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    FCA, Vehicle-to-Grid: inaugurato a Mirafiori il progetto sperimentale

    L’impianto pilota Vehicle-to-Grid (V2G) è stato inaugurato oggi, 14 settembre 2020, all’interno del comprensorio di Mirafiori, sul piazzale logistico del Drosso. Una volta terminato, sarà il più grande del genere al mondo.
    Alla conferenza stampa erano presenti il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, dei rappresentanti delle Commissioni Parlamentari interessate ai temi della giornata, delle massime cariche della Regione Piemonte e della Città di Torino, oltre a numerosi altri ospiti istituzionali e giornalisti nazionali e internazionali. Conferenza che si è conclusa con il ministro Patuanelli e il presidente FCA John Elkann che hanno collegato una nuova Fiat 500e a una colonnina bidirezionale nell’impianto V2G sul piazzale logistico del Drosso a Mirafiori.
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    Collaborazione tra tre aziende
    Il progetto V2G, 100% made in Italy, è stato presentato e descritto da FCA, ENGIE Eps e Terna seguendo due filoni. Se da una parte si tratta dell’opportunità concreta per il sistema industriale italiano di assumere un ruolo da protagonista nello sviluppo del futuro della mobilità sostenibile, dall’altra è il risultato del lavoro comune di tre aziende che, attraverso l’utilizzo di una tecnologia innovativa, iniziano a sperimentare una soluzione di ricarica bidirezionale che beneficia di un’aggregazione fisica in un unico punto di interconnessione con la rete elettrica, capace di interagire con altre risorse energetiche presenti in loco.
    Manley e il futuro: investiti 2,5 miliardi per il rilancio di FCA, Maserati e Alfa Romeo
    I punti di forza del V2G
    La forza della tecnologia V2G è quella di permettere ai veicoli di scambiare in modo intelligente energia con la rete, rendendoli una risorsa preziosa per il sistema elettrico nazionale gestito da Terna. In questo modo, contribuiscono alla realizzazione di un sistema più sostenibile e rappresentano un’opportunità per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture a vantaggio degli automobilisti. Ma quando sarà possibile tutto ciò? La tecnologia bidirezionale funzionerà in modo efficace quando auto e infrastruttura di ricarica parleranno un linguaggio comune, oggetto della sperimentazione avviata con l’inaugurazione dell’impianto.
    Le fasi del progetto
    Durante la prima fase di costruzione dell’impianto sono state installate 32 colonnine V2G in grado di connettere 64 veicoli, con l’obiettivo di sperimentare la tecnologia e la gestione logistica del parcheggio. L’obiettivo è di estendere il V2G del Drosso per un’interconnessione fino a 700 veicoli elettrici, entro il 2021. Si tratterebbe dell’infrastruttura più grande al mondo di questo tipo mai realizzata. A copertura del parcheggio destinato alle vetture collegate al V2G, ENGIE Italia è partner nella realizzazione di una maxi-pensilina composta da circa 12 mila pannelli fotovoltaici che andranno ad alimentare con energia elettrica “green” i locali di produzione e di logistica: un impianto che permetterà di produrre su base annua oltre 6.500 MWh di energia, risparmiando così all’ambiente ogni anno oltre 2.100 tonnellate di CO2.
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    Auto a noleggio, le più amate dai ladri: ne spariscono almeno 5 al giorno

    Furti d’auto: nel mirino niscono sempre più quelle a noleggio, soprattutto se a breve termine. Il risultato? Oltre 1.800 sottrazione in un anno, ben cinque al giorno, con Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia che detengono il primato negativo ed un danno per il settore che supera i 12 milioni di euro.
    E’ questa la fotografia scattata da Aniasa, associazione di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sul trend dei furti, una piaga che continua a colpire pesantemente le società di rent-a- car, generando gravi danni ai bilanci e all’operatività delle società di autonoleggio. In particolare, nell’ultimo anno sono state 1.800 le vetture e i furgoni sottratti, quasi 5 ogni giorno, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente.
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    Tutte nuove e poco protette
    Un trend preoccupante, in decisa controtendenza rispetto al graduale calo del fenomeno dei furti d’auto nel nostro Paese e che produce un danno per gli operatori pari a 12,5 milioni di euro. I dati evidenziano che negli anni le organizzazioni criminali hanno ridotto i volumi delle auto sottratte per focalizzarsi su quelle più redditizie e appetibili per il mercato nero dei ricambi e per l’esportazione nei Paesi dell’Est Europa. Tra le vetture monitorate con particolare attenzione un ruolo di primo piano viene riservato a quelle a noleggio, sempre nuove e non sempre custodite dalla clientela in modo adeguato.
    Una buona notizia riguarda i tassi di recupero che, anche qui contrariamente a quanto avviene sul mercato nazionale (dove solo il 36% delle vetture viene ritrovato), continuano a crescere e lo scorso anno hanno raggiunto la soglia record del 50%. Merito degli investimenti delle società di noleggio a breve termine che negli ultimi anni hanno dotato la propria flotta di dispositivi telematici in grado di supportare le forze dell’ordine nel rilevamento della posizione del veicolo e di guidarle al recupero.
    Furto d’auto in meno di un minuto!
    “I nostri ultimi dati confermano e se possibile consolidano – evidenzia Giuseppe Benincasa, direttore generale di Aniasa – il negativo primato europeo e mondiale del nostro Paese nella graduatoria delle nazioni più colpite dalla piaga dei furti d’auto. La crisi economica degli ultimi anni ha spinto le organizzazioni criminali a puntare con crescente interesse verso questo redditizio business e, in particolare, verso la crescente flotta delle auto a noleggio a breve termine.
    Numeri significativi, cui si aggiungono quelli del noleggio a lungo termine e del car sharing e che portano a un totale di oltre 6.000 unità le vetture rubate ogni anno alle società di mobilità pay-per-use (lungo termine, breve termine e car sharing). Un fenomeno che in una fase di crisi acuta dell’industria turistica e di recessione economica mette a rischio la sopravvivenza di alcuni operatori meno strutturati”. 
    Top 10 Ecobonus 2020: le auto ibride ed elettriche più convenienti LEGGI TUTTO

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    Manley e il futuro: investiti 2,5 miliardi per il rilancio di FCA, Maserati e Alfa Romeo

    L’occasione era troppo importante per essere sottovalutata. Il rilancio del Tridente fa parte della crescita del Gruppo FCA in attesa della fusione con PSA e tocca a Mike Manley, ad di FCA spiegare il senso di questa nuova fase. “Maserati per noi è un gioiello della corona. Avere la fortuna di poter contare su un brand di lusso nella sua essenza, è un enorme vantaggio per il gruppo se viene gestito, finanziato e guidato nel mondo migliore. In passato, qualche errore c’è stato, ora sono state date importanti risorse per assicurarsi tecnologia, lancio prodotti. Ci aspettiamo che il brand e il team abbiano notevole successo e un posto importante nel tavolo del lusso in futuro…”.
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    Il tema spin-off, cioè l’eventuale separazione del tridente da FCA è delicato e Manley lo affronta in maniera leggera. “Maserati ha un futuro incredibile. Vorrei che il vero valore venga riflesso attraverso i nostri azionisti. Maserati dovrebbe farlo come parte del nostro Gruppo man mano che aumentano i margini. Il futuro magari lo discuteremo con un bicchiere di grappa sul tavolo”.
    Ancora piu? chiaro Manley, in termini di investimenti: “Su Maserati finora abbiamo investito oltre 2,5 miliardi di euro, cifra notevolissima di cui solo 350 per questa MC20. E faremo altri investimenti. Questo permetterà a Maserati di avere tutte le risorse necessarie per lanciare i modelli progettati. La mia attesa, ma non solo mia, è che per Maserati sia l’ultimo anno in perdita. Una grossa parte dei 2,5 miliardi per Maserati fa parte dei 5 miliardi del piano di investimenti per gli stabilimenti italiani. Ora bisogna raggiungere i risultati – aggiunge guardando il CEO di Maserati Davide Grasso -. E’ difficile prevedere quale sarà il livello di elettrificazione, ma tutti i modelli lo saranno: il livello cambierà a seconda dei mercati di riferimento.
    Obiettivi di vendita? Tutti gli a.d. preferiscono evitare domande di questo genere. Nel 2024-25 potremmo arrivare a oltre 75.000 unità e se c’è una ripresa del settore, anche oltre. Non credo si supererà quota 80.000, perche? il brand e? sempre esclusivo. Per noi il cliente è centrale e anche per questo abbiamo aperto l‘atelier Fuori-serie per personalizzare le nostre vetture e un reparto di assistenza e restauro delle Maserati d’epoca”.
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    Quanto alla “vicinanza” con Alfa Romeo, Manley è drastico: “Lo sviluppo di certi modelli Maserati si baserà sul lavoro fatto con Alfa. Ci saranno sinergie, ma sono due brand diversi: uno è premium, l’altro lusso. Bisognerà ripagare la tecnologia. Alfa non è stata abbandonata, annunceremo una nuova Alfa Tonale nel 2021. E continueremo a investire anche su Alfa”. L’ultima notizia la regala Davide Grasso, CEO Maserati: “Faremo presto un annuncio specifico del nostro piano: rientriamo nel racing come Maserati nel GT”. LEGGI TUTTO

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    Nuovo Codice della Strada, perché i netturbini possono multare le auto?

    Da quando sono state rese note le modiche che il Decreto Semplificazioni ha apportato al Codice della Strada non sono mancate le polemiche. Anche ACI ha riscontrato delle criticità, espresse chiaramente in una nota e spiegate punto per punto. Ma tra tutte le novità che dobbiamo attenderci, quella che sta facendo il giro del web – tra ironia e aspri commenti – riguarda la possibilità per i netturbini di fare le multe.
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    Non mancano le polemiche
    Proprio a questo proposito si è espresso il presidente Sticchi Damiani di ACI: “Sembrerebbe che da domani anche gli operatori ecologici possano emettere multe o far rimuovere i veicoli. Ci auguriamo che le cose non stiano così e che la proposta riguardi solo l’ampliamento delle funzioni degli ausiliari del traffico che – ricordiamo – devono limitarsi a segnalare l’infrazione al Corpo di Polizia Municipale. Né vogliamo prendere in considerazione la possibilità che queste nuove figure si sostituiscano al Corpo di Polizia Municipale”.
    All’articolo 12-bis, su “Prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta e fermata”, si legge che il sindaco potrà affidare potere sanzionatorio anche ai delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani alla pulizia delle strade. Le multe sarebbero limitate alle violazioni connesse all’espletamento delle loro attività. Un esempio? Se si parcheggia davanti a un cassonetto dell’immondizia o dove era prevista la pulizia della strada, la multa la potrà fare sia il vigile che il netturbino.
    Autovelox e pedoni: cosa cambia nel Codice della Strada LEGGI TUTTO

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    Maserati Grecale, ecco il nome del baby-Levante

    Grandi novità in casa Maserati. A Modena la fine dell’estate regala interessanti sorprese, come quella annunciata alla fine della presentazione della MC20, già di per sé molto attesa. Il misterioso baby-Levante, il nuovo SUV di medie di dimensione del Tridente, di cui si è parlato molto nelle scorse settimane ha ora un nome: Maserati Grecale. 
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    Processo di simulazione by Maserati
    I muletti di sviluppo sono apparsi su strada nei primi test, quasi una rarità visto il processo di simulazione perfezionato da Maserati, con il Virtual Vehicle Dynamics Development in grado di replicare il comportamento dinamico dell’auto, per uno sviluppo condotto per oltre il 90% al simulatore.

    La tradizione di nomi ripresi dai venti risale al 1963, quando Maserati presentò Mistral. Fu poi la volta di Ghibli, Merak, Bora, Khamsin, fino al Levante. E, ancora suv, sarà Grecale. La presentazione è attesa nel corso del 2021, con motori termici e una soluzione elettrica a batterie a seguire.
    Sportivo e dinamico
    Cosa attendersi da un progetto con i tratti della sportività e del dinamismo da sposare alla necessaria versatilità di un suv? Fari come gemme sul frontale – un’altra strada rispetto all’attuale Levante, che avrà una nuova generazione entro il 2024 -, la calandra ampia a listelli verticali, un tetto dall’andamento rastremato in coda, con un lunotto ridotto nelle dimensioni: sono i canoni stilistici della sportività, insieme a passarota posteriori ben marcati, come già dal teaser si può intuire.
    Sfoglia il listino Maserati: tutti i modelli sul mercato
    Occhio alla personalizzazione

    Nell’immediato futuro Maserati c’è anche un’attenzione profonda alle esigenze di personalizzazione della clientela. Modena, con l’Innovation Lab e l’Engine Lab, fa da fulcro e ospiterà anche i nuovi locali della sartoria, dove accompagnare i clienti nel percorso Maserati Fuoriserie, partendo da tre “collezioni” – Corse, Unica, Futura – dalle quali arrivare alla combinazione preferita tra le migliaia disponibili. LEGGI TUTTO

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    Toyota rinnova la partnership col CIP: consegnati sei automobili “speciali”

    Prosegue la partnership tra Toyota Motor Italia e il Comitato Paralimpico, una collaborazione iniziata (anche con i Comitati Olimpici Nazionali) il 1° gennaio 2017. Per suggellare il rinnovato accordo pochi giorni fa, alla presenza alla presenza dell’Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia Mauro Caruccio e del Presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli, è avvenuta la consegna al CIP di tre Toyota Proace Verso, due RAV4 e una Lexus NX con allestimento specifico per assicurare il trasporto alle persone con mobilità ridotta.
    Alla base della partnership ci sono gli stessi obiettivi: promuovere, attraverso i valori dello sport, una società senza barriere e discriminazioni, una società in cui ognuno possa affrontare le proprie sfide e superarle.
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    Verso una società più inclusiva
    “Toyota vuole supportare lo sviluppo di una mobilità aperta a tutti e nella quale ogni limite sia superabile grazie alla forza di volontà e all’ingegno umano” ha spiegato Mauro Caruccio, AD Toyota Motor Italia. “In questo contesto si inserisce la partnership con il CIP, con il quale condividiamo gli stessi valori e lo stesso spirito. Sono dunque molto contento oggi di poter rinnovare l’impegno con il Comitato Paralimpico rappresentato da Luca Pancalli. Sono convinto che insieme possiamo continuare il percorso verso una società più inclusiva dove ogni individuo sia libero di muoversi. Sono ormai trascorsi quasi quattro anni da quando è iniziata la partnership con il CIP ed è incredibile l’arricchimento che abbiamo ricevuto grazie alla frequentazione con persone e atleti fantastici per la determinazione, la passione e l’entusiasmo che sono capaci di trasmettere”.
    Al fianco dello sport italiano
    Immediata la dichiarazione di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico: “Sono particolarmente orgoglioso di poter associare, ancora una volta, il nome del CIP a quello di un’azienda prestigiosa come Toyota. Una collaborazione che si rinnova ogni anno con l’entusiasmo e la passione che, da sempre, caratterizzano i nostri mondi. Un binomio che si fonda su una forte condivisione di quei valori di resilienza, solidarietà, dignità che ogni atleta paralimpico pone alla base del proprio impegno sportivo e sociale. Toyota in questi anni è sempre stata al fianco del mondo sportivo italiano, olimpico e paralimpico. Un impegno testimoniato da una campagna comunicativa dal fortissimo impatto sociale come ‘The Unbreakable’, di grande potenza mediatica, che – specie nella dura fase del lockdown – ha avuto il merito di fare breccia nel cuore di milioni di persone. Siamo lieti, quindi, di rinnovare questa collaborazione, con la speranza di festeggiare assieme una nuova stagione caratterizzata da traguardi culturali e sportivi”.
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    McLaren 620R con MSO R Pack, Sport Series ancora più speciale

    La punta di lancia delle Sport Series. Questo è McLaren 620R con MSO R Pack, kit estremo ovviamente opera della McLaren Special Operations.

    Un pacchetto che costa 30.760 euro, ovviamente presente sulle 225 McLaren 620R prodotte globalmente, il cui prezzo parte da  307.500 euro.
    Pistaiola nella forma e nella sostanza, perché l’MSO R Pack presenta elementi estetici ma soprattutto aerodinamici, votati alla migliore prestazione in situazione estreme.

    Come la presa d’aria sul tetto, omaggio alla  McLaren F1 Longtail, ma anche potenziale sito per una telecamera connessa al sistema di telemetria.
    Dedicati le prese d’aria in carbonio all’anteriore, lo scarico in titanio MSO Defined. Altri dettagli arrivano direttamente dalle corse, dalla cugina 570S GT4. I freni carboceramici, l’aerodinamica affinata capace di ottenere un carico di 185 kg a 250 km orari. 

    Gli ammortizzatori si chiamano appunto GT4 e sono regolabili manualmente a due vie. Le ruote sono corsaiole (ma omologate per la strada, come la vettura) con bullone centrale.
    Da “borghese” McLaren 620R con MSO R Pack calzi i Pirelli P Zero Trofeo R, ma in circuito può essere dotata degli slick della Casa della Bicocca.
    Otto secondi per arrivare ai duecento
    Sotto il vestito sportivissimo il V8 bi-turno di 3.8 litri arriva a 620 cavalli di potenza. L’accelerazione è sontuosa: da 0 a 100 km orari in 2,9 secondi. E solo 8,1 secondi per scattare da fermo a 200 all’ora. 
    McLaren Senna, poker di record LEGGI TUTTO

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    Maserati MC20, supercar “farfalla” più estrema e audace col V6 Nettuno

    Porte che si aprono verso l’alto “a farfalla”, come si dice in gergo; linea grintosa, telaio interamente in fibra di carbonio e un motore da urlo: 6 cilindri a V biturbo da ben 630 cavalli. Un’enormità. La Maserati ritorna nel campo delle supersportive con una coupé aggressiva che è destinata a fare scalpore: la MC20. Una supercar però dotata anche di grande confort di bordo e pensata non soltanto per un uso sportivissimo ma anche nella vita di tutti i giorni. Estrema nella performance, ma non nella vita a bordo.

    La MC20 è stata presentata all’autodromo di Modena in pompa magna con un grandioso evento che ha visto coinvolti oltre 400 ospiti e un immenso palco che non avrebbe sfigurato in un concerto rock in qualche stadio, su cui la MC20 ha sfilato da protagonista. Segno dell’importanza anche d’immagine che Maserati mette in quest’auto.
    Bellissima nel suo colore di lancio, bianco “Audace” (ma sarà anche disponibile in blu, grigia, nera, gialla oppure rosso Maserati), la MC20 è una coupé due posti secchi a motore posteriore/centrale V6 3 litri con cambio doppia frizione a 8 marce da 630 cavalli e prestazioni mozzafiato vista la potenza e la coppia disponibile. Lo schema tecnico e il look generale sono simili a quelli della cugina Ferrari 488, ma in questi caso il motore è un V6 3 litri invece che un V8 4 litri. La potenza specifica però è addirittura superiore nel caso Maserati perché il suo V6 biturbo nasconde all’interno delle testate una tecnologia da F1 che ha consentito un boost di potenza veramente notevole.
    L’eredità della MC12
    Il nome MC20 sta per Maserati Corse e riassume già l’indole sportiva di questa vettura (per cui sarà previsto anche un impiego agonistici ancora però da definire). Si ispira sia nelle forme generali che nel nome anche alla berlinetta MC12, la leggendaria coupé dello scorso decennio, che vinse numerosi titoli mondiali nella categoria GT.
    La MC12 però era una supersportiva inizio anni Duemila caratterizzata da soluzioni tecniche e stilistiche ben differenti dalla MC20: carrozzeria squadrata, coda lunga, motore 12 cilindri a V aspirato di grande cilindrata. La MC20 invece rivela tutta la propria attualità in dimensioni molto più compatte (è lunga 467 cm, larga quasi due metri (196 cm) e ha un passo di 2700 mm), ha un motore di cilindrata più contenuta 3 liyri) con frazionamento V6 ma è dotata di doppio turbocompressore (uno per bancata) per ottenere quella quantità di cavalli che nella MC12 venivano raggiunti con la cilindrata maggiorata.
    Aerodinamica, ma senza ali

    Le forme poi sono molto più sinuose, morbide e disegnate dal vento della galleria. Una particolarità della MC20 è che non è dotata di alcuna appendice alare: la linea è pulitissima, un vero capolavoro di design essenziale senza spoiler o alettoni. Però la macchina è dotata di un elevatissima downforce che la tiene schiacciata a terra nelle curve: pensate che a 240 km/h genera un carico verticale di 100 chili pur non avendo alettoni né spoiler sulla carrozzeria. Tutte le solzioni aerodinamiche sono concentrate sul fondo della vettura, come su una monoposto F1: c’è un fondo piatto con un sofisticato scivolo estrattore in coda per sfruttare il flusso d’aria che passa sotto la macchina e aumentare la deportanza, c’è un divergente sul fondo davanti alle ruote anteriori per tenere aderente a terra il muso in rettifilo e nelle curve più veloci e anche l’aria calda che fluisce dai radiatori anteriori viene convogliata sul fondo, dopo che hanno raffreddato l’acqua del motore, per venire sfruttata a fini aerodinamici.
    Il frontale aggressivo della nuova MC20 mostra anche un logo del tridente lievemente rinnovato nella grafica.
    Porte a farfalla

    Molto vistose, nelle immagini laterali e frontali della MC20, le due porte che si aprono a farfalla. Verso l’alto invece che lateralmente, come su tutte le auto. Una scelta stilistica e aggressiva. Finora usata soltanto da Lamborghini e McLaren nelle proprie supercar più estreme. Anche questo sintetizza il nuovo corso Maserati e la destinazione estrema di questa coupé che però non rinuncia al comfort di bordo. L’ergonomia è stata tenuta in grande conto in fase di progettazione. Un esempio: nonostante la posizione di guida sia molto ribassata come tipico di una sportiva, i brancardi (cioé la parte solida del telaio sotto la porta) che delimitano il bordo inferiore della porta sono stati abbassati al massimo per favorire l’ingresso e l’uscita dall’abitacolo anche alle persone di elevata altezza. Le porte che si aprono verso l’alto poi facilitano ancor di più la manovra di ingresso.
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    Telaio in carbonio
    Una delle specifiche esclusive della MC20 è il telaio interamente in fibra di carbonio, come l’antenata MC12. Un elemento che dona una grandissima rigidità strutturale all’auto e ne migliora enormemente il comportamento dinamico.

    La vasca in carbonio che funge da telaio è di dimensioni molto generose e pur alloggiando due sole persone dentro, la MC20 risulta piuttosto comoda e spaziosa. Nuovi anche cruscotto e display centrale di grande diametro, tutto full digital.
    Motore, il V6 Nettuno
    Il vero gioiello di quest’auto però è il motore V6 3 litri denominato Nettuno: progettato e costruito a Modena, nel nuovo polo motori Maserati, è simile al V6 della Giulia Quadrifoglio perché nasce dalla stella linea di progetto, ma il propulsore Maserati possiede una tecnologia esclusiva a livello mondiale: un sistema di precarica di combustione nella testata di derivazione F1 che aumenta drasticamente la potenza ricavabile dal V6.

    Finora questa tecnologia è stata impiegata soltanto sui motori da corsa turbo ibridi, mai invece su un’automobile stradale. Maserati ha opportunamente brevettato questo sistema nascosto dentro la testata. All’interno della camera di combustione è ricavata una precamera collegata a quella principale da una serie di forellini che spruzzano poi la miscela aria benzina nella camera di scoppio principale; una candela supplementare è disposta lateralmente e serve ad accendere prima la miscela nella precamera.
    Questa soluzione innovativa completata dall’iniezione mista diretta/indiretta a 350 bar e serve ad ottimizzare la combustione della benzina nella camera di scoppio e migliorare l’efficienza del motore. L’effetto di questa tecnologia è devastante. La potenza di 630 cavalli ottenuta è un valore elevatissimo per 3 litri di cilindrata. Significano 210 cv/litro, una potenza specifica superiore persino alla Ferrari 488 Pista o alla McLaren Senna che non superano i 185 cv/litro. Infatti le prestazioni sono veramente elevatissime: la velocità massima dichiarata della MC20 è di 325 km orari, ma fa ancora più sensazione l’accelerazione 0-100 dichiarata di 2,9 secondi. La Maserati MC20 sarà in vendita dalla primavera 2021 a un prezzo ancora da definire, ma attorno ai 200mila euro.

    MC20 sarà anche elettrica
    La MC20 coupé non è destinata a restare unica nella gamma delle supersportive Maserati: del giro di un paio d’anni arriveranno sia una versione cabriolet con lo stesso V6 e poi anche una MC20 elettrica. Quest’ultima avrà lo stesso telaio in carbonio, la stessa forma ma invece del V6 turbo sotto il cofano, ci saranno tre motori elettrici (due posteriori e uno anteriore) in grado di eguagliare le prestazioni del modello tradizionale. LEGGI TUTTO