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    Novak Djokvoic si fa portavoce delle proteste dei giocatori per la questione di Melbourne

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic, co-fondatore della PTPA, nuova associazione di tennisti, intanto si fa portavoce delle proteste dei giocatori rilanciando e articolando le richieste dei tennisti per avere tutti lo stesso trattamento, tramite lettera inviata a Craig tiley, direttore dell’AO:
    1)Materiale fitness e allenamento in tutte le stanze2)Cibo decente, adeguato al livello dello Slam e ad atleti professionisti3)Riduzione della durata della quarantena per i giocatori isolati, effettuando più test per verificare l’eventuale negatività.4)Autorizzare incontri con il proprio team, purché entrambi abbiano superato il test-4a)Se la proposta è accettata, che siano entrambi sullo stesso piano dell’hotel5)Spostare, per quanto possibile, il maggior numero di tennisti in case private con un campo da tennis per allenarsi

    Ancora nessun commento da parte dei membri del Consiglio dei giocatori ATP e WTA.
    Un Grazie a Mandrake LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic è contrario alle due bolle create dall’Australian Open

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic, numero uno al mondo e il più grande campione della storia degli Australian Open, è contrario a dividere i giocatori in due bolle con condizioni totalmente diverse durante la quarantena prima del primo Grand Slam del 2021. Il serbo, che è anche co-presidente del PTPA, ha mostrato il suo disappunto nelle conversazioni interne con i suoi compagni di circuito.

    La federazione australiana ha previsto una bolla per i migliori tennisti – tra cui Novak Djokovic – ad Adelaide, e un’altra a Melbourne, dove si troveranno tutti gli altri giocatori. Mentre i tennisti ad Adelaide saranno probabilmente in grado di allenarsi meglio in palestra e di avere più tempo a disposizione sul campo, quelli che soggiornano a Melbourne avranno il vantaggio di adattarsi prima ai campi di gara.
    Queste differenze hanno messo a disagio molti giocatori, con Djokovic e Vasek Pospisil, suo collega alla presidenza del PTPA, in testa, lo riferisce il quotidiano “MARCA”. LEGGI TUTTO

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    I top 3 ATP e WTA e i loro compagni di allenamento faranno la quarantena ad Adelaide e non a Melbourne per poi giocare un torneo di esibizione il 29-30 Gennaio

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    La città di Adelaide, una delle più appassionate di tennis dell’Australia – è lì che è nato Lleyton Hewitt – ospiterà nella seconda metà di gennaio alcuni dei migliori giocatori del mondo, che saranno messi in quarantena nel sud dell’Australia e non a Melbourne come gli altri. La notizia è stata confermata da Craig Tiley, l’uomo forte di Tennis Australia, che ha confermato due giorni di esibizioni in città.
    “Avremo 50 persone in quarantena nel South Australia, ad Adelaide, per allevviare un po’ Melbourne. Abbiamo deciso che le prime 3 WTA e i primi 3 ATP [insieme ai tennisti che si alleneranno con loro] saranno messi in quarantena ad Adelaide. E alla fine del periodo di quarantena avremo due giorni di partite di esibizione ad Adelaide [29 e 30 gennaio] prima che si dirigano a Melbourne per giocare i tornei ATP e WTA”, ha confermato in una dichiarazione a Tennis Channel questa mattina.

    Tiley non ha fatto mistero della difficoltà di organizzare gli Australian Open nel 2021. “E’ stato pazzesco. Non abbiamo mai vissuto una cosa del genere in vita nostra. Stiamo portando in Australia 1270 persone su 18 voli charter, che partiranno da sette paesi diversi per 48 ore. Poi i giocatori saranno messi in quarantena per 14 giorni, dove potranno lasciare la stanza solo per cinque ore al giorno, prima di quelle che saranno quattro settimane di competizione: cinque tornei la settimana precedente (due WTA 500, due ATP 250 e l’ATP Cup), gli Australian Open e altri due WTA (250 durante la seconda settimana degli Australian Open e un 500 la settimana successiva, possibilmente a Brisbane)”.
    Organizzare tornei nel 2021 è stato un problema costante… “Ogni giorno abbiamo avuto nuovi problemi. Qualche giorno fa abbiamo avuto quel problema con l’hotel, abbiamo dovuto cercare altre opzioni. Poi problemi con i voli. La nostra priorità è stata quella di risolvere i problemi che si presentano. Ci svegliamo presto e andiamo a dormire tardi ma cerchiamo di risolvere tutto. Stiamo facendo del nostro meglio. Speriamo che le cose vadano bene”.
    Tiley ha anche elogiato il comportamento dei tennisti. “I giocatori sono stati eccellenti. Pochi si sono arresi, quasi tutti sono venuti e sono disposti a volare qui e ad effettuare la quarantena. Stiamo facendo il meglio per loro e loro lo riconoscono. Dobbiamo affrontare tutti i giocatori individualmente e questo è molto impegnativo”. LEGGI TUTTO

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    Tennis, Australian Open 2021: le qualificazioni non si terranno in Australia. Ecco i motivi

    Dopo la fine della difficile stagione 2020 di tennis e le settimane di attesa e di discussione, il tennis mondiale si è rimesso in moto. Finalmente possiamo vedere alcuni tennisti già all’opera nei primi tornei del 2021: nel circuito maschile Antalya e Delray Beach, mentre nel femminile Abu Dhabi. Il mondo femminile del tennis rimarrà negli Emirati fino al 13 gennaio, considerando le qualificazioni degli Australian Open 2021.

    Australian Open 2021: le qualificazioni
    Sarà un Australian Open diverso dal solito. Infatti, le qualificazioni del primo Slam della stagione non si terranno in territorio australiano. Motivo? La federazione Australiana di Tennis, che ha deciso di posticipare l’inizio del tabellone principale del primo Slam della stagione all’8 febbraio 2021, vuole così porre un limite importante ai tennisti e tutti i loro team da far entrare nel paese. Bisogna ricordare, che chi sarà a Melbourne dovrà sottoporsi a due settimane di quarantena dopo l’arrivo che è previsto tra il 15 e il 17 gennaio. Pertanto: la sede di qualificazioni per gli uomini sarà in Qatar a Doha, mentre per le donne Dubai. Inoltre, sorgono i primi problemi sulle strutture opzionate dal Tennis Australia per ospitare i tennisti e i loro team nel periodo di quarantena: il primo caso è il Westin Melbourne che è stato cancellato dalla lista per non subire azioni legali dai residenti stabili.

    Leggi anche:  Tennis, tabellone Atp Antalya: per Berrettini e Fognini buon sorteggio LEGGI TUTTO

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    Mikhail Youzhny critica Novak Djokovic per il suo comportamento a Vienna

    Novak Djokovic e Lorenzo Sonego a Vienna

    L’ex tennista russo Mikhail Youzhny, l’attuale allenatore di Denis Shapovalov e ex top ten, ha rilasciato questo sabato un’intervista al sito web “Championat” in cui ha criticato la mancanza di ambizione di Novak Djokovic nel rettilineo finale della stagione, applaudendo al contempo l’atteggiamento di Rafael Nadal.
    “Quello che è successo agli US Open, è ovviamente ormai accaduto. Ma se si guarda al suo stato psicologico, nonostante abbia vinto il titolo a Roma e tutto quello che gli è costato dopo non ha avuto più lo stesso stato emotivo dopo la quarantena. Djokovic voleva finire l’anno come numero uno del mondo ed è successo a Vienna. Ma quando è riuscito a confermarlo, semplicemente non è sceso in campo contro Sonego. Non voleva giocare”.

    Il russo ha parlato poi del famigerato episodio degli US Open. “Djokovic non ha smesso di giocare dall’inizio dell’anno. Non ha perso una partita prima degli US Open, ma ha avuto un piccolo incidente nel rettilineo finale del primo set contro Pablo Carreño e ha reagito come sapete. Poi da li qualcosa è cambiato. Raramente ho visto Djokovic urlare contro il giudice di linea come ha fatto a Roma. E nessuno ha visto un Novak così come nella finale del Roland Garros, nemmeno lui stesso”.
    Youzhny ha anche elogiato Rafa Nadal e la sua strategia di non giocare Cincinnati e agli US Open per concentrarsi sul Roland Garros. “Credo che Nadal abbia sfruttato al massimo le sue possibilità. Sentiva che sarebbe stato dannoso per lui andare negli Stati Uniti e così ha fatto. Questo lo distingue dagli altri”. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic inizierà la stagione 2021 dall’ATP Cup

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    E’ la prima grande conferma per l’ ATP Cup 2021: Novak Djokovic, numero uno al mondo, parteciperà all’evento e cercherà di aiutare la Serbia a riconquistare il titolo ottenuto poco meno di un anno fa a Sydney.
    Nel 2021, la Coppa ATP si giocherà tra l’1 e il 5 febbraio (dal lunedì al venerdì) nella settimana che segue i 14 giorni di quarantena a Melbourne e la settimana che precede gli Australian Open, quindi ci sono alcuni dubbi sul fatto che tutti i migliori giocatori del mondo siano disposti a competere.La conferma di Novak Djokovic è la prima tra i Big.

    Anche Roger Federer, uno degli assenti alla prima edizione, ha rivelato la sua intenzione di giocare se deciderà di recarsi a Melbourne e di partecipare ai tornei di febbraio.
    La versione ridotta della Coppa ATP “costringerà” i giocatori a giocare meno partite del solito. Ogni tennista disputerà tra 2 e 4 partite di singolare, quindi potrebbe essere una buona opzione per i migliori al mondo per testare la propria forma fisica alla vigilia del primo Grande Slam del 2021. LEGGI TUTTO