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    MotoGp: Valentino Rossi a Pomposa con i piloti dell'Academy

    ROMA – Non c’è weekend di pausa per Valentino Rossi. In questi giorni, a una settimana dal Gran Premio di Francia a Le Mans, il pilota di Tavullia ha girato sul circuito di Pomposa, in provincia di Ferrara. Il pesarese, come documentato sui suoi canali social, ha utilizzato una Yamaha R6 stradale ed è stato accompagnato in pista dai piloti della VR46 Academy, tra cui anche il compagno in Petronas Franco Morbidelli e il leader della classifica piloti di MotoGp Francesco Bagnaia.
    La stagione di Rossi
    L’inizio di stagione per il Dottore è stato più che difficile, sia per quanto riguarda i risultati che per le prestazioni della moto. Gli unici quattro punti di Rossi sono arrivati nel Gran Premio del Qatar, prima tappa del Motomondiale, quando è arrivato un dodicesimo posto. Dopodiché, un piazzamento come sedicesimo e uno da diciassettesimo, inframezzati da un ritiro per una caduta in Portogallo. Il tempo per correggere c’è, ma la situazione al momento è parecchio critica. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Resto a casa se non sono competitivo”

    ROMA – Marc Marquez ha le idee chiare sul futuro e non ha paura a sbilanciarsi. Il pilota spagnolo spiega cosa farà quando anche lui, come sta accadendo in questo avvio di Mondiale a Valentino Rossi, faticherà a essere competitivo per le posizioni che contano. Il nativo di Cervera non cita il ‘Dottore’, ma rivela cosa farebbe in una situazione simile: “Io sono felicissimo di poter correre di nuovo – racconta – e spero di farlo ai massimi livelli per altri anni e, in secondo luogo, perché non ho idea se voglio o meno rimanere legato al Mondiale quando mi ritirerò. Adesso sono qui, gareggio, sono ancora nel Mondiale perché voglio vincere. Il giorno in cui sentirò che non sono competitivo, che non posso vincere, resterò a casa”.
    “Sorpassare è sempre più difficile”
    Sull’holeshot in rettilineo, Marquez analizza l’utilità dal punto di vista dello spettacolo e della sicurezza: “La MotoGp è cambiata, sorpassare è sempre più difficile e spesso diventa necessario inventare manovre al limite, in tratti particolarmente tortuosi, correndo anche qualche rischio di troppo. La Safety Commission è sempre attenta ai miglioramenti e alle aree da sistemare, mantenendo sempre il dialogo con i piloti, ma è evidente che ci sono circuiti più vecchi di altri dove è impossibile ampliare le vie di fuga”, le sue parole a Radio Catalunya.  LEGGI TUTTO