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    MotoGp, Crafar: “Non mi sorprenderebbe se Bagnaia rientrasse in corsa per il titolo”

    ROMA – “Non si può mai dire che qualcuno vincerà il campionato a metà stagione, come successo in Germania quando Pecco era caduto e Quartararo era in vantaggio. Tutto può succedere, come per Rins a Barcellona”. Simon Crafar ha parlato così al podcast “Last on the Brakes” della stagione in corso in MotoGp. Al momento Fabio Quartararo è al comando della classifica, ma l’ex pilota della classe regina non esclude una reazione di Pecco Bagnaia nella seconda parte del 2022: “Ci sono ancora molti punti da assegnare e credo che da qui in poi possa succedere di tutto. Ma devo dire che Aleix sta facendo un lavoro straordinario e sono sicuro che lo vedremo protagonista. Non mi sorprenderebbe inoltre se Pecco facesse quello che ha fatto l’anno scorso, rientrando in corsa per il titolo nella seconda parte della stagione”.
    Su Assen
    “Per continuare con l’errore di Fabio, Aleix l’ha spiegato molto bene ed è stato interessante – ha aggiunto Crafar -. Io ho notato impazienza. Bagnaia era in fuga e loro volevano recuperare. Ne sarebbero stati capaci, avevano il passo. Avremmo assistito a un bel duello che si sarebbe trasformato in qualcosa di veramente interessante. Mi dispiace non sia successo. Aleix la vede in un altro modo. Era in forma e ha fatto la curva 5 più velocemente degli avversari. Lui pensa che Fabio abbia sbagliato la valutazione a causa della sua velocità. Fabio pensava di poter passare davanti, ma Aleix era velocissimo, più veloce degli altri piloti che Fabio avrebbe superato in quel punto. Aleix è stato velocissimo. Mi ha sorpreso per tutta la stagione, ma ad Assen è stato veramente più veloce di tutti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jonathan Rea: “Sono un fan della vecchia generazione”

    ROMA – Gli appassionati delle due ruote non hanno digerito facilmente il ritiro di Valentino Rossi. Ma oltre ai fan, anche i ‘colleghi’ del numero 46 sembrano sentirne la mancanza. Ciò che non è un confutabile è l’enorme rispetto per il campione di Tavullia, recentemente incensato da Jonathan Rea: “Valentino – spiega il nordirlandese – è stato un grande cavallo di battaglia. Anche senza di lui, il colore giallo domina le tribune. È Mister MotoGP. Sono un fan della vecchia generazione: l’era di Nicky Hayden, Casey Stoner, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi e Marc Marquez. Ma non possiamo dire che la nuova generazione sia più lenta o peggiore”. 
    La MotoGp attuale
    Il 6 volte campione del mondo di Superbike ha speso parole al miele anche per questa generazione: “I piloti attuali sono molto veloci – ha ammesso a Motorsport-Total.com -. L’era di Quartararo, Alex Rins, Joan Mir e Bagnaia lascerà la sua eredità. Al tempo c’erano problemi e rivalità con Rossi, ma anche con Marquez, Schwantz, Lorenzo e Casey. Ora nella MotoGP sembra esserci molta pace e tranquillità tra i rivali. Ciò significa che ci sono meno drammi rispetto al passato. Adesso ho la sensazione che il pilota non faccia la differenza e che la moto sia più importante. La finestra delle prestazioni è molto piccola. In alcune gare Quartararo è in testa con dieci secondi di vantaggio. Una gara dopo deve lottare duramente per il sesto posto”. LEGGI TUTTO

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    Jonathan Rea incensa Rossi: “Valentino è Mister MotoGp”

    ROMA – Il primo anno senza Valentino Rossi non è stato semplice da digerire per gli appassionati delle due ruote. Ma oltre ai fan, anche i ‘colleghi’ del numero 46 sembrano sentirne la mancanza. Ciò che non è un confutabile è l’enorme rispetto per il campione di Tavullia, recentemente incensato da Jonathan Rea: “Valentino – spiega il nordirlandese – è stato un grande cavallo di battaglia. Anche senza di lui, il colore giallo domina le tribune. È Mister MotoGP. Sono un fan della vecchia generazione: l’era di Nicky Hayden, Casey Stoner, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi e Marc Marquez. Ma non possiamo dire che la nuova generazione sia più lenta o peggiore”. 
    Le parole di Rea
    Il 6 volte campione del mondo di Superbike ha speso parole al miele anche per questa generazione: “I piloti attuali sono molto veloci – ha ammesso a Motorsport-Total.com -. L’era di Quartararo, Alex Rins, Joan Mir e Bagnaia lascerà la sua eredità. Al tempo c’erano problemi e rivalità con Rossi, ma anche con Marquez, Schwantz, Lorenzo e Casey. Ora nella MotoGP sembra esserci molta pace e tranquillità tra i rivali. Ciò significa che ci sono meno drammi rispetto al passato. Adesso ho la sensazione che il pilota non faccia la differenza e che la moto sia più importante. La finestra delle prestazioni è molto piccola. In alcune gare Quartararo è in testa con dieci secondi di vantaggio. Una gara dopo deve lottare duramente per il sesto posto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il manager di Marquez: “Questa è l'operazione definitiva”

    ROMA – Il rientro di Marc Marquez è ancora indefinito. Di certo, lo spagnolo non forzerà come già fatto in passato. La salute degli ultimi due anni gli ha insegnato a temporeggiare e a non rischiare per evitare complicazioni. A offrire novità sulle condizioni e lo stato d’animo del pluri-campione del mondo, è proprio il suo manager, Emilio Alzamora: “Questa quarta operazione è senza dubbio quella definitiva, nel bene e nel male. Marc ha messo tutti i suoi sforzi per riuscire a guidare al 100% e raggiungere il suo obiettivo di lottare per il mondiale“, ha spiegato. 
    La previsione di Alzamora
    Come detto, i tempi di rientro in pista non sono ancora definiti. L’ottimismo di Alzamora però è palpabile: “Quando Marc sarà abbastanza sicuro di poter salire sulla Honda, una moto molto impegnativa, sarà il momento di tornare… Marc ci ha sorpreso con la sua forza mentale e la sua fiducia nel riuscire a uscire da questa situazione“, ha concluso a Catalunya Radio  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Vi spiego perché ho scelto Gresini”

    ROMA – La MotoGp 2022 della Honda stenta a decollare. L’impressione è che la casa giapponese, finora a podio solo nella gara del Qatar con Pol Espargaro, soffra particolarmente dell’assenza Marc Marquez, ancora per guai fisici. Al programma “El Larguero de la Cadena SER” ha invece parlato il fratello del “Cabroncito”, Alex Marquez, pilota Honda LCR ma da poco promesso sposo della Gresini per il 2023: “Quando la proverò la loro moto a novembre potrò farmi un’idea dei suoi punti di forza e di debolezza. È un team che ha vinto molto. Hanno molta esperienza e tradizione ed è qualcosa che mi ha aiutato a fare questo passo”.
    Le parole di Marquez
    La riconferma che quello della Honda è di fatto un problema non isolato, ma sistemico, si trova nelle parole di Marquez, che aggiunge: “Tutta la Honda sta soffrendo. Non è facile”. Lo spagnolo di Cervera prova a spiegarsi come questo sia possivile e giunge a questa conclusione: “Honda ha puntato su una nuova moto, in Qatar ho iniziato ad avere problemi. Quando hanno portato nuove componenti e idee, queste non hanno funzionato. Ecco perché non ci siamo evoluti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “La Honda non si è evoluta”

    ROMA – La Honda ha faticato, e non poco, in questa prima fase della stagione di MotoGp. La casa giapponese ha collezionato finora solo un terzo posto nella gara inaugurale del Qatar con Pol Espargaro, mentre Marc Marquez è ai box per problemi fisici. Al programma “El Larguero de la Cadena SER” ha invece parlato il fratello del “Cabroncito”, Alex Marquez, pilota Honda LCR ma da poco promesso sposo della Gresini per il 2023: “Honda ha puntato su una nuova moto,  in Qatar ho iniziato ad avere problemi. Quando hanno portato nuove componenti e idee, queste non hanno funzionato. Ecco perché non ci siamo evoluti”.
    Honda in sofferenza
    La riconferma che quello della Honda è di fatto un problema non isolato, ma sistemico, si trova nelle parole di Marquez, che aggiunge: “Tutta la Honda sta soffrendo. Non è facile”. Ora però per lui si aprirà un nuovo capitolo, quello in sella alla Ducati Gresini: “Quando la proverò a novembre – dice cauto lo spagnolo di Cervera – potrò farmi un’idea dei suoi punti di forza e di debolezza. È un team che ha vinto molto. Hanno molta esperienza e tradizione ed è qualcosa che mi ha aiutato a fare questo passo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Voglio solo che la moto funzioni”

    ROMA – “Non mi preoccupa tutto ciò. Voglio solo che la moto funzioni. Per me quello che dicono gli italiani, gli spagnoli o chi altro non è un problema. Non mi condiziona”. Queste le parole di Alberto Puig, numero uno del muretto Honda in MotoGp, in un’intervista a “Radio Marca”, dove commenta un rumor che rimbalza sul web e non solo. Il manager potrebbe infatti essere sostituito. Forse anche da un italiano. Voci alimentate da un’Ala Dorata fin qui deludente, al netto dei problemi fuori della pista, come l’operazione a cui si è sottoposto Marc Marquez.
    Una moto diversa
    Il 2022 infatti è stato finora avido di soddisfazioni per la casa giapponese e Alberto Puig non lo nasconde: “Non stiamo ottenendo i risultati a cui siamo abituati, non stiamo andando al nostro livello. Marquez è un pilota che entra molto forte in curva. Questa moto è stata realizzata con un concept diverso, con un po’ più di peso nella parte posteriore, in modo da avere più grip e il bilanciamento non è ancora equilibrato in questo momento”. L’ambizione però resta sempre la stessa, a costo di aspettare il 2023: “Vogliamo vincere il campionato, non singole gare. Pensiamo al prossimo anno e ad avere una moto fin dal primo giorno competitiva”, ha detto per concludere lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Quello che dicono gli italiani non mi condiziona”

    ROMA – Alberto Puig, team manager della Honda in MotoGp, potrebbe essere sostituito. Forse anche da un italiano. È questa la voce che rimbalza nel paddock in questa lunga pausa estiva, che vede l’Ala Dorata fare un primo bilancio di una stagione fin qui deludente. A “Radio Marca”, però, lo spagnolo afferma: “Non mi preoccupa tutto ciò. Voglio solo che la moto funzioni. Per me quello che dicono gli italiani, gli spagnoli o chi altro non è un problema. Non mi condiziona”.
    Le parole di Puig
    Il 2022 però è finora stato avido di soddisfazioni per la casa giapponese e Alberto Puig non lo nasconde: “Non stiamo ottenendo i risultati a cui siamo abituati, non stiamo andando al nostro livello. Marquez è un pilota che entra molto forte in curva. Questa moto è stata realizzata con un concept diverso, con un po’ più di peso nella parte posteriore, in modo da avere più grip e il bilanciamento non è ancora equilibrato in questo momento”. L’obiettivo però è sempre lo stesso, anche con uno sguardo al futuro: “Vogliamo vincere il campionato, non singole gare. Pensiamo al prossimo anno e ad avere una moto fin dal primo giorno competitiva”, ha infatti concluso Puig. LEGGI TUTTO