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    MotoGp, Morbidelli: “L'obiettivo è lottare per il podio in Qatar”

    Morbidelli punta in grande, senza sbilanciarsi troppo. L’italo-brasiliano, quest’anno in coppia con Valentino Rossi, raggiunse la seconda posizione generale nel Mondiale 2020: “Per fare una buona gara lì devi essere veloce – prosegue al sito ufficiale del team -, avere un buon ritmo, essere costante e capire qual è la gomma giusta, è difficile sapere dai test quale dovrebbe essere l’obiettivo. Ma vogliamo puntare ad essere nella top-five e a lottare per il podio. Pensiamo che sia possibile. Vedremo poi dove saremo domenica“.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “Vaccino? Preferisco aspettare”

    ROMA – “Vaccino? Sicuramente non ci saranno effetti collaterali, ma preferisco aspettare. Finché facciamo tutti i test PCR per poter accedere al paddock, non è obbligatorio per tutti. Questo è anche ciò che mi permette di essere paziente”. Johann Zarco, intervenuto durante la presentazione del Gran Premio di Francia di MotoGp, ha spiegato i motivi che lo hanno portato a rifiutare, almeno per il momento, il vaccino anti Covid-19, oltre che di rimanere in Qatar tra i test e il primo Gran Premio della stagione.
    Permanenza in Qatar
    “Sono rimasto in Qatar, così non ho dovuto prendere degli aerei ed ho evitato di stare negli aeroporti – ha detto il francese -. Non volevo rifare tutti i controlli a causa del problema del COVID, ci sono troppe scartoffie. Ho scelto di rimanere qui, nell’hotel di Doha. Siamo nella bolla. Ci sono altri ospiti nell’hotel, non solo membri della MotoGP, ma siamo separati, non abbiamo nemmeno gli stessi ascensori. Abbiamo accesso alla piscina, ma non entriamo dalla stessa parte degli altri ospiti. Lo stesso vale per la palestra, ce ne sono due diverse. Possiamo allenarci bene, alcuni giorni sono andato in circuito a correre. Siamo tra i 38 ed i 40 grandi, è una piccola preparazione per il caldo che dovremo sopportare. Mi piace così”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Avrei potuto costringere Valentino Rossi al ritiro”

    ROMA – “Ho fatto una pazzia bestiale correndo ad Assen 2013, subito dopo un intervento chirurgico alla clavicola. Non avrebbero dovuto lasciar correre lui (Marc Marquez, ndr) a Jerez e nemmeno me. Siamo stati entrambi ingannati dal fatto che corriamo su una moto e il nostro non è uno sport di contatto, ma se cadi le conseguenze possono essere davvero gravi”. Jorge Lorenzo, intervistato da “El Mundo”, ha parlato del lungo stop di Marc Marquez, arrivato dopo essere tornato rapidamente in pista in MotoGp in seguito a una caduta a Jerez, un po’ come quando lui andò in pista ad Assen nel 2013 immediatamente dopo un’operazione.
    Su Valentino Rossi
    Lorenzo ha anche parlato della rivalità con Valentino Rossi, con cui ha condiviso per anni il box della Yamaha: “Valentino ha sempre detto che nel 2012, dopo la sua avventura in Ducati, era vicino al ritiro. A quel tempo io stavo per vincere il mio secondo Campionato del Mondo in MotoGP, era il diamante della Yamaha e mi avrebbero dato tutto lì. Se avessi voluto mettere una clausola per evitarlo come compagno di squadra, Valentino Rossi si sarebbe ritirato. Forse sarei ancora il numero uno della Yamaha”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Le mie cadute? A volte serve per imparare”

    ROMA – “Sono caduto cinque volte in quattro giorni, anche se ce ne sono un paio che difficilmente contano per me perché erano piccole scivolate a causa dell’avantreno. Cerco sempre di ottenere il positivo dalle situazioni, dunque dopo ogni caduta sono uscito in pista e ho migliorato i miei tempi, in nessun momento ho perso fiducia. Conosco il motivo di quegli errori”. Queste le parole di Alex Marquez in un’intervista al Mundo Deportivo. Il pilota spagnolo, passato al team Honda LCR, è stato protagonista di diverse cadute durante i test della MotoGp in Qatar. “È chiaro che per la squadra non è il massimo, ma Lucio Cecchinello mi ha detto che devi cadere per imparare, mi stanno supportando al massimo ed è apprezzabile” – ha commentato il fratello di Marc.
    Gli obiettivi per la stagione
    “Devo continuare l’evoluzione vista nella seconda metà dello scorso anno, a parte i due podi, in termini soprattutto di ritmo che avevamo – ha proseguito Marquez -. Dobbiamo migliorare tante cose, soprattutto la qualifica che è il punto debole. Sono uno che parte piano piano, ma l’evoluzione della seconda parte del 2020 non è stata una sorpresa, ho cercato sempre di lavorare per il futuro, anche se il podio ad Aragon era qualcosa che onestamente non mi aspettavo. Voglio ripetere risultati come l’anno scorso, ma nel 2020 sono arrivati in momenti specifici e su circuiti specifici. È il secondo anno e dobbiamo cercare di essere più vicini a quelle posizioni su molti più circuiti e in molte più condizioni. La vittoria non mi ossessiona, è qualcosa che se deve arrivare arriverà. Cercherò di lavorare in modo da ottenerla, ma senza ossessionarmi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Sahara: “Stiamo dimostrando che siamo il team più unito”

    ROMA – “Quando ho saputo che siamo stati l’unico team a restare in Qatar, incluso i piloti, ho pensato che devo esserne orgoglioso. Forse stiamo anche dimostrando, una volta in più, che siamo il team più unito, affrontiamo questa situazione difficile tutti insieme come un gruppo forte e come una famiglia”. Senza mezzi termini, Sinichi Sahara, tesse le lodi al proprio team a pochi giorni dall’inizio del Mondiale 2021. Il project leader della Suzuki, nonostante l’addio di Davide Brivio, punta a un’altra stagione di rilievo. 
    Le parole di Sahara e Mir
    “Sono molto orgoglioso del gruppo che siamo – prosegue Sahara al giornale spagnolo Marca -. Ho chiesto a tutto il team di considerare di rimanere in Qatar tra i test e la prima gara per evitare alcun rischio di prendere il Covid durante i viaggi e durante la permanenza con famigliari e amici in gara. Tutti hanno accettato, anche Mir e Rins”. Proprio Mir ha parlato del vaccino: “Se vaccinarsi è stato un atto di responsabilità, restare qui ne è stato un altro. Mi alleno mentre loro sono al computer. Non è la fine del mondo, sono in un hotel di lusso”, ha chiosato il campione del mondo.  LEGGI TUTTO