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    MotoGp, Marini: “I primi dieci piloti sono fortissimi”

    ROMA – Luca Marini è al primo anno in MotoGp. Il rookie del team V46 Avintia, nel terzo appuntamento stagionale al Gran Premio del Portogallo, ha chiuso al dodicesimo posto, dopo essere partito in terza fila e aver perso diverse posizioni. Il fratello di Valentino Rossi non si è detto molto soddisfatto dei risultati raggiunti finora: “Le gomme sono la chiave in MotoGP – ha detto Marini, come riportato da Motorsport-total.it -. Dobbiamo capire come funzionano e in che modo guidare per essere competitivi in tutta la gara. Ma ovviamente anche con il time attack in qualifica”. 
    Su Bastianini
    “Dobbiamo solo capire cosa succede in gara, perché le difficoltà sono lì – ha detto -. Mi aspettavo di essere più forte su questo circuito, perché ci sono molte curve veloci dove posso prendere molta velocità. Inoltre, la gomma posteriore ha un buon grip ed è più facile per un principiante guidare, perché c’è un ottimo grip al posteriore. È una pista che piace a tutti, dove tutti sono competitivi, quindi le lacune sono minime. Sarà importante essere precisi e costanti”. Poi qualche parola sul compagno di squadra Enea Bastianini: “Enea è migliorato molto, quindi penso che lotterà per le posizioni importanti in gara. In MotoGP i primi 10 piloti sono tutti molto forti. Non credo di essere al loro livello. Sto andando bene, ma ho ancora molto da imparare, le gomme, la gestione della gara. Inoltre il mio pacchetto tecnico è questo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Non sono al livello dei primi dieci”

    ROMA – “Le gomme sono la chiave in MotoGP. Dobbiamo capire come funzionano e in che modo guidare per essere competitivi in tutta la gara. Ma ovviamente anche con il time attack in qualifica”. Queste le parole di Luca Marini, riportate su Motorsport-total.com, dopo le prime tre gare di MotoGp. Il rookie del team VR46 Avintia ha chiuso al dodicesimo posto il Gran Premio del Portogallo dopo essere partito dalla terza fila. Il risultato ottenuto a Portimao non ha particolarmente soddisfatto il fratello di Valentino Rossi, che ha spiegato la sua situazione dopo il primo approccio alla MotoGp.
    Su Bastianini
    “Dobbiamo solo capire cosa succede in gara, perché le difficoltà sono lì – ha detto -. Mi aspettavo di essere più forte su questo circuito, perché ci sono molte curve veloci dove posso prendere molta velocità. Inoltre, la gomma posteriore ha un buon grip ed è più facile per un principiante guidare, perché c’è un ottimo grip al posteriore. È una pista che piace a tutti, dove tutti sono competitivi, quindi le lacune sono minime. Sarà importante essere precisi e costanti”. Poi qualche parola sul compagno di squadra Enea Bastianini: “Enea è migliorato molto, quindi penso che lotterà per le posizioni importanti in gara. In MotoGP i primi 10 piloti sono tutti molto forti. Non credo di essere al loro livello. Sto andando bene, ma ho ancora molto da imparare, le gomme, la gestione della gara. Inoltre il mio pacchetto tecnico è questo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Poncharal contro Lecuona: “Non funziona nulla”

    ROMA – Un punto in tre gare e prestazioni al di sotto delle aspettative. Iker Lecuona sognava un avvio di Mondiale diverso da quello che effettivamente è stato con una disastrosa trasferta in Qatar e il 15° posto a Portimao. Hervé Poncharal, team principal della Ktm Tech 3, non ci sta e si accanisce verbalmente con il proprio pilota: “L’unica cosa positiva in Portogallo è che ha ottenuto un punto, ma onestamente non so cosa dire in questo momento. Sono senza parole e penso che lo sia anche lui. L’anno scorso Iker era pieno di energia. A volte ha commesso degli errori, ma ha sempre spinto. Quest’anno non funziona nulla, non c’è più la scintilla”, le sue parole. 
    Il giudizio su Petrucci
    Sulle performance di Danilo Petrucci invece, Poncharal ci va più leggero. Il nativo di Terni, al primo anno con la Tech 3, si è classificato 13° nell’ultimo Gp portoghese: “Danilo è ancora in un processo di apprendimento – prosegue a Speedweek -. Dobbiamo capire sempre di più come possiamo aiutarlo a sentirsi più a suo agio. Abbiamo visto che la Ktm è competitiva; Brad Binder è arrivato quinto a Portimao, quindi la moto funziona. Non vogliamo parlare troppo di cose tecniche, dobbiamo far sentire meglio i nostri piloti e renderli più affamati. Speriamo che a Jerez il lavoro dia i suoi frutti, ma tutti devono svegliarsi”. LEGGI TUTTO