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MotoGp, Jarvis: “Rossi e Marquez sono dei killer sulla moto”
ROMA – “Vogliono ‘distruggere’ i loro rivali, l’ho visto all’inizio con Valentino, quando era campione. Ha fatto di tutto per vincere e Marc è lo stesso. Sulla moto sono entrambi dei killer”. Lin Jarvis, team manager della Yamaha, parla così di due leggende viventi come Valentino Rossi e Marc Marquez. Sul momento in cui tutto è iniziato con il ‘Dottore’ invece: “A Brno 2003 abbiamo fatto molte cose in segreto. Ci siamo incontrati nella Clinica Mobile. Quando sentivamo una moto ci mettevamo sotto il tavolo“, ha sottolineato Jarvis.
Le parole di Dovizioso
Ai microfoni di DAZN, nell’anteprima della terza puntata della miniserie “Ruta 46-Ruta 93”, è intervenuto anche Andrea Dovizioso che invece ha affrontato i due campioni direttamente in pista: “Sono molto diversi – racconta l’ex ducatista sulla rivalità Rossi-Marquez -. Sono simili nella loro base, nel loro egoismo, e non lo intendo come un aspetto negativo, ma piuttosto come determinazione a realizzare qualcosa. Sono diversi per atteggiamento e approccio”. LEGGI TUTTO - in Motori
Il figlio di Gresini: “Babbo è sveglio, siamo di nuovo in gara”
ROMA – “Da oggi siamo ufficialmente di nuovo in gara, babbo è sveglio!”. Lorenzo Gresini, figlio di Fausto, ha annunciato così su Facebook il risveglio del padre, ricoverato da fine dicembre all’Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna, dove si trova da quando ha contratto il Covid negli ultimi giorni di dicembre. Il boss dell’omonimo team, che dal 2022 tornerà anche in MotoGp, dovrà ora continuare il lento processo di recupero per tornare alla normalità.
Recupero ancora lontano
“Gli esami sono stabili come anche l’ossigenazione, i reni stanno recuperando, continua ad essere sotto antibiotico e non ha febbre – continua il messaggio dei figlio, che però parla anche di una situazione ancora complessa, con il pieno recupero che appare lontano anche dopo il risveglio -. I polmoni non sono messi bene, ma danno qualche segnale positivo. Ovviamente permane una situazione di gravità e fragilità”. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Sahara: “L'obiettivo della Suzuki resta vincere”
ROMA – “Il nostro obiettivo è sempre quello di vincere, ma conquistare il Mondiale rappresenta ovviamente uno step in più e quindi confermarsi a livello iridato, vincere i titoli piloti, team e squadre rappresenta la nostra grande sfida. Dobbiamo migliorare in qualifica, centrando più spesso la prima e la seconda fila, spingendo lo sviluppo in molte direzioni, non solo sulla crescita nel giro secco. Nel 2020 Mir è cresciuto molto e ha ottenuto risultati fantastici, ma non so dire se la Suzuki sia la moto migliore”. Ha le idee Shinichi Sahara, project leader della Suzuki, in vista del Mondiale 2021 di MotoGp in cui il marchio giapponese proverà a ripetersi dopo il titolo conquistato da Joan Mir.
L’addio di Davide Brivio
In una conference call, Sahara ha voluto esprimere il suo parere in merito all’addio di Davide Brivio: “Ci mancherà, ma la sua assenza non mi preoccupa – ha proseguito -. Il lavoro di team manager non è facile perché abbraccia molti aspetti, ma non riesco a identificarne uno preciso in cui la sua assenza si farà sentire più degli altri: lavoreremo tutti uniti per compensare la sua assenza. Non escludo di poter prendere una persona in futuro dall’esterno per il ruolo di team manager, ma potremmo anche promuoverne una dall’interno: non riesco a immaginare cosa succederà”. LEGGI TUTTO - in Motori
Ducati, i segreti della Desmosedici GP21
La GP21 nasce come evoluzione diretta della GP20. A causa delle modifiche al regolamento tecnico fatte per contenere i costi di sviluppo e venire in contro alle richieste dei team in piena pandemia, aerodinamica e motore sono stati congelati nelle specifiche di marzo 2020. I tecnici di Borgo Panigale hanno potuto lavorare solo sulle poche parti a sviluppo libero, per consegnare ai due piloti una moto ancora più competitiva di quella del 2020 perché, dopo il titolo Costruttori, Ducati vuole andare a caccia di quello piloti.
Dall’Igna punta al titolo
Quindi, la moto che vediamo ora sarà quella per il primo GP dell’anno, in attesa degli aggiornamenti programmati per il resto della stagione, quando il team di Dall’Igna potrà introdurre il resto delle novità in programma.
Ricordiamo che, da regolamento, nel corso del 2021 i Costruttori potranno omologare un aggiornamento di carena per pilota, mentre nessuna evoluzione potrà essere fatta per il motore.
Ducati GP21, la scheda tecnica
Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro
Cilindrata: 1.000 cc
Potenza massima: Oltre 250 CV
Velocità massima: Oltre 350km/h
Trasmissione: Ducati Seamless Transmission. Trasmissione finale a catena
Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate da doppio sistema Ride By Wire
Carburante: Shell Racing V-Power
Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
Scarico: Akrapovi?
Trasmissione: Catena D.I.D
Telaio: Doppio trave in lega di alluminio
Sospensioni: Forcella rovesciata Öhlins con foderi in carbonio ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico e freno idraulico in compressione ed estensione
Elettronica: Centralina Marelli programmata con Software Unico Dorna
Cerchioni: Marchesini in lega di magnesio
Freni: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini
Peso a secco: 157kg
Miller: “Faremo del nostro meglio LEGGI TUTTO