto in quarant’anni di arbitraggio, di cui 25 in serie A. Questo percorso mi ha arricchito molto, spero di aver dato anch’io qualcosa alla pallavolo che, come si capisce, è stata una parte importante della mia vita“.

    In questi quarant’anni hai vissuto tutti i cambiamenti tecnici, tattici e regolamentari.

    “Ho iniziato ad arbitrare quando ancora si giocava con i palloni bianchi e con il cambio palla, ho vissuto l’introduzione del rally point system, quella del libero fino ad arrivare alla tecnologia di questi ultimi anni. Sono passato attraverso il cambio di parecchie regole, ho potuto seguire l’evolversi delle tecniche e delle tattiche di gioco con la velocità di palla che aumentava progressivamente“.

    Hai anche potuto arbitrare autentici fuoriclasse che hanno scritto pagine di storia del volley.

    “È stato un piacere e anche un onore poter dirigere le gare di fuoriclasse assoluti come – per limitarci ad alcuni italiani – Bernardi, Lucchetta, Cantagalli, Piccinini, Lo Bianco fino ad arrivare ad oggi con i vari Giannelli, Zaytsev, Egonu, Orro“.

    Quando inizi ad arbitrare una partita, qual è l’obiettivo che ti proponi?

    “Fin dalle prime partite che ho diretto, il mio primo pensiero era quello di trasmettere a chi c’era in campo la massima tranquillità facendo loro capire che ero sicuro ma senza, per questo, sconfinare nell’essere autoritario, presuntuoso. Diciamo che era il mio modo per vivere la partita pensando al bene della pallavolo“.

    C’è qualche episodio particolare di questi quarant’anni che ti è rimasto impresso più di altri?

    “Ad essere sincero sono tantissimi! Mi piace però ricordare una frase di Julio Velasco – che allora allenava la Gabeca Montichiari – al termine di una partita nella quale, nel valutare una palla in o out, andai contro la mia ‘scelta’ fidandomi del giudice di linea. Mi disse: ‘Complimenti per l’arbitraggio davvero positivo. Mi permetto una cosa: il giudice di linea segnala, ma è l’arbitro che decide’. Un rilievo fatto con grandissima signorilità, come è proprio di Velasco, ma fu un rilievo che mi rimase impresso: Julio aveva visto sul mio volto che avrei fatto la chiamata opposta a quella del giudice di linea e mi fece capire, in modo costruttivo, che dovevo prendermi le mie responsabilità“.

    La tua carriera, come detto, è andata anche oltre i confini dell’Italia e dell’Europa…

    “Esagerando un po’ potrei dire di aver girato il mondo conoscendo, in Italia e all’estero, colleghi, giocatori e dirigenti di altissimo valore come arbitri e di elevato spessore umano. Persone che rimarranno sempre nei miei pensieri“.

    (fonte: FIPAV Lombardia) LEGGI TUTTO

  • in

    Lutto per la morte di Bob Lanier, stella della NBA e padre di Khalia

    Di Redazione Un grave lutto ha colpito oggi il mondo dello sport con la scomparsa di Bob Lanier, grande campione di basket degli anni Settanta e Ottanta e padre di Khalia Lanier, giocatrice del Volley Bergamo 1991. Lanier è morto all’età di 73 anni dopo una breve malattia. Era stato uno dei migliori giocatori della NBA a partire dal 1970, imponendosi per un decennio con la maglia dei Detroit Pistons e successivamente con i Milwaukee Bucks. Nel 1992 era entrato a far parte della Hall of Fame e negli ultimi 30 anni era diventato “global ambassador” della NBA e assistente speciale del commissioner Davide Stern. Tra gli innumerevoli messaggi di cordoglio arrivati ai congiunti c’è naturalmente anche quello della società orobica, che in una nota “si stringe con forza ed affetto alla famiglia per l’improvvisa e prematura scomparsa“. Anche la redazione di Volley NEWS si unisce al dolore di Khalia e di tutti i familiari. (fonte: Sky Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Chromavis Abo, il volley sbarca alla R.s.a. Fondazione “Giuseppina Brunenghi”

    Di Redazione Un’idea trasformata in progetto ottenendo il risultato più bello. Il volley “sbarca” alla R.s.a. (Residenza sanitaria assistenziale) Fondazione “Giuseppina Brunenghi” di Castelleone, coinvolgendo gli ospiti con diverse patologie. L’impulso arriva dal Volley Offanengo, più precisamente dal capitano della Chromavis Abo Noemi Porzio, che lavora come educatrice nella struttura insieme alle colleghe Dalila Ferrari e Silvia Galli della cooperativa sociale “Dolce” che gestisce il servizio nella Rsa di Castelleone. E’ la stessa giocatrice neroverde – in procinto sabato di iniziare l’avventura play off in B1 femminile – a raccontare la genesi e lo sviluppo del progetto. “Questa idea – spiega Porzio – è nata perché io gioco a pallavolo e si è creato un ottimo rapporto con le colleghe, ci definiamo la squadra delle educatrici. Abbiamo deciso di portare il volley nella struttura, come nuovo approccio alla stimolazione motoria e cognitiva. Con questo progetto, si superano le barriere di ogni genere e si rispolverano nella memoria degli ospiti i ricordi dei giochi fatti da piccoli. Giocare a pallavolo anche oggi può portare a un benessere psicofisico”. Dall’idea alla realizzazione. “Ho chiesto l’aiuto del presidente del Volley Offanengo Pasquale Zaniboni che ci ha prestato una rete e i palloni leggeri che si usano nel minivolley. Lo ringrazio tantissimo perché è sempre disponibile nell’aiutare le altre persone”. Capitolo-feedback. “Abbiamo notato – prosegue Noemi – una grande euforia e partecipazione da parte di tutti gli ospiti della struttura; abbiamo iniziato con il riscaldamento, soprattutto relativo agli arti superiori visto che molti ospiti sono sulla sedia a rotelle. I pazienti hanno iniziato prima a ricevere il passaggio e fermare la palla, poi la passavano  a noi e tra di loro; alcuni sono riusciti a fare veri e propri palleggi. Gli ospiti si sono mostrati contentissimi di fare questo gioco, anche chi aveva patologie più gravi: in quel momento si è creata un’uguaglianza e un’appartenenza di gruppo, oltre a un gioioso clima di risate. Abbiamo riscontrato una partecipazione più alta rispetto ad altre attività proposte e un miglioramento del tono dell’umore, apprezzato anche dai medici della struttura. Questo progetto è destinato a ripetersi visto che c’è stata la richiesta di rinnovare questo appuntamento”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Volley S3 alla Race for the Cure, in programma da oggi a domenica 8 maggio

    Di Redazione Oggi ha preso ufficialmente il via a Roma la quattro giorni di salute, prevenzione e sport. Il Volley S3, infatti, sarà nuovamente protagonista alla Race For The Cure in programma al Circo Massimo da oggi fino a domenica 8 maggio. La Federazione Italiana Pallavolo è al fianco di Susan G. Komen, associazione che da anni si batte in tutto il mondo per la prevenzione del cancro al seno. In occasione delle quattro giornate dedicate alla prevenzione medica, alla solidarietà, allo sport e al divertimento, la FIPAV colorerà il villaggio dello sport invitando migliaia di giovanissimi a provare la sana e divertente pratica della pallavolo. Esperienza resa ancor più entusiasmante dalla presenza, nelle giornate di sabato e domenica, del testimonial del Volley S3, Andrea Lucchetta che sarà pronto a far festa sottorete per la gioia dei tanti bambini e ragazzi che gremiranno il villaggio. Migliaia di persone si ritroveranno al Circo Massimo dove è stato allestito da Komen Italia il Villaggio della Salute con aree mediche e tematiche nelle quali saranno offerti gratuitamente esami diagnostici di screening per le principali patologie femminili e dove si potrà partecipare a tante iniziative di sport, fitness, sana alimentazione e benessere psicologico. Il villaggio della Race For The Cure sarà in funzione dalle ore 10 alle 20 giovedì, venerdì e sabato, mentre domenica sarà aperto dalle 8 alle 13 in occasione della celebre corsa (5 km) in rosa. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Volley Tricolore accanto a CuraRE Onlus per sostenere il progetto All Inclusive Sport

    Di Redazione Per celebrare la vittoria della Coppa Italia Serie A2 della squadra Conad Volley Tricolore, CuraRE Onlus ha scelto di sostenere una realtà che opera per l’inclusione di tutti i bambini nello sport: per questo primo anno, in particolare, ha deciso di aiutare i bambini del comune di Castelnovo ne’ Monti, dove la Conad Volley Tricolore svolge il suo annuale ritiro estivo. Nel concreto, una donazione di 2.000 euro (1.500 euro messi a disposizione da CuraRE Onlus, 500 euro da Conad Volley Tricolore) finanzierà la presenza, per tutta la durata del prossimo anno sportivo, di tre tutor di All Inclusive Sport, che affiancheranno in allenamento altrettanti bambini con disabilità nelle loro discipline preferite, all’interno di un gruppo squadra di coetanei. Nell’anno sportivo 2021/22, grazie al sostegno del Comune di Castelnovo Monti, i bambini/ragazzi con disabilità affiancati gratuitamente da un tutor di All Inclusive Sport in allenamento sono 12 (200 in tutta la provincia reggiana), e sono già numerose le richieste d’iscrizione in lista d’attesa per il prossimo anno sportivo. La consegna del simbolico assegno è avvenuta in una serata di condivisione lo scorso 3 maggio.. Al momento collettivo hanno preso parte rappresentanti di CuraRE Onlus, gli atleti e i dirigenti di Conad Volley Tricolore, le famiglie e i coordinatori del progetto All Inclusive Sport, una delegazione del Comune di Castelnovo Monti, presente anche la consigliera regionale Stefania Bondavalli. “È importante partire dalle nuove generazioni – afferma Deanna Ferretti, presidente di Curare Onlus – per lanciare un particolare messaggio e costruire insieme un futuro dove c’è spazio per tutti. Il fatto che la disabilità venga vista come una ricchezza e non come un ostacolo può realizzarsi solo se fin da piccoli i nostri bambini vengono abituati a giocare, e quindi costruire relazioni con altri bambini. Speriamo che, con questo piccolo gesto, oltre a festeggiare l’importante risultato ottenuto della Volley Tricolore, riusciamo a sensibilizzare tutta la comunità reggiana a sostenere questo progetto”. “Come Volley Tricolore – aggiunge il direttore della società sportiva Loris Migliari – da diversi anni sosteniamo e ci facciamo testimonial di Curare Onlus per il Mire il nuovo dipartimento Materno Infantile di Reggio Emilia ed anche in questa occasione non possiamo che appoggiare questa bella iniziativa, che oltre a festeggiare il grande risultato ottenuto dalla squadra in questo campionato, rispecchia i nostri valori di sensibilizzazione e attenzione per lo sport e il territorio. Per noi sostenere insieme a CuraRE Onlus l’inclusione dei bambini disabili nell’attività sportiva è importante, in particolare siamo molto contenti che in questo caso siano famiglie e bambini della comunità montana, un luogo a noi caro dove è nata la stagione 2021/2022 e dove grazie al raduno pre-campionato la squadra ha iniziato il suo percorso tecnico e soprattutto di coesione del gruppo.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Questione professionismo: “Il calcio femminile sì, Paola Egonu no?” Per Malagò è discriminazione

    Di Redazione Dal 1° luglio 2022, il calcio femminile in Italia diventa professionistico. Una decisione storica, presa dal Consiglio Federale della FIGC lo scorso 26 aprile. Una decisione che potrebbe aprire le porte ad altre discipline e chiudere una questione aperta da anni. Ma anche una decisione che crea non pochi dubbi a, primo fra tutti, Giovanni Malagò. Il presidente del CONI, come riporta il Corriere dello Sport nella edizione odierna, infatti, solleva un paio di problematiche che il calcio femminile, inteso come professionismo, crea. Innanzitutto, come in ogni contesto, sono i soldi il motore dietro qualsiasi macchina: “Complimenti alla Federcalcio, ma c’è un problema: i fondi stanziati non sono sufficienti neppure per la prima stagione e dunque tutto va a carico delle società. Molti fanno fatica ora già senza obblighi contributivi, figuriamoci col professionismo”. Il dubbio che molte società possano fallire è portato avanti anche dallo stesso Gravina, presidente della FIGC. Nel 2020 è stato creato un fondo triennale di 12 milioni atto a sostenere gli sport femminili che volessero passare al professionismo, ma: “12 milioni sono un supporto, ma non risolvono il problema. Chiediamo concretezza al governo, perchè il processo è costosissimo”. In secondo luogo, Malagò parla di discriminazione. L’Italia è una fucina di talenti in molti sport e le competizioni iridate della scorsa estate, Europei e Olimpiadi, lo hanno dimostrato. Il Bel Paese ha portato a casa decine di medaglie, in decine di competizioni, tanto maschili quanto femminili. Ma l’argomento del professionismo potrebbe creare una spaccatura nell’universo femminile che per Malagò risulterebbe inaccettabile: “Con tutto il rispetto, perché la 21° calciatrice del Tavagnacco deve essere professionista e atlete del calibro di Federica Pellegrini, Paola Egonu e Sofia Goggia no? È impensabile”. Inoltre, nella pallavolo neanche la maschile è tutelata dal professionismo e di questo si dibatte da anni. La soluzione potrebbe essere quella di aprire al professionismo anche le altre discipline? E come conciliare questa soluzione con il problema della mancanza di fondi? Alla luce di queste domande, la questione del professionismo sembrerebbe ben lontana dall’essere risolta. LEGGI TUTTO

  • in

    “Insieme siamo più forti”, il progetto di Top Volley Cisterna e Pallavolo Marino

    Di Redazione Presentato questa mattina presso la sala conferenze della Marini Impianti  il progetto “Insieme siamo più forti” alla presenza delle amministrazioni locali di Cisterna e Marino. La Top Volley Cisterna e Marino Pallavolo decidono di realizzare in partnerschip un ambizioso programma sportivo, finalizzato al raggiungimento di obiettivi tecnici di alto livello. Il progetto “INSIEMESIAMOPIUFORTI” nasce dalla volontà delle due società di dare vita al polo pallavolistico di riferimento del Lazio creando una forte e qualificata base giovanile. Il club Top Volley Cisterna è l’unica società della regione che partecipa ormai da decenni al massimo campionato di Super Lega Credem Banca e la società Marino Pallavolo a cui da anni anni viene riconosciuto il ruolo di essere un importante punto di riferimento del settore giovanile maschile laziale.  Questa  partnership ha come punto di riferimento la creazione di una struttura capace di organizzare e sviluppare i settori giovanili delle società  geograficamente vicine che vorranno condividere il nostro percorso sportivo. Il progetto “INSIEMESIAMOPIUFORTI” si pone come obiettivo quello di coinvolgere ed inserire nel mondo della pallavolo il maggior numero di ragazzi, offrendo loro e al territorio un servizio sportivo e socio-educativo di alta qualità, finalizzato anche al raggiungimento di risultati sportivi di prestigio in tutte le categorie giovanili a partire dall’under 13 fino alla categoria under 19 di eccellenza.  Fondamentale sarà per la Top Volley Cisterna e Marino Pallavolol’organizzazione e lo sviluppo di una  struttura che sarà di supporto al progetto. Il continuo aggiornamento con stage di formazione dei tecnici, sarà parte fondamentale del programma e favorirà  l’emergere di giovani talenti che potranno arricchire il patrimonio tecnico delle società partecipanti al progetto e il conseguente panorama pallavolistico laziale. Tale struttura favorirà anche la realizzazione sul territorio di importanti eventi pallavolistici finalizzati al coinvolgimento di un ampia fascia di giovani.  I legami con il territorio sono fondamentali, determinante  è il coinvolgimento delle amministarazioni comunali di Cisterna e Marino e degli istituti scolastici. Valentino Mantini (Sindaco Cisterna di Latina): “Per me è stato un onore partecipare ad una conferenza stampa dal valore non soltanto locale, ma posso ritenere nazionale. La nostra intensione è quella di favorire la professionalità delle attività sportive, ma anche il radicamento territoriale. Lo sport è prevenzione, ha capacità di aggregazione. Dopo il Covid ed in funzione di ciò che accade in Europa, non può che essere lo sport a tirarci fuori da precarietà ed improvvisazione. Oggi si avvia un percorso che incomincia a stabilire un rapporto per i giovani, che va costruito e tramandato e questa amministrazione darà il massimo dell’adesione”. Maria Sabrina Minucci (vice Sindaco Marino): “Sono particolarmente orgogliosa di essere presente ad un tavolo dove si celebra l’unione tra due eccellenze, la Top Volley e la Marino Pallavolo, non può che nascere qualcosa di estremamente positivo per il territorio che per lo sport che rappresentano”. Andrea Burlandi (Presidente regionale Fipav Lazio): “Quella presentata è sicuramente un’iniziativa importantissima per tanti fattori, in primis perché due società, forti, decidono di perdere qualcosa della propria identità per metterla a disposizione degli altri. Cisterna è una società che va al di la dell’impianto dove sta giocando e ciò è dimostrato dalla sua storia. Nasce a Cori, si trasferisce a Latina, arriva a Cisterna ed è vicina a Sabaudia. La Top Volley è in grado di poter competere per un quinto posto che aprirebbe una finestra europea. Un’unione con Marino fondamentale per una programmazione futura mirata al miglioramento del settore giovanile”. Emanuela Pagnanelli (Assessore Sport e Scuola Cisterna di Latina): “Sport e scuola sono indivisibili per la nostra amministrazione, perché formazione e sport troveranno il collante nei nostri istituti scolastici che faranno da collegamento delle nuove forze che saranno il vivaio delle future squadre di serie A. La nostra amministrazione sta investendo sugli impianti sportivi per il risanamento e la riqualificazione delle palestre, perché questi sono i luoghi in cui i ragazzi si ritrovano e fanno aggregazione e attività sportiva”. Michela Mariottini (Assessore alle Politiche per l’Infanzia e Politiche Giovanili): “Mi fa immensamente piacere che questo stia diventando un punto di riferimento importante per il territorio, questa unione fortificherà il progetto. Soddisfatta soprattutto per i giovani del territorio che rappresento”. Sante Marfoli (Presidente Marino Pallavolo): “Per noi oggi è un giorno importante, affiancarci ad una società di serie A è uno stimolo che ci farà aumentare la nostra voglia di fare sport. Organizzare tutto il settore giovanile per fare il meglio. Marino Pallavolo e Top Volley Cisterna hanno previsto delle borse di studio per gli studenti più meritevoli e la partecipazione ai campionati giovanili per accedere alle finali nazionali anche quest’anno. La sinergia che andremo a sviluppare è quella di andare ad intercambiare il valore tecnico delle società e programmare un’attività comune di crescita, un percorso comune aperto a tutte le società che vorranno aderire”.  Gianrio Falivene (Presidente Top Volley Cisterna): “La Top Volley non è di Cisterna, di Latina o nostra, ma è del territorio per un senso di appartenenza a questa regione e per questo partiamo con maggior orgoglio in questa avventura. Partiamo da Marino, ma il nostro obiettivo è allargare il progetto a quante più società possibili. Abbiamo l’ambizione di diventare punto di riferimento per quei ragazzi che si avvicinano a questo sport e iniziano un percorso in cui possono avere crescita tecnica nella loro adolescenza. Il giorno in cui riusciremo a schierare uno o più giocatori titolari in serie A avremmo raggiunto il nostro obiettivo”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO