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    Prior Design riscrive la Porsche Taycan: ecco l'elettrica aggressiva

    Prior Design si è fatta conoscere nel corso degli anni per la sua abitudine a personalizzare e aggiornare modelli di marchi automobilistici di prestigio. Questa volta le attenzioni sono cadute sulla Porsche Taycan, già di base decisamente ben dotata sotto tutti gli aspetti. L’azienda con sede in UK, però, ha voluto osare dotando la prima auto 100% elettrica del costruttore tedesco di un kit davvero aggressivo.

    Porsche Taycan, Techart raffina il look
    Wild Widebody
    Prior Design aveva lavorato in passato su numerose Tesla, ma mai su una Porsche Taycan che è stata definita “la base perfetta per un’auto semplicemente predestinata al tuning”. Nel kit Wild Widebody sono compresi un nuovo parafanghi (che aumenta la larghezza dell’elettrica di 60 mm nell’anteriore e 100 mm nel posteriore), prese d’aria laterali davanti alle ruote, ampie minigonne laterali e passaruota allargati, un diffusore e un grande alettone fisso sul cofano del bagagliaio. I cerchi sono a cinque razze da 22”. Insomma, una Taycan aggressiva ed estrema.
    Ulteriori optional
    Su richiesta, Prior Design realizza tutti i componenti anche in fibra di carbonio. Non solo. Se la versione proposta fosse troppo estrema, l’azienda mette a disposizione anche un kit di carrozzeria più soft, senza parafanghi allargato.
    Porsche Taycan 2021, si aggiorna la sportiva elettrica LEGGI TUTTO

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    UNRAE, Michele Crisci di nuovo presidente

    L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE) è stata chiamata a nominare un nuovo presidente ed è stato scelto di seguire la linea della continuità: confermato l’uscente Michele Crisci. Una decisione, quella di dare nuovamente fiducia al presidente di Volvo Italia, che riconosce la qualità dell’operato di Crisci specie in quest’epoca di particolari incertezze e sfide per il futuro.
    UNRAE, l’appello per rifinanziare gli incentivi della fascia 91-110 g/km di CO2
    “Lusingato e orgoglioso”
    Tanti gli aspetti che Crisci dovrà affrontare nel suo nuovo mandato: dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, fino alle sfide relative a norme di sicurezza e ambientali sempre più stringenti. Compiti che troveranno il presidente di UNRAE motivato al massimo.
    “Sono molto lusingato e orgoglioso per questo secondo mandato – ha detto Crisci subito dopo la rielezione – E’ la riprova che la strada intrapresa è quella giusta. Naturalmente sento tutta la responsabilità di portare avanti con lo stesso impegno ed energia l’Agenda della Associazione verso le importantissime sfide di un settore cruciale per l’economia e lo sviluppo del nostro Paese. La transizione verso una nuova mobilità ambientalmente ed economicamente sostenibile dovrà essere gestita con un piano di lavoro chiaro e condiviso con le forze politiche in ragione del rispetto della neutralità tecnologica e che, con un respiro pluriennale, affronti definitivamente e risolva temi come il ricambio del parco circolante, la fiscalità dell’auto e le infrastrutture di ricarica per le nuove tecnologie.”
    Nel lanciare le sfide per il futuro prossimo, Crisci ha voluto sottolineare quanto fatto finora di positivo, specie in collaborazione con le istituzioni. “Il forte impegno dell’UNRAE nei rapporti con le Istituzioni ha prodotto risultati significativi, consentendo di varare misure urgenti e ampliando l’orizzonte degli incentivi non solo in un’ottica di mercato e di sostegno all’economia, ma anche con evidenti effetti positivi sotto l’aspetto ambientale. Gli incentivi al netto di specifiche valutazioni di merito stanno producendo i primi effetti positivi, ma reputiamo necessario che il Governo mantenga il suo impegno a sostenere un settore strategico come il nostro, rifinanziando efficacemente gli attuali incentivi” ha continuato.
    Post-Covid, vendite auto in Italia nel baratro: chiuderà il 70% delle concessionarie
    Novità per la Sezione Veicoli Industriali
    Soddisfatti anche gli altri esponenti dell’Associazione, costituita dai rappresentanti italiani delle Case automobilistiche straniere che operano nel nostro Paese. Eletto anche il nuovo presidente della Sezione Veicoli Industriali: si tratta di Paolo Starace, ceo di DAF Veicoli Industriali. “Ringrazio i colleghi – ha detto Starace – rappresentanti delle Aziende associate alla Sezione Veicoli Industriali di UNRAE per la fiducia che mi hanno accordato. Il mio primo impegno sarà quello di concordare insieme a loro gli obiettivi ed il programma delle iniziative da intraprendere sin da subito, in ragione del ruolo strategico che la filiera del settore dei veicoli industriali riveste per il sostegno e rilancio dell’economia del nostro Paese, così come ampiamente dimostrato in occasione dell’emergenza che ancora stiamo affrontando”.
    Durante l’assemblea che ha eletto Crisci e Starace, l’Associazione ha anche votato il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti.
    Volkswagen ID.4, il SUV elettrico con i fari 3D LED LEGGI TUTTO

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    Nuova BMW M3 e M4 rivelano la calandra verticale

    Quale sarebbe stata la linea era chiaro sin dai muletti di sviluppo, seguiti da anticipazioni sul frontale di nuova BMW M3. Se da nuova BMW M4 era “logico” attendersi gli stilemi proposti su BMW Serie 4 Coupé, dalla M3 – storicamente proposta derivata da Serie 3 – era meno scontato il cambiamento che, invece, arriverà.
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    Presentazione ufficiale anticipata, di poche ore, dalle immagini sfuggite online, dei progetti G80 e G82 senza più misteri nel design. Così, spazio alla calandra verticale su entrambi i modelli, un frontale comune, distinzioni relegate alla configurazione berlina-contro-coupé. Profilo e gruppi ottici posteriori sono i tratti specifici di nuova BMW M3 come della M4.

    Design, non solo calandra
    Il Doppio Rene a sviluppo verticale diventa inevitabilmente l’elemento di maggior impatto, accompagnato da altri dettagli distintivi: gli sfoghi d’aria sul cofano, il tetto a contrasto – prevedibile la realizzazione in composito CFRP –, i fari Laserlight, le appendici aerodinamiche applicate sul frontale e dietro le ruote anteriori.
    BMW M3 Touring è realtà, ecco il teaser
    Proseguendo con un sensore degli Adas posto al di sotto del portatarga, forse non il massimo dell’integrazione per simmetria, e i quattro terminali di scarico al posteriore, dove un nolder sul bagagliaio migliora la separazione dei flussi e riduce le turbolenze.
    Motore, il sei cilindri avrà 510 cv
    L’impianto tecnico è noto, l’architettura CLAR motorizzata dal motore turbo 3 litri sei cilindri in linea, proposto in due livelli di potenza, due schemi di trazione su M3, due proposte di trasmissione. Al vertice dell’offerta andrà una soluzione Competition da 510 cavalli, mentre il cambio manuale 6 marce sarà una possibilità alternativa all’automatico Steptronic 8 marce.

    Con la presentazione tra poche ore si completerà una scheda tecnica chiamata ad assicurare prestazioni e dinamismo buoni a sfidare la concorrenza di una rinnovata Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio oltre al novero di avversarie tedesche, da Audi RS4 a Mercedes Classe C.
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    Dalle immagini sfuggite si ha anche una prima visione sugli interni, M4 con sedili sportivi in fibra di carbonio. LEGGI TUTTO

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    Nuovo Opel Mokka, aperti gli ordini e svelati i prezzi

    Opel Mokka, un progetto nuovo prima accennato e poi definitivamente svelato alla presentazione di Russelsheim. Adesso il SUV compatto ha il suo spazio ben preciso nel panorama dei crossover urbani ed è tutto pronto per il mercato: in Italia, infatti, sono aperti gli ordini. 
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    In 4 metri e 15 centimetri di lunghezza traduce gli stilemi del bel concept GTX Experimental, presenta il volto dell’Opel Vizor, al tempo stesso calandra e integrazione con le luci a led – anche di tipo adattivo Matrix led Intellilux –, e porta a bordo un abitacolo moderno e tecnologico nell’abbinata del Pure Panel: infotainment da 10 pollici più strumentazione da 12 pollici, è la proposta top di gamma del nuovo Mokka.

    Le motorizzazioni disponibili
    Da subito si potrà guidare con le motorizzazioni turbo benzina 1.2 litri, da 100 e 130 cavalli, nella soluzione diesel 1.5 litri da 110 cavalli, oppure elettrico, Mokka-e. Una via che diventa appetibile e porta il listino prezzi in linea con le motorizzazioni termiche grazie agli incentivi.
    Il prezzo di Opel Mokka-e è fissato in 34 mila euro, diventano 23.000 euro accedendo agli incentivi con rottamazione, oppure 27.500 euro in assenza di un’auto da rottamare.
    Altri dettagli
    Il sistema assicura 324 km di autonomia dalla batteria da 50 kWh, ricaricabile con le soluzioni domestiche AC monofase, AC trifase con Wallbox fino a 11 kW, fino alla ricarica a corrente continua, da postazioni veloci da 100 kW: 30 minuti e si ha l’80% della carica complessiva. Energia che alimenta il motore elettrico anteriore da 136 cavalli e 260 Nm, per una velocità limitata a 150 km/h.
    La strada di Opel Mokka turbo benzina parte dall’1.2 100 cavalli e un listino da 22.200 euro in allestimento Edition, step al quale subentrano i livelli Elegance, GS Line e Ultimate. Per il più potente 130 cavalli il listino parte da 23.200 euro, mentre a 23.700 euro si potrà guidare Mokka in versione turbodiesel 1.5 litri 110 cavalli e 250 Nm di coppia.
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    La modernità del progetto, su architettura CMP, copre una gamma di Adas che spaziano dal parcheggio assistito alla retrocamera con copertura 180 gradi di visuale, fino al mantenimento attivo della corsia Advanced Lane Positioning e il cruise control adattivo. Sul versante infotainment, il Multimedia Radio e Multimedia Navi sono sistemi declinati in un display da 7 pollici; per la soluzione top di gamma Multimedia Navi Pro, invece, schermo da 10 pollici. LEGGI TUTTO

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    Prestito di 485 milioni da BEI a FCA per la elettrificazione

    Prestito di 485 milioni di Euro per FCA. La BEI (Banca Europea degli Investimenti) affianca Fiat Chrysler Automobiles per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vetture elettriche ed ibrid plug-in.
    La prima operazione di 485 milioni di euro presenta una duplice componente. Per la produzione, sostiene una linea innovativa di veicoli a motori ibridi ricaricabili realizzati nello stabilimento di Pomigliano, in Campania.  Si aggiunge l’attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione (RSI) per elettrificazione, connettività e tecnologie a guida autonoma svolta prevalentemente nei laboratori FCA di Torino.

    La linea di credito della BEI copre il 75% del valore totale degli investimenti di FCA per questo progetto nel quadriennio 2020-2023, con una durata del prestito di cinque anni e tassi di interesse particolarmente vantaggiosi, grazie alla tripla A delle emissioni obbligazionarie BEI.
    Appa viglia dell’estate era stata perfezionata un’operazione di 300 milioni di euro per gli investimenti in corso di realizzazione nel triennio 2019-2021 nelle linee produttive di veicoli a motori ibridi ricaricabili negli stabilimenti di Melfi (in Basilicata) – tra cui Jeep Renegade e Compass 4xe – e veicoli elettrici a batteria a Mirafiori, – Fiat 500 elettrica – in nella storica fabbrica.
    La sinergia tra BEI e FCA ormai è storica
    Il rapporto è nato nel 2010 e proseguito con dieci operazioni per complessivi 3,2 miliardi di euro di finanziamenti, principalmente a sostegno dell’innovazione tecnologica, con effetti nell’industria produttiva e nell’indotto. E ora siamo al crocevia più importante.
    FCA, Vehicle-to-Grid: progetto pilota inaugurato a Mirafiori  LEGGI TUTTO

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    Mercedes EQA, arriva nel 2021

    Dell’ampliamento dell’offerta Mercedes EQ, sigla che racconta di zero emissioni, dell’elettrico a batteria, sappiamo già quali saranno i tasselli che andranno ad affiancare il suv EQC e la navetta EQV: spazio alle compatte, EQA ed EQB, largo poi alle grandi, prima con EQS e successivamente EQE – inedite perché progettate su un’architettura elettrica dedicata –.
    Programmi che, nei prossimi mesi, avrebbero dovuto portare alla presentazione di Mercedes EQA, ovvero, la trasformazione del suv compatto GLA in proposta elettrica. Stilemi specifici EQ, anzitutto una calandra distintiva, due soluzioni di elettrico attese: con un singolo motogeneratore o due unità su altrettanti assi.
    Produzione da riorganizzare
    Secondo quanto diffuso da Autocar, una serie di fattori porteranno lo slittamento della presentazione al 2021, nella prima metà dell’anno. Il rallentamento dettato dalla pandemia è uno dei fattori che hanno costretto a riprogrammare l’anteprima, non l’unico.
    Segnatamente, entra in gioco la necessità di riorganizzare la produzione, dopo che gli annunci registrati negli ultimi 12 mesi prospettavano per Mercedes EQA la destinazione all’impianto francese di Hambach. Si passerà a una produzione in terra tedesca, sembrerebbe Rastatt lo stabilimento presso il quale nasceranno EQA ed EQB.
    Sfoglia il listino Mercedes: tutti i modelli sul mercato
    Un altro elemento che contribuisce al rinvio dei piani sulla compatta elettrica, la necessità di superare difficoltà di approvvigionamento delle celle per il pacco batterie. LEGGI TUTTO

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    Post-Covid, vendite auto in Italia nel baratro: chiuderà il 70% delle concessionarie

    Le conseguenze economiche del Coronavirus si fanno sentire a distanza di mesi. Le concessionarie automobilistiche infatti gridano l’allarme. Federauto Confcommercio ha fatto sapere che negli ultimi sette mesi (quindi da marzo, data di inizio pandemia) le concessionarie hanno registrato perdite del fatturato che vanno dal 40% al 60%. Cifre clamorose e pesantissime, che hanno messo a rischio la posizione lavorativa di non meno di 150mila persone.
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    LE COLPE DEL GOVERNO
    In pratica, il 70% delle concessionarie italiane è in crisi e sull’orlo del fallimento. Una constatazione amara, che ha spinto gli addetti ai lavori a muovere critiche dure verso l’operato del Governo sia durante l’emergenza COVID che nel post-lockdown. “In entrambe le occasioni – spiega Filena Esposito, delegata di Federauto Confcommercio Campania e titolare della Twins S.p.A. (concessionaria Ford, Volkswagen, Jeep, Lancia e Subaru) – prima a luglio, poi ad agosto, sono stati previsti dallo Stato incentivi insufficienti, calcolati peraltro senza tener conto del fatto che l’Italia dispone del parco circolante più vecchio d’Europa con un’età media per auto di circa dodici anni”.
    ECOBONUS PER POCHI: LE SCELTE SBAGLIATE
    Un flop clamoroso, per i concessionari innanzitutto, ma anche per gli utenti finali. “Pochi di loro hanno potuto infatti beneficiare dei contributi previsti – ha continuato Filena Esposito -. Alla luce di tutto ciò, invece di correre ai ripari, il Governo ha deciso di stanziare maggiori incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, che rappresentano appena il 2% del mercato in quanto piuttosto costosi e difficili da gestire per l’assenza di infrastrutture. Il tutto giustificato da una politica green che dimentica di dire che i nuovi motori Diesel Euro6 sono poco inquinanti rispetto ai veicoli a motorizzazione tradizionale”.
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    Peugeot, hypercar in cantiere per la 24 Ore di Le Mans 2022

    A volte ritornano. E se ritornano, non ritornano per partecipare, come avrebbe desiderato il loro connazionale De Coubertin. La storia di Peugeot nel motorsport, parla chiaro: quando corrono, quelli del Leone, lo fanno per vincere e se non ci riescono – cosa peraltro rara – ci vanno sempre molto vicino. Ora poi che hanno al comando un manager- pilota come Carlos Tavares, c’era solo da capire quando sarebbe scattato il piano “back on the track” dopo quello “back on the race” e non a caso sarà proprio Tavares a dare il via all’edizione 2020 della 24 Ore di le Mans, rinviata a settembre e senza pubblico, causa Covid-19.
    Primo teaser dell’hypercar
    In un mondo, quello dell’Endurance, dove ancora non c’è grande chiarezza sulle regole complessive, Peugeot torna a correre a rivendica l’esperienza e il grande palmares (tre vittorie 1992, 1993 e 2009) e sfrutta proprio il palcoscenico di Le Mans per annunciare il suo ritorno, non più insieme alla Rebellion, ma con il suo storico partner, Total.
    Ancora è tutto molto fumoso, ma qualcosa si comincia a intravedere. Intanto l’anteriore e il posteriore, evidenziati dal percorso luminoso che vale come firma ed evidenzia alcune forme, qualche colore della nuova libera di Peugeot Sport, verde acido e nero, parte del design ma si sa poco o niente di tutto il resto.
    210 anni di storia e di vittorie
    Però colpisce la soddisfazione e la gioia del management, rappresentato dal CEO, Jean Philippe Imparato che proprio sulla pista de la sarte ha spiegato il senso di questa sfida rinnovata.
    “Le Mans è il Santo Graal delle corse, una pista fantastica, il primo motivo per cui siamo tornati. L’altro è il team che stiamo costruendo insieme a Total, con cui collaboriamo da 25 anni. Infine il rispetto dovuto alla nostra storia, alle nostre tre vittorie ottenute qui. E noi sappiano quanta fatica, quanto lavoro e sudore ci sono voluti per vivere la gioia di quelle lacrime”.
    Una storia lunga, visto che quest’anno Peugeot compie 210 anni, di cui almeno 100 passati a progettare e migliorare il motorsport:
    “Da Indy a Le Mans, dal Mondiale Rally alla Dakar fino alla Pikes Pike – continua Imparato – noi ci siamo sempre. Ma dietro al programma endurance c’è molto di più, c’è una filosofia nuova. Quella che integra le esperienze sportive ai modelli di serie. Partecipare alla categoria LMH unisce infatti l’identità, le tecnologie e le caratteristiche delle auto di serie che produciamo Con questo impegno, Peugeot apre un nuovo capitolo, quello che racconta il nuovo concetto di neo performance, figlio il Peugeot Sport Engineering che qui a Le Mans presentiamo con il primo concept di un’intera gamma, la 508 Sport Engineering. Torniamo alle gare di durata perché abbiamo l’opportunità di lavorare nello sport in modo diverso, grazie alla nostra tecnologia ibrida. Peugeot Sport cambia la sua identità e lancia il brand di veicoli elettrificati ad alte prestazioni e questo programma endurance ci consente di integrarci perfettamente nel concetto di transizione energetica, coniugando le alte performance a emissioni di CO2 molto basse (43 g/km ndr)”.
    I dettagli noti
    Tornando alla macchina, quel poco che si sa, lo spiega Olivier Jansonnie, direttore tecnico di Peugeot Sport WEC.”L’auto sarà a trazione integrale e, come da regolamento, avrà un motore elettrico della potenza massima di 200 kW sull’assale anteriore. La potenza totale sarà identica a quella di un’auto termica al 100% a 2 ruote motrici (500kW, circa 680 cv) che sarà distribuita tra i 2 assi. Rispetto a quanto attualmente c’è in LMP1, la vettura sarà più pesante in modo da essere compatibile con i veicoli stradali, oltre che più lunga (5 metri contro 4,65 metri) e più larga (2 metri contro 1metro e 90 cm)”.
    E qui sta il vantaggio che ha convinto, tra tutte le altre cose, a tornare in pista, ad accettare la sfida e la scommessa.“E’ un regolamento diverso, perché il WEC ha un Balance of Performance che regola le prestazioni. Pone sicuramente dei limiti, ma lascia anche spazio a molte possibilità tecniche nel nostro sviluppo, in particolare sul design generale, a patto che non venga superata una certa efficienza aerodinamica complessiva. Tutto ciò verrà verificato in galleria del vento con un modellino in scala 1:1 per rispettare anche anche il BoP, Ad oggi abbiamo definito parte del concetto aerodinamico, è stata decisa la struttura del motore e abbiamo scelto la funzionalità del sistema ibrido e il suo design fondamentale. Ci restano ancora diversi passi da compiere prima del nostro debutto nel 2022; parlo di studi, produzione di prototipi e, infine, la verifica al banco e in pista”.
    Opportunità storica
    Matthias Hossann, Direttore del design Peugeot, commenta: “La nuova categoria Le Mans Hypercar offre un’opportunità storica e senza precedenti alle squadre di lavorare sul design. Il regolamento risponde pienamente alla necessità e alla voglia di Peugeot di incarnare la sua visione del futuro nella sua prossima vettura da competizione: quella delle prestazioni elettriche. Il look dei veicoli non sarà più solo il risultato delle prove in galleria del vento, avremo uno spazio dedicato per creare un prodotto unico e iconico, che combina prestazioni ed espressività. Intendiamo sfruttare al massimo lo spazio di manovra offerto e siamo molto entusiasti di questo progetto! Siamo attualmente nella fase di pre-progettazione, quella degli studi e dell’ideazione. Abbiamo discusso diverse possibilità di regolamentazione con Peugeot Sport per assicurarci di essere pienamente consapevoli di ciò che è permesso fare e cosa no. Il resto del progetto sarà realizzato in stretta collaborazione tra le squadre di lavoro. Questi disegni che vedete sono le prime bozze di progetto che ci aiuteranno a individuare i segmenti importanti su cui dobbiamo concentrarci. I tre artigli e i colori sono simboli che vogliamo produrre sulla nostra Hypercar, una firma che si trova già nei fari dei mezzi di serie che produciamo e che vogliamo riproporre in gara”. LEGGI TUTTO