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    MotoGp: Marc Marquez non ce la fa, a Valencia corre ancora Bradl

    VALENCIA – Marc Marquez non sarà a Valencia. La Honda HRC ha dunque sciolto ogni dubbio circa il destino dell’otto volte campione del mondo che non sarà in pista domenica nel terzultimo appuntamento della MotoGP.
    Ancora Bradl
    Così ad affiancare Alex Marquez, fratello minore di Marc, ci sarà ancora una volta il tedesco Stefan Bradl che ha sostituito il dominatore della classe regina per tutto l’anno. La Honda e Marc Marquez decideranno insieme, da qui a Portimao, sede dell’ultimo Gran Premio della stagione, la strategia da seguire. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Á. Márquez: “Misano lo spartiacque della mia stagione”

    CERVERA – “I test di Misano sono uno spartiacque della mia stagione: c’è un Álex Márquez prima di quelle prove e ce ne è uno dopo, totalmente diverso o con un altro stile di guida”. Con queste parole il numero 73 della Honda descrive la sua annata da rookie in MotoGP.
    Poca confidenza con la moto
    Il fratello minore dell’otto volte campione del mondo Marc, non nasconde come questa travagliata stagione si possa dividere in due: fino al 13 settembre, Márquez è stato quasi sempre nelle retrovie, mostrando evidenti difficoltà a governare la Honda RC213V. Ma dalla seconda gara di Misano in poi si è visto un altro pilota capace di centrare due podi consecutivi e lottare alla pari con gli avversari. Ovviamente non aver potuto effettuare test nella prima metà dell’anno ha influito non poco: “Nei test di Misano sono state fatte tante cose” ammette il pilota spagnolo al sito specializzato Crash.net. “La Honda ha sicuramente lavorato bene ma credo che l’aspetto più importante sia stato il cambio di mentalità, con un approccio tutto nuovo”.
    Álex, arrivato in MotoGP da campione del mondo di Moto2, ha dovuto adattare e modificare il proprio stile di guida perché la RC213V non è una moto facile da domare: “Non bisogna nascondere che per stare in sella alla Honda bisogna cambiare parecchio”. Il pilota di Cervera ha un colloquio stretto con i suoi tecnici sebbene rispetti il loro lavoro e non voglia entrare nel merito delle decisioni: “Mi informo sempre, nel caso avessimo problemi nel corso del weekend su cosa abbiano montato Bradl, Nakagami o Crutchlow. Al contrario, se fila tutto liscio mi concentro sul lavoro da fare e lascio le decisioni tecniche alla squadra” conclude Márquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez, martedì giorno decisivo

    ROMA – La domanda che tutto il mondo delle due ruote si fa è sempre la stessa: Marc Marquez correrà ancora in questa stagione? La Honda HRC ha risposto in maniera criptica con un tweet in cui ha annunciato che questa sarà “la settimana della gara” di MotoGP.
    Martedì giorno decisivo
    L’incertezza sulla decisione dell’otto volte campione del mondo è tanta dopo la frattura all’omero destro di inizio stagione. Tutti si chiedono se Marquez correrà o meno gli ultimi tre GP del 2020 e, come riporta As.com, il mistero potrebbe essere svelato domani. La Honda ha scelto la strada dell’ironia e del mistero per cercare di spegnere i rumor intorno alla decisione che il numero 93 prenderà. Marquez e gli ortopedici aspetteranno fino all’ultimo prima di dare il responso definitivo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il Gran Premio del Portogallo si svolgerà a porte chiuse

    ROMA – Il Gran Premio del Portogallo a Portimao, in programma il 22 novembre, si disputerà – se si disputerà – a porte chiuse. La conferma è arrivata dal Governo lusitano, che in risposta all’aumento dei casi da coronavirus ha deciso che per la gara finale del campionato di MotoGP non potranno esserci i 27.500 tifosi sugli spalti del circuito dell’Algarve che si sono visti di recente in Formula 1

    La conferma del premier Costa
    Il Premier Costa, che ha ribadito come per l’appuntamento di pochi giorni fa in Formula 1 siano state rispettate tutte le misure di sicurezza richieste all’organizzatore, ha però sottolineato come sia certa la disputa a porte chiuse della gara conclusiva della stagione, che peraltro resta a rischio annullamento: “Il promotore è già stato informato che il GP motociclistico si svolgerà senza pubblico. Non ci è permesso correre altri rischi, quindi non è permesso”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Lorenzo: “Voglio continuare con Yamaha, Aprilia altra opzione”

    ROMA – Jorge Lorenzo è ancora in attesa di conoscere il proprio futuro. L’attuale collaudatore della Yamaha in MotoGP vorrebbe essere riconfermato nel ruolo anche per la prossima stagione, ma nulla è ancora definito e l’ex campione del mondo iberico analizza lo status della trattativa: “Come ho detto qualche settimana fa, voglio continuare come tester e la mia prima scelta è ancora la Yamaha, sia perchè con loro ho vinto, sia perché mi trovo bene con quella moto, ma ci sono anche altre opzioni ed una è l’Aprilia. Ho parlato con Lin Jarvis e mi ha detto che presto avrebbe avuto notizie dal Giappone, sto aspettando notizie da lui. Yamaha ha la precedenza perché il team del presente ha sempre la precedenza in tutti i casi e perché Yamaha è l’unica fabbrica con cui sono stato Campione di MotoGP. Vorrei continuare con loro, ma se Yamaha decide di non contare su di me sarà un vero peccato per entrambe le parti. Onestamente, penso che sarà impossibile per loro trovare un pilota che si adatti così naturalmente allo stile richiesto dalla Yamaha ed abbia la stessa sensibilità per rilevare quale sia la direzione giusta per l’evoluzione di ogni pezzo”.

    Le parole del pilota spagnolo
    Il pilota spagnolo ha già sul piatto l’alternativa in caso di mancato accordo con la Yamaha. Si tratta del ruolo di tester in Aprilia, opzione che lo stimolerebbe vista l’amicizia con Andrea Iannone e la possibilità di fargli da guida nella prossima stagione, qualora l’italiano sia autorizzato al ritorno in sella: “Il piano B si chiama Aprilia. Prima di tutto, ho iniziato con il Gruppo Piaggio, perché Derbi apparteneva a loro e sono entrato con loro nel Mondiale, vincendo gare. Poi sono andato in Aprilia e ho ottenuto due titoli, quindi ho una storia vincente con Aprilia e sarebbe bello chiudere il cerchio con loro. È un’opzione più ‘imbarazzante’, perché la M1 è più naturale per la mia guida, ma tutto si può migliorare, l’esempio più vistoso è Pedrosa con KTM. L’hanno ascoltato e i risultati si sono visti. Inoltre, penso che potrei aiutare molto bene Andrea Iannone se gli sarà permesso di correre l’anno prossimo. Viviamo entrambi a Lugano e penso che potrei fargli da guida o coach. Credo tra qualche settimana si saprà di più del mio futuro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Morbidelli: “Adesso credo di poter vincere il Mondiale”

    ROMA – “Adesso sì, al titolo ci penso e ci credo. Sono sotto di 25 punti, mancano tre gare. Dovrei trattenermi se penso alle difficoltà che ho di fronte. Ma ora la mia determinazione è forte, mi spinge a non rinunciare”. Lo ha detto Franco Morbidelli in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, parlando della lotta per il Mondiale MotoGP che dopo l’ultima vittoria ottenuta nel Gran Premio di Teruel lo vede ancora in corsa a tre gare dal termine con 25 punti da recuperare. Un Motomondiale che si è acceso in particolar modo per via dell’infortunio di Marc Marquez: “Marquez è un padrone assoluto. La sua assenza ha dato fiducia a tutti. Ha sparso coraggio. Questo comporta lottare tra piloti mossi da volontà e ambizione in un contesto più aperto dove ogni errore pesa. Passi dal primo all’ottavo posto in un istante. Ci sono aspetti del suo fare che non mi piacciono. Rispetto di sicuro. E’ bravissimo. E’ irraggiungibile? Niente affatto”.

    Il rapporto con Valentino Rossi
    Fondamentale per il pilota italiano di origini brasiliane anche la figura di Valentino Rossi, con il quale dividerà il box della Yamaha Petronas nella prossima stagione: “Più che un secondo padre, è come uno zio. La persona che più ammiro e alla quale devo tantissimo. Dopo la morte di mio padre mi chiuse in una stanza e disse: se hai bisogno, sono qui. Mi ha insegnato, aiutato, ispira. Vale ed io conosciamo già questo argomento. Lottiamo, mi fa andare in bestia quando mi supera e lui prova sentimenti identici. Il bello è che siamo talmente amici da non nascondere nulla. La rivalità avvicina. Siamo due personalità che stanno bene insieme. La nostra è una unione molto più forte di ogni antagonismo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Puig: “Marquez sta recuperando più lentamente del previsto”

    ROMA – “Marc si sta riprendendo e sta cercando di rimettersi in piedi. Sta andando più lentamente del previsto, ma l’idea di base è che si riprenda bene e si rimetta in forma“. Lo ha detto Alberto Puig in un’intervista alla versione spagnola di Dazn in cui ha confessato di pensare che il suo pilota più forte, il sei volte campione di MotoGP Marc Marquez, potesse recuperare più in fretta dall’infortunio che lo ha costretto a saltare praticamente tutto il Mondiale.

    Le parole del team manager Honda
    Bradl lo sostuirà anche a Portimao e per il responsabile della Honda ufficiale comunque l’interesse maggiore resta quello che Marquez possa recuperare il prima possibile: “È vero che procede più lentamente, ma continua. Al momento non stiamo pensando ad altro. Abbiamo speranza. Certo, non sono un chiaroveggente, ma dobbiamo ricordare che sta andando tutto bene. La cosa più probabile è che continuerà a recuperare passo dopo passo“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, P. Espargarò: “Fondamentale la sinergia tra i team”

    ROMA – “Il team Tech 3 ci ha aiutato, soprattutto Iker Lecuona, ha lavorato molto bene durante il fine settimana e alla fine abbiamo usato il suo assetto”. Pol Espargarò è onesto nell’ammettere che il rookie portoghese ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi weekend.
    Sinergia tra i team
    Il pilota spagnolo elogia il lavoro della KTM e i continui progressi fatti dall’azienda austriaca. In questo senso si è rivelata fondamentale la sinergia tra il team factory e quello satellite Tech 3. Tutti hanno dato il proprio contributo e ora la KTM è una moto altamente competitiva: “Ad Aragon abbiamo dovuto affrontare dei problemi e capire di cosa si trattasse” ha affermato Espargarò al sito specializzato Speedweek.com. “Nella seconda gara però abbiamo apportato delle modifiche al settaggio e alle gomme”.
    I dati raccolti da Oliveira e Lecuona, con il team Tech 3, si sono rivelati determinanti: “L’assetto scelto da Iker ha aiutato tutti: di colpo sono migliorate le prestazioni di tutti e il pacchetto ha funzionato alla grande” ha concluso Espargarò. LEGGI TUTTO