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    Il sondaggio di Nick Kyrgios per parlare di Novak Djokovic

    Nick Kyrgios AUS, 1995.04.27

    Nick Kyrgios non poteva perdersi questa occasione ed ha commentato l’episodio accaduto a Novak Djokovic agli Us Open con un sondaggio: “Fate finta che ci fossi io al posto di Djokovic. Per aver accidentalmente colpito con una palla un raccattapalle alla gola, quanti anni di sospensione mi sarei preso?“.

    Swap me for jokers incident. ‘Accidentally hitting the ball kid in the throat’ how many years would I be banned for?
    — Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) September 6, 2020 LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic: “devo riguardarmi dentro e lavorare sulla mia delusione e convertire tutto questo in una lezione per la mia crescita e il mio sviluppo come giocatore e come essere umano”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic attraverso il suo account Instagram, ha scritto questo messaggio.
    “Tutta questa situazione mi ha lasciato triste e vuoto. Ho chiesto notizie della giudice di linea e il torneo mi ha detto che grazie a Dio sta bene. Sono molto dispiaciuto di averle causato così tanto stress. Così involontario. Così sbagliato. Non rivelerò il suo nome a rispetto della sua privacy. Per quel che riguarda la squalifica, devo riguardarmi dentro e lavorare sulla mia delusione e convertire tutto questo in una lezione per la mia crescita e il mio sviluppo come giocatore e come essere umano. Mi scuso con lo US Open e con tutte le persone coinvolte nell’evento per il mio comportamento. Sono molto grato al mio team e alla mia famiglia per essere la mia ancora di supporto, e ai miei tifosi per essere sempre al mio fianco. Grazie, e mi dispiace”.

    Il gesto che ha compromesso gli Us Open per Novak Djokovic

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    L’USTA rilascia dichiarazione dopo la squalifica di Novak Djokovic. Il serbo lascia Flushing Meadows senza fare la conferenza stampa

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    L’USTA ha rilasciato una dichiarazione dopo la squalifica di Novak Djokovic.
    “In accordo con il rulebook degli Slam, avendo ‘intenzionalmente colpito in modo pericoloso una pallina trascurando le possibili conseguenze, il supervisor dello US Open ha squalificato Novak Djokovic dal torneo. A causa della squalifica, Djokovic perderà i punti guadagnati e sarà multato dell’ammontare del montepremi vinto in aggiunte alle altre sanzioni legate all’incidente che verranno disposte“.
    Il mondo del tennis è scioccato dalla squalifica di Novak Djokovic dagli US Open, dopo aver colpito un giudice di linea con una pallina.Molti ora attendono le spiegazioni del numero uno del mondo, ma quello che è certo è che questo, almeno questa domenica, non dovrebbe accadere.

    Secondo i giornalisti presenti a Flushing Meadows, Nole ha lasciato l’Arthur Ashe Stadium subito dopo aver abbandonato il Grand Slam nordamericano.
    Ora, se la conferenza stampa verrà annullata, Djokovic dovrà pagare una multa di $ 20.000, che non sarà affatto un problema per il tennista serbo.
    Il gesto che ha compromesso gli Us Open per Novak Djokovic

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    Jurgen Melzer duro con Novak Djokovic e la nuova associazione: “ha pianificato le cose alle spalle di tutti, una cosa del genere non può accadere”

    Il numero uno del mondo Novak Djokovic è stato uno dei fondatori della World Tennis Players’ Association, ma non tutti sono d’accordo come per esempio Jurgen Melzer: “Una buona rappresentazione dei giocatori può essere fatta solo con l’ATP coinvolta. Come si può fare una cosa del genere senza coinvolgere l’ATP? Non capisco quale influenza possa […] LEGGI TUTTO

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    Djokovic e la nuova associazione: “Nessun boicottaggio o tour parallelo. Vorrei che Roger e Rafa si unissero a noi”

    Djokovic, vince il 1000 di Cincinnati e parla della PTPA

    Dopo aver alzato il 35esimo titolo Masters 1000 in carriera nella “bolla” di Flushing Meadows, Novak Djokovic ha parlato diffusamente del progetto lanciato ufficialmente insieme a molti colleghi, la neonata PTPA (Professional Tennis Players Association).
    “Sono stato parte del Player Council per molti anni, e considero questa esperienza molto importante” dichiara il n.1 del mondo. “Il gruppo di giocatori con cui mi sono ritrovato adesso è probabilmente il migliore degli ultimi anni. La comunicazione è assai migliore, anche se è chiarissimo che ci sono diverse cose di questo sistema e di questa struttura che sono molto complicate, è un sistema molto complesso.
    Per quanto riguarda la nuova associazione dei giocatori, per prima cosa dico che questa non è una idea nuova, non nasce dal niente. Questo è stato un progetto di molti giocatori e di molte generazioni. Per esempio nella sua epoca Andy Roddick fu una delle voci principali e più forti tra i tennisti per un cambiamento. Siamo uno dei pochi sport a livello globale che non ha una associazione dei giocatori formata unicamente dai giocatori. Di questo abbiamo discusso da moltissimo tempo, direi decenni.

    Così che ora non vengo a sedermi qua con voi e dirvi che questa associazione è una mia idea, o di Vasek (Pospisil, ndr). Credo assolutamente che questo sia un passo adeguato, perché unifica i giocatori. Ci permette di avere una piattaforma, una associazione in cui possiamo esprimere le nostre idee ed opinioni. Ho letto nella lettera degli altri membri del consiglio che loro credono che la ATP non possa coesistere con questa nuova associazione. Con tutto il rispetto, non sono d’accordo.

    Dal punto di vista legale, siamo sicuro al 100% di poter formare questa nuova associazione. Non è un sindacato, è una unione di giocatori. Non andremo a spingere per alcun tipo di boicottaggio e nemmeno a formare un circuito parallelo. Ho visto molte speculazioni perché questo è qualcosa di grande, però ripeto che non è affatto una nuova idea. Semplicemente questa generazione ha la possibilità di fare l’ultimo passo, questo spero. Andremo a riunirci oggi con i giocatori e il nostro obiettivo è vedere che ci sia l’appoggio da parte degli altri.

    Non abbiamo un numero minimo di giocatori che firmeranno l’ingresso nella associazione. Noi ci rivolgiamo ai top 500 del ranking individuale e nei top 200 del doppio, e spero che potremo unire a noi la maggior parte dei colleghi. Sappiamo che la cosa più probabile è che questo non succeda oggi (ieri sera, ndr), ma lasceremo passare del tempo per le decisioni di ognuno. Dobbiamo iniziare da qualche parte. La stampa dice che questo sarà positivo solo per i giocatori, non sono d’accordo. Sarà positivo per tutto il tennis, se una associazione come la nostra è stata un passo avanti in altri sport.
    Sarei felice se Roger e Rafa fossero dei nostri, chiaramente. Vorrei poter contare su tutti. Però capisco che ci sono opinioni diverse, pensano che questo non sia il momento giusto. Io credo che questo invece sia il momento. Sempre è il momento. E’ come quando hai un figlio, o mai è il momento oppure lo è sempre. Questa associazione è qualcosa che sta bollendo in pentola da più di 20 anni. Non abbiamo le risposte ad ogni domanda, non sappiamo ancora quali saranno i rappresentanti dei giocatori, anche se abbiamo una idea ampia di come sarà la associazione. Avremo i nostri amministratori legali e riunioni annuali. In questo momento stiamo cercando di farci una idea di quanti tennisti pensano di unirsi all’iniziativa. Partiamo adesso da qua”.
    Djokovic quindi tira dritto, insieme a molti colleghi (tra cui Matteo Berrettini, che ha firmato il proprio ingresso nella neonata associazione), con parole ferme ma chiare. L’idea pare quella di rafforzare il potere contrattuale dei giocatori verso l’ATP, i tornei (inclusi gli Slam), sponsor e media. Nega totalmente la possibilità di uno strappo, ma quando si apre un fronte del genere, lo sviluppo di una “guerra” (perché in fin dei conti, lo è) diventa spesso imprevedibile; ancor più vista la netta chiusura dell’ATP e diversi altri top players. La pentola bolliva a fuoco medio da molto tempo. Djokovic & compagni hanno messo il fuoco a tutta…

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO