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    Kyrgios rilancia: “È successo un miracolo al ginocchio, mi sento ringiovanito di due anni e pronto a giocare”

    Nick Kyrgios

    A volte i miracoli succedono. Parola di Nick Kyrgios, che per una volta non ha aperto bocca scagliandosi contro Sinner, il sistema o qualcun altro ma per aggiornare sulle proprie condizioni di salute e confermare il suo ritorno in attività, non solo nella esibizione “battaglia dei sessi” con Aryna Sabalenka ma anche sul tour ATP dal prossimo gennaio. Parlando ad Australian Asocciated Press, il discusso talento di Canberra ha confermato come le sue condizioni fisiche siano migliorate esponenzialmente e questo lo spinge a provarci di nuovo, non solo con comparsate in esibizioni o tour alternativi come UTS o nel doppio, ma anche nei tornei ufficiali in singolare, dove manca dallo scorso marzo, con la sconfitta subita da Khachanov nel secondo turno del Masters 1000 di Miami.
    “Non l’ho ancora detto a nessuno della stampa, ma l’ultimo mese per me è stato… Non so descriverlo” afferma Kyrgios. “Non so cosa sia successo al mio ginocchio, qualcosa è cambiato nell’ultimo mese. Ieri sera ero con il mio massaggiatore e il mio fisioterapista e ne abbiamo parlato. Il ginocchio… non è più gonfio. Non mi fa più male dopo la seduta. Non so se dovrei chiamarlo un miracolo o cosa, ma questa condizione del ginocchio sembra avermi ringiovanito per un paio d’anni. Sentendomi così, mi sento pronto a giocare“.
    A questo punto gli obiettivi del “bad boy” del tennis attuale potrebbero cambiare repentinamente: da una sorta di tour d’addio in casa, giocando il doppio agli Australian Open con l’amico – e compagno di sventure per infortuni – Thanasi Kokkinakis, a un clamoroso rientro nei tornei ATP. Magari a Brisbane, ad inizio 2026. “È successo tutto così… all’improvviso, ma ieri ho detto ai miei agenti che, vista la nuova possibilità, mi piacerebbe giocare di nuovo da singolo a Brisbane”.
    “A fine luglio non avevo alcuna speranza di poter giocare gli Australian Open o di tornare a quel punto in cui mi sentivo a mio agio nel competere” continua Nick, “Non c’era più niente dentro di me che mi portava a pensare cose del tipo “Oh, vincerò questo torneo”. Perché dopo gli ultimi mesi, avevo perso ogni speranza. Pensavo che la mia carriera tennistica si fosse letteralmente ridotta al doppio, o qualcosa del genere, ma credevo che quel capitolo fosse chiuso, e ora sto tornando ad essere ottimista”.
    Sarebbe un rientro a dir poco clamoroso, vista la portata del personaggio e la sua capacità di regalare spettacolo in campo. Dopo mesi e mesi passati a sproloquiare inquinando l’ambiente, chissà che Kyrgios non riesca a tornare “giocatore” e far parlare solo la sua racchetta…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Torna la “battaglia dei sessi”: Sabalenka sfiderà Kyrgios il prossimo dicembre

    Nick Kyrgios

    Nick Kyrgios finalmente torna in campo, contro… Aryna Sabalenka! La sfida tra un uomo e una donna su un campo da tennis è da sempre un tema molto discusso. Ovviamente la differenza fisica tra i due sessi è schiacciante a favore degli uomini, ed è stato dimostrato più e più volte in varie esibizioni. Oltre alla leggendaria e prima “battaglia tra i sessi” che nel ’73 oppose Billie Jean King a un 55enne Bobby Riggs (per la cronaca vinse la leggendaria campionessa statunitense), negli anni furono organizzate alcune partite tra uomini e donne, incontri che hanno sempre riscontrato un certo interesse proprio per la loro intrinseca stranezza. Jimmy Connors nel ’92 rifilò un 7-5 6-2 a Martina Navratilova, ma forse l’incontro più bizzarro fu quello organizzato nel corso degli Australian Open 1988, quando Karsten Braasch, all’epoca 203 ATP, accettò la sfida di due giovanissime sorelle Williams che, affacciandosi sul tour WTA, erano solite rilasciare alla stampa alcune sparate ad effetto per attrarre l’attenzione, e stavolta avevano affermato di essere in grado di battere un uomo. Il tedesco rifilò prima un 6-2 a Venus e quindi 6-1 a Serena, addirittura fumandosi una sigaretta a un campo di campo…
    Forse non ci sarà da fumare stavolta, ma di sicuro i media non si faranno scappare l’occasione di vedere la bizzarra sfida tra Kyrgios e Sabalenka, lanciata per il prossimo 28 dicembre presso la Coca Cola Arena a Dubai.

    Da un po’ di tempo girava la voce di una possibile esibizione tra Sabalenka e Kyrgios, e lo stesso Nick aveva affermato di voler continuare a giocare ma “non necessariamente sul tour ATP”, viste le sue condizioni fisiche precarie tra polso e ginocchio, operati più volte e non al 100%. Vedremo che ne sarà di questa sfida, di sicuro impatto mediatico alla ripresa delle attività dopo la breve off-season.
    Intanto rileviamo che l’amico di sempre Kokkinakis, anche lui lungo degente ma in fase di recupero dopo l’ennesima operazione – stavolta ai muscoli pettorali – ha affermato ad ABC News Australia la sua probabile partecipazione al doppio degli Australian Open 2026 proprio insieme a Kyrgios. I due trionfarono nel torneo 2022, in una finale tutta “Aussie”, uno degli happening di quell’edizione del torneo insieme alla vittoria di Ash Barty.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios torna ad attaccare Jannik Sinner: “È stato protetto, se fossi stato io al suo posto sarebbe andata diversamente”

    Nick Krygios nella foto – Foto getty images

    Nick Kyrgios non perde occasione per far parlare di sé. Ospite del podcast The Unscripted Show, l’australiano è tornato a puntare il dito contro Jannik Sinner, riaprendo il capitolo legato al caso Clostebol che aveva coinvolto il tennista di San Candido e la successiva risoluzione del caso. Ancora una volta, il giocatore di Canberra non ha risparmiato parole dure, alimentando una rivalità ormai sempre più personale.
    “Non posso sopportarlo”“Ci sono molti giocatori nel circuito che mi vogliono bene… e poi ce ne sono alcuni che non sopporto”, ha esordito Kyrgios con il suo consueto tono provocatorio. “Ovviamente, un esempio è la mia relazione con Jannik Sinner, che è piuttosto cupa. È normale dopo tutto lo scandalo del doping, con i due test positivi e tutto quello che ne è seguito. È chiaro che non posso andare d’accordo con tutti, ma con lui proprio no.”
    “È un campione, ma è stato protetto”Pur riconoscendo il talento e il valore sportivo di Sinner, Kyrgios non ha rinunciato a insinuare favoritismi a suo vantaggio. “È un giocatore che ha raggiunto il numero uno del mondo, non c’è dubbio che sia incredibile e che porterà il tennis ai massimi livelli insieme a Carlos Alcaraz nei prossimi dieci o quindici anni”, ha affermato.Poi, la stoccata: “Questo però non toglie che sia stato protetto fino a un certo punto. Il CEO e molte figure di rilievo dell’ATP sono italiani, quindi per me tutta questa storia non è altro che un mucchio di spazzatura.”
    Il sarcasmo di Kyrgios: “Forse avrei dovuto farlo anch’io”Il momento più pungente dell’intervista arriva quando Kyrgios, con tono sarcastico, si domanda cosa sarebbe successo se si fosse trovato lui nella stessa situazione di Sinner.“La verità è che mi ha ferito vedere come si è risolta la questione. Ho seguito il caso e non potevo credere che qualcuno trovato positivo due volte ne uscisse così facilmente. Lo guardavo da casa e pensavo: ‘Dannazione, forse avrei dovuto farlo anch’io!’” ha dichiarato.E poi, la domanda retorica: “Pensateci un attimo… cosa sarebbe successo se fossi stato io a fare una cosa del genere?”
    Un rapporto ormai incrinatoLe parole di Kyrgios non fanno che confermare un rapporto ormai logoro con Sinner, che da parte sua ha sempre preferito evitare polemiche pubbliche. L’australiano, invece, continua a oscillare tra ammirazione sportiva e attacchi velenosi, mantenendo viva la propria immagine di “bad boy” del tennis mondiale.
    Nel frattempo, Sinner resta concentrato sul campo, protagonista di una stagione straordinaria e ormai punto di riferimento della nuova generazione. Le parole di Kyrgios, ancora una volta, fanno rumore ma non fanno male ormai più a nessuno.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios ironizza sul ritorno di Ferrara nel team Sinner: “Ci hanno fregato, signore e signori”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios non perde occasione per far parlare di sé, soprattutto quando si tratta di commentare le vicende che scuotono il tennis mondiale. Dopo le recenti polemiche che hanno coinvolto Jannik Sinner e il suo team, il tennista australiano ha scelto i social per lanciare una nuova frecciata all’italiano e alla sua squadra.

    He got the same doc back we have been played ladies and gentlemen
    — Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) July 23, 2025

    Appresa la notizia del rientro di Umberto Ferrara nello staff di Sinner – preparatore atletico coinvolto, insieme al fisioterapista Naldi, nel caso Clostebol che aveva portato alla sospensione dell’azzurro – Kyrgios ha reagito su X (ex Twitter) con la sua solita ironia tagliente e spess fuori luogo: «Ha di nuovo lo stesso medico. Ci hanno fregato, signore e signori», ha scritto, accompagnando il messaggio con alcune emoji tra cui risate e una patata.
    Un commento che, nel suo stile provocatorio, riapre il dibattito su trasparenza e gestione dei team tra i top player del circuito, lasciando intendere come la questione doping sia tutt’altro che dimenticata tra colleghi e addetti ai lavori.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios: “Fritz e Draper possono rompere il dominio di Alcaraz e Sinner”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev ha dichiarato poche ore fa la sua intenzione di rovinare la festa a Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Tuttavia, i suoi ultimi risultati non fanno pensare che possa davvero spezzare la nuova egemonia del circuito. Per il resto del tour, lo spagnolo e l’italiano sono ormai i due rivali da battere e sembrano davvero inarrivabili per tutti gli altri.
    A parlare chiaro è anche Nick Kyrgios, che dopo essere comparso nella Entry List dello US Open grazie al ranking protetto, ha detto la sua in un’intervista a TNT Sports su chi possa effettivamente mettere in discussione la supremazia di Sinner e Alcaraz. Il suo punto di vista è netto: tra i primi cinque del mondo non vede nessuno in grado di impensierirli, fatta eccezione forse per Taylor Fritz. “Forse qualcuno fuori dai primi cinque, Taylor Fritz. È l’unico che li ha davvero messi sotto pressione,” ha commentato l’australiano, ricordando le battaglie dello statunitense, soprattutto la semifinale di Wimbledon contro Alcaraz, dove Taylor ha costretto Carlitos a tirare fuori il meglio per batterlo.
    Kyrgios ha poi analizzato altri nomi che potrebbero emergere: “Ben Shelton? Sinner lo ha asfaltato nei quarti di Wimbledon. A 22 anni non si è più così giovani, perché questi ragazzi vincono Slam proprio a quell’età. Capisco che ci siano delle opportunità, ma stiamo parlando di chi può essere il nuovo Djokovic o Murray che rompe la festa.”
    Kyrgios non si è fermato a Fritz: “Jack Draper l’ho visto giocare, credo abbia le qualità per essere quel giocatore. È un atleta incredibile, un mancino di talento, anche se forse non è ancora del tutto a suo agio sull’erba. Ma credo possa rispondere davvero presente. Un altro nome? Joao Fonseca è ancora molto giovane, ha davanti una carriera lunga e deve crescere, ma è un talento interessante.”
    “Holger Rune?” conclude Kyrgios. “Pensavo potesse essere lui, ma è rimasto un po’ indietro. Mi aspettavo di più.”
    Il panorama del tennis maschile mondiale, secondo Kyrgios, vede Sinner e Alcaraz come i veri dominatori, ma qualche outsider c’è: Fritz, Draper e magari un giorno Fonseca. Per ora, però, il trono appartiene ai due ragazzi d’oro del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios, un’altra stagione senza erba: “Ho fatto un passo indietro, Wimbledon rimane un ricordo speciale. Nel 2019 la gente pensava avessi avuto un anno straordinario. Ero nei primi 20 del mondo, ma era il mio momento più buio ”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios, una delle figure più affascinanti e imprevedibili del tennis moderno, non ci sarà nella stagione sull’erba 2025. L’australiano, oggi numero 633 del mondo, ha annunciato alcune settimane fa: “Ho fatto un passo indietro nel mio percorso di recupero e non potrò essere presente nella stagione sull’erba di quest’anno”, spegnendo così le speranze di rivederlo in azione nei suoi tornei preferiti.La situazione di Kyrgios è complicata: nel 2025 ha disputato solo tre tornei (Australian Open, Indian Wells e Miami Open), ottenendo una sola vittoria in quattro match e ritirandosi in una delle partite. I problemi fisici continuano a tormentarlo, privandolo della sua parte preferita della stagione. Proprio a una settimana dall’inizio di Wimbledon, il torneo che tre anni fa lo vide finalista, Nick si è raccontato a “The Guardian”, tra ricordi, rimpianti e la consapevolezza di essere diverso da tutti gli altri.
    Wimbledon è un ricordo speciale”“Wimbledon è un ricordo speciale per me. È il primo Slam in cui mi sono fatto conoscere e rappresenta la cima del tennis mondiale. Ogni volta che entri nel club senti un’energia unica, ma non sempre mi sento completamente a mio agio lì, perché non mi comporto come il tennista tipico. Wimbledon si accorge molto di queste cose. Mi sento come un pupazzo di neve nel deserto, ma allo stesso tempo mi piace”.
    Il debutto da sogno nel 2014“Pensavo di essere in cima al mondo del tennis. Se giochi più volte a Wimbledon, giochi davanti al palco reale su un campo dove ogni filo d’erba è perfetto. Se arrivi lì, il viaggio vale la pena. Mi ha cambiato la vita, ma a quell’età non ero pronto a gestire quella responsabilità”.
    I demoni del 2019“Nel 2019 la gente pensava avessi avuto un anno straordinario. Ero nei primi 20 del mondo, ma era il mio momento più buio. Solo quando ho iniziato a parlarne la gente ha capito che non sono sempre stato perfetto, che non ho sempre fatto le cose giuste, ma che sono disposto a raccontarlo. Ho ricevuto centinaia di migliaia di messaggi da ragazzi su Instagram e cerco di aiutarli in ogni modo possibile. Ero in un luogo oscuro e non sono migliorato subito. Per tutto l’anno ho dovuto lottare con pensieri negativi e autolesionismo, ma ora sono riuscito a superarlo e voglio essere d’aiuto agli altri”.
    La finale contro Djokovic: “Nessun rimpianto”“È qualcosa che potrò raccontare ai miei figli e ai miei nipoti, dimostrando che tutto è possibile. I campi vicino casa mia sono di cemento e pieni di crepe, quindi arrivare in finale a Wimbledon è una follia. In quella finale, è mancato davvero poco: solo un paio di punti avrebbero potuto cambiare la storia. Avrei potuto essere campione, ma non è una vergogna perdere contro il migliore di sempre. Ci penso spesso? Sì. Penso a cosa sarebbe potuto andare diversamente? Sì. Ma non potevo prepararmi meglio: mi ero preparato alla perfezione”.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

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    Kyrgios non commenterà Wimbledon per la BBC, paga la sua “condotta”

    Nick Kyrgios

    Nick Kyrgios salterà l’edizione 2025 dei Championships di Wimbledon per una ricaduta di uno dei suoi vari infortuni (presumibilmente al polso) ma anche come commentatore per la BBC. Secondo quanto riporta il ben informato quotidiano londinese The Telegraph, il discusso talento australiano non sarà riconfermato come opinionista e commentatore della prossima edizione di Wimbledon per colpa della sua condotta, in primis l’aggressione subita dalla sua ex compagna, ma anche le sue pesanti sparate sui social.
    Quando nel 2024 la BBC inserì Kyrgios nel team dei commentatori dei Championships la notizia scatenò un acceso dibattito in Gran Bretagna, poiché nel 2023 l’australiano aveva ammesso di aver aggredito la sua ex compagna. Il finalista di Wimbledon 2022 (battuto da Djokovic in quella che resta la sua unica finale Slam) confessò durante il processo, archiviato nel febbraio 2023, di aver spinto a terra con violenza la sua compagna dell’epoca, Chiara Passari, durante un’accesa lite. L’incidente risale al dicembre 2021. Il tribunale di Canberra stabilì che il fatto, seppur censurabile, era “di lieve entità” e non premeditato. Tuttavia la sua apparizione sulla BBC in uno di massimi eventi sportivi del paese fu pesantemente criticata da molti osservatori. “La BBC dovrebbe vergognarsi di questa nomina”, dichiarò la deputata conservatrice Caroline Nokes. “È una vergogna e dimostra il profondo disprezzo che la nostra emittente nazionale nutre per le donne”. A questa vicenda sono seguite le tante critiche rivolte all’australiano per le sue eruzioni verbali sui social.
    Secondo il Telegraph, Nick Kyrgios non dovrebbe apparire nemmeno su ESPN, network statunitense per il quale ha lavorato durante le ultime edizioni degli Australian Open. Le dichiarazioni pubbliche del tennista sono considerate troppo sopra le righe e assai discutibili. Per esempio lo scorso ottobre Kyrgios ha avanzato teorie cospirazioniste secondo cui sarebbe “impossibile” che le piramidi siano state costruite da esseri umani. A questo aggiungiamo anche le pesanti critiche a Jannik Sinner, reiterate per mesi e mesi per la nota vicenda Clostebol, e anche ad altri colleghi (Iga Swiatek, altri) che hanno creato intorno a Nick un clima poco sereno.
    Un’immagine compromessa e che ora Nick sta pagando a caro prezzo a livello di collaborazioni con i principali media internazionali.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Kyrgios torna a Roland Garros dopo 8 anni: giocherà solo il doppio con Thompson

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios ha finalmente sciolto le riserve riguardo alla sua partecipazione al Roland Garros 2025. Dopo settimane di incertezza, il tennista australiano ha preso una decisione definitiva: sarà presente a Parigi, ma esclusivamente per competere nella modalità del doppio.Il controverso tennista, assente dal torneo parigino dal lontano 2017, ha deciso di non utilizzare il Ranking Protetto per partecipare al singolare, preferendo concentrarsi sulla competizione in coppia, dove formerà un duo tutto australiano con il connazionale Jordan Thompson.
    La scelta di Kyrgios arriva dopo un lungo periodo di inattività e rappresenta un primo passo verso il ritorno alle competizioni dopo i problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dai campi. Secondo fonti vicine al giocatore, la decisione di partecipare al torneo parigino sarebbe stata influenzata anche da un desiderio espresso dalla sua fidanzata, che avrebbe manifestato la volontà di vedere l’australiano tornare a competere nella capitale francese.
    Questa sarà la prima apparizione di Kyrgios al Roland Garros dopo otto anni di assenza. L’ultima volta che l’australiano ha calcato la terra rossa parigina risale infatti al 2017, quando fu eliminato al secondo turno del singolare da Kevin Anderson. Da allora, Kyrgios ha spesso saltato la stagione sulla terra rossa, superficie che storicamente non ha mai esaltato le sue caratteristiche tecniche e che lui stesso ha più volte definito non tra le sue preferite.
    La scelta di giocare esclusivamente in doppio potrebbe rappresentare una strategia per testare la sua condizione fisica senza lo stress di match al meglio dei cinque set, permettendogli di condividere il carico di lavoro con Thompson. Questo approccio potrebbe rivelarsi utile in vista della stagione sull’erba, superficie su cui Kyrgios ha sempre espresso il suo miglior tennis e dove punta a tornare protagonista.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO