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    Djokovic risponde ai fischi: “Preferisco tacere per non pentirmi”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    La Rod Laver Arena, teatro di alcuni dei più grandi trionfi di Novak Djokovic, si è trasformata in uno scenario amaro per il campione serbo. I fischi che hanno accompagnato il suo ritiro nella semifinale contro Zverev hanno provocato una risposta pacata ma significativa del dieci volte campione degli Australian Open.
    Parlando ai media serbi presenti a Melbourne, Djokovic ha affrontato la questione con la maturità di chi ha vissuto mille battaglie: “Non so cosa dire. Il pubblico ha pagato il biglietto aspettandosi un grande match che non ha potuto vedere. Da questo punto di vista, posso capirli, faccio tutto il possibile per giocare, almeno questo”.
    Ma dietro il tono diplomatico si nasconde una profonda delusione: “Non sono sicuro che loro capiscano me o che vogliano farlo. So come funziona il mio corpo e cosa ho fatto per questo torneo negli ultimi 20 anni”. Parole che risuonano come un promemoria del suo straordinario legame con Melbourne Park, dove ha scritto pagine indelebili della storia del tennis.
    La frase finale – “Preferisco tacere per non dire qualcosa di cui potrei pentirmi” – rivela quanto lo abbiano ferito i fischi del pubblico. Una reazione che stride con il suo status di recordman del torneo, dove ha trionfato dieci volte, spesso superando condizioni fisiche precarie, come nel 2021 quando vinse nonostante un serio infortunio agli addominali.
    Il ritiro di Djokovic, arrivato dopo aver perso il primo set al tie-break, è stato il risultato di un problema muscolare che si trascinava dalla battaglia nei quarti contro Alcaraz. Una decisione presa per preservare il suo fisico, comprensibile per un atleta di 37 anni che ha sempre dimostrato una profonda conoscenza del proprio corpo.
    La reazione del pubblico australiano, sempre complesso nel suo rapporto con Djokovic, dimostra come anche i più grandi campioni non siano immuni dalle critiche, anche quando le loro scelte sono dettate dalla saggezza e dall’esperienza. Un episodio che aggiunge un nuovo capitolo al rapporto di amore e odio tra il campione serbo e Melbourne Park.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic mostra sui social il risultato dei suoi esami dopo l’infortunio

    Novak Djokovic all’uscita dalla Rod Laver Arena

    “Ho pensato di pubblicare questo qui per tutti gli “esperti” di infortuni sportivi che ci sono in giro…”
    Con questo messaggio polemico Novak Djokovic respinge le dure critiche sui suoi “presunti” infortuni, pubblicando la immagine del controllo diagnostico che ha confermato la lesione che l’ha costretto a gettare la spugna dopo un set contro Zverev in semifinale all’Australian Open.

    Thought I’d leave this here for all the sports injury “experts” out there. pic.twitter.com/ZO5mBtw9zB
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) January 25, 2025

    Novak ha accusato il fastidio nella partita di quarti di finale contro Carlos Alcaraz, riuscendo a gestire il dolore dopo il primo set perso e portando a casa un bel successo contro il giovane rivale, mostrando una grandissima lucidità tattica oltre che resistenza. Purtroppo non è riuscito invece a resistere in semifinale, con l’amara decisione di mollare dopo un set, uscendo sotto una bordata di fischi della Rod Laver Arena, comportamento irrispettoso ed esagerato tanto da essere stigmatizzato anche da Zverev nell’intervista a caldo in campo.
    A questo punto Djokovic ha già annunciato il forfait in Davis Cup (dove era stato convocato per il round preliminare), e vedremo se riuscirà a recuperare in tempo per il torneo di Doha, passato a categoria ATP 500 e al quale si è iscritto.
    È anche da chiarire se continuerà o meno la collaborazione con Murray, l’accordo era per l’Australian Open. “Ne parleremo”, hanno chiosato entrambi. Adesso il serbo deve soprattutto focalizzarsi sul recupero dall’infortunio.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Murray sul ritiro di Djokovic: “Il corpo non risponde come vorremmo”

    Andy Murray e Novak Djokovic – Foto getty images

    Andy Murray è stato una delle chiavi del rinnovato entusiasmo di Novak Djokovic dopo i Giochi di Parigi 2024. L’ex campione scozzese, ora nel ruolo di coach insieme a Carlos Gómez-Herrera, ha parlato a YahooSports dopo il ritiro del serbo in semifinale agli Australian Open 2025.
    “È sfortunato quando il corpo non risponde come vorremmo”, ha commentato Murray sul ritiro di Djokovic dopo il primo set perso contro Zverev. “È stato un peccato finire così, perché in questa fase del torneo senti di essere vicino a qualcosa di molto speciale”. Un ritiro che arriva dopo un torneo positivo, dove Djokovic aveva dominato contro Lehecka e Machac, gestito le sfide con Basavareddy e Faria, e superato un grande test contro Alcaraz.
    Sul suo futuro nel team, Murray ha confermato le parole di Djokovic: “Ne parleremo”, riferendosi all’accordo di discutere il prosieguo della collaborazione dopo l’Australian Open. “Ho avuto l’opportunità di assistere a un tennis straordinario e, contro Alcaraz, è stato uno dei migliori match che abbia mai visto dal vivo. Una performance incredibile”.
    Murray ha poi mostrato umiltà riguardo il suo contributo: “A volte mi imbarazza quando dopo una buona prestazione di Novak si dice che è merito del mio aiuto. Sono consapevole che il team che lavora con lui ha fatto un lavoro incredibile per molti anni per mantenerlo al massimo livello alla sua età”.
    L’ex numero uno ha anche parlato della sua transizione da giocatore a coach: “È una curva di apprendimento molto ripida perché molte cose cambiano nel passaggio da giocatore ad allenatore. Non pensi solo a te stesso. Ho ancora molto da imparare”. Ha inoltre elogiato l’accoglienza ricevuta dal team: “Tutti mi hanno aiutato moltissimo, ho avuto un grande benvenuto ed è stato fantastico farne parte”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic salta la Davis, messaggio dopo il ritiro. Il torneo ATP 500 di Barcellona riduce il tabellone

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic non parteciperà alla sfida di Coppa Davis 2025 tra Serbia e Danimarca della prossima settimana. Il capitano Viktor Troicki ha confermato che l’infortunio muscolare che ha costretto il numero uno al ritiro in semifinale agli Australian Open gli impedirà di essere presente. La Serbia dovrà fare a meno anche di Lajovic, affidandosi a Kecmanovic, Medjedovic e Djere per contrastare una Danimarca guidata da Holger Rune.Dopo alcune ore di riflessione sulla delusione australiana, Djokovic ha voluto mandare un messaggio ai suoi fan attraverso i social media, ribadendo il suo sostegno ad Alexander Zverev, a cui augura di vincere il suo primo Slam, e tracciando un bilancio comunque positivo del suo primo Major dell’anno.

    Tried to recover for today’s match but I could only push so far. Nevertheless, positives to take out of this year’s Aus Open. Congratulations to @AlexZverev for making another GS final. I wish you to win the title because you deserve it, my friend 💪🙌 pic.twitter.com/BZPyQqPk6R
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) January 24, 2025

    Intanto, il torneo Conde de Godó ha annunciato un’importante novità per l’edizione 2025: il tabellone principale sarà ridotto da 48 a 32 giocatori. Il torneo, in programma dal 12 al 20 aprile, avrà otto teste di serie e può già contare sulla partecipazione confermata di Casper Ruud e Carlos Alcaraz.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Tiley rassicura sulle condizioni di Djokovic

    Craig Tiley nella foto – foto getty images

    Craig Tiley, direttore degli Australian Open, ha voluto rassicurare tutti sulle condizioni di Novak Djokovic a poche ore dalla semifinale contro Alexander Zverev.
    Il serbo, alle prese con un fastidio alla coscia sinistra, non si è ancora allenato dopo la vittoria nei quarti contro Carlos Alcaraz, annullando anche la sessione prevista per giovedì.
    “Ho trascorso del tempo con Novak alle due di questo pomeriggio ed era di buon umore”, ha dichiarato Tiley al sito B92. “Lui e Carlos hanno giocato un eccellente match e penso che non solo sarà pronto per la semifinale, ma anche per giocare oltre”.La semifinale contro Zverev è in programma venerdì alle 4:30 ora italiana, con il dieci volte campione del torneo che cerca l’ennesima finale a Melbourne.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic verso la semifinale senza allenamenti: preoccupano le condizioni fisiche

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic si prepara alla semifinale dell’Australian Open contro Alexander Zverev in condizioni non ottimali. Il campione serbo non si è allenato negli ultimi due giorni dopo la vittoria contro Carlos Alcaraz nei quarti di finale, ottenuta in 3 ore e 37 minuti con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-3, 6-4.
    Nonostante avesse prenotato un campo d’allenamento per giovedì alle 14:00, Djokovic non si è presentato al Melbourne Park. Il suo tempo è interamente dedicato al recupero sotto la supervisione del fisioterapista Miljan Amanovic. Per battere Alcaraz, il serbo ha dovuto ricorrere ad antinfiammatori, e ora le sue condizioni destano preoccupazione.Djokovic, che non ha voluto fornire dettagli sul problema al muscolo della coscia sinistra, ha solo accennato che le sensazioni sono simili a quelle del 2023, quando giocò e vinse il torneo nonostante uno strappo di tre centimetri.
    La semifinale contro Zverev è programmata nel turno diurno, a partire dalle 14:30 ora locale. Entrambi beneficiano di un giorno extra di riposo rispetto a Sinner e Shelton, protagonisti dell’altra semifinale, ma resta da vedere in quali condizioni l’ex numero uno del mondo si presenterà al match.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic e l’arte di trasformare le critiche in motivazione

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    La vittoria di Novak Djokovic contro Carlos Alcaraz agli Australian Open ha ancora una volta dimostrato perché il serbo, a 37 anni, continua a essere una forza dominante nel tennis mondiale. Una prestazione che ha mostrato la sua superiorità tattica e tecnica contro una delle più brillanti stelle della nuova generazione, ma che non è stata esente da critiche, come spesso accade quando si parla del campione di Belgrado.
    Parlando con la stampa serba a Melbourne, Djokovic ha affrontato direttamente il tema delle critiche che costantemente riceve: “Molte persone hanno dubitato di me per tutta la vita. La gente cerca continuamente di sminuire i miei successi, ma questo fa parte della vita di un atleta di successo”. Il campione serbo ha poi aggiunto: “Nel mio caso, ancora di più, per il posto da cui vengo e per un milione di altre ragioni. Questo non mi scoraggia. Al contrario, mi motiva a dimostrare agli altri e a me stesso che posso ancora vincere sui grandi palcoscenici. Oggi, l’ho dimostrato ancora una volta”.
    La strada verso il titolo si presenta particolarmente ardua quest’anno. Dopo aver battuto il numero 3 del mondo Alcaraz, Djokovic dovrà affrontare il numero 2 Zverev e potenzialmente il numero 1 Sinner in finale. Una prospettiva che non lo spaventa: “Questo non è ancora la fine del torneo. Forse, quello che verrà ora sarà ancora più difficile. Per vincere il titolo dovrò battere il numero tre, il numero due e forse il numero uno. Amo le sfide, perché le vedo come opportunità. È per questo tipo di cose che continuo a giocare”.
    Il recupero fisico diventa cruciale dopo match così intensi. Djokovic ha rivelato i dettagli della sua routine post-partita: “Ogni notte come questa vado a letto intorno alle 3. Oggi sarà ancora più tardi, perché ho del lavoro da fare con Amanovic [il suo fisioterapista]. È necessario per trattare l’infortunio. Il lavoro che posso fare ora può essermi utile. Questa è la mia maggiore preoccupazione per il prossimo match, essere in condizione, perché questo tipo di vittorie ti migliorano mentalmente ed emotivamente”.
    Le 72 ore di riposo prima della semifinale contro Zverev saranno fondamentali per il recupero fisico del serbo, che dovrà essere al meglio delle sue condizioni per affrontare un altro test impegnativo nel suo cammino verso l’ennesimo titolo a Melbourne.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Djokovic cresce di condizione e batte Machac in tre set

    Novak Djokovic a Melbourne (foto ATP.com)

    Al terzo turno Novak Djokovic che vince e convince in tre set contro il ceco Tomas Machac (6-1 6-4 6-4 lo score). Avversario difficile, ma domato dal serbo che ha giocato tatticamente in modo perfetto, alzando il suo livello di gioco rispetto ai primi due turni del torneo.
    C’era attesa per vedere come se la sarebbe cavata il campione serbo in questo terzo turno degli Australian Open. Djokovic veniva da due match in cui aveva in entrambi ceduto un set. Contro l’americano Basavareddy 19 anni e 107 del mondo al primo turno e con il portoghese Faria, classe 2003 e 125 del ranking. L’avversario non era dei più difficili. Tomas Machac ceco, 26 ATP, una finale persa a Ginevra, contro Ruud, nel maggio 2024 oro a Parigi nel doppio misto con Siniakova. Buon servizio, ottime gambe, ma un tennis da incontrista basata sulla resistenza e sullo sfruttamento della potenza dell’avversario. Diciamo il tipo che giocatore che piace a Novak e che non gli pone nessun tipo di problema. E così è stato. Due palle break per il serbo già nel primo gioco della partita e tanta tattica da parte di Novak che manovra e manovra Machac fino allo sfinimento. Punti da 25, 30 scambi con conclusione logica a favore del serbo. C’era tanto Murray nel Novak di oggi. L’uso del back di rovescio e l’esasperazione di uno schema di gioco. Un primo parziale senza storia chiuso 6-1.
    Gli schemi si ripetono anche nel secondo parziale. Si conta un punto con 35 scambi. Novak tira il fiato e perde il servizio, ma poi mette la freccia, recupera il break a va avanti. Certo che il 10 volte campione di Melbourne deve trovare qualche soluzione che non sia giocare ogni punto su 20/30 scambi. Una fatica inutile anche se pagante, ed infatti Novak che sembra non respirare bene chiede l’intervento del fisio. Niente di grave il medico lascia un paio di pasticche e si riparte.
    Continua il lavoro ai fianchi di Djokovic che guadagna un’altra palla break. Un altro punto da 30 colpi e nuova palla break. Incredibile la forza mentale di Novak nello stare lì a scambiare, scambiare, scambiare senza perdere terreno ed accelerare nel momento giusto. Break e Djokovic passa a condurre. Alza il piede il serbo, ma questo non gli impedisce di portare a casa anche il secondo set 6-4.
    Partita ormai segnata visto che Novak in vantaggio di due set a zero, ha perso una solo una volta su 286. Ed infatti anche nel terzo set la musica non cambia. Break al primo gioco con il serbo che In fiducia ritrova anche il servizio, fino allora al 50%, e mette a segno sei ace nel set . Finisce 6-4 sul secondo match point, Novak c’è.
    E’ stata una prova di resistenza fisica ben riuscita. Incredibile se pensiamo che Djokovic compirà trentotto anni il prossimo giugno. Si è vista la mano di Murray nella preparazione della partita e della perfetta tattica da adottare. Tecnicamente mentalmente perfetto Novak ha sfinito Machac facendolo correre su ogni palla.
    Bisognerebbe però vederlo contro qualcuno che accelera lui la palla, non contro un incontrista come il ceco che si appoggia sui colpi dell’avversario. Giocare come oggi si può fare se l’avversario non ti toglie il tempo e ti permette di preparare il colpo.L’impressione è che Sinner ed Alcaraz e forse anche Zverev siano fuori dalla sua portata. Sicuramente Djokovic non è d’accordo, ma il prossimo avversario Jiri Lehecka 23 anni e 29 del mondo sarà un test probante per il serbo. Novak ha vinto l’unico precedente alla United Cup del 2024, il ceco è on fire, ma il re leone non si arrende mai.
    Enrico Milani
    (7) N. Djokovic vs (26) T. Machac ATP Melbourne Novak Djokovic [7]666 Tomas Machac [26]144 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4T. Machac 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-3 → 5-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-3 → 5-3T. Machac 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2T. Machac 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-1 → 3-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1T. Machac 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0T. Machac 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-4 → 6-4T. Machac 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3T. Machac 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2T. Machac 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2T. Machac 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-400-1 → 0-2T. Machac 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-1 → 6-1T. Machac 0-15 0-30 0-404-1 → 5-1N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1T. Machac 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1T. Machac 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1N. Djokovic40-30 40-40 A-400-0 → 1-0

    Statistica
    Djokovic 🇷🇸
    Machac 🇨🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    9
    4

    Doppi falli
    4
    5

    Prima di servizio
    51/79 (65%)
    55/87 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    41/51 (80%)
    35/55 (64%)

    Punti vinti sulla seconda
    15/28 (54%)
    12/32 (38%)

    Punti al servizio giocati
    51
    55

    Punti al servizio vinti
    41
    35

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti di risposta giocati
    55
    51

    Punti di risposta in gioco
    41
    30

    Punti di risposta vinti
    20
    10

    Vincenti in risposta
    1
    0

    Errori non forzati in risposta
    0
    5

    Punti vinti in risposta
    40%
    24%

    Palle break convertite
    5/15 (33%)
    1/3 (33%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    12/18 (67%)
    12/22 (55%)

    Vincenti
    28
    25

    Errori non forzati
    20
    35

    Totale punti vinti
    96
    70

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    200 km/h
    200 km/h

    Velocità media prima
    188 km/h
    185 km/h

    Velocità media seconda
    155 km/h
    153 km/h

    COLPI VINCENTI

    Dritto
    6
    11

    Volée
    2
    3

    Approccio
    0
    0

    Passanti
    1
    0

    Lob
    0
    0

    Smash
    2
    0

    Drop shot
    0
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