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    Piatti Tennis Center “for all”: spedisce materiale in Uganda e accoglie a Bordighera un maestro del Ruanda

    Grazie alla collaborazione col progetto Tennis for All, il Piatti Tennis Center spedisce materiale tecnico in Uganda

    Il valore sportivo di una struttura d’eccellenza come il Piatti Tennis Center è all’occhio di tutti, in termini di numeri e qualità degli atleti che ogni giorno si allenano sui campi di Bordighera, inseguendo il sogno di una carriera da professionisti. Ma fra le mission della “casa” di coach Riccardo Piatti c’è sempre stata anche quella di promuovere il gioco del tennis, a tutti i livelli e in vari modi. Uno degli esempi recenti è la collaborazione instaurata con Tennis for All Uganda, associazione benefica che attraverso la racchetta mira a trasformare la vita dei bambini di una delle nazioni più povere del mondo, fornendo istruzione, assistenza sanitaria, sicurezza e competenze per garantire ai giovani un futuro migliore. A cadenza trimestrale, dal centro in provincia di Imperia vengono inviate in Uganda delle spedizioni di materiale tecnico: vestiti, racchette, scarpe, palline e quant’altro, così da permettere ai ragazzini di avere tutto l’occorrente per giocare a tennis. Un’iniziativa che ha subito riscosso grande successo fra i frequentatori del centro. “Abbiamo posizionato un box all’ingresso della hall – dice Lorenzo Boveri, development manager del PTC –, spiegando il progetto benefico di Tennis for All Uganda e invitando chiunque lo volesse a lasciare del materiale. È bastata mezza giornata per riempire il primo carico. Abbiamo già inviato tre box e ne abbiamo pronti altrettanti. Abbiamo anche spedito delle t-shirt create ad hoc per la collaborazione fra il Piatti Tennis Center e l’associazione, che i ragazzi possono indossare per giocare”.
    Ma non è tutto, perché da Bordighera sono state finanziate anche tre scholarship complete: borse di studio annuali destinate a tre ragazzi, per coprire interamente le spese scolastiche e sportive. Un’ulteriore prova di come il progetto sia stato preso seriamente a cuore, come dimostra anche il recente passaggio in Uganda, per giocare con i giovani, da parte di Guelord Kayombo, 20enne del Kigali che si allena al Piatti Tennis Center. Sapendo della collaborazione, ha deciso di recarsi in Uganda per trascorrere una giornata con i ragazzi, giocando con loro e trasmettendogli passione e competenze. E come se non bastasse, a Bordighera è successo anche l’opposto, visto che a inizio ottobre, attraverso la partnership con Tennis for Africa (altra associazione benefica che lavora per lo sviluppo del movimento africano), è arrivato al centro Fabrice Tuyishime, ex giocatore del Ruanda che rimarrà in Riviera per due mesi, con l’obiettivo di imparare il mestiere di coach. “Il centro – dice ancora Boveri – copre tutte le spese, dandogli la possibilità di stare in campo con i nostri maestri, conoscere il metodo e studiare da insegnante”. Un percorso che altrimenti sarebbe stato molto più complesso, ma grazie al Piatti Tennis Center diventa alla portata. Come tanti altri. LEGGI TUTTO

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    Entusiasmo ieri al Country Club Cuneo per la visita di Andrea Vavassori

    Andrea Vavassori nella foto

    Entusiasmo ieri al Country Club Cuneo, circolo nobile del movimento regionale e nazionale con tante importanti organizzazioni alle spalle e l’attuale del torneo internazionale giovanile under 18, per l’arrivo del torinese Andrea Vavassori, numero 9 del mondo nella classifica di doppio e nelle alte vette della “Race to Turin”, a fianco di Simone Bolelli. Vavassori ha tenuto nel primo pomeriggio uno stage con gli agonisti del centro, diretto tecnicamente da Moreno Baccanelli, poi è stato protagonista di un’esibizione con i ragazzi della B2, Pietro Casciola e Giovanni Becchis e il più esperto Alessio Delfino. Il “Tennis Day”, organizzato dal Country Club Cuneo e dal partner “Gruppo Gino” ha riscosso successo sia tra i partecipanti che tra il pubblico, accorso numeroso per vedere di persona il due volte finalista Slam in stagione (prima agli Australian Open, poi al Roland Garros).
    Immancabili gli autografi ed i selfie, con sempre la grande disponibilità del giocatore in primo piano. Un’occasione per chiedere a Vavassori dei programmi immediati e della seconda parte di stagione: “Il primo si chiama Olimpiade – ha detto Andrea – che si svolgerà sui campi del Roland Garros. Partiremo per Parigi martedì prossimo per far squadra e allenarci qualche giorno prima del via. La concorrenza non mancherà ma rappresentare l’Italia in un evento unico è motivo di grande orgoglio. Vorrò essere alla sfilata degli atleti d’inizio Olimpiade, credo un momento toccante. Potrei fare anche il doppio misto a fianco di Sara Errani. Poi inizierà il periodo di preparazione agli US Open, con punti pesanti in palio per garantire la realizzazione di un altro grande sogno, la partecipazione nella mia città alle Nitto ATP Finals”. Attualmente Vavassori e Bolelli sono terzi nella “Race” dopo essere stati anche primi. E’ arrivata anche la preconvocazione in Coppa Davis per la fase a gironi di Bologna, dal 10 al 15 settembre: “Un altro grande momento – conclude Andrea – che spero di poter vivere da protagonista. Siamo ormai uno dei tandem più forti al mondo”. Al Country Cuneo la visita eccellente ha entusiasmato: “Una bella giornata – ha ricordato il presidente del Club, Fabrizio Drago – che abbiamo vissuto intensamente grazie alla grande disponibilità di Vavassori”. LEGGI TUTTO

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    Da Parigi a Wimbledon, da Carboni a Rapagnetta: negli Slam juniores il Piatti Tennis Center non manca mai

    Daniele Rapagnetta, giovane classe 2006 del Piatti Tennis Center, giocherà sui mitici campi di Wimbledon il torneo juniores

    Nel tennis le vittorie da under 18 non danno garanzie di successo fra i professionisti, ma la capacità di partecipare ai tornei juniores del Grande Slam è sempre uno step importante nel percorso verso l’alto livello. E rappresenta anche una delle migliori opportunità di crescita per i campioni del futuro. Per questo, dal Piatti Tennis Center possono essere soddisfatti dei loro talenti, che ormai nei Major dei giovani non mancano mai e spesso lasciano il segno. A Roland Garros era stato super protagonista il sardo Lorenzo Carboni, capace di spingersi fino a un solo punto dalla finale eliminando nella sua cavalcata anche il giapponese Rei Sakamoto, campione a inizio stagione all’Australian Open, mentre a rappresentare il PTC sui sacri campi di Wimbledon ci sarà Daniele Rapagnetta, ammesso di diritto fra i 64 del torneo dei “Boys” come solo altri due azzurri: Federico Cinà e Andrea De Marchi. Per il ragazzo romano classe 2006, che debutterà ai Championships contro il turco Atakan Karahan, è la terza apparizione consecutiva in uno Slam giovanile. Arriva a coronamento di un periodo molto positivo, che fra Roland Garros e Wimbledon l’ha visto anche trovare la sua prima semifinale in carriera fra i professionisti, in un torneo Itf da 15mila dollari di montepremi giocato a Koszalin (Polonia), dove si è arreso solo in tre set al futuro vincitore. Segno che il laziale è ormai pronto per stare stabilmente fra i grandi, dunque è il momento di raccogliere le ultimissime esperienza da juniores prima del grande salto.
    Anche per questioni d’età, visto che sono entrambi prossimi ad abbandonare il circuito giovanile, Carboni e Rapagnetta rappresentano i due nomi di punta fra i giovani del Piatti Tennis Center, ma la lista è comunque lunghissima, di italiani e non. Rimanendo a casa nostra, uno dei protagonisti dell’ultimo periodo è stato Filippo Garbero, classe 2009, che alla prima esperienza in assoluto nel mondo dei “pro” è riuscito a superare le qualificazioni nel torneo Itf di Bergamo, vincendo due incontri e destando ottime impressioni. Un risultato tutt’altro che banale per un ragazzo al primo anno da under 16, subito capace di mostrare tutto il suo valore anche fra i più grandi. E, sempre in tema di quindicenni, al Piatti Tennis Center c’è persino chi può già vantare la prima convocazione in Coppa Davis, peraltro in un fine settimana preziosissimo per il proprio Paese. Si tratta di Ziga Sesko, uno dei nomi del quintetto della Slovenia che a fine giugno in Montenegro ha conquistato la promozione nel Gruppo 2 della celebre competizione per nazioni vinta dall’Italia nel 2023. Il giovane di base da tempo a Bordighera non ha avuto l’opportunità di scendere in campo, ma dall’esperienza è tornato arricchito. E con nuovi stimoli per lavorare ancora meglio. LEGGI TUTTO

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    Fattore Sinner: il boom del tennis in Italia

    Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 – Foto getty images

    Lo straordinario rendimento di Jannik Sinner, diventato a soli 22 anni il tennista italiano più vittorioso di sempre, ha inevitabilmente aumentato a dismisura l’interesse nel nostro Paese per il mondo della racchetta e tutto ciò che ruota intorno ad esso. I successi del fuoriclasse bolzanino, che a inizio 2024 ha conquistato gli Australian Open superando in finale il russo Medvedev, hanno fatto crescere lungo la penisola sia il numero di spettatori dei match che quello di giovani interessati alla disciplina e iscritti alle scuole. Scopriamo più nel dettaglio i vari aspetti di questa tendenza.
    Più praticantiPer quanto riguarda i praticanti i numeri a disposizione hanno indicato a inizio anno un aumento del 20% degli iscritti con un tasso di crescita del 25% in alcune regioni. I dati positivi sono piuttosto generalizzati da Nord a Sud Italia ma secondo gli addetti ai lavori sarebbero legati non solo alle vittorie di Sinner, diventato numero 2 del ranking mondiale alle spalle di Novak Djokovic, ma di un Sistema Italia e di progetti federali ai quali si è lavorato negli ultimi anni. Oltre ai risultati di prestigio di Jannik degli ultimi mesi, con un contributo determinante per la conquista della Coppa Davis 47 anni dopo il primo successo, va menzionata anche la vittoria di Jasmine Paolini al torneo WTA 1000 di Dubai. Ma senza dubbio è soprattutto con i trionfi di Sinner che il tennis ha conquistato le prime pagine.
    Più popolarità sul webLa maggiore attenzione per il tennis si traduce innanzitutto in più elevato numero di contenuti riguardanti il tennis sui maggiori siti di informazione. Se consideriamo il web un termometro delle tendenze sociali, culturali o sportive di un Paese, è proprio dal web che troviamo una conferma della nuova tendenza. Da una recente analisi dell’interesse per il tennis in Italia tramite i dati disponibili su Google Trends emerge che tale interesse è fortemente legato al rendimento dei campioni. L’analisi ha registrato un picco in concomitanza con la vittoria di Sinner a novembre 2023 agli Open di Torino ma c’è stato successivamente un ritorno ai livelli precedenti. Uno dei massimi livelli mai registrati è stato anche rilevato a luglio 2021, quando Matteo Berrettini raggiunse la finale di Wimbledon, poi persa proprio contro Djokovic.
    Più fatturatoOvviamente nel boom di interesse per il tennis ci sono in ballo anche valori economici rilevanti. Da questo punto di vista va rilevato che rispetto agli inizi del 2000 la Federazione Italiana Tennis e Padel (fino al 2022 Federazione Italiana Tennis) ha visto crescere il suo fatturato in maniera esponenziale. Si è passati dai 15 milioni di euro del 2002 ai 170 milioni circa del 2023, con un tasso di crescita che va oltre il 1000%. Il numero dei tesserati invece è quasi quadruplicato superando quota 650mila. In precedenza erano meno di 130mila.
    I grandi eventiIl fatturato più elevato è legato anche al successo degli eventi sul territorio nazionale, naturalmente. Il fiore all’occhiello delle manifestazioni tennistiche in Italia è rappresentato dagli Internazionali d’Italia di Roma, che fanno parte del circuito dei Masters 1000, negli ultimi anni esteso. Godono di particolare importanza poi le Atp Finals di Torino. Da non dimenticare anche le finali della Coppa Davis, che si sono tenute per alcuni anni a Bologna, e le finali della Next Gen, che qualche anno fa avevano luogo a Milano. I ricavi degli Internazionali d’Italia negli ultimi 20 anni sono aumentati da 1,6 a 21,5 milioni di euro, segnando un incremento del 1.250%. Le Atp Finals che vedono affrontarsi i migliori 8 giocatori del ranking mondiale lo scorso anno hanno generato un impatto economico locale superiore ai 230 milioni di euro, inclusi oltre 50 milioni di euro di entrate aggiuntive per lo Stato. L’evento ha avuto infine anche un effetto positivo sull’occupazione, con la creazione di 1.500 posti di lavoro a tempo pieno. LEGGI TUTTO

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    Un altro ex top-100 fra i coach del Piatti Tennis Center: nello staff arriva Thomas Fabbiano

    Thomas Fabbiano, pugliese classe 1989, è stato n.70 del ranking ATP. È un nuovo coach del Piatti Tennis Center

    La ricetta per eccellere nel tennis contiene tanti ingredienti: impegno quotidiano, sacrifici, studio e anche capacità di mettere sul piatto l’esperienza, di chi l’insegnamento lo vive da anni o di chi ha giocato ad alti livelli. Al Piatti Tennis Center lo sanno dal giorno uno e continuano a dimostrarlo, come racconta la tendenza (sempre più evidente) a inserire nello staff ex tennisti di alto livello. Nel 2022 è toccato a Gianluigi Quinzi, nel 2023 a Luca Vanni, mentre la novità più recente è l’innesto dell’altro ex top-100 Thomas Fabbiano, numero 70 del mondo nel 2017, che ha detto basta col professionismo nel 2023. Poco meno di un anno più tardi eccolo a Bordighera, dove era già transitato da giocatore fra 2018 e 2019, e ora parte con la sua prima esperienza da coach. Fabbiano lavorerà alla corte di Riccardo Piatti per 20 settimane all’anno, al servizio di tutti i giovani di base al PTC. “Sono felice di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita – dice il 34enne pugliese –, e molto determinato per imparare a svolgere questo mestiere nel migliore dei modi. Saper insegnare non ha nulla a che vedere con l’aver giocato ad alti livelli, quindi parto dal basso e in punta di piedi, anche per mia indole. Per me è un ambiente nuovo, ma la struttura è già rodata e conta su tanta gente che la vive da anni. Mi daranno una mano a conoscere meglio gli allievi, il metodo da portare avanti e le dinamiche. Devo guadagnarmi la loro fiducia, così come quella di tutti i ragazzi”.
    Nel suo primo anno Fabbiano trascorrerà la gran parte delle settimane a Bordighera, per poter incidere di più nel quotidiano, ma anche per imparare il mestiere di coach. “Tante esperienze le ho già vissute da giocatore – continua –, ma ora è come ricominciare un nuovo processo. Lavorerò con ragazzi di tutte le fasce d’età, così da capire in ogni settore quali sono le abilità e le competenze da sviluppare. Per viaggiare ci sarà tempo, la gestione di un torneo è la parte più semplice per un ex professionista. Quindi – chiude –, ora la priorità è sviluppare le capacità adeguate per tutti gli altri aspetti di questo impiego”. A spalleggiarlo, come detto, anche Vanni e Quinzi: sono tre ex giocatori dalle storie sportive molto differenti fra loro, che faranno squadra nel team Piatti per trasmettere ai giovani i diversi aspetti del proprio vissuto.
    Sempre in tema di miglioramento di staff e servizi, il Piatti Tennis Center continua a crescere anche dal punto di vista organizzativo, tanto che dal 2024 sono stati introdotti nell’organico Federico Andreani nel ruolo di general manager e Lorenzo Boveri come nuovo business manager. “Per noi – spiega il direttore sportivo Andrea Volpini – è determinante avere una struttura interna ben chiara e sviluppata, che ci permetta sia di poter garantire a tutti gli stessi standard di qualità anche all’aumento del numero di atleti e di membri dello staff, sia di essere costantemente pronti ad aprirci a nuovi progetti. Oltre che al lavoro che svolgiamo quotidianamente con i ragazzi, l’ambizione è quella di migliorare sempre di più il funzionamento della nostra macchina, così da muoverci tutti nella stessa direzione”. Una direzione che anno dopo anno diventa sempre più innovativa. E vincente. LEGGI TUTTO

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    L’esperienza manageriale di Reset Group, a fianco di tennisti come Andrea Vavassori e giovani giocatori italiani

    Andrea Vavassori nella foto – Foto Getty Images

    Crescere nel mondo del tennis significa anche affidarsi a realtà che curano i dettagli e tutti quegli aspetti che ruotano attorno al mondo dei giocatori professionisti. Come è delicata la scelta di un coach e di uno staff, altrettanto lo è quella di una società di management che assicura al protagonista di campo una serie di servizi a 360°. E’ il caso della Reset Group e della controllata Reset Marketing di Milano, realtà fondata nel 2007 da Davide Lippi e Carlo Diana. Nel 2022 ha preso forma la Reset Tennis e Padel, divisione che si occupa dei due sport e ha quale responsabile l’Avv. Giovanni Gianelli. “Si è deciso di fare questo passo – affermano Davide Lippi e Carlo Diana – per coprire anche aree diverse da quella di nostra competenza primaria, cioè il calcio e alcuni dei suoi massimi protagonisti. In struttura abbiamo un ottimo uomo scouting, Laurent Bondaz, che conosce benissimo l’ambiente e le sue evoluzioni.
    In poco tempo i risultati si sono visti e credo che in questo momento nel quale il tennis è sulla bocca di tutti, per le imprese dei campioni di casa, il trend positivo sia destinato a proseguire. Un’agenzia come la nostra aiuta professionalmente chi sta salendo i diversi step del tennis internazionale”. “Una divisione – conclude Davide Lippi – che abbiamo fortemente voluto per ampliare l’esposizione e il valore del brand Reset”. La scelta dei giocatori da seguire non è casuale: “Devono condividere – specifica l’Avv. Giovanni Gianelli – i nostri valori che sono quelli dell’impegno, del lavoro, della correttezza e della passione per ciò che si fa.
    Siamo stati i primi a credere in Andrea Vavassori e nel suo staff e oggi il torinese sta facendo passi da gigante, in doppio e singolare. E’ un esempio di stile e comportamento ed è questo che a noi piace. Con lui anche Edoardo Lavagno, Giovanni Fonio, Riccardo Bonadio, Raul Brancaccio e ora i giovani Vulpitta e Caniato, appena usciti dall’attività juniores e prospetti molto interessanti”. Gli obiettivi della Reset Tennis e Padel sono chiari e ben delineati: “Sulla base delle nostre esperienze pregresse, con assistiti del calibro di Giorgio Chiellini e Marcello Lippi, siamo pronti a gestire anche i big italiani e stranieri del mondo del tennis e del padel. Nel settore della “pala” seguiamo il torinese Marco Cassetta, il romano Giulio Graziotti e il siciliano 19enne Flavio Abbate. Giovani e giovanissimi che sono al vertice in Italia e pronti al lancio internazionale in uno sport sempre più emergente”. I grandi risultati del tennis italiano fanno da volano: “L’interesse attorno al mondo della racchetta – prosegue Gianelli – è aumentato nell’ultimo periodo e sempre più aziende vogliono associare la propria immagine a questo sport tornato in auge e ai suoi rappresentanti. Ciò anche in virtù dell’importante esposizione mediatica che ne ha seguito i risultati, vedi il già citato Vavassori”. L’assistenza Reset è un mondo di servizi, dalla ricerca alla gestione delle partnership, dalle pubbliche relazioni all’ufficio stampa, dall’organizzazione di eventi alla consulenza legale e fiscale. Inoltre la gestione attenta dei social finalizzata alla formazione di influencer che siano veicoli di valori positivi, soprattutto fuori dal campo. LEGGI TUTTO

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    Super ospite al Milanino Sporting Club: venerdì un’intera giornata con Paolo Lorenzi

    Paolo Lorenzi (destra) con Simon Flood (centro) e Andrea Agazzi: l’ex campione tornerà a Villanuova sul Clisi venerdì 5 gennaio (foto GAME)

    Col tennis giocato Paolo Lorenzi ha detto basta nel settembre del 2021, con un best ranking al numero 35 del mondo come apice di una carriera di altissimo livello, ma l’ex tennista toscano rimane un personaggio di spicco del mondo della racchetta, da volto tv di Sky, vice direttore degli Internazionali BNL d’Italia e molto altro. Incarichi guadagnati grazie a un immenso bagaglio di competenze, che venerdì 5 gennaio il 42enne di Siena porterà al Milanino Sporting Club di Villanuova sul Clisi, per un’intera giornata dedicata ai ragazzi. Lorenzi sarà in campo sin dalle 9.30 del mattino, insieme a una quindicina di atleti dell’agonistica e al maestro Simon Flood, per giocare insieme a loro per tre ore ma anche per offrire il proprio punto di vista tecnico, a mo’ di consulenza. Poi, gli stessi ragazzi avranno l’opportunità di pranzare insieme a lui condividendo curiosità e domande sulla sua carriera, mentre alle 15 toccherà ai più piccoli della scuola tennis scendere in campo col campione, per un’ora e mezza all’insegna del divertimento e della promozione del tennis. Dalle 16.30 alle 17.30 Lorenzi giocherà invece con i membri delle squadre di Serie D3 e D4, coinvolti per delle sfide di doppio che promettono pathos ed entusiasmo, mentre in seguito si farà sul serio con un match d’esibizione – sempre di doppio – che vedrà Lorenzi in coppia con Francesco Testori (talento che si allena al Milanino) affrontare l’ex “pro” bresciano Andrea Agazzi e Lorenzo Corioni, uno degli istruttori del club.
    Ma non è finita qui, perché dopo il buffet offerto dal Milanino Sporting Club e preparato per l’occasione dallo chef (già stellato) Alessandro Fontana, alle 20.30 sarà la volta di una tavola rotonda nella quale Paolo Lorenzi racconterà esperienze, storie e aneddoti di oltre vent’anni di carriera ad altissimi livelli, fra tornei del Grande Slam e Coppa Davis, rispondendo a domande e curiosità di giovani, genitori, staff, soci e appassionati. Un importante momento di condivisione – aperto a tutti – che permetterà di conoscere meglio un campione di sport ma anche di umiltà, capace di farsi amare da chiunque l’abbia incrociato lungo il proprio percorso sportivo e professionale. “Paolo – spiega il maestro Simon Flood – era già stato da noi nel settembre del 2021 per una giornata simile, a meno di un mese dal suo ritiro dal tennis professionistico: ci eravamo trovati veramente bene e ci aveva colpito per la sua estrema affidabilità. Così, quando ci si è presentata l’occasione di ospitarlo di nuovo l’abbiamo colta al volo, grazie alla disponibilità del proprietario del club Nico Maietta, sempre molto attento a iniziative che possano permettere uno sviluppo del nostro settore giovanile. Per i ragazzi, giornate come questa rappresentano delle rare opportunità per toccare con mano l’altissimo livello e vivere un’esperienza sportiva diversa dal solito, che permetta loro di portarsi a casa qualcosa di concreto. Siamo sicuri che succederà, perché non è difficile rimanere affascinati da un personaggio straordinario come Lorenzi”. LEGGI TUTTO

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    Presentate le 4 ragazze ucraine con Ljubicic, Sonego, Arbino e Cocciaretto

    Ieri mattina al Grattacielo della Regione Piemonte è stato presentato il progetto I Tennis Foundation for Ukrainian Kids, un piano di borse di studio annuale, unico in Europa, per 4 rifugiate ucraine (tre del 2008 e una del 2009), comprensivo di hospitality, formazione tennistica, scolastica e programmazione internazionale.

    Consentire a quattro fantastiche giovani tenniste ucraine di continuare a sognare. È questo l’obiettivo di I Tennis Foundation for Ukrainian Kids, un programma benefico unico, realizzato in collaborazione con la Ukrainian Tennis Federation, per ragazze ucraine di talento e frenate nella loro crescita dalla guerra scoppiata nel febbraio del 2022.
    Si tratta di un piano di borse di studio annuale per 8 rifugiate ucraine (4 ragazze e le loro madri), comprensivo di full hospitality a Torino, preparazione tennistica e atletica presso il Circolo della Stampa Sporting, la supervisione diretta di Gipo Arbino (coach di Lorenzo Sonego), Ivan Ljubicic (già n. 3 ATP e ultimo a sedersi nell’angolo di Roger Federer) e Stefano Massari (mental coach di Matteo Berrettini), oltre a scuola, corsi complementari e programmazione internazionale attraverso la partecipazione a 12 tornei ITF.Le promesse ucraine che hanno ottenuto la borsa di studio sono le 2008 Mariia Sidelnyk, Polina Kuznietsova e Veronika Pavlenko, e la 2009 Anna-Adelina Nykyforuk, selezionate dal comitato tecnico di I Tennis Foundation per il livello tennistico molto alto, le condizioni economiche delle famiglie e per le zone di maggior pericolo in cui abitavano.Per I Tennis Foundation, associazione benefica torinese, non c’era modo migliore di festeggiare nel mese di novembre i cinque anni dalla sua fondazione. “Io e gli altri membri del consiglio direttivo, dopo aver lavorato a lungo pro-bono, siamo ora molto felici di aver avviato questo programma – ha spiegato Simone Bongiovanni, founder di I Tennis Foundation – Dopo un progetto locale (Torino Tennis Talents) e uno nazionale (Intesa Sanpaolo Assicura Little Tennis Champions), oggi inauguriamo un programma umanitario internazionale. Pur in un periodo molto complicato, abbiamo trovato degli incredibili compagni di viaggio: dai nostri mentori Gipo Arbino e Ivan Ljubicic, ai testimonial e esempi di comportamento per i ragazzi Lorenzo Sonego e Elisabetta Cocciaretto, ai partner che hanno deciso di sostenere il futuro di queste fantastiche ragazze. La fundraising è ancora in corso e non abbiamo ancora raggiunto tutto il budget necessario, ma siamo fiduciosi che altre aziende e donatori saliranno a bordo per consentire a Mariia, Adelina, Veronika e Polina e alle loro famiglie di continuare a inseguire il loro sogno di diventare delle giocatrici professioniste. Ora il loro sogno è diventato anche il nostro e continueremo a lavorare con il buon auspicio di prolungare sempre di più il loro soggiorno a Torino e costruire su di loro un progetto di lungo periodo”.Di fatto proprio ciò che successe a Ivan Ljubicic nel 1993, quando trovò rifugio alle porte di Torino dopo aver vissuto sei mesi in un campo profughi in Croazia durante la guerra nei Balcani: “È la storia di ciò che mi è successo e mi rivedo nelle ragazze che stanno già vivendo questa opportunità. Perché è la stessa che ho avuto io 30 anni fa. So quello che vivranno, come si sentiranno. E sarò felice di dare il mio contributo alla loro crescita”.Le ragazze e loro madri sono arrivate a Torino venerdì 27 ottobre. Tre giorni di ambientamento e il lunedì erano già sui campi della Stampa Sporting sotto la guida di Gipo Arbino e dello staff del Circolo e di I Tennis Foundation. Nella giornata di ieri sono scese in campo con Ivan Ljubicic e mercoledì saranno accompagnate al Pala Alpitour per il Torneo dei Maestri. Tallinn (Estonia) è invece la sede del primo torneo ITF in cui saranno impegnate a partire da sabato 18 novembre.“È un progetto molto importante e siamo felici di sostenerlo e di essere da esempio per tutti i bambini e le bambine che hanno il sogno di diventare tennisti”, riferiscono all’unisono Marta Kostjuk (38 WTA) e Anhelina Kalinina (n. 27 WTA), testimonial del programma benefico I Tennis Foundation for Ukrainian Kids assieme ai campioni azzurri Lorenzo Sonego (47 ATP) ed Elisabetta Cocciaretto (35 WTA).
    I Tennis Foundation for Ukrainian KidsI Tennis Foundation for Ukrainian Kids è un programma umanitario realizzato grazie ai partner Assist Digital, Barilla, Coop Lombardia, LabLaw e Ljubicic Tennis Academy, in collaborazione con l’Ukrainian Tennis Federation e Laureus Italia, con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Cecilia Gilardi e Fondazione BNL, e con il patrocinio di Sport e Salute, Regione Piemonte, Città di Torino e Professional Tennis Registry.ll programma annuale, a beneficio di 8 rifugiate ucraine (4 ragazze e 4 mamme), ha preso il via nel mese di ottobre 2023 e comprende:4 borse di studio per tennis, scuola, full hospitality e programmazione internazionale4 genitori ospitati in Italia10 mesi di formazione tennistica, atletica e mentale12 settimane di tornei ITF
    InterventiALBERTO CIRIO, Presidente Regione PiemonteCHIARA CAUCINO, Assessore all’Infanzia, genitorialità e pari opportunità Regione Piemonte“In questi giorni Torino è capitale mondiale del tennis e siamo molto orgogliosi che, grazie all’iniziativa di I Tennis Foundation, Torino e il Piemonte siano anche capitali di solidarietà. La storia ci ha insegnato quanto lo sport possa essere motore di coesione e anche di pace ed è davvero motivo di speranza sapere che, in un contesto difficilissimo come quello del loro Paese, le quattro atlete arrivate a Torino insieme alle loro mamme, possano trovare qui l’opportunità di proseguire la loro carriera e perseguire i loro sogni, augurandoci tutti che la guerra finisca presto e l’Ucraina possa tornare a essere la loro casa”.
    MICHELA FAVARO, Vice Sindaca della Città di Torino“È stato per me un piacere incontrare nei giorni scorsi in Comune le atlete e le loro mamme. Auguro loro i migliori risultati sia per quanto riguarda il percorso nel mondo del tennis sia in quello scolastico e personale. Un ringraziamento a I Tennis Foundation per il suo impegno nell’aiutare i giovani ad intraprendere un percorso sportivo e supportarli nella loro crescita. Torino per le giuste cause scende sempre in campo”.
    GRUPPO BARILLA“Esprimiamo grande soddisfazione nel sostenere questa bella iniziativa, all’insegna dello sport e della formazione, educazione delle nuove generazioni”
    LABLAWAvv. Prof. FRANCESCO ROTONDI – Giuslavorista e Consigliere Esperto CNEL“Nello sport esiste il concetto etico di modello tecnico e spirituale. La capacità di concentrazione che si perfeziona continuamente con l’esercizio ripetuto, > persino nella memoria spirituale del gesto atletico, con la pratica raggiunge la perfezione! Il Tennis è l’evidenza significative, la dimostrazione scientifica sia per gli sport individuali sia per i collettivi. Dobbiamo essere oltre la metafora, dobbiamo vivere lo sport!”.
    GIPO ARBINO“Io credo tantissimo in questa associazione perché aiuta giovani talenti e sono quindi convinto che la valorizzazione dei ragazzi in età giovanile dia più chance di far emergere dei giocatori di vertice. Ho conosciuto e ho già allenato in campo le quattro ragazze di questo bellissimo progetto e posso dire che giocano tutte molto bene e hanno caratteristiche specifiche per poter sognare in grande. Anche se io non ho mai pensato che Lorenzo potesse diventare un grandissimo giocatore com’è adesso. Ho sempre cercato di fare il mio dovere, di farlo crescere nel miglior modo possibile, allenandolo e dandogli tutte le possibilità per saper giocare bene. Poi ovviamente ogni giocatore ha delle qualità naturali che fanno la differenza. Il compito dei maestri è quello di insegnare a giocare bene e io punto molto sia sull’aspetto tecnico ma anche su quello mentale e fisico”.
    LORENZO SONEGO “Supporto I Tennis Foundation, nata a Torino, la mia città, perché si basa su valori cui tengo molto, quali la meritocrazia e la solidarietà alle classi più disagiate. Sono molto affezionato a questa associazione che ha l’obiettivo di aiutare giovani tennisti e tenniste che non hanno le opportunità per valorizzare il loro talento”.
    Le giocatriciPOLINA KUZNIETSOVANata a Lviv il 16/10/2009Ranking Tennis Europe: U16 n. 55 – Ranking ITF n. 1.024Nata in una delle città più caratteristiche dell’Ucraina, ha iniziato a giocare a tennis a cinque anni grazie al padre. Anche lei, dopo l’invasione della Russia, ha cercato migliori opportunità scappando dall’Ucraina insieme alla madre. È una giocatrice offensiva, ama fare serve and volley e i suoi idoli sono Carlos Alcaraz ed Elina Svitolina. Quando non gioca a tennis, ama dipingere.“La mia vita è cambiata radicalmente con la guerra e quando sei lì non sai mai cosa possa succedere. Vai a dormire sperando che l’indomani tutto possa terminare, invece non succede – spiega Polina Kuznietsova -. Quando ho scoperto di essere stata scelta ero felicissima e venire a Torino è diventato il mio sogno. I pochi allenamenti che riuscivo a fare in Ucraina erano costantemente interrotti dalle sirene. Quando scattavano dovevamo andare nei rifugi e quando smettevano rientravamo in campo: era davvero brutto”.
    ANNA-ADELINA NYKYFORUKNata l’11/2/2009 Ranking Tennis Europe U16: n. 784 / U14 n. 334Gioca a tennis dall’età di 6 anni. Allo scoppio della guerra ha dovuto abbandonare il suo paese e, per un breve periodo, si è trasferita prima in Polonia e poi in Italia (Novara) insieme alla nonna, infine è rientrata in Ucraina. Campionessa nazionale Under 13, è una giocatrice aggressiva. Ama l’Italia e sogna di vincere un torneo del Grande Slam. Ama leggere gialli e romanzi.“Immagino che la mia vita a Torino sarà interessante e piena di eventi e nuovi amici – confida Anna-Adelina Nykyforuk, la più giovane del gruppo – Quando ho saputo del progetto di I Tennis Foundation ho subito presentato la mia candidatura. Per un po’ di tempo siamo rimasti in attesa e quando ho scoperto di essere stata scelta ero incredibilmente felice e anche un po’ scioccata dai cambiamenti: vivo una città molto piccola e dove in inverno non posso allenarmi. Questa è un’opportunità unica per me”.
    VERONIKA PAVLENKONata l’11/7/2008 Ranking Tennis Europe U16 n. 2035 – Ranking ITF n. 2.208Inizia a giocare a tennis tardi a 9 anni e capisce subito che il tennis è parte integrante della sua vita. È stata costretta a trasferirsi in Polonia a causa della guerra, per poi tornare a Kiev dove vive attualmente. Ha vinto i campionati Ucraini Under 14 e non vede l’ora di venire in Italia per essere allenata da Gipo Arbino. Il suo idolo tennistico è Aryna Sabalenka.“Mi sono subito iscritta al bando perché ho capito che è una guerra che non finirà presto a dispetto di quanto lo desideri – racconta Veronika Pavlenko -. Quando mi hanno comunicato di aver ottenuto la borsa di studio ho pensato: ‘Wow, in Italia devo dare il mio meglio’. A Kiev gli allenamenti sono diventati tremendamente costosi.
    MARIIA SIDELNYKNata il 6/8/ 2008 Ranking Tennis Europe U16 n.199 – Ranking ITF n. 673Da quando è scoppiata la guerra è costretta finora a viaggiare da sola per potersi allenare e per competere nei tornei, senza avere la certezza di dove stare. Sogna di partecipare ai Giochi Olimpici e non vede l’ora di vedere i suoi idoli giocare alle Nitto ATP Finals. Fuori dal campo ama cucinare. Best ranking Tennis Europe U14 n. 31, ha già vinto diversi tornei ITF e Tennis Europe in singolo e in doppio.Grandi doti e personalità per Mariia Sidelnyk: “La guerra ha inciso dal punto di vista finanziario, perché non potevo più allenarmi con continuità e partecipare ai tornei. Inoltre, viaggio sempre da sola perché tutti i miei parenti sono rimasti in Ucraina. Voglio diventare una giocatrice professionista e lavorare ogni giorno per migliorarmi”. LEGGI TUTTO