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    NBA, Kevin Garnett tratta l'acquisto dei Minnesota Timberwolves

    MINNESOTA – “La mia passione e la voglia che i Twolves diventino campioni NBA è nota, ma provo un affetto ancora più profondo verso i tifosi e la gente di Minneapolis. Non esistono al mondo due persone che tengono di più a questa città di Glen Taylor e del sottoscritto: sono fiducioso nel lavoro che stiamo provando a fare per far sì che il mio sogno si possa realizzare”. Con queste parole l’ex stella NBA Kevin Garnett ha espresso il suo interesse per l’acquisto dei Minnesota Timberwolves, la squadra in cui ha giocato nella prima parte della sua lunga carriera. Attraverso una serie di tweet, Garnett ha spiegato di voler riunire un gruppo di investitori per trattare con l’attuale proprietario Glen Taylor. Proprio ieri Taylor ha annunciato di voler esaminare possibili offerte per cedere la franchigia acquistata nel 1994. Secondo la ESPN, al momento in pole position per l’acquisto dei Twolves ci sarebbe la famiglia Wilf, già proprietaria dei Minnesota Vikings della NFL dal 2005, pronta a mettere sul piatto 1 miliardo di dollari.
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    NBA, Kevin Garnett vuole comprare i Minnesota Timberwolves

    MINNESOTA – L’ex stella NBA Kevin Garnett ha espresso il suo interesse per l’acquisto dei Minnesota Timberwolves, la squadra in cui ha giocato nella prima parte della sua lunga carriera. Attraverso una serie di tweet, Garnett ha spiegato di voler riunire un gruppo di investitori per trattare con l’attuale proprietario Glen Taylor. “La mia passione e la voglia che i Twolves diventino campioni NBA è nota, ma provo un affetto ancora più profondo verso i tifosi e la gente di Minneapolis”, ha scritto Garnett. “Non esistono al mondo due persone che tengono di più a questa città di Glen Taylor e del sottoscritto: sono fiducioso nel lavoro che stiamo provando a fare per far sì che il mio sogno si possa realizzare”, ha aggiunto il campione NBA con i Boston Celtics. Ieri Taylor ha annunciato di voler esaminare possibili offerte per cedere la franchigia acquistata nel 1994. Secondo la ESPN, al momento in pole position per l’acquisto dei Twolves ci sarebbe la famiglia Wilf, già proprietaria dei Minnesota Vikings della NFL dal 2005, pronta a mettere sul piatto 1 miliardo di dollari.
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    L'NBA riparte con le amichevoli, in campo Clippers e Orlando

    ORLANDO – La Nba riparte con le amichevoli in vista della parte finale della stagione, che comincerà a fine mese dopo la lunga interruzione per l’emergenza sanitaria. Il calendario prevede 33 partite che si disputeranno a Disney World per una settimana, da oggi al 28 luglio. Ogni squadra disputerà tre gare prima delle partite valide per la classifica: ben 19 si disputeranno con palla a due prima della mezzanotte italiana. La prima amichevole vedrà di fronte stasera, alle 21 ora italiana, Los Angeles Clippers e Orlando Magic.
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    NBA, al via le amichevoli prima della ripresa

    ORLANDO – La Nba riparte con le amichevoli in vista della parte finale della stagione, che comincerà a fine mese dopo la lunga interruzione per l’emergenza sanitaria. Il calendario prevede 33 partite che si disputeranno a Disney World per una settimana, da oggi al 28 luglio. Ogni squadra disputerà tre gare prima delle partite valide per la classifica: ben 19 si disputeranno con palla a due prima della mezzanotte italiana. La prima amichevole vedrà di fronte stasera, alle 21 ora italiana, Los Angeles Clippers e Orlando Magic.
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    Coronavirus, Westbrook è guarito: negativo a due tamponi

    HOUSTON (Stati Uniti) – Dopo James Harden, anche Russell Westbrook è guarito dal Coronavirus e torna a disposizione di coach Mike D’Antoni nella ‘bolla’ di Orlando, dove dal 31 luglio riprenderà l’Nba, sospesa l’11 marzo scorso a causa della pandemia. Westbrook nelle scorse settimane era risultato positivo al Covid-19, pur senza avere sintomi. Colpito in maniera asintomatica, il gigante di Houston è stato in quarantena, ha rifatto i tamponi, due di seguito, e i risultati sono stati negativi. Il giocatore dunque è pronto a dare il suo contributo alla squadra.  LEGGI TUTTO

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    Nba, Westbrook lancia linea di maglie antirazziste

    ORLANDO (USA) – Russell Westbrook produrrà una serie di t-shirt con slogan di giustizia sociale. Westbrook, infatti, ha stretto una partnership con l’associazione giocatori Nba per produrre, attraverso il proprio brand, una serie di magliette con l’obiettivo di veicolare messaggi di giustizia sociale. Secondo quanto riportato dalla stampa americana, sulle t-shirt di Westbrook saranno stampate frasi come “No Justice No Peace”, “By Any Means”, “Power to the People”, “Systemic Racism”, “Police Reform”, “I Can’t Breathe”, “Break the Cycle”, “Equality”, “Am I Next?” fino al significativo “Strange Fruit”, messaggio che rinvia all’immagine evocata da Billie Holiday nel successo del 1939, dove gli strani frutti erano i corpi degli afroamericani linciati e appesi agli alberi ai tempi dello schiavismo. LEGGI TUTTO

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    La Nba interrompe in anticipo la corsa al titolo di Mvp

    MILANO – Si dichiara già conclusa la corsa al titolo di Mvp della Nba e per ogni altro trofeo individuale della stagione regolare. La Lega del campionato americano di pallacanestro ha infatti comunicato alle squadre che nessuna delle partite che si svolgeranno nella ‘bolla’ di Orlando verrà considerata per l’assegnazione dei premi individuali. Il voto per il titolo di Mvp, come per quello di rookie dell’anno e difensore dell’anno, sarà completato prima del 30 luglio sulla base di quanto visto nella stagione regolare Nba prima dello stop a causa della pandemia da Coronavirus. LEGGI TUTTO

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    NBA, anche Eric Bledsoe è positivo al Coronavirus: “Non sono ad Orlando”

    ORLANDO – Dopo i primi annunci, la Nba ha smesso di aggiungere alla notizia di altre positività al Coronavirus i nomi, appellandosi alla privacy. Ora Eric Bledsoe, play dei Milwaukee Bucks che guidavano l’Eastern Conference prima del lockdown, a uscire allo scoperto. “Ho il Coronavirus – ha detto a Yahoo Sports il 21enne cestista – ma sto bene. Non sono a Orlando, e spero di arrivarci presto”. L’ultima notazione fa riferimento al mistero che anche i team osservano rispetto alla loro presenza. Nelle conferenze i coach rimangono molto generici, perche’ non c’è ufficialità sul roster dei giocatori presenti. “Sono asintomatico e sto bene. Non appena potrò rispettare le regole imposte dal protocollo NBA, non vedo l’ora di unirmi alla squadra a Orlando”, ha aggiunto Bledsoe.
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