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    Nba, i Lakers non si fermano: consolidato il primo posto a Ovest

    TORINO – Continua la marcia dei campioni in carica Nba. Sesto successo 102-120 nelle ultime sette partite per i Lakers, guidati dai 27 punti di Anthony Davis nella vittoria su Houston. Anche viaggiando a velocità di crociera, Los Angeles continua a vincere rimanendo imbattuta in trasferta (5-0) e conquistando il sesto successo nelle ultime sette gare. Merito del rientro in campo di un Davis da 27 punti, elogiato anche da LeBron James: “Quando c’è AD la nostra squadra ha una dinamica completamente diverso — in attacco e in difesa”. 

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    Nba, Chicago batte Dallas 118-108: pesa l’assenza di Doncic

    Lakers avanti con LeBron e Davis
    Oklahoma City vince in casa di Brooklyn nonostante i 36 punti di Kevin Durant e Golden State supera Toronto nonostante il peggior Steph Curry della stagione (11 punti con 2/16 dal campo). Minnesota si prende la rivincita su San Antonio, vittorie in trasferta per Denver e Utah. Tengono il passo dei cugini i Clippers, che superano i Bulls nonostante i 45 punti di Zach LaVine. 

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    Nba, Leonard non basta: Clippers ko contro gli Spurs

    Nba, tutti i risultati
    Ecco tutti i risultati delle gare della regular-season dell’Nba che si sono disputate nella notte italiana: Detroit Pistons vs Utah Jazz 86-96; Los Angeles Clippers vs Chicago Bulls 130-127; Brooklyn Nets vs Oklahoma City Thunder 116-129; New York Knicks vs Denver Nuggets 89-114; Houston Rockets vs Los Angeles Lakers 102-120; Minnesota Timberwolves vs San Antonio Spurs 96-88; Golden State Warriors vs Toronto Raptors 106-106; Boston Celtics vs Miami Heat rinviata. LEGGI TUTTO

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    Nba, i Lakers volano a Ovest. Serata no per Curry

    ROMA – Pure Houston deve inchinarsi ai Lakers (120-102), trascinati dai soliti Davis (27 punti) e James (18 punti) in una gara nervosa, con cinque tecnici fischiati e un espulso per parte (Markieff Morris per i gialloviola, Cousins fra i Rockets). Per i campioni in carica Nba, primi in classifica a Ovest, si tratta dell’ottava vittoria su 11, la sesta nelle ultime 7 gare. Inseguono i Clippers, che la spuntano per 130-127 su Chicago grazie a Kawhi Leonard che firma 35 punti, miglior prestazione stagionale, e sfonda quota 10 mila punti in carriera. Quarta forza della Western Conference si conferma Utah, che nel primo quarto getta le basi del successo su Detroit (96-86), merito anche di un Donovan Mitchell che sigla 13 dei suoi 28 punti nei primi 12 minuti dell’incontro.

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    Nba, Kawhi Leonard non basta ai Clippers: vincono gli Spurs

    Nba, Curry in serata no
    Record di 6-4 per Golden State, dove Damion Lee firma a 4″3 dalla sirena i liberi che valgono il 106-105 su Toronto, rimediando alla serata no di Stephen Curry (11 punti con 2/16 dal campo), mentre Nico Mannion deve accontentarsi della panchina. Torna al successo Minnesota dopo 7 sconfitte di seguito (96-88 su San Antonio, 27 punti di Russell), mentre continua a crescere Denver (114-89 contro New York, 22 punti e 10 rimbalzi per Jokic). Nonostante i 36 punti di Kevin Durant, Brooklyn (priva di Irving) incassa la seconda sconfitta consecutiva cedendo per 129-116 contro Oklahoma City Thunder, che spedisce sei giocatori in doppia cifra (il migliore è Gilgeous-Alexander con 31 punti). Rinviata causa Covid la sfida fra Boston e Miami, con sette giocatori indisponibili a testa: si tratta della seconda partita in questa stagione a essere posticipata per questioni legate al virus dopo quella del 23 dicembre scorso fra Houston e Oklahoma City.

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    Nba, senza Doncic i Mavericks faticano: vinco i Bulls 118-108

    Tutti i risultati
    Questi i risultati delle gare della regular-season dell’Nba che si sono disputate nella notte italiana: Detroit Pistons vs Utah Jazz 86-96; Los Angeles Clippers vs Chicago Bulls 130-127; Brooklyn Nets vs Oklahoma City Thunder 116-129; New York Knicks vs Denver Nuggets 89-114; Houston Rockets vs Los Angeles Lakers 102-120; Minnesota Timberwolves vs San Antonio Spurs 96-88; Golden State Warriors vs Toronto Raptors 106-106; Boston Celtics vs Miami Heat rinviata. LEGGI TUTTO

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    Nba, LaMelo Ball nella storia e Charlotte vince ancora

    CHARLOTTE (Stati Uniti) – Notte Nba con 8 partite e con un record storico registrato a Charlotte. Gli Hornets battono 113-105 gli Atlanta Hawks (senza Gallinari e con Bogdanovic infortunato) con LaMelo Ball che registra la sua prima Tripla-Doppia in carriera: 22 punti, 11 rimbalzi e 10 assist per la matricola che diventa il giocatore più giovane di sempre a firmare una Tripla-Doppia a referto. La curiosità è che anche suo fratello maggiore Lonzo Ball riuscì in tale impresa quando l’11 novembre 2017, in maglia Lakers, soffiò a LeBron James questo riconoscimento storico.

    Il covid rovina 76ers-Nuggets
    La partita di cartello della notte era la sfida tra i Philadelphia 76ers e i Denver Nuggets, match rovinato dall’emergenza coronavirus: i Sixers sono scesi in campo con solo 7 giocatori a disposizione visto che Ben Simmons e Joel Embiid sono stati tenuti fuori per precauzione, Denver non ha avuto problemi a strappare il referto rosa per 115-103. Da sottolineare la prova del rookie di Philly Tyrese Maxey da 39 punti
    Riscatti per Heat e Suns
    Dopo lo scivolone a Detroit i Phoenix Suns tornano al successo vincendo sull’ostico campo degli Indiana Pacers per 125-117, superba prova di Mikal Bridges da 34 punti di cui 14 realizzati nell’ultima frazione. Miami batte una dimezzata Washington con Jimmy Butler da 26 punti e 10 rimbalzi, Wizards che oltre a Russell Westbrook (influenza) hanno dovuto fare a meno di Thomas Bryant, infortunatosi durante la gara, e pure di Bradley Beal messo in quarantena dopo esser stato a contatto ravvicinato con Jayson Tatum (quarantena per 10-14 giorni).
    Doncic c’è, Spurs vittoria all’Ot
    Tripla-Doppia per Luka Doncic (20 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) e vittoria casalinga dei Mavericks sui Magic (112-98), Karl-Anthony Towns fa il suo ritorno ma Minnesota cade dopo un tempo supplementare 125-122 in casa contro gli Spurs di uno scatenato DeMar DeRozan (38 punti). Vittorie agevoli per Milwaukee contro Cleveland e Portland a Sacramento. LEGGI TUTTO

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    Nba, record storico di LaMelo Ball. Bene Doncic e Miami

    CHARLOTTE (Stati Uniti) – Sono state 8 le partite nella notte Nba con i Charlotte Hornets vincenti 113-105 contro gli Atlanta Hawks (senza Gallinari e con Bogdanovic infortunato). Partita di rilievo per via del record All-Time firmato dal rookie LaMeLo Ball: prima Tripla-Doppia in carriera da 22 punti, 12 rimbalzi e 11 assist diventando il giocatore più giovane di sempre a firmare una Tripla-Doppia a referto. Record soffiato a Luka Doncic, curiosità che anche a suo fratello maggiore Lonzo Ball riuscì in tale impresa l’11 novembre 2017, in maglia Lakers, lo tolse dalle mani di LeBron James

    76ers-Nuggets, falsata dal covid
    La partita di cartello della notte era la sfida tra i Philadelphia 76ers e i Denver Nuggets, match rovinato dall’emergenza coronavirus: coach Doc Rivers ha potuto contare solo su 7 giocatori (Tyrese Maxey 39 punti) per la partita perché, oltre a quelli in quarantena, si è deciso di tenere fuori anche Ben Simmons e Joel Embiid per precauzione. Denver non ha avuto problemi ad archiviare la pratica 115-103 con Nikola Jokic ad un rimbalzo dalla Tripla-Doppia.
    Miami e Phoenix ci sono
    Dopo il ko Detroit, i Phoenix Suns tornano al successo vincendo sull’ostico campo degli Indiana Pacers per 125-117, superba prova di Mikal Bridges da 34 punti di cui 14 realizzati nell’ultimo quarto. Miami batte una dimezzata Washington con Jimmy Butler da 26 punti e 10 rimbalzi, Wizards che oltre a Russell Westbrook (influenza) hanno perso Thomas Bryant, infortunatosi durante la gara, e non hanno potuto utilizzare Bradley Beal in quanto messo in quarantena dopo esser stato a contatto con Jayson Tatum (quarantena per 10-14 giorni).
    Doncic ok, Spurs vittoria all’Ot
    Tripla-Doppia per Luka Doncic (26 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) e vittoria casalinga dei Dallas Mavericks sui Magic (112-98), Karl-Anthony Towns torna in azione ma Minnesota cade dopo un tempo supplementare 125-122 in casa contro gli Spurs di uno scatenato DeMar DeRozan (38 punti). Vittorie agevoli per Milwaukee contro Cleveland e Portland a Sacramento.
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    Nba, Pelicans ko con gli Hornets: Melli fa da comprimario

    NEW ORLEANS (Stati Uniti) – Notte Nba da 10 partite con tutti i riflettori puntati allo Smoothie King Center di New Orleans per il derby in famiglia tra i fratelli Ball. Sfida vinta dai Charlotte Hornets per 118-110 con LaMelo Ball nettamente meglio di Lonzo: il giovane rookie ha sfiorato la tripla doppia (12 punti, 10 rimbalzi e 9 assist) contro i soli 5 punti del fratello maggiore. Uomo partita è stato Gordon Hayward, autore di 14 punti (su 26 personali) nell’ultima frazione di gioco per battere i Pelicans. Per Nico Melli giusto una comparsata da 96 secondi con un assist e un fallo commesso.

    Nba, Seattle sogna il ritorno
    James con brivido, Curry batte i Clippers
    I Los Angeles Lakers, privi di Anthony Davis, rischiano grosso nel finale, ma battono i Chicago Bulls 117-115: LeBron James firma 28 punti con tanto di canestro cruciale a 45″ dalla fine, Zach LaVine (38 punti) sbaglia l’ultimo tiro per vincere. I Golden State Warriors si prendono la rivincita sui Clippers battendoli 115-110: Stephen Curry mette 38 punti a referto con la sua squadra che domina per 34-18 gli ultimi 12 minuti di partita.
    Boston ok, tornano a vincere i Raptors
    Jayson Tatum e Jaylen Brown guidano i Boston Celtics al quarto successo consecutivo battendo i Wizards di Bradley Beal (41 punti) 116-107. Tornano a vincere i Rockets (132-90 su Orlando) mentre Memphis piega i Nets 115-110 e Toronto domina i Kings in trasferta per 144-123. Tra i risultati shock si sottolinea il sonoro ko interno dei Milwaukee Bucks, contro gli Utah Jazz, per 131-118 con Donovan Mitchell da 32 punti: vani i 66 punti combinati dal duo Middleton-Antetokounmpo per i padroni di casa. LEGGI TUTTO

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    Seattle sogna il ritorno in Nba, il sindaco: “Siamo nella migliore posizione”

    SEATTLE (Stati Uniti) – Sono ormai dodici anni che i Seattle Supersonics mancano nell’annovero delle franchigie Nba: era il 2008 infatti quando, a causa dei problemi della Key Arena (per la ristrutturazione della quale lo stato di Washington decise di non elargire fondi), la squadra fu spostata ad Oklahoma e diede vita ai City Thunder, team che milita tutt’ora nel massimo campionato americano. Fu la nuova proprietà, guidata da Clayton Bennet, a prendere questa decisione. Adesso però, soprattutto dopo le parole dei giorni scorsi di Adam Silver (first commissioner della Nba) che apriva ad una espansione del campionato e al relativo ingresso di nuove squadre, la città di Seattle non vuole farsi trovare impreparata.

    Nba, LeBron James sul caos politico americano: “Adesso capite dove viviamo?”
    Durkan, sindaca di Seattle: “Possiamo ottenere ciò che ci spetta”
    “La notizia su una possibile espansione della NBA è ottima per la nostra città. E sono stata onesta con Silver. Sa che Seattle vuole essere in prima linea. Siamo in buona posizione per ottenere ciò che ci spetta. Ma rispetteremo ogni step e approvazione da parte del Board of Governors”, queste le dichiarazioni rilascieta dalla sindaca della città, Jenny Durkan, che dopo il lavori di ammodernamento della Kay Arena sostiene di avere tutte le carte in regola per regalare a Emerald City una nuova esperienza in Nba. Secondo quanto riporta ESPN, la prima cittadina vrebbe discusso di un possibile ritorno dei SuperSonics con Adam Silver, commissioner della lega. Lo stesso Silver ha chiarito come ci sia la possibilità di riprendere il progetto di espansione della lega, ma bisogna prima attendere la fine della pandemia di Cornavirus. Durkan, nel frattempo, avrebbe quindi ribadito al commissioner il desiderio della città di riavere una squadra.
    Nba, sconfitta a sorpresa per i Lakers.
    I possibili investitori: da Bonderman ad Hansen
    L’espansione però, secondo la teoria di molti addetti ai lavori, pare essere ancora lontana di qualche anno. L’ultima volta che l’NBA ha aperto le sue porte ad una squadra esterna è stato nel 2004 con l’introduzione dei Charlotte Bobcats. In città è però già partito il pronostico su chi potrà essere il proprietario della squadra. Per ora, il nome più in auge è quello di David Bonderman, proprietario di maggioranza dei Seattle Kraken di NHL e investitore di minoranza nei Boston Celtics. A questo nominativo, si aggiunge anche quello di Chris Hansen, nativo di Seattle e gestore di un hedge fund sdi successo, il quale in passato aveva tentato di acquisire i Sacramento Kings e trasferirli a Seattle nel 2012. 

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    Nba, Chicago batte Dallas 118-108: pesa l’assenza di Doncic LEGGI TUTTO

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    Nba, il sindaco di Seattle: “Pronti per riavere la franchigia”

    SEATTLE (Stati Uniti) – I Seattle Supersonics mancano nell’annovero delle franchigie Nba da ormai dodici anni: era il 2008 infatti quando, a causa dei problemi della Key Arena (per la ristrutturazione della quale lo stato di Washington decise di non elargire fondi), la squadra fu spostata ad Oklahoma e diede vita ai City Thunder, team che milita tutt’ora nel massimo campionato americano. Fu la nuova proprietà, guidata da Clayton Bennet, a prendere questa decisione. Adesso però, soprattutto dopo le parole dei giorni scorsi di Adam Silver (first commissioner della Nba) che apriva ad una espansione del campionato e al relativo ingresso di nuove squadre, la città di Seattle non vuole farsi trovare impreparata.

    Nba, Doncic batte Jokic. Allarme Covid fra i 76ers
    Seattle-Nba: scenario possibile. Le parole del sindaco della città
    “La notizia su una possibile espansione della NBA è ottima per la nostra città. E sono stato onesto con Silver. Sa che Seattle vuole essere in prima linea. Siamo in buona posizione per ottenere ciò che ci spetta. Ma rispetteremo ogni step e approvazione da parte del Board of Governors”, queste le dichiarazioni rilascieta dalla sindaca della città, Jenny Durkan, che dopo il lavori di ammodernamento della Kay Arena sostiene di avere tutte le carte in regola per regalare a Emerald City una nuova esperienza in Nba. Secondo quanto riporta ESPN, la prima cittadina vrebbe discusso di un possibile ritorno dei SuperSonics con Adam Silver, commissioner della lega. Lo stesso Silver ha chiarito come ci sia la possibilità di riprendere il progetto di espansione della lega, ma bisogna prima attendere la fine della pandemia di Cornavirus. Durkan, nel frattempo, avrebbe quindi ribadito al commissioner il desiderio della città di riavere una squadra.
    Caos politico negli Usa, LeBron James tuona: “Ora capite dove viviamo?”
    E’ già toto-presidenza: chi finanzierà e guiderà il possible team?
    L’espansione però, secondo la teoria di molti addetti ai lavori, pare essere ancora lontana di qualche anno. L’ultima volta che l’NBA ha aperto le sue porte ad una squadra esterna è stato nel 2004 con l’introduzione dei Charlotte Bobcats. In città è però già partito il pronostico su chi potrà essere il proprietario della squadra. Per ora, il nome più in auge è quello di David Bonderman, proprietario di maggioranza dei Seattle Kraken di NHL e investitore di minoranza nei Boston Celtics. A questo nominativo, si aggiunge anche quello di Chris Hansen, nativo di Seattle e gestore di un hedge fund sdi successo, il quale in passato aveva tentato di acquisire i Sacramento Kings e trasferirli a Seattle nel 2012. 

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