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    MotoGp, Rossi: “Vorrei essere più forte di così. I test sono andati bene”

    ROMA – Valentino Rossi ha dei motivi per sorridere dopo i test svolti ieri sul circuito di Jerez, in seguito a una gara domenicale che al contrario non l’ha mai visto protagonista. Gli 821 millesimi di ritardo dal miglior tempo di Vinales possono far piacere al ‘Dottore’, visti gli standard di un opaco avvio di stagione: “Il problema è la mia velocità, cerco di incrementarla ma non è facile. Vorrei essere più forte di così, dobbiamo lavorare tutti insieme. Oggi nel test è andata bene, spero di portare quello che ho provato a Le Mans e avere buoni risultati. Luce in fondo al tunnel? Difficile dirlo, perché ci sono condizioni differenti, poi a Le Mans troveremo condizioni diverse di pista. Però guidavo preciso, veloce nel settore finale della pista”, le sue parole. 
    “Non mi sento a mio agio”
    “Un problema di gomme? Sono identiche per tutti – prosegue -. Non mi sento a mio agio con la moto, mi crea problemi in accelerazione in uscita dalle curve, quindi abbiamo provato setting diversi in distribuzione e rigidità della forcella anteriore. Siamo migliorati oggi, la Yamaha mi ha fornito piccoli aggiustamenti tecnici. Non credo siano cose enormi, ma spero di vedere miglioramenti”. Sul morale, Rossi evidenzia qualche accenno di cambiamento in positivo: “Dopo il weekend era molto basso, ora va meglio, in qualche occasione ho visto timidi sorrisi persino”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “La caduta di Marquez poteva avere conseguenze gravi”

    ROMA – Jorge Lorenzo è intervenuto nuovamente sul suo canale Youtube, dove ha come al solito parlato dell’ultimo weekend di gare. Il maiorchino, ex pilota di MotoGp e campione del mondo con la Yamaha, ha analizzato i vari temi del Gran Premio di Spagna vinto da Jack Miller, tra cui la caduta di Marc Marquez al sabato. “Il weekend di Marquez era iniziato bene, ma la caduta gli ha fatto perdere fiducia – ha affermato -. È stata una scivolata che poteva avere anche conseguenze più gravi, ma fortunatamente se l’è cavata con qualche dolore a livello cervicale. Di sicuro questo fine settimana di Jerez ha di nuovo riportato agli onori della cronaca il tema della sicurezza, tra circuiti sempre meno adatti a moto velocissime e una gomma anteriore che lascia poco margine d’errore ai piloti. In particolare la Honda si è confermata una moto che dà poca fiducia ai propri piloti” – ha aggiunto.
    Sulla vittoria di Miller
    Lorenzo ha anche parlato del successo di Jack Miller, che ha chiuso al primo posto dopo il crollo di Fabio Quartararo: “Mi tolgo il cappello davanti alla vittoria di Miller, una vittoria in MotoGP è sempre una vittoria, anche se non ce l’avrebbe fatta senza il problema a Quartararo. Però, nelle gare il leader può cadere, può avere un problema tecnico o fisico e bisogna essere pronti ad approfittarne. E Jack era lì, il primo della fila pronto ad approfittarne. È stato molto bravo nell’arco del weekend, molto solido, ha conquistato la prima fila in qualifica, è scattato bene prendendo la testa della corsa e poi non ha commesso grandi errori. Deve però migliorare a livello di precisione, lo trovo ancora piuttosto impreciso talvolta, la velocità non gli è mai mancata e l’ha dimostrato ancora una volta” – ha concluso l’ex pilota. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo salta i test e torna in Francia: operazione in vista?

    ROMA – Fabio Quartararo teme il peggio dopo il Gran Premio di Jerez chiuso al 13° posto. Il francese della Yamaha sembrava in controllo per la vittoria in Spagna, prima di accusare un dolore lancinante al braccio al 16° giro e finire fuori dalla top-10. Per lui niente test quest’oggi all’Angel Nieto Circuit: Quartararo infatti ha deciso di volare in Francia per sottoporsi a un controllo medico. Una delle ipotesi in ballo è che il pilota finisca sotto i ferri per sottoporsi a un’operazione chirurgica, puntando subito al prossimo Gran Premio di Le Mans a metà maggio. Nessuna ufficialità per ora, ma non si prospetta nulla di troppo buono. 
    Le prime sensazioni del pilota
    Fin da subito, Quartararo ha avvisato del problema all’arto. Le sue sensazioni a caldo sono state negative e accompagnate dalle lacrime: “Ho sofferto per sei giri con il dolore, poi non ce la facevo più, non avevo più forza nel braccio, non riuscivo a spingere. Ho evitato di ritirarmi per raccogliere punti preziosi nella lotta per il titolo. Non mi era mai successo nulla del genere su questo tracciato, è molto strano. Mi dispiace, peccato perché qui potevamo vincere, mi sentivo molto bene, avevo tutto per farcela”, le sue parole.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia al comando: ora l'allievo di Rossi sogna il Mondiale

    ROMA – Francesco Bagnaia vola in testa alla classifica piloti di MotoGp e fa sognare l’Italia a suon di podi. Il ducatista si è reso protagonista di una splendida rimonta nel Gran Premio di Jerez che lo ha portato a ridosso del primo gradino del podio, solamente alle spalle del proprio compagno di box Jack Miller. Nessuno è stato costante come ‘Pecco’ in queste prime quattro gare: un terzo e un sesto posto in Qatar, poi le due vittorie sfiorate a Portimao e dunque in Spagna. Bagnaia è meritatamente al comando del campionato (l’ultimo italiano fu Andrea Dovizioso nel 2019), a +2 da un Fabio Quartararo dolorante e con l’incubo operazione al braccio.
    L’allievo di Valentino Rossi
    Il titolo è possibile e i motivi per crederci ci sono tutti, seppur si sia conclusa appena la quarta gara stagionale: il pilota torinese infatti fu già campione del mondo nel 2018, ma in Moto2. La figura con il quale è cresciuto si chiama Valentino Rossi: con il ‘Dottore’ trascorre gran parte degli allenamenti essendo parte dell’Academy VR46. Solamente il Ranch accomuna per adesso la storia di Rossi e Bagnaia, ma quest’ultimo spera di entrare negli annali come fece l’amico di Tavullia nel lontano 2001, anno del suo primo successo in top class. 

    Ducati in crescita
    La crescita di Bagnaia è riconducibile a quella della stessa Ducati, seconda nella classifica costruttori, a sole 6 lunghezze dalla Yamaha e con un margine importante sulla Suzuki. A Jerez, la casa di Borgo Panigale ha rotto un digiuno che durava dal 2006, quando l’ultimo pilota in rosso a trionfare fu Loris Capirossi. Il tracciato spagnolo infatti non si addice storicamente alle caratteristiche della Ducati: quest’anno la GP21 però risulta efficiente anche su una pista priva di lunghi rettilinei, a testimonianza dell’egregio lavoro fatto da Gigi Dall’Igna & Co. LEGGI TUTTO