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    Dove vedere Finale Atp Roma Djokovic-Schwartzman, streaming gratis e diretta tv in chiaro?

    Dopo una fantastica settimana all’insegna del bel tennis, siamo ormai giunti alla Finale del Masters 1000 di Roma 2020, con Djokovic e Schwartzman pronti a fronteggiarsi per vincere l’ambito titolo. Djokovic-Schwartzman si preannuncia un match interessante tra i due tennisti che hanno espresso il miglior gioco in questo torneo.

    Djokovic-Schwartzman: orario, luogo e precedenti
    Il match Djokovic-Schwartzman, valido per la finale dell’Atp di Roma 2020, si terrà a Roma non prima delle ore 17.00. Ci sono quattro precedenti Djokovic-Schwartzman, tutti vinti dal tennista croato. L’ultimo precedente risale agli Australian Open 2020 quando Novak Djokovic si sbarazzò del tennista tedesco per tre set a zero (6-3, 6-3, 6-4).
    Dove vedere finale Atp Roma Djokovic-Schwartzman, streaming gratis e diretta tv in chiaro?

    Il match Djokovic-Schwartzman, valido per la finale del Masters 1000 di Roma, verrà trasmesso in diretta tv in chiaro su Supertennis (canale 64 del digitale terrestre) e a pagamento su Sky Sport (canale 201 o 205). Per tutti coloro che sono abbonati a Sky, possono seguire lo streaming gratis di Djokovic-Schwartzman attraverso la piattaforma Sky Go, disponibile su tutti i dispositivi mobili come smartphone, pc e tablet.Altri due modi alternativi per vivere le emozioni del match Djokovic-Schwartzman, valido per la finale dell’Atp di Roma, è seguirlo in streaming gratis su Bet 365, sito di scommesse italiano con licenza AAMS o acquistando uno dei pacchetti disponibili su Now Tv. LEGGI TUTTO

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    Open Court: IBI20, un torneo ricco di sorprese (di Marco Mazzoni)

    Sorprendenti. Questo l’aggettivo più calzante per gli IBI20, oggi arrivati alle semifinali. Alla vigilia la sensazione che potesse essere un torneo diverso dal “solito”, con i “soliti” sempre in fondo, aleggiava nell’aria. Il 2020 non è un annata qualunque, il nostro amato tennis alla fine è parte del nostro vivere, scorre con i problemi e le situazioni che affrontiamo ogni giorno. Il maledetto lockdown, l’impossibilità a viaggiare, la difficoltà nell’allenarsi e competere hanno prodotto una spallata allo status quo. Finora abbiamo avuto una finale Slam a NYC tutta nuova, ed un nuovissimo campione. Che possa succedere anche a Roma? C’è una discreta probabilità, anche se l’unico campione rimasto in gara è il “cannibale” Djokovic, pronto a vincere ancora un Masters 1000, ancora Roma, e riprendersi quella prima pagina gettata al vento con quella pallata gettata maldestramente… Tuttavia una vittoria del “Djoker” non è così scontata.
    Novak ha faticato tanto in questo torneo, quasi mai è riuscito a trovare il picco di prestazione e soprattutto mantenerlo. Krajinovic è un buonissimo giocatore, nel loro incontro Filip è riuscito a metterlo sotto con il suo tennis preciso e geometrico. Ieri altra prestazione così così per il n.1: contro Koepfer ha mostrato dei vuoti clamorosi, amplificati dalla forma irreale del tedesco, tosto all’inverosimile e bravissimo ad azzeccare una settimana che, chissà, gli cambierà la carriera. La ragione dice che Djokovic possa solo crescere. Magari finora ha giocato sempre col freno a mano tirato, tantissime volte in carriera è entrato nei tornei con una condizione incerta per poi… BOOM…! alza il livello in un attimo e diventa ingiocabile. La sensazione (visto anche dal campo) è quello di un atleta ben preparato ma coi nervi scoperti. Basta un nonnulla per farlo esplodere o implodere, a seconda di come la vediamo. Come se la rabbia esternata in modo scomposto a US Open covasse da tempo e non riuscisse a trovare una via d’uscita. Una furia, una mancanza di serenità che al primo momento di tensione agonistica gli si rivolta contro, lo trascina in una palude infida ed esterna la parte peggiore di lui. È evidente che il 2020 (eccetto l’inizio di stagione perfetto) non sia andato esattamente bene sul piano personale, e questo forse adesso gli sta presentando il conto anche in campo. Vedremo oggi come andrà. Contro Ruud è favorito. Forse il rampante norvegese non ha le armi per stroncarlo; forse il ritmo arrotato perfezionato alla Rafa Nadal Academy può metterlo sotto stress, e chissà… Tra qualche ora sapremo. Ruud è uscito benissimo dalla vittoria su Berrettini, ultimo azzurro in gara dopo un torneo a fortissime tinte nazionali. Resterà nella memoria anche come il torneo di Musetti, dei record degli azzurri, e purtroppo anche come quello di una chance sprecata per Matteo… Non era facile la partita, ma trovare nei quarti di Roma un avversario “migliore” di Ruud non capiterà spesso.

    Parte bassa, semifinale totalmente imprevista ma assolutamente intrigante. Schwartzman ieri ha CAMMINATO SULLE ACQUE. Ho avuto la fortuna di vedermela tutta sul Centrale insieme ad altre 40 persone (contate una x una…). Un Nadal non così malvagio è stato sconfitto sul piano del gioco e della spinta da un piccoletto con il motorino nelle gambe, la dinamite nel braccio ed un cuore immenso. Diego non mai tremato, nemmeno quando ha perso due volte il servizio nel secondo set, imponendo subito il contro break. Ha giocato la partita perfetta. Ha sfidato la potenza del diritto di Rafa per poi girare col rovescio sull’angolo aperto. Ha risposto con una continuità e lunghezza degna del miglior Djokovic. Ha retto l’impatto del “Rey” con una solidità mentale e fisica irreale. Nadal alla fine ha reso merito all’argentino ma è stato molto, troppo critico con se stesso. L’unico appunto che gli si può fare è quello di non aver ricavato granché con la prima di servizio, e di esser stato un po’ corto nel palleggio nel primo set. Ma i meriti di super-Diego sono stati nettamente superiori ai demeriti di Rafa. Infatti vorrei sottolineare un momento che forse in tv non si è visto: subito dopo il match point, tutto il clan Nadal (soprattutto il padre Sebastian, seduto vicino alla panchine dell’argentino) si è letteralmente alzato in piedi ad applaudire Schwartzman, dando il giusto tributo ad una prestazione mostruosa. Se quella di ieri è stata solo la 40esima partita su terra persa da Nadal sulla terra (dal 2002, INCREDIBILE!), beh, vuol dire che l’impresa resterà negli annali. Cosa aspettarsi allora oggi da Diego? Non facile saperlo. Come avrà dormito? Come avrà metabolizzato questa partita? Come sarà a livello fisico oltre che mentale dopo cotanto sforzo? Lo sapremo solo oggi. Da un lato potrebbe esser ancor più galvanizzato; dall’altro potrebbe esser un filo scarico, e… di fronte avrà un altro talento mancino in grandissima forma fisica e tecnica: Denis “Showtime” Shapovalov.
    Il canadese ieri su Pietrangeli ha domato per la prima volta Dimitrov in una partita ad altissimo contenuto tecnico. Ha giocato pure bene Grigor, ma la strapotenza nella spinta e la quantità di soluzioni di Denis ha prevalso. Nei momenti in cui Shapovalov serve bene è stato incontenibile. Clamorosa la sua facilità di accelerare, anche spingendo palle senza peso o molto basse. Ho visto tutta la partita nella “beata solitudine” di un Pietrangeli vuoto. È stato uno spettacolo alto dal punto di vista tecnico. Un privilegio esser lì ad ammirare la bellezza di un tennis ricco di talento ed adrenalina, e la crescita di un giovane può far “saltare il banco”. Denis è sempre un tennista umorale, un po’ instabile, ma se entra “in the zone” diventa ingestibile. Shapo ha trovato ritmo con la prima e con la risposta, questo è il termometro del suo tennis. Quando i colpi di inizio gioco vanno, significa che c’è con la testa e allora son dolori… Anche sul rosso, perché può gestire benissimo i tempi di gioco e entrare sulla palla sia a tutta che arrotando sui top spin ricevuti. Misteriosa la sua abilità nel palleggiare con buona rotazione e cambiare in un attimo spingendo una pallata secca, piena, velocissima. Ieri sera Denis ha prodotto una serie di vincenti straordinaria. Che match sarà oggi contro Schwartzman? Intanto sarà una prima volta. È un contrasto di stile totale, quindi gli ingredienti per una bellissima partita ci sono tutti. La speranza è che Diego non sia troppo stanco/scarico, e che Denis non avverta troppo la pressione dell’evento. Fare un pronostico è impossibile, ma una cosa è certa: se entrambi giocheranno bene, sarà il tennis a vincere.Buone semifinali a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nadal e Djokovic raggianti del ritorno del pubblico a Roma: “Ci mancano molto”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    La notizia è a dir poco sorprendente. Il torneo di Roma avrà la presenza del pubblico domenica e lunedì, giorni che riguardano rispettivamente le semifinali e la finale.
    In totale ci saranno un migliaio di spettatori con tutte le regole di sicurezza pubblica. Questa notizia ha lasciato tutti euforici e Rafa Nadal non ha fatto eccezione. “E’ fantastico che i tifosi possano tornare in modo sicuro. Non credo sia strano che le opinioni dei responsabili cambino in così poco tempo. Covid-10 rende tutto molto imprevedibile e le persone che prendono le decisioni devono stare attente. Anche se saranno pochi, è fantastico che ci potranno essere dei sostenitori sugli spalti”, ha detto in conferenza stampa.

    Anche Novak Djokovic ha lasciato una parola sul ritorno dei pubblico. “Spero che possa essere così, che ci sia il pubblico anche se pochi è sempre meglio che senza spettatori. Ci mancano molto i tifosi, sono molto importanti nella nostra carriera. Spero che questo accada e che ci siano persone sul campo centrale”. LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “Ingiusta la squalifica. C’era molta gente che aspettava che Djokovic facesse qualcosa di sbagliato”

    Goran Ivanisevic, allenatore di Novak Djokovic, ha rivelato questo fine settimana quanto siano state difficili le giornate di Djokovic dopo quello accaduto la scorsa settimana a New York, con il 33enne serbo che ha finito per essere squalificato dagli US Open dopo la famosa pallata alla gola al Giudice di Linea. Il croato, ex campione […] LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic difende la Giudice di Linea minacciata di morte sui social

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    La squalifica di Novak Djokovic agli Us Open ha creato tante polemiche e purtroppo sui social la questione è diventata pesante.
    All’indirizzo di Laura Clark, la giudice di linea colpita involontariamente da Novak, sono state scritte frasi pesantissime sui suoi profili social, con tanto di riferimenti alla morte del figlio Josh (avvenuta nel 2008) a causa di un incidente in bicicletta: “Non preoccuparti, lo raggiungerai presto”, uno dei commenti shock che si può leggere.

    A sua difesa, sui social, è intervenuto lo stesso tennista di Belgrado, che ha voluto calmare proprio coloro che stanno attaccando la donna… “La giudice di linea colpita dalla palla ha bisogno di supporto da parte della nostra comunità. Non ha fatto nulla di male. Vi chiedo di esserle vicina e di farle da supporto in questo periodo”. LEGGI TUTTO

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    Stepanek: “Ho parlato con Djokovic, sta soffrendo molto”

    Radek Stepanek è stato interpellato dalla CNN sul momento del suo amico Novak Djokovic, tornato nuovamente nella bufera dopo il fattaccio di New York. Un 2020 piuttosto “agitato” per il serbo, che pare stia vivendo discretamente male l’espulsione da un torneo in cui era nettamente il favorito per il titolo. Ricordiamo che Radek è stato (per poco tempo) anche all’angolo del n.1.
    “Sono riuscito a parlare con lui, e posso dire che è molto triste” ha dichiarato il ceco al network americano. “Sente un dolore profondo per aver fatto qualcosa di sbagliato ma senza l’intenzione di farlo. La situazione per lui è molto pesante perché tutti sappiamo quale sia la sua voglia di vincere. Novak è assolutamente determinato a terminare la propria carriera come il tennista con più Slam vinti nella storia, e sente di aver perso a New York una grandissima occasione di vincere un altro Major”.

    “Tutti commettiamo errori – continua Stepanek – e dobbiamo prendercene la responsabilità, però ritengo che sia esagerata la pressione e la quantità di critiche che gli sono state fatte. Lui sta cercando di fare le cose al meglio, sta attraversando la fase finale della carriera con la possibilità di diventare il più vincente di sempre, sente responsibilità e pressione per questo. Come tutti ha il diritto di sbagliare, è umano. Sta cercando rifugio nella sua famiglia in questo momento, per questo credo che sarà capace di reagire e trarre un insegnamento positivo. Tornerà ancor più forte e determinato a vincere”.
    Il riscatto arriverà a Roland Garros? “Aver la possibilità di giocare un altro Slam tra poche settimane è la miglior notizia per lui. Arriverà a Parigi e si dimenticherà di tutto, concentrato solamente sul proprio tennis, cercando la vittoria. Credo che avrà un’ottima oppurtunità per farcela e chiudere questa brutta pagina. Il pubblico? Novak ha fatto e dato moltissimo al nostro sport, e questo alla fine prevarrà su ogni altro aspetto. E’ vero che oggi Rafa e Roger sono più apprezzati, hanno più sostenitori, però se Novak recupererà bene chissà che cosa potrà accadere in futuro. Nel tennis e nello sport tutto cambia molto velocemente…”

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nikola Pilic sulla squalifica di Novak Djokovic: “Federer non sarebbe mai stato squalificato per una gesto del genere, è stata una decisione tendenziosa. Un game penalty sarebbe stato sufficiente”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Se al posto di Novak Djokovic ci fosse stato Roger Federer? come sarebbe andata?Ricordiamo che Novak ha colpito alla gola la giudice di linea durante la sfida contro Pablo Carreño Busta ed è stato squalificato seguendo il regolamento.
    Nikola Pilic, ex coach del serbo ha dichiarato: “Djokovic ha colpito la giudice di linea in maniera totalmente involontaria. Federer non sarebbe mai stato squalificato per una gesto del genere, è stata una decisione tendenziosa. Un game penalty sarebbe stato sufficiente per l’entità del gesto. Non è giusto squalificare Nole per un motivo come questo. Reputo inoltre che la giudice di linea abbia un po’ esagerato. Si è fatta male, ma la sua reazione è stata eccessiva secondo me”. LEGGI TUTTO