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    La lettera di addio di Djokovic a Nadal: ‘Grazie Rafa, hai reso il tennis migliore’”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha voluto celebrare Rafael Nadal con un messaggio profondo ed emozionante, ripercorrendo una delle rivalità più grandi nella storia dello sport. Il serbo, attraverso parole cariche di stima e affetto, ha voluto sottolineare l’impatto straordinario che lo spagnolo ha avuto non solo sulla sua carriera, ma sull’intero mondo del tennis.
    LA LETTERA DI DJOKOVIC“Rafa, permettimi innanzitutto di congratularmi per la tua incredibile carriera. Tu, la tua famiglia e il tuo team dovete essere immensamente orgogliosi di tutto ciò che avete realizzato in questi oltre 20 anni straordinari.Negli spogliatoi mancherà tutto di te: i tuoi rituali di riscaldamento, i tuoi sprint, i tuoi salti, la tua competitività, quei giochi che facevi con il tuo team prima di ogni match. Abbiamo condiviso così tanti momenti piacevoli negli spogliatoi… Spero solo che tutti celebrino la tua carriera come merita, perché c’è così tanto da onorare e festeggiare, anche se questo è un giorno triste per il tennis, per la Spagna e per lo sport in generale.
    La tua eredità più grande è il segno che lasci nei cuori delle persone: hai ispirato milioni di bambini in tutto il mondo a prendere in mano una racchetta. Hai trasmesso passione e amore per questo sport in ogni singolo momento, hai mostrato come comportarsi in campo, hai rispettato ogni avversario e l’intero ecosistema del tennis per tutta la tua carriera. La tua tenacia, il tuo spirito combattivo, l’energia che emanavi in ogni istante, la tua forza fisica e mentale, saranno studiati e trasmessi alle generazioni future che vorranno essere come te, non solo come atleta ma come persona e campione.
    Mi sento profondamente onorato ed emozionato di essere stato tuo rivale in questi quasi 20 anni, nei quali abbiamo condiviso il campo più di 60 volte. Ho imparato così tanto dai nostri incontri. Grazie per avermi reso il giocatore che sono oggi e che sono stato in questi due decenni. Il mondo del tennis e dello sport sentirà tremendamente la mancanza della tua incredibile energia in campo.Amico mio, ti auguro il meglio per il futuro: con la tua fondazione, con la tua famiglia e con la Rafa Nadal Academy, che continua a crescere. Spero che tu possa continuare a diffondere in tutto il mondo le tue esperienze, la tua conoscenza, la tua passione e il tuo amore per questo sport alle nuove generazioni. Grazie di tutto e buona fortuna, amico mio.”
    Una lettera che racchiude rispetto, ammirazione e gratitudine, testimoniando come la rivalità tra questi due campioni sia andata ben oltre il campo da tennis, trasformandosi in un rapporto di profonda stima reciproca che ha arricchito lo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Henin va contro corrente: “Il 2024 di Djokovic è stato un successo. Voleva l’Oro e l’ha vinto”

    Justine Henin

    Quando riesci a raggiungere l’obiettivo massimo che ti eri prefissato, non puoi valutare in modo negativo una stagione, anche se hai vinto molto meno del recente passato. Questo pensa Justine Henin del 2024 di Novak Djokovic, chiuso con un drastico calo in classifica e nessun torneo ATP vinto, ma con al collo quell’Oro olimpico che desiderava più di ogni altro successo, essendo l’unico trofeo rimasto da vincere. La ex campionessa belga è intervenuta a Eurosport, parlando della stagione del serbo e sottolineando come a suo dire non è corretto considerarla deludente.
    “Certo che la stagione di Djokovic è stata un successo. È andato a prendere il titolo che voleva, quello era il suo obiettivo finale” afferma Henin. “Ha attraversato molte fasi questa stagione, tra cui sicuramente una di demotivazione e poi cose da gestire anche a livello fisico, ma c’era solo un posto in cui voleva brillare. E ricordiamoci il modo in cui lo ha fatto, non riesco ancora a crederci!”.
    “Questa capacità nonostante non abbia avuto una grande stagione, quando tutti ormai dubitavano di lui… Come sia riuscito ad aumentare il suo livello di gioco, come ha fatto a essere di nuovo presente in un grande evento e vincerlo contro quello che era in quel momento il tennista più in forma, è semplicemente fenomenale.”
    Era dal 2017 che Novak non chiudeva un anno senza uno Slam. Inoltre aveva iniziato il 2024 da n.1, terminandolo da n.7, con solo 10 tornei giocati. Una classifica che lo mette a rischio per i prossimi Australian Open, dove potrebbe ritrovarsi di fronte a Sinner (o Zverev, il n.2) già nei quarti finale. Ma dalle parole di Henin, si conferma un aspetto: Djokovic motivato è riuscito a performare, e vincere. Lo sarà anche il prossimo anno?
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Definita la Top 10 conclusiva del 2024. Domina Sinner, Fritz lo scalatore, Djokovc scivola all’indietro

    Taylor Fritz, best ranking al n.4 – Foto Antonio Fraioli

    Con l’atto conclusivo delle ATP Finals fissato per stasera, già si può tirare un bilancio delle variazioni nella Top 10 ATP rispetto all’anno scorso. Il fatto che stasera a Torino vinca Jannik Sinner o Taylor Fritz non cambierà nella sostanza le posizioni già acquisite nel ranking Live. L’azzurro è saldamente sul trono del tennis maschile, e in caso di vittoria si porterà a casa ben 1500 punti, quelli assegnati al successo nel torneo con un percorso netto, andando così a rafforzare ancor più la sua posizione. Attualmente Sinner ha 11.330 punti, se vincerà il titolo toccherà gli 11.830, una cifra da capogiro che lo pone tra i migliori di sempre punti accumulati, con una distanza di sicurezza enorme sugli avversari. Infatti, con ben 3415 punti di margine su Zverev, l’azzurro è sicuro di restare n.1 anche dopo gli Australian Open 2025, pure nella malaugurata ipotesi di uno zero nel primo Slam dell’anno prossimo.
    Chi invece ha sfruttato alla grande la seconda parte di stagione e in particolare le Finals è Taylor Fritz, che con i punti guadagnati a Torino è sicuro di chiudere l’anno al best ranking di n,4, anche in caso di sconfitta stasera contro Jannik. Sorpasso già completato su Medvedev, mentre il terzo posto di Alcaraz resta piuttosto lontano.
    È curioso andare a vedere come è cambiata la Top 10 rispetto alla conclusione delle Finals 2023. Molti, e significativi sono gli spostamenti.
    Sinner guida la classifica, con un +3 rispetto al n.4 con cui ha terminato l’annata scorsa. Importante anche il salto compiuto da Zverev, n.2 quest’anno, un bel più 5 rispetto alla settima posizione di fine 2023. Cede un posto invece Carlos Alcaraz: lo spagnolo chiuse il 2023 come secondo nella classifica, mentre quest’anno, nonostante due Slam vinti, è clamorosamente dietro a Zverev, oltre a Sinner.
    Quarto è Fritz, con un bel +6 rispetto alla decima posizione di fine 2023, è lo scalatore dell’anno per quanto riguarda la top 10. Doppio passo indietro invece per Medvedev, che aveva terminato la scorsa annata come n.3 e invece oggi si ritrova al n.5, passato dal californiano.
    Le Finals, con la semifinale raggiunta a sorpresa, valgono a Ruud un bel sesto posto nel ranking attuale, figlio di una stagione più solida rispetto al suo deludente 2023, che aveva terminato fuori dalla top 10 all’undicesimo posto. Alla settima piazza troviamo Djokovic, un pesante -6 per il serbo, incapace quest’anno di vincere un solo torneo. Con la scelta di non difendere nemmeno il titolo delle Finals ha pagato un’altra importante perdita di punti. Da n.1 a n.7, Nole si ritrova nella posizione più bassa da moltissimi anni. Gli anni passano anche per lui…
    Anche Rublev scende rispetto a fine 2023, -3 per il russo, scivolato da quinto ad ottavo nel ranking. De Minaur invece chiude la sua miglior annata in carriera al nono posto, con un più tre posti rispetto al dodicesimo di fine 2023. Chiude la top 10 Dimitrov, bravo a scalare 4 posizioni rispetto alla classifica conclusiva dell’anno scorso.
    Altri tre giocatori terminano il 2024 con un calo sensibile rispetto alla fine dell’anno scorso e con l’uscita dalla top 10 di fine anno: Tsitsipas, adesso n.11, con un pesante -5 rispetto alla fine del 2023; Rune, caduto dall’ottava alla tredicesima piazza (anche per lui -5), e Hurkacz, penalizzato da seri problemi al ginocchio e passato dalla nona posizione di fine anno scorso al n.16, con un -7 complessivo.
    Tirando le somme, l’annata 2024 vede un ranking conclusivo molto diverso da quello di fine 2023. È terminato il dominio di Djokovic, Sinner e Alcaraz hanno preso il sopravvento insieme a Zverev, ancora incapace di vincere uno Slam ma protagonista di un’annata assai continua e consistente. Durante la off-season ormai alle porte avremo il tempo per altre analisi più approfondite.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Troicki parla dalla Serbia: “Djokovic si sta allenando duramente e sarà al 100% nel 2025. Potrebbe ingaggiare un coach leggendario”

    Victor Troicki insieme a Djokovic in una foto d’archivio

    Novak Djokovic ha deciso di saltare le Finals di Torino ma è tutt’altro in vacanza. La scelta di rinunciare alla kermesse degli 8 migliori della stagione è stata dettata dalla necessità di riposare e preparare a puntino fisico e tennis per presentarsi all’avvio del 2025 in grande forma, pronto a competere ad armi pari con Sinner, Alcaraz e gli altri top player per gli Slam. Lo assicura anche Victor Troicki, storico amico di Novak e oggi capitano del team serbo di Davis. Troicki ha rilasciato una breve dichiarazione al media nazionale SportKlub, nel quale racconta il suo incontro con Djokovic, e parla anche di un’indiscrezione sul possibile prossimo coach dell’ex n.1.
    “Ho visto Novak brevemente qualche giorno fa e mi ha fatto molto piacere sapere che è pronto per iniziare la nuova stagione al 100%”. Racconta Troicki. “Se è così, credo davvero che sia molto motivato e voglia tornare l’anno prossimo nella giusta luce. Quest’anno il suo obiettivo principale erano i Giochi Olimpici e ha dimostrato che, quando vuole davvero qualcosa, può realizzarlo, è stato così per tutta la sua carriera. Se si allenerà bene, potremo aspettarci che vinca ancora dei titoli importanti. Ha tempo per prepararsi adeguatamente”.
    Le dichiarazioni di Troicki si chiudono sul discorso coach. Attualmente Novak non ne ha uno, ma… “Ho anche sentito che inserirà nella sua squadra di un grande allenatore. Chi? Si parla di un personaggio leggendario, ma queste sono solo voci” chiude Victor. Una frase sibillina che lascia spazio all’immaginazione. Quale coach “leggendario” potrebbe affiancare Djokovic nell’ultima fase della sua carriera?
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2024: tra record e bilanci di fine stagione. Ruud nella storia, Alcaraz verso i 10 milioni di dollari, Djokovic pensa all’Australia

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Le ATP Finals 2024 hanno portato alla luce diversi spunti interessanti per quanto riguarda i protagonisti del tennis mondiale. Carlos Alcaraz, eliminato nella fase a gironi a Torino, può comunque sorridere per una stagione economicamente straordinaria: lo spagnolo ha già accumulato 9.850.338$ in prize money, cifra che potrebbe superare i 10 milioni considerando i potenziali bonus della Coppa Davis.
    Novak Djokovic chiuderà l’anno come numero 7 del ranking ATP, un piazzamento notevole considerando i pochi tornei disputati. Il serbo si presenterà agli Australian Open 2025 in una posizione del seeding che potrebbe portarlo ad affrontare nei quarti uno tra Sinner, Alcaraz, Zverev o Medvedev (con il russo che potrebbe ancora perdere la quarta posizione).
    Casper Ruud continua a brillare alle ATP Finals, raggiungendo le semifinali nelle sue prime tre partecipazioni al torneo dei maestri. Un’impresa riuscita in precedenza solo a sette leggende del tennis, tra cui Federer, Lendl, Connors e Vilas.
    Andrey Rublev lascia Torino senza vittorie dopo la sconfitta con Ruud, ma con importanti lezioni apprese sulla gestione mentale: “Mi sento molto bene. Due settimane fa avrei detto che essere qui era già più che sufficiente”, ha dichiarato il russo in conferenza stampa. “Ho giocato tre buone partite con la mentalità giusta. La lezione più importante è mantenerla così per il prossimo anno, essere così per la maggior parte del tempo”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Vajda rivela: “Con Djokovic un viaggio incredibile, dall’ambizione alla storia”

    Marian Vajda, ex allenatore di Novak Djokovic, ha condiviso in un’intervista a Sport Alo alcuni momenti emozionanti del suo rapporto con il campione serbo, rivelando dettagli toccanti sulla loro reazione dopo la conquista dell’oro olimpico a Parigi. Il legame che va oltre lo sport“È stato davvero incredibile collaborare con Novak per 15 anni, essere al […] LEGGI TUTTO

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    Del Potro: L’ultimo saluto al tennis con Djokovic a Buenos Aires: “Novak è stato davvero speciale”

    Juan Martin Del Potro nella foto – foto getty images

    Il prossimo 1° dicembre, Buenos Aires ospiterà un evento speciale: Juan Martín del Potro darà il suo addio definitivo al tennis in un match di esibizione contro Novak Djokovic. Un’occasione che segna il vero congedo dal tennis professionistico per il campione argentino, già ritiratosi due anni fa a causa di un persistente infortunio al ginocchio.
    In una recente intervista a La Nación, del Potro ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera: “Volevo diventare numero uno. E sentivo di poterlo essere. Ma mi sono rotto il ginocchio,” ha confessato l’argentino. Nonostante questo sogno incompiuto, ‘Delpo’ guarda alla sua carriera con grande serenità: “Ho superato tutte le aspettative che avevo nel tennis. Per me è stato un onore aver fatto la mia carriera al fianco di Novak, Rafa, Roger, Wawrinka, Murray, Ferrer. Vado a dormire tranquillo dicendomi: ‘È tutto qui, cos’altro potrei chiedere al tennis?’”
    Il match di esibizione è nato da un incontro speciale durante l’ultimo Miami Open. Del Potro ha raccontato il momento in cui Djokovic lo ha invitato a cena per discutere dell’evento: “Durante una cena incredibile, mi ha chiesto se le voci sul match fossero vere. Gli ho detto che si sarebbe potuto realizzare solo se lui avesse voluto accompagnarmi in quel giorno. E mi ha risposto: ‘Conta su di me per qualsiasi cosa in cui possa aiutarti’.”
    L’argentino non nasconde la sua emozione per la disponibilità mostrata dal campione serbo: “È stato molto emozionante per me perché un personaggio come lui, con il calendario fitto che ha, con tutto quello che si gioca settimana dopo settimana, e le migliaia di offerte che riceve, faccia una pausa e venga per un paio d’ore in Argentina per stare con me e con la gente che lo ama, è stato davvero speciale.”
    Questo evento non sarà solo un addio al tennis per del Potro, ma anche una celebrazione della sua straordinaria carriera e dei legami speciali che lo sport può creare tra i suoi protagonisti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic, in Serbia ipotizzano un 2025 con solo 11 tornei

    Novak Djokovic

    La decisione di Novak Djokovic di non giocare le ATP Finals di Torino, anche se praticamente qualificato, ha fatto molto discutere in Serbia. Il campione di Belgrado ha raggiunto quello che aveva dichiarato essere il suo principale obiettivo del 2024: l’oro olimpico a Parigi. Ha comunicato di non poter giocare la prossima settimana per un “infortunio in corso” non meglio precisato, ma hanno fatto il giro del mondo le sue foto alle Maldive con la famiglia, ed è noto da mesi il suo impegno in Argentina (1° dicembre) per salutare l’amico Del Potro in una esibizione. Tutti fatti che da settimane avevano spinto i colleghi serbi ad affermare che Novak non sarebbe comunque arrivato alle Finals.
    A questo punto, è molto aperto il dibattito su cosa ne sarà di Djokovic il prossimo anno. Sarà il suo ultimo sul tour? E quanto giocherà? Visto che già nel 2024 Novak ha disputato meno tornei, sulla stampa nazionale si ipotizza quel che potrebbe essere il suo schedule del 2025. È ovviamente una ipotesi, ma vedendo la storia di Djokovic e dove di solito ha scelto di giocare, questo potrebbe essere il suo calendario della prossima stagione.
    Non avendo disputato un match ufficiale dalla sconfitta patita vs. Sinner a Shanghai, Djokovic potrebbe iniziare il 2025 con l’ATP di Brisbane, per arrivare agli Australian Open con una manciata di match nelle gambe. Quindi sicura la sua presenza a Melbourne, lo Slam più vittorioso nella sua carriera. Dopo la trasferta australiana, il serbo potrebbe ripresentarsi direttamente in California ad Indian Wells, il Masters 1000 più amato dai giocatori. Quindi niente presenza a Miami e via sulla terra battuta di casa, a Monte Carlo. Si ipotizza che quindi Novak potrebbe saltare Madrid e giocare invece a Roma, torneo che ama molto e che ha vinto in ben 6 edizioni (ultima nel 2022). Due tornei sul rosso prima di Roland Garros, e quindi diretto a Wimbledon, senza tornei su erba in preparazione, per quel che potrebbe essere il suo grande obiettivo stagionale. Dopo il più storico torneo dell’anno, Djokovic potrebbe ripresentarsi a Cincinnati per un Masters 1000 che ben conosce ed è ideale a preparare US Open. Concluso il torneo di New York, è da verificare che giocherà la Davis Cup, prima di Shanghai, torneo al quale è tornato quest’anno e che potrebbe scegliere di giocare anche nel 2025. Resta ovviamente un’incognita le ATP Finals, perché dovrebbe essersi qualificato con ottimi risultati stagionali, e magari – se volesse tornare a giocarle – potrebbe buttarsi nel rinnovato torneo di Parigi nella nuova sede per acciuffare i punti eventualmente mancanti. Facendo il conto, con Davis come grande incognita, sarebbero 11 tornei.
    Questo è quel che ipotizzano in Serbia per il 2025 di Djokovic. Secondo Goran Ivanisevic, uno che lo conosce molto bene avendo lavorato assieme con grandi risultati per anni, se Novak sarà motivato potrà ancora vincere e battagliare alla pari con Sinner e Alcaraz nella prossima stagione. Ma che motivazione avrà? Forse decisivi saranno i suoi risultati: se tornasse a vincere e battere i due giovani leader del tennis attuale potrebbe ritrovare vigore e voglia di spingere a tutta; in caso contrario chissà che, a 38 anni, non pensi seriamente al futuro…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO