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    Sorprendente sconfitta di Novak Djokovic contro Alejandro Tabilo agli Internazionali d’Italia. Il cileno batte il n.1 del mondo in 67 minuti

    Alejandro Tabilo CHI, 02.06.1997 – Foto getty images

    La grande sorpresa degli Internazionali d’Italia è arrivata con la vittoria di Alejandro Tabilo su Novak Djokovic. Il cileno ha superato il numero 1 del mondo con il punteggio di 6-2 6-3, mostrando il miglior livello della sua carriera, mentre il serbo è sembrato fuori forma e demotivato per tutta la partita.Tabilo ha giocato un match straordinario fin dall’inizio, al quale Djokovic non è riuscito a tenere il passo. In soli 67 minuti, il cileno si è aggiudicato la vittoria, approfittando dei problemi e degli errori del serbo, che non è mai sembrato in grado di rimontare.
    Nel primo set, Djokovic ha iniziato con difficoltà che si sono protratte per tutto il parziale. Tabilo è sceso in campo con grande fiducia, brekkando il servizio del numero 1 del mondo alla prima occasione. Grazie alla combinazione tra la sicurezza del cileno e gli errori di Djokovic, Tabilo ha preso il controllo del match, mentre il serbo ha faticato al servizio e negli spostamenti da fondo campo.Nel secondo set, la situazione non è cambiata. Djokovic ha continuato a commettere doppi falli e a mostrare una preoccupante mancanza di motivazione. Tabilo ne ha approfittato, brekkando nuovamente il serbo e dimostrando di avere il match sotto controllo fino alla fine vincendolo per 6 a 2.
    Questa sorprendente sconfitta lascia molto su cui riflettere per Djokovic in vista del Roland Garros, dove arriverà con scarso rodaggio e sensazioni negative. Tabilo, invece, ha disputato una partita spettacolare, eliminando il grande favorito del torneo e guadagnandosi gli ottavi di finale.
    ATP Rome Novak Djokovic [1]23 Alejandro Tabilo [29]66 Vincitore: Tabilo ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-403-5 → 3-6A. Tabilo 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace2-4 → 3-4A. Tabilo 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-302-3 → 2-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace1-3 → 2-3A. Tabilo 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-2 → 1-2A. Tabilo 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Tabilo 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace1-5 → 2-5A. Tabilo 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-4 → 1-5N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-150-4 → 1-4A. Tabilo 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-3 → 0-4N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-2 → 0-3A. Tabilo 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 0-2N. Djokovic 0-15 df 0-30 0-40 15-40 ace 30-40 ace 40-40 40-A df0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic rassicura i fan: “Sto bene, ci vediamo domenica”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Il campione serbo Novak Djokovic ha tranquillizzato i suoi sostenitori dopo l’incidente avvenuto ieri al Foro Italico, dove è stato accidentalmente colpito alla testa da una borraccia mentre firmava autografi al termine della sua partita. Djokovic ha confermato di stare bene, di avere meno dolore e di essere più sereno. Oggi alle 13 si allenerà regolarmente al Foro Italico.
    La Direzione degli Internazionali BNL d’Italia ha comunicato che Djokovic è stato prontamente sottoposto alle medicazioni necessarie e ha lasciato il Foro Italico per tornare in albergo, sottolineando che le sue condizioni non destano preoccupazione.L’episodio è avvenuto dopo la vittoria di Djokovic su Moutet, che ha allungato la sua serie di successi nei match d’esordio nelle sue 18 partecipazioni agli Internazionali BNL d’Italia.

    Thank you for the messages of concern. This was an accident and I am fine resting at the hotel with an ice pack. See you all on Sunday. #IBI24
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) May 10, 2024

    Sui suoi profili social, il numero 1 del mondo ha scritto: “Grazie per tutti i messaggi. E’ stato un incidente. Sto bene, mi sto riposando in albergo con un impacco di ghiaccio. Ci vediamo domenica”. Djokovic, sei volte vincitore di questo torneo, affronterà al terzo turno il cileno Alejandro Tabilo con l’obiettivo di raggiungere le 1100 vittorie nel circuito ATP in carriera. LEGGI TUTTO

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    Auger-Aliassime in finale a Madrid: un percorso insolito con tre ritiri, come Djokovic agli US Open 2016

    Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000 – Foto Getty Images

    Non è affatto comune ciò che sta accadendo in questo Mutua Madrid Open 2024, con numerosi ritiri che hanno notevolmente spianato la strada a Félix Auger-Aliassime verso la finale. A tal punto che, dal 1990, data a partire dalla quale il calendario è paragonabile a quello attuale, c’è stato solo un altro giocatore che è arrivato alla sfida definitiva per il titolo con tre abbandoni dei suoi avversari lungo il percorso. Si trattava di Novak Djokovic, agli US Open 2016.
    Hanno raggiunto la finale di un torneo beneficiando di 3 abbandoni o forfait del loro avversario (1990-2024):🇷🇸 Novak Djokovic (US Open 2016)1/32: W/O di Vesely1/16: rit. di Youzhny1/4: rit. di Tsonga
    🇨🇦 Auger Aliassime (Madrid 2024)1/16: rit. di Mensik1/4: W/O di Sinner1/2: rit. di Lehecka
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    “Grande Marco!” Il saluto di Djokovic a Panichi, ufficiale la separazione dal trainer italiano

    Novak e Marco Panichi (Instagram Djokernole)

    “Grande Marco!” Così inizia il post social con il qualche Novak Djokovic ringrazia e saluta Marco Panichi, suo preparatore fisico dal 2019, confermando così le voci arrivate dalla Serbia nei giorni scorsi della loro separazione.
    “che straordinari anni di collaborazione abbiamo avuto. Abbiamo raggiunto la vetta, vinto titoli, battuto record. Ma soprattutto, mi sono goduto i nostri giorni più “ordinari” di allenamento dentro e fuori dalla palestra. Infinite ore di “carciofini” e risate che mi hanno fatto sentire super motivato a prepararmi per il successo. Grazie Romanista (come ti chiama Goran) per tutta l’energia, lo sforzo e il tempo che hai investito nel rendermi il miglior giocatore e la migliore persona possibile che posso essere. Con tanto affetto ❤️ e ci vediamo presto a Roma. Forzaaaa”.

    A fianco di Nole dal torneo di Foro Italico dovrebbe esserci quindi Gebhard Phil-Gritsch, preparatore austriaco già a fianco del n.1 del mondo per molti anni in passato, a stretto contatto con l’allora coach Marian Vajda.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Djokovic visita il padre a Belgrado (in ospedale per delle fratture). Possibile slittamento dell’arrivo a Roma

    Novak col papà Srdjan in una foto d’archivio

    Improvviso contrattempo sulla strada di Novak Djokovic verso gli Internazionali d’Italia. Il campione serbo infatti è volato da Monte Carlo a Belgrado per assistere il padre Srdjan, ricoverato in ospedale a seguito di una caduta accidentale occorsa domenica a Belgrado. Secondo quanto riporta il medio serbo Sport Klub, il 63enne padre di Novak si è rotto l’omero e una spalla cadendo cadendo da una sedia mentre stava dando da mangiare a degli uccelli nella sua abitazione, un’incidente banale ma doloroso che lo costringerà a sottoporsi a un intervento chirurgico.
    Il numero 1 del mondo è tornato immediatamente nella sua città natale per stare al fianco del padre. Insieme a Novak presenti anche il fratello Marko e lo zio Goran, entrambi visti entrare presso l’ospedale di Belgrado dove Srdjan è ricoverato.
    La situazione non è grave, ma questo incidente potrebbe avere come ripercussione un arrivo del campione a Roma in ritardo rispetto a quanto previsto sul piano originario. Djokovic ha deciso di saltare il Masters 1000 di Madrid per continuare la sua preparazione a casa, focalizzando l’attenzione sul torneo italiano come ultimo evento in preparazione del Roland Garros, dove il prossimo mese dovrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Punti pesanti, con Jannik Sinner ormai a ridosso nel ranking mondiale.
    Djokovic ha giocato solo 15 partite finora in stagione, senza alcun titolo. Non gli accadeva dal 2022, stagione nella quale per le note questioni legate al vaccino anti-covid non gli fu permesso di giocare in Australia e nemmeno nei due Masters 1000 in America. Gli Internazionali d’Italia furono allora il suo primo alloro in stagione.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Il team Djokovic cambia ancora: via il preparatore fisico Panichi

    Gebhard Phil-Gritsch in una foto d’archivio con Novak

    In attesa di ritrovarlo in campo agli Internazionali d’Italia, al via tra 1o giorni, dalla Serbia si parla di nuovo avvicendamento nel team di Novak Djokovic. Secondo quanto riporta il media nazionale Sportklub, il n.1 del mondo avrebbe interrotto la collaborazione con il preparatore fisico Marco Panichi, tornando insieme a Gebhard Phil-Gritsch, con il quale aveva lavorato dal 2009 fino all’infortunio al gomito sofferto nella seconda parte del 2016, interrompendo il rapporto all’avvio del 2017.
    L’austriaco, oggi 67enne, dovrebbe rientrare in pianta stabile con Djokovic a partite da Roma. Phil-Gritsch ha una ricca esperienza nel tennis, ha lavorato anche nelle squadre nazionali dell’Indonesia e delle Filippine e nel mondo del tennis è stato a fianco di Thomas Muster. Si legge sul sito serbo che Phil-Gritsch “è considerato una delle persone chiave che hanno contribuito all’approccio olistico di Djokovic agli sport professionistici”.
    Panichi aveva iniziato la propria collaborazione con Djokovic nel 2019, ottenendo grandi successi insieme anche a Goran Ivanisevic.
    Visto questo nuovo cambiamento, e la storica vicinanza di Phil-Gritsch con Marian Vajda, in Serbia c’è chi ipotizza anche un ritorno del primo coach di Novak. Tuttavia in un’intervista di alcune settimane fa lo slovacco aveva smentito quest’ipotesi, affermando di sentire Djokovic assai di rado.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Djokovic rilancia: “Ho ancora il fuoco dentro, la stagione è lunga”

    Il serbo alla cerimonia Laureus di Madrid

    Novak Djokovic si dice fiducioso per il resto della sua stagione, ancora molto lunga, forte di un fuoco dentro tutt’altro che spento. Il n.1 del mondo sta vivendo il suo peggior inizio stagionale da molti anni a questa parte, senza la sua “classica” vittoria agli Australian Open e con qualche sconfitta sorprendente, come quella patita da Nardi a Indian Wells. Parlando alla CNN a latere dei Laureus Award – dove ha ricevuto il premio di sportivo del 2023 – il serbo afferma di credere assolutamente nelle sue possibilità di vincere qualcosa di importante nel 2024, magari partendo dalla difesa della coppa dei Moschettieri di Roland Garros.
    “Roland Garros? Sono campione in carica, sto lavorando per questo”, afferma Nole parlando con la leggenda della NFL Tom Brady. “Quando si parla di Slam, non pretendi altro che la vittoria. Questa è la mentalità. Quest’anno è un po’ diverso, ma va bene. Sento ancora energia dentro, il fuoco non si è spento, voglio fare ancora molto in questo sport, mi godo il brivido della competizione e vedo quanto lontano posso arrivare. Siamo appena al quarto mese della stagione. L’anno del tennis è molto lungo, ci sono ancora tre Slam, le Olimpiadi e tanti altri tornei. Quindi mi preparo e cerco di vincere di più”.
    Così sente la sfida con la nuova generazione, che con Alcaraz e Sinner ha dimostrato di aver un livello adeguato a batterlo: “Mi piace competere con generazioni diverse. Ci sono i giovani che stanno emergendo – Alcaraz, Sinner – sono tutti incredibilmente affamati, in forma e veloci, ma uso la mia adattabilità per adeguare la mia tattica e il mio gioco a loro e capire cosa serve per rimanere al top e competere con questi ragazzi e provare a vincere più titoli”.
    Il 2024 non è partito bene: “Non è stato l’inizio che ho avuto per gran parte della mia carriera. Sono stato davvero benedetto ad iniziare la maggior parte delle stagioni negli ultimi 20 anni della mia carriera con una vittoria in Australia. Ovviamente quando inizi l’anno con una vittoria in un torneo del Grande Slam hai il vento in poppa e dà il tono per il resto della stagione.”
    Djokovic ha confermato la propria presenza al Masters 1000 di Roma del mese prossimo per testare la sua condizione in vista di Roland Garros. Con il suo 37esimo compleanno ormai alle porte, il serbo resta fiducioso: “Sento l’importanza di ricordare sempre a me stesso di vivere nel presente, ricordare da dove vieni, il viaggio, il percorso, anche le persone che ti circondano. Ho molte persone intorno a me, oltre alla mia famiglia. C’è una grande squadra che mi aiuta a dare il meglio. Persone che mi aiutano a preparare la prossima sfida”.
    Parole ferme, che sembrano confermare la sua voglia di giocare e vincere ancora. Lo ritroveremo al Foro Italico, sarà l’ultimo banco di prova prima di Parigi, dove dovrà difendere il titolo 2023. Contro Sinner, Alcaraz, Medvedev e altri forti competitor, servirà una versione di Novak migliore rispetto a quella vista finora nel 2024.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Preoccupazione in Serbia per il futuro di Djokovic: ha “mollato la presa”?

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    La decisione di Novak Djokovic di non partecipare al Masters 1000 di Madrid ha diviso l’opinione pubblica in Serbia. Da un lato la constatazione che il n.1 del mondo non ama particolarmente il torneo spagnolo, l’ha disertato già altre volte, considerando le sue condizioni – in altura – troppo diverse da quelle di Parigi, dove nel 2024 si concentrano i suoi obiettivi: la difesa del trono di Roland Garros e il torneo Olimpico, l’unico vero vuoto rimasto nella sua incredibile carriera. Dall’altro lato alcuni dei commentatori più noti del paese dei Balcani sottolineano come la scarsa continuità di gioco non aiuterà il campione a ritrovare il suo miglior tennis. L’esempio è arrivato a Monte Carlo: dopo aver saltato Miami ed essersi allenato a casa sua sul rosso che conosce meglio, Novak ha giocato un tennis molto lontano dai giorni migliori, finendo battuto per la prima volta da Ruud, tennista che in carriera non l’aveva mai impensierito severamente.
    Sul media Sport Klub, il più seguito in Serbia, si è aperto un dibattito sulla situazione attuale di Djokovic. Mettendo sul tavolo tutti gli elementi, si ipotizzano scenari tutt’altro che rosei. Nel 2024 non ha ancora vinto un torneo; è arrivata l’improvvisa separazione da Goran Ivanisevic, personaggio di grande carattere e non sempre in linea col pensiero del suo assistito, ma indubbiamente grande professionista, decisivo nel miglioramento del servizio di Nole e grande motivatore; a questo, la scelta – vedremo se temporanea – di non ingaggiare un vero allenatore, affidandosi all’amico Zimonjic, che oggettivamente sembra più uno sparring che un’ipotesi di vero coach. Secondo alcuni osservatori, su Nova k ha pesato terribilmente la sconfitta patita da Sinner in Coppa Davis a Malaga: era il suo grande obiettivo di fine 2024, oltre alla delusione l’aver finito molto tardi l’annata l’ha portato a ritardare la ripresa della preparazione, con il risultato di essersi presentato in Australia con una forma deficitaria, un torneo non brillante terminato in semifinale ancora sotto i colpi poderosi di Jannik.
    In pratica in Serbia molti pensano che Novak abbia perso motivazione, quel fuoco sacro che nonostante l’età ormai avanzata gli permetteva di allenarsi meglio di tutti e far valere la propria immensa classe contro le nuove leve. Tutti a Belgrado si aspettavano un avvio di 2024 simile a suo post Wimbledon 2023: dopo la dura sconfitta patita da Alcaraz, Novak su spettacolare per come si riprese, alzò il livello e con grandissima grinta e classe dominò l’estate USA, vincendo a Cincinnati e US Open. Stavolta la “risposta” in campo di Djokovic all’avvento di Sinner è stata flebile e perdente.
    Djokovic ha sempre detto di voler continuare a giocare per scrivere nuovi record, non parlando mai di ritiro e anzi prendendo ad esempio campioni come gli statunitensi LeBron James o Tom Brady, due icone dello sport USA che hanno dominato ben oltre i 35 anni d’età. Tuttavia molti in Serbia hanno tirato fuori dal cassetto una frase sibillina pronunciata qualche tempo da Djokovic, nella quale affermava “tutto può cambiare repentinamente, dipende da come sta il mio corpo. Ammetto che a volte recuperare la fatica all’interno di un grande torneo non è più come anni fa, a volte hai dolore è non è facile ripresentarsi in campo al massimo. Sarà il mio corpo a indicare quando è il momento di smettere”. Giustificando il suo momento attuale, tra il non scegliere un nuovo coach e saltare alcuni tornei, Djokovic ha parlato del bisogno di stare di più in famiglia, e fanno notare in patria come nei suoi canali social ultimamente dominano le attività con i due figli e la moglie, o eventi ai quali prende parte, piuttosto che allenamenti o tornei.
    In Serbia non si parla d’altro. Siamo alle supposizioni, ovviamente, ma considerato tutti questi elementi c’è la sensazione che dopo quasi 20 anni di carriera a grandissimo livello, scrivendo record assoluti e praticamente imbattibili, forse Djokovic per la prima volta abbia un po’ mollato la presa. Con un tennis basato su grandi colpi ma soprattutto grandissima intensità fisica e durezza mentale, un quasi 37enne Nole può giocarsela alla pari con Sinner, Alcaraz e gli altri migliori, senza spingersi al suo 100%? Roma e soprattuto Parigi ce lo diranno.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO