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    Novak Djokovic ringrazia gli atleti presenti al villaggio Olimpico: «Ogni giorno mi chiedono tante foto e mi dicono cose bellissime» Poi parla di uno spostamente delle partite in orari meno caldi

    Novak Djokovic è arrivato a Tokyo in un’aura vincente che si è costruito, nel 2021, con i titoli agli Australian Open, Roland Garros e Wimbledon. Per tutto questo successo, il numero uno del mondo è una delle grandi stelle nel villaggio olimpico e molti atleti si prendono l’opportunità di ‘rubare’ un selfie al serbo. “Ogni […] LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic parla del gran caldo di Tokyo: “l’unica cosa da fare è collocare i match nel tardo pomeriggio o durante la sera”

    Novak Djokovic flag cc=srb] : “Sono le condizioni più dure in cui abbia mai giocato. Credo proprio che a nessuno piaccia giocare con un caldo e un umidità del genere, è dura per tutti. Mi aspettavo che le condizioni fossero complicate, ma quando vieni qui e le provi sulla tua pelle capisci che non sei […] LEGGI TUTTO

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    Giochi Olimpici Tokyo 2020: Novak Djokovic si allena all’Ariake Tennis Center

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic, numero uno mondiale e principale candidato alla medaglia d’oro olimpica, dopo una stagione in cui ha vinto i primi tre titoli del Grand Slam, si è già allenato questo mercoledì nel campo centrale dell’Ariake Tennis Center, palcoscenico principale del torneo olimpico di tennis . Il serbo è arrivato nella capitale giapponese nel pomeriggio e non ha perso l’occasione di fare un primo allenamento per abituarsi allo stadio dove dovrà giocare tutte le sue partite.

    Novak Đoković već je odradio prvi trening u “Arijake tenis parku” u Tokiju. @DjokerNole #Tokyo2020
    📷Maja Hitij/Getty Images pic.twitter.com/mjiWcx4PpE
    — Sport Klub (@sportklub) July 21, 2021 LEGGI TUTTO

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    Vajda: “Djokovic domina a tal punto da rendere la gente gelosa della sua perfezione”

    Marian Vajda insieme a Novak Djokovic

    Marian Vajda, storico allenatore di Novak Djokovic, ha rilasciato al portale Tennis Majors un’intervista dopo il sesto titolo a Wimbledon del suo pupillo. Secondo Vajda, la perfezione raggiunta da Novak è talmente grande da aver scavato un solco enorme rispetto a tutti gli avversari e tanto da rendere il suo assistito poco amato al pubblico. Ecco alcuni passaggi del suo pensiero.
    “Reputo che nessuno nell’ultimo Wimbledon sia riuscito a far toccare a Djokovic il suo apice, ha sempre avuto del margine su ogni avversario. Per la finale ho detto alla mia famiglia che la partita si sarebbe decisa in quattro set e che ci sarebbe stato un tiebreak. Avevo assolutamente ragione. Novak gioca in modo molto intelligente sull’erba ed è uno dei tennisti attivi più esperti. Su questa superficie ha primeggiato per anni, il che è stato un bel vantaggio nella sua partita contro Berrettini. Per Matteo è stato davvero difficile. Era la sua prima finale del Grande Slam ed è stato abbastanza sfortunato nel ritrovarsi proprio Novak come avversario per la coppa”.
    Chiedono a Marian come è il suo lavoro insieme a Goran Ivanisevic, l’altro coach del serbo. Per Vajda tutto scorre molto bene: “Prima di tutto, come squadra, condividiamo ogni momento insieme e ci godiamo l’esperienza. Non solo ci divertiamo a prepararci per le partite o durante le analisi, condividiamo anche passione e momenti privati con le nostre famiglie. Novak è un ragazzo fantastico che porta sempre energia positiva. È una benedizione far parte della sua squadra. Durante i tornei del Grand Slam, io e Goran comunichiamo ogni giorno e analizziamo tutto prima della partita. L’allenatore che è presente in quel momento è quello che dà le ultime informazioni a Djokovic. Goran l’ha fatto a questo Wimbledon e io l’ho fatto al Roland Garros. Di solito ci alterniamo su quello”.
    Vajda rende merito a Ivanisevic sul netto miglioramento al servizio di Novak da quando il croato è entrato nel team: “Il contributo di Goran è stato fantastico. È il maestro in questo campo. Il servizio di “Nole” non è proprio lo stesso di Goran… ma le sue istruzioni sono state simili a quelle che il suo allenatore ha fatto con lui ai suoi tempi da professionista. Novak ora ha un servizio molto più veloce, più fluido e più potente. Se ti fermi ad analizzarlo, Novak sta facendo sempre più Ace e il suo servizio è più controllato. È stata una delle chiavi per raggiungere il livello che sta avendo oggi”. Ed in effetti, tutti restano ammaliati dalla velocità, controllo, recuperi di Djokovic, ma se andiamo a vedere i numeri, il serbo dal 2019 ha incrementato tutte le percentuali al servizio, serve mediamente più veloce di almeno 15 km/h, e soprattutto col servizio vince punti decisivi nei momenti chiave. Cosa che prima dell’inserimento di Goran nel suo team non accadeva.
    Il rapporto tra Djokovic ed il pubblico continua ad essere ricco di alti e bassi. Anche nel corso della finale di Wimbledon, la stragrande maggioranza del Centre Court era pro-Berrettini. Ok sostenrere lo sfavorito, ma… Per Vajda il livello di perfezione raggiunto dal suo assistito lo rende meno appetibile per gli spettatori. “Alla fine i media dicono quello che vogliono… A volte sono a senso unico e non vedono la complessità della personalità di Novak. È una persona molto simpatica e positiva, che porta molta energia a tutti, anche agli spettatori. A volte le persone tendono a tifare di più per i giocatori meno forti. Vedendo Novak così dominante, nessuno vuole vederlo vincere ogni torneo del Grande Slam. Il suo dominio è così importante che molte persone diventano gelose nel vedere tale perfezione. Invece io sento che Novak è un esempio straordinario per le giovani generazioni di atleti”.
    Ormai tutti parlano di Grande Slam o addirittura “Golden Slam”, ma Vajda preferisce tenere un profilo basso: “Cerchiamo di vivere al momento, perché proiettarsi nel futuro a lungo termine può diventare contro producente. Potrei dire che gli restano due, tre o quattro anni a questo livello, non lo so. Tutto quello che so è che non è vicino a fermarsi. Non voglio porgli limiti, lui vuole giocare pensando anno dopo anno perché la sua passione per il tennis è ancora lì“.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic dice Si a Tokyo per realizzare un’impresa mai riuscita a nessun tennista

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic, numero uno del mondo e vincitore dei primi tre tornei del Grande Slam nel 2021, sarà al via alle Olimpiadi di Tokyo, senza alcune delle sue stelle migliori come Rafael Nadal, Roger Federer, Dominic Thiem, Roberto Bautista e Denis Shapovalov.
    Il serbo conferma che sarà presente a Tokyo, cercando di realizzare ciò che nessuno ha mai fatto nel singolare maschile: vincere tutti i tornei del Grand Slam e la medaglia d’oro olimpica nello stesso anno.
    “Non posso deludere il mio piccolo amico Koujirou. Ho prenotato il mio volo per Tokyo e mi unirò con orgoglio #TeamSerbia per le Olimpiadi”. – dichiara Novak. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic verso il Si a Tokyo?

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic, numero uno del mondo, ha sorpreso questo mercoledì un giovane fan giapponese – molto famoso sui social network – nel giorno del suo sesto compleanno. Nel mezzo del messaggio, il leader ATP ha detto di voler incontrare Kojirou a Tokyo, durante i giochi olimpici, lasciando intendere così che gareggerà nell’evento per il quale è ancora in dubbio. LEGGI TUTTO