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    Rune su Murray-Djokovic: “Un’alleanza inaspettata ma potenzialmente vincente”

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Durante il recente torneo UTS, Holger Rune, numero 13 del mondo, ha condiviso le sue riflessioni sulla sorprendente collaborazione tra Andy Murray e Novak Djokovic, offrendo un’interessante prospettiva sul futuro di questa partnership.L’opinione condivisa sembra essere che questa insolita partnership potrebbe rivelarsi sorprendentemente efficace, unendo l’esperienza di due delle menti più brillanti del tennis moderno.
    “È una configurazione interessante, questo è certo,” ha dichiarato Rune a Tennis Majors. “Non credo che molti di noi l’avessero previsto. Penso che possa essere potenzialmente positivo per entrambi. Djokovic non aveva un allenatore prima, quindi era naturale che ne cercasse uno, ma non mi aspettavo che scegliesse qualcuno come Andy.”Il danese ha sottolineato il potenziale intellettuale di questa collaborazione: “Andy è ovviamente un giocatore super intelligente, e anche uno che ha battuto Novak in alcune occasioni. Mi chiedevo: ‘Perché proprio loro due insieme?’ E credo sia perché possono parlare molto di strategia e di come battere i migliori giocatori. Entrambi hanno un QI tennistico molto alto.”
    Anche Thanasi Kokkinakis ha espresso il suo supporto: “Non ci sono molte persone che possono dire qualcosa a Novak, ma se qualcuno può farlo, quello è Andy. Ha giocato nella stessa era e contro di lui, quindi sono sicuro che conosca alcuni aspetti che potrebbero aiutarlo. Credo che Andy farà un ottimo lavoro.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic lancia la sfida per il 2025: “Pronto a competere con i giovani”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, Novak Djokovic ha fatto il punto sulla sua stagione 2024 e lanciato un chiaro messaggio per il 2025. Il serbo, attualmente numero 7 del mondo, nonostante la conquista dell’oro olimpico a Parigi, ammette che è stata una stagione con alti e bassi.Il messaggio di Djokovic è chiaro: nonostante una stagione 2024 non all’altezza dei suoi standard, non ha alcuna intenzione di farsi da parte e promette di essere un protagonista ancora più presente nel circuito 2025.
    Il Bilancio del 2024“Quest’anno ho giocato poco, al di là della medaglia olimpica e della finale di Wimbledon. È stata probabilmente la mia stagione meno prolifica degli ultimi dieci anni,” ha confessato il vincitore di 24 Slam. “Ho avuto molti alti e bassi e problemi da risolvere, anche a livello personale. Tuttavia, sento di poter ancora giocare ad alto livello.”
    La Nuova GenerazioneDjokovic riconosce l’ascesa dei giovani talenti: “È un dato di fatto che Sinner e Alcaraz si sono affermati come i due migliori giocatori al mondo, senza dimenticare Zverev. Saranno tutti candidati principali per vincere i prossimi Slam e molti altri tornei.”
    Le Ambizioni per il 2025“Sono pronto a tornare a competere, sia fisicamente che mentalmente,” ha dichiarato il campione serbo. “Ho la sensazione di poter ancora sfidare questi ragazzi, tutta la mia esperienza può essere molto utile. Il prossimo anno giocherò più tornei, anche se gli Slam rimarranno la mia priorità.”
    La Sfida Continua“Voglio continuare a scrivere la storia di questo sport,” ha concluso Djokovic, lanciando un avvertimento alla nuova generazione: “Sinner e Alcaraz sono avvisati: se vogliono prendere definitivamente il potere, dovranno confrontarsi ancora e ancora con l’ultimo membro del Big3.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La Lettera di Del Potro a Djokovic: “Sei il più grande, non solo nel tennis”

    Juan Martin Del Potro con Novak Djokovic nella foto – foto getty images

    Tre giorni dopo l’emozionante partita d’addio organizzata a Buenos Aires con Novak Djokovic, Juan Martin Del Potro ha voluto ringraziare pubblicamente il campione serbo con una toccante lettera condivisa sui social media.Queste parole riflettono non solo la gratitudine di Del Potro, ma anche il profondo legame umano che si è creato tra i due campioni, andando ben oltre il semplice rapporto professionale nel mondo del tennis.
    “Caro Nole,non ho abbastanza parole per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me da quel giorno a cena a Miami, quando hai accettato questa grande follia di partecipare al mio addio in Argentina, nonostante la tua stagione molto complicata. Da quel momento fino al giorno in cui hai lasciato il mio paese, hai dimostrato una generosità che non dimenticherò mai.Sono eternamente grato a te, Charly, Mark e a tutto il tuo team per essere stati disponibili in ogni minimo dettaglio, per ogni necessità. Hai capito la situazione in cui mi trovavo e sei stato il miglior partner, dentro e fuori dal campo, per realizzare un addio che non avrei immaginato nemmeno nei miei sogni più sfrenati.La tua presenza non ha solo reso questo evento indimenticabile per me e la mia famiglia, ma ha trasceso il tennis. Un intero paese ha potuto apprezzarti ed entusiasmarsi per te, ed è chiaro che non sei solo il più grande della storia nello sport, ma anche nella vita.L’Argentina ti ama e ti saremo eternamente grati per lo spettacolo, la generosità e la dedizione che hai mostrato per rendere questa giornata perfetta. Sento che da tutto questo è nato qualcosa di molto speciale: un’amicizia sincera che durerà per sempre.Ti voglio molto bene, amico mio. Grazie mille e a presto.”

    Querido Nole,
    No me alcanzan las palabras para agradecerte todo lo que hiciste por mí desde aquel día en la cena en Miami, cuando aceptaste esta gran locura de formar parte de mi despedida en Argentina, a pesar de tu temporada tan complicada. Desde ese momento hasta el día que… pic.twitter.com/wXWEUSs1rd
    — Juan M. del Potro (@delpotrojuan) December 4, 2024

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    “Quella Pausa Infinita”: La madre di Tsitsipas sulla Finale Roland Garros 2021

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In una recente intervista a Mr Tennis, Yulia Salnikova, madre di Stefanos Tsitsipas, ha condiviso riflessioni interessanti sulla finale del Roland Garros 2021 e sulla figura di Novak Djokovic, rivelando dettagli e prospettive inedite.L’intervista offre uno sguardo più profondo sulla figura di Djokovic, mostrando come le sue origini difficili abbiano forgiato il carattere di un campione che ha dovuto lottare non solo in campo, ma anche contro le circostanze della vita per raggiungere i vertici del tennis mondiale.
    La Finale di Parigi e la “Pausa Infinita”Ricordando la finale persa dal figlio contro Djokovic, dove il serbo rimontò da 0-2, Salnikova si è soffermata su un momento chiave: “Quando Novak fece quella pausa per il bagno, che durò un tempo infinitamente lungo dal nostro punto di vista, stavamo tutti seduti ad aspettare. Anche se era tutto secondo le regole, quando tornò, sapevo che avrebbe vinto. Era tornato come una persona diversa. Come sia successo? Questa è una domanda per Novak. Fu un miracolo.”
    Un Campione “Self-Made”Nonostante quell’episodio, la madre di Tsitsipas ha espresso grande ammirazione per il percorso di Djokovic: “È entrato nel tennis quando Federer e Nadal erano al loro apice. Erano già i padri del tennis. Djokovic non aveva un nome, ma col tempo ha dimostrato che tutto è possibile. Chi lo criticava avrà bisogno di tempo per rivalutarlo.”
    L’Infanzia nei BunkerParticolarmente toccante la riflessione sulle diverse origini dei campioni: “Novak ha avuto un’infanzia molto difficile, da bambino doveva nascondersi nei rifugi antiaerei. Federer è cresciuto nella felice Svizzera. Sono dettagli che vanno considerati. Non ha mai dovuto rischiare qualcosa per ottenerne un’altra.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Roddick critica il timing di Djokovic: “L’annuncio di Murray ha oscurato l’addio di Nadal”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Andy Roddick ha criticato duramente la scelta di Novak Djokovic riguardo i tempi dell’annuncio di Andy Murray come suo nuovo allenatore, sostenendo che questa mossa abbia rubato la scena all’addio al tennis di Rafael Nadal.
    Nel suo podcast, l’ex numero uno del mondo americano ha espresso il suo disappunto con la sua caratteristica ironia tagliente: “È divertente avere tutta questa attenzione? È divertente lo scandalo? È divertente sapere che puoi creare una tempesta nel mondo del tennis e cancellare qualsiasi altra storia? Rafa si ritira questo weekend? Dobbiamo dominare i titoli dei giornali a fine settimana.”
    Roddick ha poi assunto un tono più serio: “Capisco che i meme siano divertenti, ma questo non è affatto uno scherzo. Non credo sia un progetto di vanità, ma non c’era assolutamente alcun motivo per fare questo annuncio, nessuno!”
    La critica di Roddick solleva una questione interessante sul rispetto dei momenti significativi nel tennis e sulla gestione della comunicazione da parte dei grandi campioni. Secondo l’americano, l’annuncio della partnership Djokovic-Murray avrebbe potuto attendere per non offuscare un momento storico come il ritiro di una leggenda del calibro di Nadal.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic ha incontrato il presidente argentino Milei a Buenos Aires

    Javier Milei, presidente dell’Argentina, e Novak Djokovic

    Arriva una notizia curiosa dall’Argentina. Novak Djokovic ha chiesto e ottenuto un incontro col presidente Javier Milei, discusso leader del paese latinoamericano, salito al potere da un anno al termine di una campagna elettorale a dir poco turbolenta e forte delle sue idee ultre-liberiste. La stampa di Buenos Aires riporta che Novak, sbarcato nel paese per l’esibizione con Del Potro, ha detto all’entourage che ha organizzato l’evento: “Voglio incontrare Javier Milei. Se riescono a organizzare un incontro con lui, resterò ancora un giorno a Buenos Aires.” Detto fatto: nonostante Milei non sia un appassionato di tennis (in gioventù ha giocato a calcio a discreto livello), conosce alla perfezione il personaggio Djokovic, e ha subito acconsentito ad organizzare una visita privata.
    I media argentini hanno ripreso costantemente gli spostamenti del campione serbo nei giorni passati a Buenos Aires, incluso quello verso Los Olivos, residenza del presidente.

    🚨 AHORA | Finalizó el encuentro de Novak Djokovic con Milei en la Quinta de Olivos 🇦🇷🇷🇸
    “Él lo quería conocer al Presidente @JMilei y se enteró esta mañana porque alguien se lo comenta, buscó un lugar en la agenda y lo recibió”
    FENÓMENO BARRIAL 🌎 pic.twitter.com/OoiwC3MM3s
    — Agarra la Pala (@agarra_pala) December 2, 2024

    Dell’incontro non si sa niente, è stato strettamente privato, solo che è durato più di un’ora. Si vocifera che uno degli argomenti trattati sia stato il periodo della pandemia da Covid-19, con Djokovic fermamente contrario al vaccino, e con lo stesso Milei assai dubbioso sulla gestione del periodo storico a livello generale. Il suo governo infatti si è rifiutato di firmare l’accordo globale sulle pandemie promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). “In Argentina le decisioni le prendono gli argentini”, disse all’epoca il portavoce presidenziale Manuel Adorni.
    Terminato l’incontro, Djokovic è salito nuovamente sul van e si è diretto senza altre soste all’aeroporto centrale di Buenos Aires, per fare rientro in Europa.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    il Grande Show prima degli Australian Open: Djokovic, Alcaraz e Sinner protagonisti

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    L’Australian Open 2025 si prepara ad accogliere i suoi campioni con una settimana di apertura speciale dedicata alla beneficenza. Dal 7 al 10 gennaio, il Melbourne Park ospiterà una serie di match di esibizione che vedranno protagonisti alcuni dei più grandi nomi del tennis mondiale.
    Il campo vedrà brillare le stelle più luminose del circuito: il campione serbo Novak Djokovic, il numero uno del mondo Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz guideranno la parata di stelle del tennis maschile. A rappresentare il tennis femminile ci sarà la promettente cinese Qinwen Zheng.L’Australia sarà ben rappresentata dai beniamini di casa Alex de Minaur e Alexei Popyrin, che avranno l’opportunità di esibirsi davanti al loro pubblico prima dell’inizio ufficiale del torneo.
    Questi match di beneficenza, che si svolgeranno da martedì a venerdì della settimana di apertura, non solo offriranno spettacolo di altissimo livello, ma permetteranno anche ai giocatori di familiarizzare con le condizioni di gioco del primo Slam dell’anno, il cui inizio è previsto per domenica 12 gennaio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Cervara (coach di Medvedev) dubbioso sulla scelta di Djokovic: “Murray non ha alcuna esperienza”

    Gilles Cervara

    Il mondo della racchetta attende con grande curiosità l’inizio della collaborazione della super coppia Djokovic – Murray. Il serbo dopo un 2024 nobilitato dall’Oro alle Olimpiadi di Parigi ma nessun altro successo ha scelto a sorpresa di inserire nel suo team per la prossima stagione uno dei suoi massimi rivali, Andy Murray, per rilanciarsi al massimo livello e cercare di vincere ancora qualche titolo dello Slam. Lo scozzese, appena ritiratosi, ha accettato la sfida con entusiasmo e in generale i pareri dell’ambiante sono positivi, soprattutto per l’idea che Murray possa aiutare Djokovic a livello di motivazione. Non tutti però hanno salutato quest’unione con favore. Tra questi il coach francese Gilles Cervara, da molti anni a fianco di Daniil Medvedev. Parlando al quotidiano L’Equipe, Cervara pone più di un interrogativo su come Murray, senza alcuna esperienza da coach, possa davvero aiutare in qualche modo l’ex rivale.
    “Conoscendo Murray non mi sorprende questa faccenda, sapevo che non sarebbe riuscito a stare fermo per più di due o tre mesi dopo il ritiro” afferma Cervara. “ma non ha quella che si potrebbe definire una metodologia di allenamento. Andy non sa nulla dell’allenamento, il che significa che lo dovrà imparare al volo. Non è questo il motivo per cui Novak vuole lavorare con lui”.
    “Per quanto riguarda l’allenatore, o Novak si conosce così bene da non aver bisogno di nessun altro, oppure chiederà aiuto al resto della squadra che già lo segue. È essenziale mettersi alla prova ed esplorare nuove metodologie di allenamento che potrebbero non essere immediatamente evidenti.”
    “Tra i due tutto è possibile. Immagino che questa collaborazione porterà qualcosa a Djokovic. Poi c’è una realtà fisica ed energetica, che significa che sarà dura per lui, con o senza Murray, ma anche per alcuni suoi rivali” conclude Cervara.
    Djokovic dopo aver accompagnato il ritiro dell’amico Del Potro inizierà la preparazione per il 2025, che dovrebbe iniziare con un torneo precedente agli Australian Open, visto che è fermo – per match ufficiali – alla sconfitta subita da Sinner nella finale del Masters 1000 di Shanghai.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO