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    Finale Roland Garros: Ruud può sconfiggere Djokovic?

    Casper Ruud, giocherà la terza finale Slam in carriera

    La risposta alla domanda del titolo è… molto, molto difficile, ma la bellezza dello sport sta anche nella possibilità della sorpresa. Casper Ruud oggi avrà di fronte una scalata proibitiva, sconfiggere sul Chatrier il più forte – per titoli vinti – dell’epoca moderna, pronto a dare la zampata n.23 per titoli Slam, sarebbe il record all-time a livello maschile. Inoltre, avendo già vinto gli Australian Open, resterebbe in corsa anche per un Grande Slam stagionale che ha assaporato due anni fa, quando Daniil Medvedev sull’Arthur Ashe gli impedì di completare un’impresa suprema che già stava accarezzando.
    Il bilancio degli Head to Head tra Novak e Casper recita un pesante 4-0 a favore del serbo, e 2-0 sul “rosso”, entrambe due vittorie in semifinale al Foro Italico (2020, 2022). L’ultimo confronto risale alla finale del Masters di Torino, una vittoria secca per Djokovic, anche se si giocava in condizioni indoor, dove il gap tra “Nole” e quasi tutti gli altri è ancor più netto.
    Cosa può fare Ruud per vincere? Ha qualche asso nella manica? Sicuramente il norvegese arriva alla finale con un crescendo di condizione molto importante. Dopo un’avvio di stagione terribile, figlio di un grave errore di valutazione nella preparazione, da lui ammesso candidamente, ha lentamente ritrovato buone sensazioni. Proprio dalla terra battuta di Estoril, l’amato rosso, primo bel torneo giocato in stagione e vinto (decimo in carriera), il suo tennis ha ricominciato a macinare profondità, continuità nella spinta e sicurezza. Era diventato un “regolarista falloso”, un contro senso che l’ha portato a nulla di buono. A Roma già si è rivisto un buon Ruud, ancora non al massimo, ma più efficace e convinto. Quei piedi veloci sono tornati a girare intorno alla palla per portarlo a spingere in sicurezza col diritto e imporre bei ritmi, con i quali mettere sotto discreta pressione i rivali. L’impennata di qualità è arrivata proprio qua a Parigi, dove in effetti aveva affermato di voler arrivare al meglio. Avrà anche sbagliato preparazione, ma intanto il suo obiettivo era tornare a giocarsi la Coppa dei Moschettieri, e in finale è arrivato. Quindi davvero complimenti.
    Ruud a mio avviso avrà due punti di forza nel match odierno contro Djokovic: l’esperienza di due finali già disputate, anche se perse, e il poter scendere in campo senza niente da perdere. La sua pressione sarà pari a zero, perché qualora perdesse nuovamente contro Djokovic, la sconfitta sarebbe nell’ordine delle cose, dei valori assoluti tra i due. Resta da vedere se questo potrà essere abbastanza per stroncare la resistenza dell’agonista più duro e feroce del tour, uno che ormai si programma alla perfezione e riesce ad arrivare ai grandi appuntamenti al meglio. Forse proprio una certa pressione potrebbe essere il vero punto a sfavore di Djokovic. Ricordiamo cosa accadde a NY21 in finale.
    Si gioca sulla terra battuta, la superficie forse meno amata da “Nole”, ma tecnicamente Casper non sembra possedere armi per scardinare il gioco del serbo. Non c’è un singolo colpo con il quale possa sbaragliare il rivale, né il servizio, tanto meno la risposta, e nemmeno col suo forcing col diritto potrà lasciare fermo il rivale, c’è riuscito poche volte Alcaraz venerdì… Quindi, ha già perso? No, ma per farcela Casper dovrà disputare una partita monumentale per resistenza nello scambio, pazienza, forza fisica e mentale. Alla fine il tempo ha dimostrato che Djokovic su terra perde quando non sta bene, quando trova un rivale con colpi talmente potenti da lasciarlo fermo (un Wawrinka), un tennista che riesce a spezzargli il ritmo e mandarlo in confusione tattica (e questo non è mai Ruud), o un giocatore altrettanto duro e resistente nella lotta, che alla fine ne ha di più e lo supera come corsa e spinta in scambi infiniti, meglio se con tanta rotazione. Quest’ultimo identikit si chiama Nadal, il grande assente, l’unico che l’ha battuto nella maggior parte degli scontri su terra battuta. Se Ruud mai riuscisse a diventare un piccolo Rafa per resistenza, corsa, precisione nelle sue difese e capacità di resistere, allora magari potrebbe portare la partita su di un piano fisico talmente duro da mettere in crisi il serbo e magari stroncarlo dopo ore e ore di rincorse. Ruud è un bellissimo atleta, ma che riesca in un’impresa del genere sembra improbabile.
    La sensazione è che Djokovic alla fine vincerà, e lo farà anche discretamente bene. La speranza è che ci sia una partita divertente, a concludere un torneo che ha detto molto e che potrebbe nuovamente lanciare “Nole” verso il sogno Grande Slam stagionale, in barba alla NextGen, ai talenti emergenti e compagnia bella.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: I risultati con il dettaglio del Day 15. E’ il giorno della finale maschile: Sfida tra Novak Djokovic e Casper Ruud (LIVE)

    Risultati dal Roland Garros – Foto Getty Images

    Roland Garros – Finali – terra

    Court Philippe-Chatrier – Ore: 11:30Xinyu Wang / Su-Wei Hsieh vs Taylor Townsend / Leylah Fernandez Il match deve ancora iniziare
    Novak Djokovic vs Casper Ruud (non prima ore 14:30)Il match deve ancora iniziare

    Roland Garros – Finale – Chi vincerà?
    Djokovic (3-0)
    Djokovic (3-1)
    Djokovic (3-2)
    Ruud (3-0)
    Ruud (3-1)
    Ruud (3-2)
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    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:45Yannick Noah / Mansour Bahrami vs Mats Wilander / John Mcenroe Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Domani la finale tra Novak Djokovic e Casper Ruud. Alcune considerazioni sulla partita (sondaggio Live Tennis)

    Novak Djokovic e Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    La finale del Roland Garros rappresenta un evento imperdibile per gli appassionati di tennis, dove si sfideranno: Novak Djokovic, probabilmente l’indiscusso numero uno mondiale in pectore, e Casper Ruud, la grande stella della Norvegia. Questo emozionante scontro si svolgerà domani sulla terra rossa del Roland Garros a partire dalle ore 15 e sarà un duello che esalterà le abilità, la determinazione e la strategia di entrambi i tennisti.
    Djokovic porta con sé una notevole esperienza e una straordinaria forza mentale. Le sue eccezionali abilità difensive e la versatilità del suo gioco lo rendono un avversario arduo da affrontare. Tuttavia, non è immune a cali di concentrazione, soprattutto nelle ultime settimane, e la sua incostanza potrebbe offrire opportunità al suo avversario​.
    Dall’altro lato della rete, Ruud è un esperto dei campi in terra battuta, dove ha dimostrato di saper esprimere al meglio le sue qualità. Il suo potente dritto e la capacità di realizzare punti vincenti con quel colpo possono mettere sotto pressione Djokovic. La sua giovane età e il suo atteggiamento audace possono costituire un’arma potente contro avversari più esperti. Tuttavia, la sua mancanza di esperienza in finali di Grand Slam, rispetto al suo avversario, e la sua vulnerabilità contro giocatori difensivi potrebbero rappresentare delle sfide significative per lui.

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    Battere il serbo in una finale del Grand Slam richiede la massima perfezione del suo avversario e qualche formula tattica che oscuri le infinite virtù del balcanico. Molti si chiederanno cosa può fare il norvegese, oltre a giocare ad un livello altissimo, e i precedenti e la conoscenza del gioco di entrambi danno le risposte. Ruud è in grado di travolgere giocatori di minor calibro con un tennis solido, mantenendo un grande equilibrio tra aggressività e consistenza e maturando i punti fino a trovare colpi destabilizzanti. Deve uscire un po’ dalla sua zona di comfort contro Novak. Ha bisogno di essere più aggressivo del solito con il suo diritto, basarsi su una percentuale molto alta di prime di servizio e utilizzare la famosa tattica maestra del servizio+dritto.È nell’interesse del norvegese abbreviare i punti, consapevole che il suo rovescio è un punto debole quando si confronta con un giocatore come Novak, e che solo invertendosi e lanciando un colpo destabilizzante potrà prendere l’iniziativa. In un duello di rovesci, ha tutte le probabilità di perdere, e se lascia trascurata quella zona del campo per spostarsi con il diritto potrebbe lasciare troppo spazio al campione serbo. Il serbo è consapevole che deve serrare i denti per frenare l’impeto iniziale di Casper, e che se riuscirà a neutralizzare i colpi di inizio gioco, potrà ribaltare la situazione e essere lui a dettare il ritmo del match fin dal principio.
    Fisicamente, il norvegese sembra più in forma, ma il fattore dell’esperienza e della gestione dello sforzo è qualcosa da considerare molto attentamente. Djokovic sa che ha quel punto in più di spinta e incisività nei suoi colpi rispetto a Ruud, a giudicare da quanto successo nei loro precedenti incontri. Infatti, nei quattro match in cui si sono affrontati, il serbo non ha perso nemmeno un set. Due di questi incontri sono stati su terra battuta (Roma 2020 e Roma 2022), ma non si sono mai affrontati in un Grand Slam, quindi ci sono incognite da risolvere. Novak Djokovic e Casper Ruud, solo uno di loro potrà conquistare il titolo di Roland Garros 2023.
    Quote e scontri diretti della Finale – Quote MedieDjokovic (3) – Ruud (4) (4-0) 1.21 4.62
    LE MIGLIORI QUOTEOVER 37,5 game – 1,86 su BetroomOVER 19,5 game Djokovic – 1,72 su WincasinoOVER 15,5 game Ruud – 1,75 su Starcasino
    LINEE BASSE OVER (ideali per multiple)Over 18,5 game Djokovic – 1,29 su StarcasinoOver 30,5 game – 1,30 su Leovegas
    LINEE ALTE OVER (ideali per singole)Over 38,5 game – 1,97 su Betroom e WincasinoOver 39,5 game – 2,11 su Betroom e WincasinoOver 40,5 game – 2,43 su Leovegas LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Parlano Novak Djokovic e Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz nella foto

    Novak Djokovic : A Carlos ho detto che avrà altre occasioni e vincerà il Roland Garros diverse volte in futuro. Non ho dubbi su questo, perché è un giocatore straordinario, che ha enormi qualità: si muove alla grande, ha colpi molto potenti, è completo, ha tutto. Inoltre, non dimentichiamo che ha già vinto uno Slam”. “Onore a lui per essere rimasto in campo fino all’ultimo punto, nonostante le difficoltà di movimento e il dolore. È un peccato per il pubblico, per il torneo, per noi che stavamo giocando una bella partita, molto intensa, in totale equilibrio. Purtroppo però queste cose succedono, di fronte a situazioni del genere. Gli auguro di tornare presto e forte come prima”. “Io stesso in passato ho avuto diverse volte a che fare con situazioni simili. Per lui forse questa era la prima volta in cui era davvero favorito per vincere uno Slam, e sono pressioni che si possono fare sentire. Ma passare questi momenti fa parte del tuo percorso di crescita, di cambiamento. Carlos peraltro ha già dimostrato di avere una grande maturità. È arrivato nel Tour da pochi anni e ha già dimostrato di essere in grado di vincere uno Slam e diventare numero 1 del mondo. Ho un grande rispetto per lui, che peraltro ha attorno anche un grande team. Se starà bene, ha davanti a sé una carriera eccezionale”. “Il pubblico che mi contesta? Non mi interessa, non è la prima volta che accade e non sarà l’ultima. Io vado avanti e continuo a vincere”. “I primi due set sono stati molto pesanti per entrambi, e anche per me si sono fatti sentire. Ho cercato di tenere duro e poi è accaduto qualcosa di imprevedibile, come i crampi che hanno colpito Carlos. A quel punto il mio compito era quello di farlo giocare il più possibile, restando concentrato. Ma è chiaro che nel terzo e quarto set è diventata una partita diversa”. “Penso di avere giocato a un livello molto alto, la migliore partita del torneo è arrivata al momento giusto. Adesso sento di essere sulla linea del traguardo per la storia, e questa è una bella sensazione, un privilegio sentire di poter scrivere un capitolo nella storia dello sport che ami. Manca ancora un passo, ma ho una grande motivazione dentro di me per mettere le mani sul trofeo”. “Sono orgoglioso di tutti i traguardi che ho raggiunto nella mia carriera, ma adesso devo stare nel presente, rendermi conto che non è ancora finita, che manca ancora un match. Mi sono messo in buona posizione per ottenere il secondo Slam quest’anno, dopo gli Australian Open, e questo mi carica. Ho sempre detto che gli Slam sono i tornei in cui voglio arrivare al top della condizione, dunque quando vedo che i risultati mi danno ragione mi sveglio ancora più deciso per lavorare duramente ogni mattina”. “Il Grande Slam? Al momento lo vedo lontano, magari sarà un po’ meno lontano se vincerò domenica, vedremo. L’esperienza sarà dalla mia parte, mi troverò in una posizione in cui sono già stato tante volte. Ma l’esperienza ti fa vincere uno Slam? Non credo. Ora devo solo pensare a recuperare, e poi a scendere in campo nelle migliori condizioni possibili. Se andrà bene, parleremo della storia” LA TOP FIVE DEI COLPI DI DJOKOVIC-ALCARAZ ITW ON COURT A NOVAK DJOKOVIC Carlos Alcaraz: “Per me è molto dura, è difficile accettare di avere avuto i crampi dopo due set, quando mi sentivo di essere arrivato a questa partita in ottime condizioni fisiche. Sono deluso da me stesso, ma sono cose che possono accadere e bisogna farci i conti. Di certo è la peggiore esperienza della mia carriera”. “I primi due set sono stati molto intensi e ho cominciato ad avvertire dei crampi al braccio, poi si sono estesi al resto del corpo, e in particolare alle gambe, ogni punto di entrambe le gambe. Non riuscivo a muovermi a un certo momento. Poi nel quarto set la situazione è un po’ migliorata, ma comunque rimaneva difficile eseguire ogni colpo”. “A cosa è dovuto tutto questo? Senza dubbio alla tensione. Ci sono stati scambi lunghi, intensi, molte corse da parte di entrambi. Ma soprattutto per quanto mi riguarda c’era tanta tensione lungo tutti i primi due set. Questo ha generato il problema”. “In qualche modo è un’esperienza che mi servirà, per non fare lo stesso errore. Cercherò di farne tesoro per evitare di trovarmi ancora con i crampi in un momento del genere. La prossima volta andrà meglio. Mi era già accaduto in verità, ma non a questo livello. Per esempio contro Tsitsipas agli Us Open avevo avuto un problema di crampi, ma non erano comparabili con quelli avuti stavolta”. “Mi sarebbe spiaciuto ritirarmi, per questo non l’ho fatto. Nel quarto set ho persino pensato di avere un 1 per cento di possibilità di rientrare, se stavo bene. Ho anche avuto una palla break nel primo game (risata, ndr). Diciamo che nel quarto, anche se non ero al top, non ho mai pensato di ritirarmi”. LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “La superiorità di Alcaraz mi ricorda quella di Federer nel 2004. Carlos oggi favorito, ma…”

    Toni Nadal

    Lo zio più famoso del tennis, Toni Nadal, oggi direttore dell’Accademia di Rafa a Manacor, ha scritto nel suo consueto editoriale su El Pais parole al miele per Carlos Alcaraz, n.1 al mondo e oggi in semifinale a Roland Garros, opposto a Novak Djokovic. Per Toni, Carlos è favorito perché il serbo “è lontano dalla sua versione migliore, ma nessuno può dimenticare che è un campione incredibile, disposto a lottare fino alla fine per raggiungere il risultato. Il suo spirito combattivo gli permette di adattarsi a qualsiasi contesto”.
    Per quanto riguarda le chiavi che possono decidere la partita odierna tra Carlos e Novak, il tecnico spagnolo ritiene che tutto possa dipendere dal livello di precisione e anticipo del murciano, con Novak che invece deve cercare scappatoie per uscire dagli schemi offensivi del giovane avversario. Infatti secondo Toni il serbo non può reggere uno scontro frontale a chi tira di più. “Se Djokovic prova a giocare in modo aggressivo e ad alta velocità si ritroverà un avversario superiore in quel contesto; se decide di giocare in modo consistente allora dovrà avere un livello di precisione molto alto, sbagliare quasi niente e portare Carlos su lunghi scambi, altrimenti sarà esposto ai vincenti di Carlos. In ogni caso, nessuna possibilità dovrebbe essere esclusa, sarà una partita dura mentalmente”.
    Tornando ad Alcaraz, secondo Tori il giovane spagnolo si trova in una posizione simile a quella che visse Roger Federer quando esplose al suo massimo livello dopo aver vinto il suo primo titolo a Wimbledon nel 2003: “È pieno di fiducia e in ottima forma, fisicamente e tecnicamente. Mi ricorda l’irruzione e la superiorità che Federer ha mostrato dalla fine del 2003 e, soprattutto, dal 2004. La sua imbattibilità era così schiacciante che abbiamo dovuto aspettare l’arrivo di una generazione successiva prima che Roger fosse messo in vera difficoltà, era troppo superiore a tutti gli altri. Sento che succederà lo stesso, per un po’, con Alcaraz”. Federer vinse ben 41 tornei il 2003 e il 2006, inclusi ben 9 Slam e 3 Masters di fine anno. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il programma di Venerdì 09 Giugno 2023. Tempo di semifinali (sondaggio LIve Tennis)

    Le semifinali del Roland Garros 2023

    Domani con inizio alle ore 14:45 inizieranno le (speriamo) emozionanti semifinali del Roland Garros 2023. I quattro semifinalisti – Casper Ruud, Alexander Zverev, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic – si sfideranno per un posto nella finale del torneo.

    Ruud (4) vs Zverev (22)  Loading …
    La semifinale tra il finalista del 2022 Casper Ruud e il tre volte semifinalista Alexander Zverev promette di essere una battaglia sulla linea di fondo che si deciderà con il minimo dei margini. I due si sono sfidati tre volte a livello ATP, con Zverev che ha vinto due volte e Ruud una, ma mai sulla terra rossa.Zverev avrà l’obiettivo di dar fastidio al rovescio di Ruud. L’aggressività e la potenza di Ruud provengono dal suo potente diritto, ma quando si tratta del rovescio, il norvegese può essere attaccato fortemente. Zverev cercherà di portare il gioco sul rovescio di Ruud e di prendere il controllo della partita da quel punto sfruttando quella diagonale.Zverev ha vinto solo il 49% dei punti sul secondo servizio nei suoi primi cinque match, e Ruud potrebbe cercare di sfruttare questa debolezza del tedesco.ALexander ha realizzato solo 43 vincenti e 75 errori non forzati con il diritto in cinque turni. Ruud cercherà di usare il suo potente diritto per attaccare questo angolo del campo di Zverev.Per entrambi i giocatori, la partita di venerdì sarà incentrata, ovviamente, nel giocare bene i propri punti di forza. Per Ruud, è il diritto; per Zverev, è sicuramente il rovescio. Le quote attuali favoriscono leggermente Zverev con un rapporto di 1,86 a 1,98.
    Quote e scontri direttiSF Alcaraz (1) – Djokovic (3) 1-0 1.48 2.74SF Ruud (4) – Zverev (22) 1-2 1.98 1.86
    Alcaraz (1) vs Djokovic (3)
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    La semifinale tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic è attesa con grande trepidazione. Djokovic, forse il miglior giocatore di tutti i tempi, è a pari merito per il maggior numero di Grand Slam vinti, 22. Alcaraz, invece, è il numero uno al mondo e la prima testa di serie al Roland Garros 2023. A 36 anni, Djokovic ha l’esperienza; a soli 20 anni, Alcaraz ha la giovinezza e la voglia di vincere.Le due superstars si sono affrontate solo una volta prima, nel 2022 al Madrid Open, dove Alcaraz ha vinto una partita combattuta al tiebreak del terzo set. È raro che Djokovic perda un tiebreak, e sicuramente non avrà dimenticato quella sconfitta.Una caratteristica della preparazione di Djokovic per il match è lo scouting. Novak avrà il suo team di analisi a guardare molto attentamente la partita persa da Alcaraz a Roma contro il qualificato Fabian Marozsan il mese scorso. In quella sorprendente sconfitta, Alcaraz ha giocato i punti sulla seconda di servizio in maniera pessima. Marozsan ha attaccato la seconda di servizio di Alcaraz anticipando i colpi, punendo lo spagnolo sferrando colpi potenti e risolutori.Alcaraz, d’altra parte, dovrà affrontare Djokovic con cautela. Ci sono stati periodi nella carriera del serbo in cui nessuno è stato in grado di decifrare la sua superficie preferita. Tuttavia, la terra rossa è la superficie “meno” preferita di Djokovic (si parla di un campione che ha vinto per due volte Parigi).Per quanto riguarda le quote, gli scommettitori hanno aperto questo match nominando Alcaraz come solido favorito. Tuttavia, questa sfida di grandezza tennistica è così equilibrata, che chiunque preveda l’esito non può farlo con certezza. Le quote attuali vedono Alcaraz favorito con un rapporto di 1,48 a 2,74.
    Court Philippe-Chatrier – Ore: 14:45 –Carlos Alcaraz vs Novak Djokovic Casper Ruud vs Alexander Zverev non prima 17:30
    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Tatiana Golovin / Nathalie Dechy vs Daniela Hantuchova / Lindsay Davenport Mats Wilander / Sergi Bruguera vs Arnaud Clement / Mansour Bahrami Michael Chang / Flavia Pennetta vs Henri Leconte / Francesca Schiavone
    Court Simonne-Mathieu – Ore: 11:00Taylor Townsend / Leylah Fernandez vs Jessica Pegula / Coco Gauff Ellen Perez / Nicole Melichar-martinez vs Xinyu Wang / Su-Wei Hsieh LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Il favorito a Roland Garros? Alcaraz, ma so bene come affrontare gli Slam”

    Novak Djokovic in allenamento a Parigi (foto Getty Images)

    Novak Djokovic conferma l’ambizione di diventare già a Roland Garros il tennista con più titoli Slam in singolare nella storia, superando il grande assente Nadal, ma ritiene che il favorito per la Coppa dei Moschettieri sia Carlos Alcaraz. Questo il sunto del pensiero del serbo nel media day al Bois de Boulogne. Ha anche scherzato sull’assenza di Rafa, dicendosi un po’ sollevato dal non trovarlo nel draw visto che la maggior parte delle volte ha perso nei confronti sul rosso parigino. Riportiamo i passaggi salienti della lunga conferenza stampa di Novak di oggi pomeriggio a Roland Garros.
    “Sono felicissimo di essere qua. È chiaro che ogni Slam, a questo punto della mia carriera, è un regalo per me. Cercherò di sfruttare questa opportunità. Prima del Roland Garros non ho avuto molto successo nei tornei sulla terra battuta, ma un Grande Slam è quasi uno sport diverso. Mi sento sempre più motivato e fiducioso durante i tornei dello Slam, grazie al successo che ho avuto negli anni in questi eventi. Penso che questo tipo di formato mi si addica perché mi permette un po’ di tempo per recuperare tra una partita e l’altra e posso avvicinarmi lentamente alla mia forma migliore. Debutterò contro Aleks Kovacevic, un americano con origini serbe. È una persona con cui mi sono allenato in diverse occasioni negli ultimi anni, parliamo la stessa lingua. Ho una buona impressione di lui. Un bravissimo ragazzo e molto talentuoso, con il rovescio a una mano. Non ha giocato molto sulla terra rossa, ma non posso sottovalutare nessuno. Spero di iniziare bene il torneo”.
    Djokovic e i record, la sua grande motivazione: “Non è un segreto che uno dei motivi principali per cui gioco è cercare di battere più record e fare la storia nel mondo del tennis. È qualcosa che mi motiva e mi ispira. Allo stesso tempo, le cose sono diverse rispetto a 10 anni fa, soprattutto quando si tratta di come il corpo risponde al carico del torneo. All’inizio dell’anno ho detto che mettevo l’accento e la priorità sui Grand Slam, quindi mi sento bene in questo momento. Non ho disturbi fisici che mi preoccupano. In Australia, ad esempio, non è stato così. Ho giocato ad alto livello ad Adelaide e ho avuto una buona preparazione, poi mi sono infortunato nelle ultime partite lì, leggermente, e poi è diventato sempre più serio nella settimana di allenamento prima dell’Australia. Ho dovuto affrontare quell’infortunio per tutto il torneo, il che non è stato piacevole. Ma alla fine ho vinto, quindi è stato fantastico vincere il titolo in quel modo. Spero di non dover affrontare nulla di tutto ciò. Cercherò di trovare un equilibrio. So come affrontare gli Slam. So come dovrei vivere durante queste settimane. Ho una grande squadra intorno a me e le cose stanno procedendo bene in questa ultima settimana di preparazione. Che a livello storico ci siano delle cose in gioco è lusinghiero e un enorme fattore motivante, non c’è dubbio. Che Nadal non giochi è una grande perdita per il tennis e per il Roland Garros, perché è il giocatore di maggior successo che abbia mai giocato qui. Certo, apre un po’ le possibilità per gli altri di conquistare il titolo. Alcaraz, numero uno al mondo, probabilmente è il grande favorito. Anche Tsitsipas o Medvedev, che ha iniziato a giocare alla grande sul campo. E Rune, Ruud o Zverev, sa come giocare i migliori eventi e può sempre ferire chiunque. Il torneo è molto aperto, davvero. Spero di essere io alla fine a vincere”.
    Sull’assenza di Nadal: “Onestamente, non mi manca (ride). Non ho avuto molto successo contro di lui nei nostri incontri al Roland Garros. Sono stato in grado di batterlo due volte, ma ci sono voluti sangue, sudore e lacrime per farlo. So quanto sia difficile affrontarlo ovunque nel mondo, ma soprattutto qui. È chiaro che come tifoso e come qualcuno che fa parte dell’ecosistema del tennis, vuoi sempre vincere e vedere i migliori giocatori del mondo. Rafa non ha solo fatto la storia in termini di record, ma ha conquistato il cuore di molti appassionati di tennis. E in modo meritato, con il suo carisma, il suo carattere e tutto quello che lascerà in eredità”.
    Perché ritiene Alcaraz il vero favorito: “Carlos è il favorito perché è il numero uno al mondo ed è il giocatore che ha vinto i titoli importanti sulla terra battuta in questa stagione. Al di là del fatto che lui ha un solo titolo del Grande Slam e io ne ho 22, è il più grande favorito. Se diamo un’occhiata agli ultimi mesi e alla forma in cui si trova e alla forma in cui mi trovo io, direi che è favorito. Ma come ho detto, i Grandi Slam sono tornei diversi, in un certo senso uno sport diverso. Ho esperienza dalla mia parte, ma fino a quando non ci affronteremo non saremo in grado di vedere quanto questo potrebbe far pendere la bilancia. Se lo guardiamo dal punto di vista del gioco e del momento di forma, direi che è il favorito numero uno”. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: un tabellone equilibrato, Sinner dalla parte di Medvedev

    Jannik Sinner si allena a Roland Garros (foto Antonio Fraioli)

    Nella suggestiva sede dell’Orangerie sono stati sorteggiati i tabelloni dell’edizione 2023 di Roland Garros. Analizzando il draw maschile, la prima parola che viene in mente è “equilibrato”. Guardando i possibili percorsi dei favoriti, tra teste di serie e primi turni, nessuno sembra avere la classica “autostrada” o nemmeno un percorso terribilmente accidentato. I teorici quarti di finale sono i seguenti:
    Alcaraz – Tsitsipas
    Djokovic – Rublev
    Rune – Ruud
    Sinner – Medvedev
    La strada del nostro n.1 azzurro è discreta nei primi turni ma con un potenziale ottavo di finale molto complicato. Infatti Jannik trova all’esordio il francese Muller, quindi il vincente di Altmaier – Huesler (che sul rapido sarebbe anche pericoloso), e al terzo turno uno tra Dimitrov e Ruusuvuori. Poteva andare assai peggio, evitate le mine vaganti più pericolose all’avvio, ma negli ottavi potrebbe essere partita vera e durissima contro Sasha Zverev, che sul Chatrier l’anno scorso ha lasciato una caviglia e chissà pure un pezzettino della coppa… o Tiafoe. Il tedesco stenta a ritrovare il suo miglior tennis, ma potrebbe vincere i suoi primi tre match e salire di condizione, diventando avversario teoricamente assai scomodo. Sinner sorprese Zverev nel suo esordio nel torneo, i “fuochi artificiali” del 2020, quando sbarcò nei quarti e impensierì più di ogni altro avversario Rafa Nadal nella corsa al suo 13esimo titolo al Bois de Boulogne. Da allora è passato molto tempo, Sinner è molto cresciuto, Zverev non è al massimo, ma resta una partita da prendere con la massima attenzione. In caso di approdo nei quarti, potrebbe arrivare la settima sfida contro Medvedev. Il bilancio al momento è terribile per l’azzurro: sei sconfitte in altrettante partite, le ultime due nelle finali 2023 di Rotterdam e Miami. Mai però si sono affrontati sul “rosso”, chissà che Jannik non possa giovarne.
    Chissà, perché il Medvedev ammirato al Foro Italico ha giocato meglio di tutti, da campione. L’aveva detto prima dell’avvio del torneo capitolino, non amerò mai la terra battuta ma più ci gioco, più gioco meglio. Con un nuovo Setup delle corde e scarpe diverse, Daniil ha finalmente capito come frenare sul rosso, e la differenza si è vista immediatamente. Quel tennis titubante e mai incisivo in difesa del passato è stato cancellato, ora il russo riesce a difendersi, contrattaccare, dominare i tempi di gioco come sul duro. E allora la faccenda si complica per tutti – Jannik incluso – perché pochi sono lottatori come Medvedev, pochi sanno vincere come Medvedev. In caso si arrivi a questa sfida, sarà un grandissimo match, e grande occasione per Sinner per una vendetta sportiva che cova da tempo. Ce la farà? Lo speriamo, ma dipenderà molto da come Jannik arriva a Parigi. Servirà la potenza nelle gambe e intensità nella spinta ammirata a Monte Carlo o meglio ancora lo scorso marzo, quando giocò davvero molto bene. Il Sinner titubante un po’ scarico di Roma non può ambire a chissà cosa.
    Il favorito del torneo Alcaraz ha un slot di tabellone molto tranquillo. Speriamo possa incrociare Arnaldi al terzo turno, ma Matteo dovrà prima sbarazzarsi di un cliente ostico all’esordio, Galan, uno che il rosso lo conosce benissimo, e quindi eventualmente Nakashima o Shapovalov. La speranza è che negli ottavi possa giocarsi un nuovo capitolo di Alcaraz vs. Musetti. L’azzurro (tds n.17)  ha pescato il “furibondo” Ymer all’esordio e poi Shevchenko, che tanto ha impressionato vs. Sinner a Roma, fino a trovare Norrie o un qualificato. Non sarà per niente facile per il toscano battere il coriaceo britannico, ma è esattamente il salto di qualità a cui è atteso Lorenzo in un torneo Major. N.18 del mondo, sull’amata terra, non deve temere un Norrie, ma affrontarlo convinto di poterlo battere. Quest’edizione di RG ci dirà molto del momento e crescita di Musetti.
    Fognini ha pescato teoricamente “male”, Auger-Aliassime, ma in realtà il canadese è in una fase assai grigia. Speriamo nel’upset che farebbe tornare il ligure protagonista, se lo meriterebbe davvero. È lo slot di Tsitsipas, che ha un buon tabellone, ma quest’anno stenta a vincere i big match, contro i top10 è andato davvero male. Questo Roland Garros ci dirà se il greco ha tennis e testa per ritornare a battere i migliori o rischia seriamente di esser sorpassato da Rune, sempre più in rampa di lancio.
    Nel secondo quarto di finale partendo dall’alto, Djokovic è certamente il favorito. Al terzo turno potrebbe trovare Davidovich-Fokina, non esattamente la stabilità fatta tennista ma come potenza e attitudine alla terra era certamente uno da evitare come prima testa di serie. Potrebbe essere una grossa battaglia fisica, che ci dirà “quanta ne ha” il serbo, apparso ancora non al meglio a Roma, ma certamente in crescita rispetto alle pessime versioni ammirate sul rosso nei primi tornei. Se Djokovic sale di condizione, potrebbe far saltare il banco, con buona pace di tutti, record assoluto di Slam annesso. È uno scenario tutt’altro che improbabile, attenzione a dare Alcaraz come netto favorito. La giovane età con la relativa esperienza e qualche giornata no che ancora vive, potrebbe pensare non poco sulle spalle dell’attuale n.1.
    Rublev vs. Khachanov potrebbe essere l’ottavo più duro, in tutti in sensi, con Wawrinka (o Evans) come potenziale guastafeste. O Lorenzo Sonego, che ha pescato Shelton (miglior testa di serie possibile, oggettivamente) e quindi il vincente del derby francese Mandarino-Humbert, prima di sfidare potenzialmente Andrey in un 3t molto intrigante.
    Manca da analizzare il quarto di finale della parte bassa capeggiato da Rune e Ruud. È stata la semifinale di Roma, pochi giorni fa. Casper è in evidente ripresa, ha fatto finale a Parigi l’anno scorso. Sarebbe stupido tagliarlo fuori a priori dai favoriti, ma la crescita di Rune è piuttosto impressionante, quindi tutto lascia pensare che il semifinalista di quella parte di tabellone potrebbe essere proprio lui. Cerundolo negli ottavi non è affatto un avversario semplice, probabilmente più pericoloso di Fritz, che ha giocato discretamente sul rosso ma la cui tenuta 3 su 5 a Parigi è tutta da verificare.
    Vedremo gli abbinamenti di qualificati azzurri. Intanto, bravi!
    Sensazioni generali: con tabellone tutto sommato “onesto”, conterà moltissimo come i migliori arriveranno alla seconda settimana. Roland Garros è un torneo duro, con condizioni piuttosto variabili, anche per colpa della sessione serale e non solo. Vincere alcuni primi turno di slancio, senza far troppa fatica, sarà molto molto importante. Per tutti, Alcaraz e Djokovic inclusi. Speriamo che Sinner arrivi allo scontro con Medvedev, sperando per una volta di assistere a un film diverso. Del resto, se Jannik vuol vincere uno Slam, battere Medvedev deve rientrare non nell’impresa ma nella normalità delle cose. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO