More stories

  • in

    Italian Sportrait Awards, la nazionale italiana femminile in nomination nella categoria Team Top Donne

    Ritornano gli Italian Sportrait Awards, gli Oscar dello sport nati per eleggere i migliori sportivi italiani normodotati e diversamente abili. L’edizione 2025 della prestigiosa kermesse, organizzata dalla Confsport Italia e giunta alla tredicesima edizione, è stata presentata nella sala Tevere della Regione Lazio, dove sono state svelate le nomination indicate dalla giuria tecnica composta da atleti ed ex atleti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e rappresentanti dei gruppi sportivi civili e militari.

    Nella categoria Team Top Donne spicca la nazionale seniores femminile, vincitrice a Parigi 2024 della storica medaglia d’oro all’Olimpiade, entrata così nella leggenda del volley e dello sport italiano.

    Il premio Team Top Donne lo scorso anno, è stato assegnato alla Nazionale femminile di sitting volley, premiata alla serata di gala all’interno dell’Istituto Cine-Tv Roberto Rossellini di Roma (QUI), in virtù dello storico successo ai Campionati Europei 2023.

    I premi 2025 verranno assegnati alle atlete e agli atleti che, nell’ultima stagione agonistica, si sono distinti maggiormente. Si potrà votare online fino al 9 febbraio sul sito https://italiansportraitawards.it/.

    La Nazionale femminile in concorso: Alessia Orro, Carlotta Cambi, Caterina Bosetti, Myriam Sylla, Loveth Omoruyi, Gaia Giovannini, Anna Danesi, Sarah Luisa Fahr, Marina Lubian, Paola Egonu, Ekaterina Antropova, Monica De Gennaro, Ilaria Spirito.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italvolley femminile continua a fare incetta di premi, ora anche il Tartufo dell’anno

    È stato assegnato alla Nazionale femminile di pallavolo il Tartufo dell’anno 2024, anno in cui ha vinto la Volleyball Nations League e, soprattutto, la prima storica medaglia d’oro olimpica conquistata a Parigi. La consegna del tartufo avverrà il 24 gennaio a Roma, presso la sede della Federvolley, nelle mani del Presidente Giuseppe Manfredi.

    La decisione dell’assegnazione è stata presa congiuntamente dall’amministrazione comunale, da Regione Piemonte e dall’Ente Fiera di Alba.

    Nell’estate 2024, in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi è stata scritta una grande pagina di storia dello sport italiano. Le pallavoliste dell’Italvolley si sono aggiudicate la medaglia d’oro vincendo la finale contro gli Stati Uniti con un netto 3-0. Pur rappresentando un’eccellenza mondiale della pallavolo non era mai accaduto nelle precedenti partecipazioni di conquistare il titolo olimpico. È stato un grande successo anche per il commissario tecnico Velasco che nel 1996 aveva conquistato l’argento maschile ai Giochi Olimpici di Atlanta. Un risultato fantastico che ha permesso un giusto riconoscimento ad un gruppo di atlete eccezionali che, nello stesso anno, sono riuscite a vincere sia la Volleyball Nations League che le Olimpiadi. 

    Come sempre accade nello sport, questo trionfo è frutto di sacrifici, impegno e programmazione rappresentando il culmine di un lungo percorso di crescita durato anni. Sono i valori sottostanti questo percorso, l’efficacia del gioco di squadra, l’esemplare gestione di un gruppo per il raggiungimento di un obiettivo condiviso che hanno motivato la scelta di assegnare il Tartufo dell’Anno 2024 alla Nazionale Italiana Femminile, Campionessa olimpica.

    Tante sono le similitudini con il percorso di crescita territoriale di Alba e delle colline Unesco di Langhe Monferrato e Roero: la condivisione di un chiaro obiettivo comune, l’inclusività, la valorizzazione delle eccellenze, il gioco di squadra tra pubblico e privato coesi attorno al Tuber Magnatum Pico, il Tartufo Bianco d’Alba, ambasciatore e straordinario attrattore per la nostra Regione. 

    “Lo sport regala emozioni, sentimenti e ricordi indelebili. Quella partita contro gli Stati Uniti ha reso indimenticabile l’Olimpiade di Parigi. L’Italvolley femminile ha emozionato tutti noi, facendoci gioire per un oro olimpico che sembrava esser diventato quasi una chimera – dichiarano il Sindaco di Alba Alberto Gatto e l’Assessora al Turismo e Manifestazioni Caterina Pasini -. Abbiamo dato al Tartufo dell’Anno l’attenzione che merita e siamo convinti che le ragazze della pallavolo italiana siano la scelta migliore. Il Tartufo dell’Anno, fin dalla sua invenzione, di Giacomo Morra, ha sempre premiato personalità di rilievo in molti ambiti. Quest’anno abbiamo deciso di premiare sì lo sport, ma soprattutto un collettivo di ragazze straordinarie capaci, insieme allo staff tecnico e alla Federazione, di dare un’immagine magnifica della nostra Italia nel mondo. La pallavolo è lo sport più praticato in Italia e il più praticato dalle donne, anche per questo i risultati della nazionale sono così importanti. Le campionesse olimpiche rappresentano l’Italia di oggi e di domani, un Paese unito, inclusivo, capace di condividere gioie e dolori, un’Italia che giocando di squadra sa esprimere tutto il suo potenziale e raggiungere traguardi straordinari”.         

    “Per una Regione che ha deciso di puntare sullo sport come strumento di promozione per far conoscere il Piemonte nel mondo non poteva esserci vincitore del Tartufo dell’anno 2024 più degno della nazionale azzurra di volley – dicono il presidente del Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Tartuficoltura Marco Gallo -. Un’impresa che ha suggellato le Olimpiadi di Parigi regalando emozioni straordinarie e un oro inseguito a lungo. Qualcosa di molto simile a ciò che accade ai nostri trifolao che con impegno e passione escono la notte per trovare il nostro oro, il tartufo bianco d’Alba. Ci è parso quindi giusto sin da subito premiare una squadra di fuoriclasse con questo simbolo dell’eccellenza gastronomica del Piemonte.     Ci piace poi cogliere nel successo costruito con programmazione e determinazione dalla Federvolley similitudini con il lavoro che Alba, le Langhe e la Regione hanno fatto negli anni per dare un risalto internazionale al prodotto più prezioso della nostra terra. Noi, come le neocampionesse olimpiche di volley, siamo riusciti nell’impresa. Ora per entrambi, le ragazze e il tartufo, c’è una nuova sfida: confermarsi ai vertici. Come Regione stiamo lavorando a una serie di misure che puntano a valorizzare sempre di più il tartufo, farlo conoscere nel mondo e proteggerlo dagli effetti dei cambiamenti climatici, andando così incontro alle richieste dei turisti, soprattutto stranieri”.

    “Condividiamo pienamente i valori che sottostanno alla disciplina sportiva e riconosciamo l’impegno, il sacrificio, la passione che hanno portato la Nazionale italiana a vincere il titolo olimpico – afferma la Presidente dell’Ente Fiera, Liliana Allena-. È con lo stesso spirito di squadra che ogni giorno agiamo per il bene comune di territorio. Ci avete fatto gioire per i vostri successi e reso orgogliosi per l’esempio dato a tutte le italiane e gli italiani. Siamo felici di potervi donare il frutto più prezioso della nostra terra, un simbolo di eccellenza che ci stimola a lavorare ogni giorno per raggiungere ambiziosi obiettivi.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Danesi e Sylla sul podio olimpico: perché questa è l’immagine più forte del 2024

    Questo per noi è lo scatto dell’anno: Anna Danesi e Myriam Sylla che si scambiano le medaglie sul podio olimpico tenendo fede a una promessa fatta quando erano ancora bambine e compagne di stanza a Orago. Un’immagine che non abbiamo volutamente sporcare con loghi o scritte perché sarebbe stato un delitto. Un’opera d’arte da sindrome di Stendhal. Un gesto che simboleggia tutto: inizio e fine, gioie e sacrifici, vittorie e sconfitte, amicizia e rispetto, promesse e sogni. Manifesto dello spirito olimpico, manifesto di qualunque valore legato allo sport. Buon 2025, con l’augurio che nella vostra vita ci sia qualcuno che vi guardi così.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Velasco, Santarelli, Lorenzetti: chi meriterebbe il premio di allenatore dell’anno? VOTA

    Il 2024 è stato senza dubbio un anno fantastico per la pallavolo italiana. A livello di club Perugia nel maschile e Conegliano nel femminile hanno vinto tutte le competizioni a cui hanno preso parte, a livello di nazionali sono mancate le medaglie ai ragazzi di De Giorgi, un gruppo comunque campione d’Europa e del Mondo, mentre il nuovo corso della nazionale femminile ha dominato subito la scena in VNL e soprattutto alle Olimpiadi, centrando a Parigi quel successo che finalmente ha sfatato un tabù che durava da fin troppo tempo.Dietro questi successi a raffica, però, ci sono tre uomini, tre allenatori, la cui impronta è tangibile e per nulla scontata, ovvero Julio Velasco, Daniele Santarelli e Angelo Lorenzetti. Sostenere che i loro successi siano solo la naturale conseguenza di tre roster imbottiti di campioni e campionesse, sarebbe ingiusto, scorretto, se non proprio dimostrazione di grande ignoranza sportiva. In primo luogo perché tutti loro hanno dovuto “allenare in/con/su/per/tra/fra le difficoltà”, come si dice in gergo…foto Fipav/TarantiniQuale nazionale abbia ricevuto in dote Velasco è cosa nota a tutti. Ricompattare un gruppo che definire sfaldato è un eufemismo rappresentava già un’impresa non da poco. Per convincerlo di poter battere chiunque, invece, a Velasco sarà bastato mettere tutte le giocatrici in cerchio il primo giorno, guardarle negli occhi una per una e ipnotizzarle come solo lui sa fare. Quello che è accaduto dopo sarà difficile da dimenticare finché la memoria ci accompagnerà: due finali vinte (per 3-1 e 3-0), due ori al collo, di cui uno che non si era mai visto, e la storia è fatta. Leggenda!foto Sir Susa Vim PerugiaDifficile era pure la sfida che attendeva Lorenzetti, ovvero riportare in cima una piazza importante come Perugia, ma pure calda e impaziente, ridando vita a un braciere che l’anno prima, sul più bello, aveva preso solo secchiate d’acqua tra lo sbigottimento generale. Un gruppo non facile da gestire, soprattutto dopo i nuovi innesti di Ishikawa e Loser, pieno zeppo di gente che il campo lo vuole calpestare e non guardare, eppure Lorenzetti sin da subito ha messo tutti al loro posto, è stato bravo a convincerli che affannarsi a stravincere fosse solo uno spreco di energie, mentre vincere, e saperlo fare con costanza, è cosa più intelligente e di gran lunga più redditizia. Peacekeeper!Foto Imoco ConeglianoInfine Santarelli. Alzi la mano chi, in questo momento, non sta pensando: “Cosa ha a che fare con questo ragionamento sulle difficoltà proprio lui che non è ha mai avute con la squadra che si ritrova tutti gli anni?” E invece la difficoltà è proprio questa, e non è una difficoltà da poco. Forse è per sino più grande di quelle affrontate da Velasco e Lorenzetti, perché per risalire dal fondo alle volte basta un salto, un colpo di reni, ma continuare a restare lì in alto è cosa ben diversa. Alle giocatrici che hanno la pancia piena devi far tornare l’appetito, ogni volta, come se fossero a digiuno da una vita. A quelle che sono appena arrivate devi far capire “dove” sono arrivate e per cosa giocheranno. Se poi certe giocatrici, senza fare nomi, altrove giocavano così così e all’Imoco diventano fenomeni; se altrove salterellavano mentre lì galoppano, qualcosa vorrà pur dire. Comandante!Senza dimenticare gli stimoli dei diretti interessati, allenatori che hanno vinto la qualunque, che non hanno nulla da dimostrare e che potrebbero tranquillamente alzare il piene dall’acceleratore. Se solo lo facessero, però, non si chiamerebbero Velasco, Lorenzetti e Santarelli. Molto semplice.Ciò detto, chi votereste come miglior allenatore dell’anno? A voi l’ardua scelta.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Sorteggio Mondiali 2025: l’Italia di Velasco pesca Belgio, Cuba e Slovacchia

    Si sono da poco conclusi a Bangkok (Thailandia) i sorteggi degli otto gironi dei Campionati Mondiali 2025 femminili di pallavolo, manifestazione in programma dal 22 agosto al 7 settembre in quattro località thailandesi: Chiang Mai, Bangkok, Phuket e Nakhon Ratchasima. Le campionesse olimpiche azzurre sono state inserite nella Pool B insieme a Belgio, Cuba e Slovacchia. LE POOLPool A: Thailandia, Olanda, Svezia, Egitto.Pool B: ITALIA, Belgio, Cuba, Slovacchia.Pool C: Brasile, Porto Rico, Francia, Grecia.Pool D: Stati Uniti, Repubblica Ceca, Argentina, Slovenia.Pool E: Turchia, Canada, Bulgaria, Spagna.Pool F: Cina, Repubblica Dominicana, Colombia, Messico. Pool G: Polonia, Germania, Kenya, Vietnam.Pool H: Giappone, Serbia, Ucraina, Camerun.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Le azzurre olimpiche del volley premiate con i Collari d’Oro

    Un anno straordinario fatto di trionfi, medaglie e obiettivi raggiunti, ma anche di ostacoli e difficoltà dai quali i nostri splendidi atleti si sono rialzati con orgoglio e perseveranza. La Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’ di Roma ha ospitato la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al Merito Sportivo. Le medaglie d’oro dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, i campioni del mondo, i grandi tecnici, le società sportive e le personalità che si sono distinte nel corso dell’anno hanno ricevuto la massima onorificenza dello sport italiano in una grande festa andata in onda in diretta su Rai 2.La cerimonia si è aperta con una lettera del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, poi ha preso parola il Presidente del CONI Giovanni Malagò. Parola successivamente anche al Presidente del CIP Luca Pancalli, dopodiché è stata la volta del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Protagonista delle premiazioni odierne è stata anche la Nazionale femminile, campione Olimpica a Parigi 2024. La delegazione azzurra è stata composta dal CT Julio Velasco, Ekaterina Antropova, Gaia Giovannini, Carlotta Cambi, Loveth Omoruyi e Ilaria Spirito, insieme al presidente federale Giuseppe Manfredi. Dopo la cerimonia di consegna, la delegazione azzurra si è spostata presso la sede della Federazione Italiana Pallavolo per un momento di convivialità e scattare alcune foto per celebrare l’importante giornata.La gallery della delegazione azzurra in FIPAV QUIQuesta la lista delle premiate azzurre: Ekaterina Antropova (Pallavolo, campionessa olimpica), Caterina Bosetti (Pallavolo, campionessa olimpica), Carlotta Cambi (Pallavolo, campionessa olimpica), Anna Danesi (Pallavolo, campionessa olimpica), Monica De Gennaro (Pallavolo, campionessa olimpica), Paola Egonu (Pallavolo, campionessa olimpica), Sarah Luisa Fahr (Pallavolo, campionessa olimpica), Gaia Giovannini (Pallavolo, campionessa olimpica), Marina Lubian (Pallavolo, campionessa olimpica), Loveth Omoruyi (Pallavolo, campionessa olimpica), Alessia Orro (Pallavolo, campionessa olimpica), Ilaria Spirito (Pallavolo, campionessa olimpica), Myriam Sylla (Pallavolo, campionessa olimpica).Presenti alla cerimonia all’Auditorium Parco della Musica anche il Sottosegretario della Difesa Isabella Rauti, il Sottosegretario per l’Ambiente Claudio Barbaro e gli altri vertici dello sport italiano: il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati, le Vice Presidenti Silvia Salis e Claudia Giordani, il Segretario Generale del CIP Juri Stara, numerosi Presidenti federali, tecnici e dirigenti del movimento. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Nazionali pallavolo, ufficiali i rinnovi di Velasco e De Giorgi (tra risate e sfottò)

    Gli Stati Generali della Pallavolo (QUI tutti i temi trattati) sono stati anche l’occasione, voluta dal presidente Giuseppe Manfredi, di porre la firma, che come detto ironicamente da De Giorgi “è l’unica che conta altrimenti i contratti non valgono”, sui nuovi contratti appunto dei due ct delle nazionali maggiori Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi. Un prolungamento che varrà per il prossimo quadriennio olimpico fino ai Giochi di Los Angeles 2028.Il resto degli staff verrà ufficializzato in seguito, ma entrambi i due ct hanno lasciato intendere che qualche novità dovrebbe esserci. Ad oggi l’unico che ha già firmato è Massimo Barbolini, secondo di Velasco nella nazionale femminile. Una firma “anticipata” su richiesta del tecnico per l’impegno negli Stati Uniti, nel nuovo campionato LOVB, che lo terrà impegnato fino ad aprile.Sia De Giorgi che Velasco, poi, hanno precisato quanto il doppio incarico non faccia per loro, ma comprendano ugualmente la necessità di altri allenatori di non staccare mai. “Io ho bisogno di tempo per studiare e per riflettere – ha argomentato Velasco –. Trovo difficile poter riflettere se appena finisco con la nazionale devo cominciare con un club, e viceversa. Oltre a caricare le pile, anche fisicamente, io durante l’inverno giro per tutte le società, parlo con gli allenatori, guardo gli allenamenti, prendo appunti, vado alle partite, oltre a guardare tutte, ma proprio tutte, le partite del campionato. Guardo meno la prima fase delle coppe europee perché è troppo facile per le squadre italiane, guardo quando arrivano più avanti. Per tutto questo ci vuole tempo, e io non potrei farlo se allenassi un club. Io devo guardare tutto con l’occhio dell’allenatore della nazionale, non dell’allenatore del club che deve preparare la partita”.Velasco ha poi chiuso con una battuta, che però tanto battuta non è. “A Ferdi (De Giorgi, ndr) ho detto: tu nei prossimi quattro anni devi perdere tutte le partite tranne quelle di qualificazione olimpica, altrimenti alle Olimpiadi non ci vai. Così poi se vinci un bronzo sei un eroe”. Questo a margine di un discorso sul famoso argento olimpico vinto con la nazionale maschile che lo fa arrabbiare ancora oggi perché, a suo dire, è stata la medaglia meno celebrata, a torto, della storia.“Perché quello che succede in Italia è che vincere non conviene. Se uno vince poi è condannato a vincere. Sempre. E se arrivi secondo in una manifestazione tutti a chiedersi come mai. E la cosa drammatica è quando a fare certe domande sono persone che hanno fatto sport. Noi abbiamo vinto 15-13 nella semifinale mondiale del 1990 col Brasile e sembra che abbiamo stravinto, ma abbiamo vinto per due palloni. E poi abbiamo perso per due palloni. E questo è il bello e il doloroso dello sport. La cosa che mi rende molto fiero è che quella squadra, dopo aver perso, non ha dato la colpa a nessuno. Nè tra di noi o all’arbitro o alla sfortuna. Che cosa abbiamo detto? Siamo stati zitti. Quel messaggio di educazione che ha dato quella squadra nel lontano 1996 dovrebbe essere preso a modello dalle nuove generazioni”.De Giorgi, ovviamente, grande uomo di comunicazione pure lui, umorista nato, ha subito colto la palla al balzo e rivolgendosi al presidente Manfredi ha detto “Oh, allora il programma per i prossimi quattro anni io ce l’ho, l’ha detto Julio. Mo, non è che stiamo a discutere pure quello che dice Julio”. Risate in platea e sul palco e occhiataccia, ironica anche questa, da parte del presidente federale.Poi De Giorgi ha concluso con un’altra battuta delle sue riguardo il contratto appena siglato: “Come categoria di allenatori bisogna ringraziare Julio perché lui, arrivando fino a Los Angeles, quindi alla sua veneranda età, ha alzato praticamente l’asticella. Adesso quando io firmo dei contratti e qualcuno mi dice che ho più di sessant’anni, dico ‘guarda che Velasco…”. Altre risate, altri applausi. Ora avanti tutta! Si riparte con lo spirito giusto, ma su questo non vi era dubbio alcuno.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Qui e Ora: il 12 dicembre su Rai2 il film sull’Oro olimpico delle Azzurre

    L’11 agosto 2024 la Nazionale femminile di Julio Velasco chiude con la medaglia d’Oro la spedizione olimpica italiana a Parigi, una Ville Lumiere che per una notte ha brillato d’azzurro.

    Dal capolavoro compiuto da tredici splendide ragazze è nato il docufilm “QUI e ORA” che andrà in onda in prima visione il 12 dicembre in seconda serata su Rai 2. 

    “QUI e ORA” è un docufilm dedicato proprio alla cavalcata di Danesi e campagne che ha portato la Nazionale italiana a vincere la medaglia d’Oro all’Olimpiade di Parigi 2024 e ad entrare così nella leggenda del volley. Prodotto da Francesca Aiello per AF Project in collaborazione con la Federazione Italiana Pallavolo, scritto da Jacopo Volpi per la regia di Mario Maellaro, questo nuovo docufilm vuole raccontare il cammino della Nazionale Italiana di Pallavolo femminile che con questa splendida vittoria ha chiuso un percorso partito da molto lontano. Un racconto emozionante, una narrazione serrata, un susseguirsi di immagini e di racconti da chi ha vissuto quei momenti. Lacrime ed emozioni non mancheranno in un’ora abbondante di racconto. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO