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    Andrea Dovizioso: “Il prossimo anno non correrò in MotoGp”

    ROMA – Andrea Dovizioso ha annunciato l’intenzione di voler lasciare la MotoGp al termine della stagione 2022. Il pilota del team RNF era tornato a metà dello scorso anno in classe regina dopo alcuni mesi di assenza, ma i risultati di questa prima metà di stagione sembrano averlo convinto ad abbandonare nuovamente. “Il prossimo anno non correrò, non c’è ragione – ha detto al sito ufficiale del Motomondiale -. Ho sempre detto che se non fossi stato competitivo non sarei rimasto, perché non ti diverti a fare fatica, specialmente dopo aver gareggiato per 20 anni. Non ho provato a trovare nessuna sella per il prossimo anno”.
    Le parole di Dovizioso
    Dovizioso è tornato ancora una volta sulla Yamaha e su Fabio Quartararo, che al momento ottiene risultati superiori a qualsiasi altro pilota della casa di Iwata: “Se non guidi come lui è molto difficile essere competitivo, se lui vince c’è una ragione, quindi puoi essere veloce. Ma se tutti gli altri si lamentano significa che non ci sono molti modi. Io e Morbidelli ad esempio guidiamo in modo opposto, ma i nostri risultati sono simili”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, l'annuncio di Dovizioso: “Il prossimo anno non correrò”

    ROMA – “Il prossimo anno non correrò, non c’è ragione. Ho sempre detto che se non fossi stato competitivo non sarei rimasto, perché non ti diverti a fare fatica, specialmente dopo aver gareggiato per 20 anni. Non ho provato a trovare nessuna sella per il prossimo anno”. Andrea Dovizioso ha annunciato così, in un’intervista al sito ufficiale della MotoGp, l’intenzione di voler lasciare al termine della stagione 2022. Il pilota del team RNF era tornato a metà dello scorso anno in classe regina dopo alcuni mesi di assenza, ma i risultati di questa prima metà di stagione sembrano averlo convinto ad abbandonare nuovamente.
    Su Quartararo
    Dovizioso è tornato ancora una volta sulla Yamaha e su Fabio Quartararo, che al momento ottiene risultati superiori a qualsiasi altro pilota della casa di Iwata: “Se non guidi come lui è molto difficile essere competitivo, se lui vince c’è una ragione, quindi puoi essere veloce. Ma se tutti gli altri si lamentano significa che non ci sono molti modi. Io e Morbidelli ad esempio guidiamo in modo opposto, ma i nostri risultati sono simili”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “In Aprilia stiamo vivendo un sogno”

    ROMA – “L’Aprilia ha tanti titoli nelle piccole categorie, ma in MotoGp sono relativamente nuovi. Non è che non avevano vinto, fino all’anno scorso non avevano neanche visto un podio. Quest’anno siamo arrivati ??a podi, vittorie, pole position. Sono super felice, stiamo vivendo un sogno”. Aleix Espargaro non potrebbe essere più entusiasta della stagione in corso in MotoGp. Intervistato dalla trasmissione “La Resistencia”, il pilota spagnolo ha mostrato tutta la sua soddisfazione per i risultati raggiunti con Aprilia nella prima parte del 2022, che gli hanno permesso fin qui di portarsi al secondo posto in classifica. “Dopo le gare abbiamo sempre un briefing tecnico e ad Assen ho detto loro ‘ragazzi, grazie, quello che stiamo vivendo, mi viene da piangere’. Per noi una top 5 del campionato è una bomba, e in più stiamo lottando per un titolo mondiale – ha aggiunto -. Stanno facendo un lavoro pazzesco”.
    Sull’errore di Barcellona
    Espargaro è poi tornato sull’errore commesso nel Gran Premio di Catalogna, quando ha rallentato per esultare con un giro d’anticipo, scivolando dalla seconda alla quinta posizione: “Salutavo le persone, mia madre. L’ho vissuta male, è stato molto difficile per me dimenticarlo. È stato uno dei peggiori momenti della mia vita e della mia carriera sportiva. Mi sono perso, ero così concentrato che non ho visto la lavagna, ma solo la differenza con quello dietro. Non ho visto ‘L1′ e ho pensato che fosse finita, e quando tutti hanno iniziato a passarmi e mi sono detto ‘Dio mio, hai fatto una stupidata’. Ero fottuto, ho passato un brutto period. Non c’è niente che mi conforti più di arrivare al box con i miei due figli lì, ma non riuscivo a smettere di piangere, ho pensato ‘che modo di fare ridicolo nel Gran Premio di casa’. L’unica cosa che penso è che se a Valencia e perdo questo campionato di 9 punti… beh, immaginate voi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “L'errore di Barcellona? Uno dei momenti peggiori della mia vita”

    ROMA – Aleix Espargaro non potrebbe essere più entusiasta della stagione in corso in MotoGp. Intervistato dalla trasmissione “La Resistencia”, il pilota spagnolo ha mostrato tutta la sua soddisfazione per i risultati raggiunti con Aprilia nella prima parte del 2022, che gli hanno permesso fin qui di portarsi al secondo posto in classifica. “L’Aprilia ha tanti titoli nelle piccole categorie, ma in MotoGp sono relativamente nuovi – ha detto -. Non è che non avevano vinto, fino all’anno scorso non avevano neanche visto un podio. Quest’anno siamo arrivati ??a podi, vittorie, pole position. Sono super felice, stiamo vivendo un sogno. Dopo le gare abbiamo sempre un briefing tecnico e ad Assen ho detto loro ‘ragazzi, grazie, quello che stiamo vivendo, mi viene da piangere’. Per noi una top 5 del campionato è una bomba, e in più stiamo lottando per un titolo mondiale. Stanno facendo un lavoro pazzesco”.
    Su Barcellona
    Espargaro è poi tornato sull’errore commesso nel Gran Premio di Catalogna, quando ha rallentato per esultare con un giro d’anticipo, scivolando dalla seconda alla quinta posizione: “Salutavo le persone, mia madre. L’ho vissuta male, è stato molto difficile per me dimenticarlo. È stato uno dei peggiori momenti della mia vita e della mia carriera sportiva. Mi sono perso, ero così concentrato che non ho visto la lavagna, ma solo la differenza con quello dietro. Non ho visto ‘L1′ e ho pensato che fosse finita, e quando tutti hanno iniziato a passarmi e mi sono detto ‘Dio mio, hai fatto una stupidata’. Ero fottuto, ho passato un brutto period. Non c’è niente che mi conforti più di arrivare al box con i miei due figli lì, ma non riuscivo a smettere di piangere, ho pensato ‘che modo di fare ridicolo nel Gran Premio di casa’. L’unica cosa che penso è che se a Valencia e perdo questo campionato di 9 punti… beh, immaginate voi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non ci aspettavamo di andare così male in Honda”

    ROMA – Le strade di Pol Espargaro e la Honda sembrano destinate a separarsi a fine stagione. Il biennio dello spagnolo non è andato come sperato e nel futuro del minore dei fratelli Espargaro potrebbe esserci un ritorno alla KTM. Ovviamente Pol spera di rivivere una stagione come quella del 2020, in cui terminò addirittura al quinto posto nella classifica generale, ma non solo. In un’intervista a On-Track Off-Road, Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    Il pensiero di Pol
    “La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto” – ha ammesso il pilota di Granollers, per poi parlare dell’evoluzione della MotoGp nelle ultime stagioni – Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Adoro la Honda, ma voglio essere competitivo”

    ROMA – Pol Espargaro guarda al futuro e lo fa con le idee molto chiare. Reduce da un biennio deludente in Honda, in cui ha centrato appena due podi, lo spagnolo sembra essere destinato ad un ritorno in KTM. Quella KTM che gli aveva regalato molte gioie nel 2020, sua miglior stagione in classe regina. In un’intervista a On-Track Off-Road, il più piccolo dei fratelli Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    La maturità di Pol
    “Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente – ha spiegato lo spagnolo – La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Honda unica opzione per Mir: parola del manager

    ROMA – L’unico modo per vedere Joan Mir correre in MotoGP anche nella stagione 2023 sembra essere l’annuncio ufficiale con la Honda. A svelarlo è stato il manager dello spagnolo, Paco Sanchez, che al canale YouTube TR MotoGp ha fatto chiarezza sulla situazione del 24enne. Dopo l’ufficialità di Suzuki di abbandonare la classe regina, entrambi i piloti (Joan Mir e Alex Rins) sono finiti sul mercato. Negli ultimi mesi aveva preso piede l’ipotesi di vedere Mir in Honda Hrc al fianco di Marc Marquez, tuttavia la pista parrebbe essersi raffreddata di recente.
    Sanchez sul futuro di Mir
    “Joan non è spaventato ed è pronto a trascorrere un anno a casa. E’ consapevole delle difficoltà e dell’assenza di un piano di riserva. O la Honda o nulla”. Queste le parole di Sanchez, andato subito dritto al punto, per poi analizzare la situazione in maniera più approfondita: “Quest’anno è stato molto strano. L’addio di Suzuki ha rivoluzionato il mercato, creando qualcosa d’inaspettato. Con la riduzione del budget in vista dei prossimi anni, di conseguenza anche gli stipendi sono diminuiti. Ormai non sono molti i posti d’appeal per i piloti, in termini sportivi ed economici. Tolti Marc, Fabio e Joan, il mercato piloti è in calo e si sta dirigendo verso livelli allarmanti, le case europee non pagano più salari pre-pandemia” ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pedrosa su Marquez: “Situazione che non auguro a nessuno”

    ROMA – Il periodo nero per Marc Marquez è ancora lontano dall’essere finito. Il campione nativo di Cervera, infatti, lo scorso giugno si è sottoposto ad un altro intervento al braccio destro, il quarto in appena due anni, nella speranza che sia quello definitivo. E, al di là dei problemi al braccio, non bisogna dimenticare il rischio diplopia sempre presente e che si può scatenare con una semplice caduta. A parlare della condizione del pilota dell’Honda è un suo connazionale ed pilota di MotoGp, Dani Pedrosa, un altro pilota che in carriera ha subito diversi infortuni. “Nel mio caso, molte volte i medici sono riusciti a risolvere tutto al primo intervento, sono stato fortunato. Ma ho avuto anche interventi che non hanno funzionato immediatamente, quindi cadi in una spirale da un’operazione all’altra in cui una è più complicata dell’altra. Sfortunatamente, con Marc le cose non sono andate secondo i piani: una situazione che non augurerei a nessuno”, ha spiegato Pedrosa nelle parole riportate da Speedweek. 
    “Importante avere intorno le persone giuste”
    Quindi, come provare a resistere ad una situazione del genere? “Ognuno ha il proprio modo di affrontare la cosa”, sottolinea Pedrosa. Che conclude: “Se una situazione come questa dura a lungo, la tua autostima ne risente. Trascorri più tempo a casa o in ospedale aspettando risposte e chiedendoti se il tuo corpo tornerà mai com’era prima, invece che in pista. Ecco perché l’aspetto mentale è così importante; ed è anche importante avere le persone giuste intorno a te che ti prestino attenzione”. LEGGI TUTTO