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    Djokovic e la nuova associazione: “Nessun boicottaggio o tour parallelo. Vorrei che Roger e Rafa si unissero a noi”

    Djokovic, vince il 1000 di Cincinnati e parla della PTPA

    Dopo aver alzato il 35esimo titolo Masters 1000 in carriera nella “bolla” di Flushing Meadows, Novak Djokovic ha parlato diffusamente del progetto lanciato ufficialmente insieme a molti colleghi, la neonata PTPA (Professional Tennis Players Association).
    “Sono stato parte del Player Council per molti anni, e considero questa esperienza molto importante” dichiara il n.1 del mondo. “Il gruppo di giocatori con cui mi sono ritrovato adesso è probabilmente il migliore degli ultimi anni. La comunicazione è assai migliore, anche se è chiarissimo che ci sono diverse cose di questo sistema e di questa struttura che sono molto complicate, è un sistema molto complesso.
    Per quanto riguarda la nuova associazione dei giocatori, per prima cosa dico che questa non è una idea nuova, non nasce dal niente. Questo è stato un progetto di molti giocatori e di molte generazioni. Per esempio nella sua epoca Andy Roddick fu una delle voci principali e più forti tra i tennisti per un cambiamento. Siamo uno dei pochi sport a livello globale che non ha una associazione dei giocatori formata unicamente dai giocatori. Di questo abbiamo discusso da moltissimo tempo, direi decenni.

    Così che ora non vengo a sedermi qua con voi e dirvi che questa associazione è una mia idea, o di Vasek (Pospisil, ndr). Credo assolutamente che questo sia un passo adeguato, perché unifica i giocatori. Ci permette di avere una piattaforma, una associazione in cui possiamo esprimere le nostre idee ed opinioni. Ho letto nella lettera degli altri membri del consiglio che loro credono che la ATP non possa coesistere con questa nuova associazione. Con tutto il rispetto, non sono d’accordo.

    Dal punto di vista legale, siamo sicuro al 100% di poter formare questa nuova associazione. Non è un sindacato, è una unione di giocatori. Non andremo a spingere per alcun tipo di boicottaggio e nemmeno a formare un circuito parallelo. Ho visto molte speculazioni perché questo è qualcosa di grande, però ripeto che non è affatto una nuova idea. Semplicemente questa generazione ha la possibilità di fare l’ultimo passo, questo spero. Andremo a riunirci oggi con i giocatori e il nostro obiettivo è vedere che ci sia l’appoggio da parte degli altri.

    Non abbiamo un numero minimo di giocatori che firmeranno l’ingresso nella associazione. Noi ci rivolgiamo ai top 500 del ranking individuale e nei top 200 del doppio, e spero che potremo unire a noi la maggior parte dei colleghi. Sappiamo che la cosa più probabile è che questo non succeda oggi (ieri sera, ndr), ma lasceremo passare del tempo per le decisioni di ognuno. Dobbiamo iniziare da qualche parte. La stampa dice che questo sarà positivo solo per i giocatori, non sono d’accordo. Sarà positivo per tutto il tennis, se una associazione come la nostra è stata un passo avanti in altri sport.
    Sarei felice se Roger e Rafa fossero dei nostri, chiaramente. Vorrei poter contare su tutti. Però capisco che ci sono opinioni diverse, pensano che questo non sia il momento giusto. Io credo che questo invece sia il momento. Sempre è il momento. E’ come quando hai un figlio, o mai è il momento oppure lo è sempre. Questa associazione è qualcosa che sta bollendo in pentola da più di 20 anni. Non abbiamo le risposte ad ogni domanda, non sappiamo ancora quali saranno i rappresentanti dei giocatori, anche se abbiamo una idea ampia di come sarà la associazione. Avremo i nostri amministratori legali e riunioni annuali. In questo momento stiamo cercando di farci una idea di quanti tennisti pensano di unirsi all’iniziativa. Partiamo adesso da qua”.
    Djokovic quindi tira dritto, insieme a molti colleghi (tra cui Matteo Berrettini, che ha firmato il proprio ingresso nella neonata associazione), con parole ferme ma chiare. L’idea pare quella di rafforzare il potere contrattuale dei giocatori verso l’ATP, i tornei (inclusi gli Slam), sponsor e media. Nega totalmente la possibilità di uno strappo, ma quando si apre un fronte del genere, lo sviluppo di una “guerra” (perché in fin dei conti, lo è) diventa spesso imprevedibile; ancor più vista la netta chiusura dell’ATP e diversi altri top players. La pentola bolliva a fuoco medio da molto tempo. Djokovic & compagni hanno messo il fuoco a tutta…

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    E’ ufficiale: è stata creata una nuova associazione di giocatori e ha già una foto di famiglia. C’è anche Matteo Berrettini

    E’ ufficiale: è stata creata una nuova associazione di giocatori e ha già una foto di famiglia. C’è anche Matteo Berrettini

    È un momento storico per il tennis mondiale. Per la prima volta dal 1972, un gruppo di giocatori si è riunito per creare un’associazione di tennis. La PTPA – Professional Tennis Players Association – è nata questo sabato 29 agosto 2020, e conta quasi un centinaio di nomi in questo primo gruppo di firmatari, di cui 65 compaiono nella prima fotografia di famiglia.
    Novak Djokovic e Vasek Pospisil sono i leader, ma il gruppo ha volti noti come Diego Schwartzman, Matteo Berrettini, Oliver Marach, Ryan Harrison, Christian Harrison, Ivo Karlovic, Nikola Mektic, Andrej Martin, Franko Skugor, Aisam Qhreshi, Mate Pavic, Ivan Dodig, Hugo Dellien, Guido Pella, (entrambi assenti), Rohan Boppana, Aljaz Bedene, Filip Krajinovic, Damir Dzumhur, Taylor Fritz, Hubert Hurzkacz, Cristian Garín, Sumit Nagal, Jozef Kovalik, Leonardo Mayer, Taro Daniel Marton Fucsovics, Corentin Moutet o Tommy Paul.

    Il messaggio è stato inizialmente condiviso da Novak Djokovic e Vasek Pospisil sui social network, seguito da una serie di condivisioni con molti dei tennisti che hanno scelto di firmare questa prima lettera di principi. “La Professional Tennis Players Association (PTPA) non è nata per combattere, disturbare o causare problemi all’interno o all’esterno del tour. Esiste semplicemente per unificare i giocatori, far sentire la nostra voce e avere un impatto sulle decisioni che vengono prese e che influenzano le nostre vite e i nostri mezzi di sussistenza”.
    Ricordiamo che Roger Federer, Rafael Nadal, Kevin Anderson e Bruno Soares erano contrari a questa decisione. LEGGI TUTTO

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    Tabellone US Open 2020: Djokovic e Thiem le prime due teste di serie, buon sorteggio per gli azzurri

    Nella tarda serata di ieri è stato sorteggiato il tabellone degli US Open 2020, un edizione che vedrà parecchie defezioni vista l’emergenza Covid-19 che ha stravolta l’intera stagione tennistica e non solo. I forfait principali sono quelli di Nadal, Federer, Wawrinka, Kyrgios, Monfils, Nishikori e l’azzurro Fognini. Le prime quattro teste di serie del seeding sono Djokovic, Thiem, Medvedev e Tsitsipas, senza dimenticare il nostro Berrettini (numero sei).
    Tabellone US Open, commento al tabellone
    Il serbo Djokovic esordirà contro il bosniaco Dzumhur, più soft sulla carta il primo turno per Thiem che affronterà lo spagnolo Munar non particolarmente pericoloso sul veloce, mentre Medvedev e Tsitsipas giocheranno rispettivamente contro l’argentino Delbonis e l’iberico Ramos-Vinolas. Teoricamente anche l’esordio di Berrettini non dovrebbe essere particolarmente complicato visto che se la dovrà vedere contro il quasi trentaseienne giapponese Soeda. Tutto sommato un sorteggio buono per gli azzurri, eccezion fatta per il giovane Sinner che incrocerà la testa di serie numero 11, vale a dire il russo Khachanov e in parte per per Seppi che è stato sorteggiato con l’americano Tiafoe molto insidioso sul veloce e per Sonego che incontrerà Mannarino (testa di serie numero 32). Invece per il redivivo Murray ci sarà l’ostacolo nipponico Nishioka.
    Tra gli incontri più interessanti di primo turno troviamo il derby statunitense Isner-Johnson, Opelka-Goffin, Gojowczyk-Hurkacz, Anderson-Zverev, Millman-Basilashvili e Karlovic-Gasquet.
    US Open 2020, il primo turno degli azzurri
    [6] M. Berrettini vs G. SoedaL. Sonego vs [32] A. MannarinoJ. Sinner vs [11] K. KhachanovG. Mager vs M. KecmanovicS. Travaglia vs J. ThompsonA. Seppi vs F. TiafoeS. Caruso vs J. DuckworthM. Cecchinato vs L. HarrisP. Lorenzi vs B. NakashimaF. Gaio vs R. Berankis
    Questi invece i teorici ottavi di finale in ordine di tabellone
    [1] N. Djokovic vs [16] J. Isner[12] D. Shapovalov vs [7] D. Goffin[4] S. Tsitsipas vs [13] C. Garin[9] D. Schwartzman vs [5] A. Zverev[6] M. Berrettini vs [10] A. Rublev[14] G. Dimitrov vs [3] D. Medvedev[8] R. Bautista Agut vs [11] K. Khachanov[15] F. Auger-Aliassime vs [2] D. Thiem
    Tabellone US Open 2020: il tabellone completo
    PARTE ALTA
    (1) Djokovic vs DzumhurEdmund vs BublikSousa vs MmohMartinez vs (28) Struff
    (20) Carreno Busta vs UchiyamaKrueger vs SousaGaio vs BerankisJohnson vs (16) Isner
    (12) Shapovalov vs KordaKwiatowski vs KwonSafwat vs SimonKoepfer vs (19) Fritz
    (26) Krajinovic vs YmerGiron vs PolmansL. Harris vs CecchinatoOpelka vs (7) Goffin
    (4) Tsitsipas vs Ramos VinolasCressy vs KovalikLondero vs DonskoyAndujar vs (27) Coric
    (18) Lajovic vs GerasimovTravaglia vs ThompsonBalazs vs KukushkinBlanch vs (13) Garin
    (9) Schwartzman vs NorrieJung vs CoriaDavidovich Fokina vs NovakGojowczyk vs (24) Hurkacz
    (32) Mannarino vs SonegoSock vs CuevasLorenzi vs NakashimaAnderson vs (5) Zverev
    PARTE BASSA
    (6) Berrettini vs SoedaSugita vs HumbertRuusuvuori vs BedeneMcDonald vs (30) Ruud
    (17) Paire vs MajchrzakCaruso vs DuckworthDaniel vs BarrereChardy vs (10) Rublev
    (14) Dimitrov vs PaulFucsovics vs DellienTiafoe vs SeppiMillman vs (22) Basilashvili
    (29) Pella vs WolfLopez vs Carballes BaenaO’Connell vs DjereDelbonis vs (3) Medvedev
    (8) Bautista Agut vs SandgrenMager vs KecmanovicPospisil vs KohlschreiberL. Mayer vs (25) Raonic
    (21) De Minaur vs MartinKarlovic vs GasquetKuznetsov vs QuerreySinner vs (11) Khachanov
    (15) Auger-Aliassime vs MonteiroMurray vs NishiokaMoutet vs VeselySeyboth Wild vs (23) Evans

    (31) Cilic vs KudlaGombos vs AlbotNagal vs KlahnMunar vs (2) Thiem LEGGI TUTTO

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    Kyrgios attacca ancora Novak Djokovic: «Quando avrebbe potuto mostrare una maggiore leadership e umiltà, è scomparso»

    Nick Kyrgios AUS, 1995.04.27

    Nick Kyrgios, assente dalla bolla di New York per preservarsi di fronte alla pandemia che il mondo sta vivendo, ha commentato questo mercoledì all’inizio della giornata la possibilità che Novak Djokovic, leader della classifica ATP, concluda la stagione 2020 senza alcuna sconfitta. Il serbo ha ammesso questa possibilità in conferenza stampa, ma l’australiano assicura che, a prescindere da quello che accadrà, Djokovic ha già perso.

    “E’ un grandissimo tennista. Potrebbe finire imbattuto nel 2020 e non posso portarglielo via. Ma quando avrebbe potuto mostrare una maggiore leadership e di umiltà, è scomparso. La maggioranza delle persone dirà che ha perso a prescindere da tutto”, ha dichiarato su Twitter. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Novak Djokovic supererà Sampras come numero di settimane da n.1 del mondo il prossimo 21 settembre

    Novak Djokovic è il numero uno della classifica mondiale e l’ATP ha confermato questo lunedì che diventerà, il prossimo 21 settembre, il secondo giocatore della storia del tennis con il maggior numero di settimane nella classifica ATP. Il 33enne serbo, che è passato agli ottavi di finale dell’ATP Masters 1000 di Cincinnati, ha visto Dominic […] LEGGI TUTTO

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    Djokovic lamenta ancora un problema al collo e dichiara: «Il Grand Stand è più veloce del 30% rispetto allo scorso anno»

    Novak Djokovic, leader della classifica mondiale, ha analizzato questo lunedì a fine serata la sua prima vittoria nell’ATP Masters 1000 di Cincinnati, che lo mantiene imbattuto nella stagione 2020, con 19 vittorie e 0 sconfitte. Il 33enne serbo ha dovuto sudare molto davanti a Ricardas Berankis e ha ammesso problemi al collo e anche difficoltà […] LEGGI TUTTO

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    Us Open: Serena Williams e Novak Djokovic sono andati in case in affitto da almeno 50 mila dollari a settimana. Andy Murray “Erano incredibilmente costose e non pensavo avesse senso”

    Serena Williams e Novak Djokovic, due dei protagonisti degli US Open di quest’anno, hanno scelto di non alloggiare in uno dei due hotel della bolla che la federazione americana ha allestito per i loro due tornei a New York – Cincinnati e gli US Open – e hanno scelto l’altra opzione che avevano a disposizione: […] LEGGI TUTTO