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    MotoGp, Rossi e Marquez con un solo sigillo a Silverstone: le statistiche del Gp

    ROMA – Dopo l’annullamento per Covid della scorsa stagione con una sola edizione disputata negli anni tre anni (nel 2018 fu cancellata per il maltempo), si torna a rivedere il Gran Premio di Gran Bretagna. A comandare l’albo d’oro del Gp c’è Valentino Rossi con otto successi, ma sulla pista di Silverstone – tornata nel 2010 al posto di quella di Donington – il ‘Dottore’ vanta una sola vittoria nel 2015. In sella a una Yamaha che ha trionfato ben quattro volte nell’ultimo decennio: statistiche che fanno sorridere Fabio Quartararo, voglioso di allungare sugli inseguitori. Ma ci sarà spazio anche per la Suzuki, vincitrice di due degli ultimi tre appuntamenti con Vinales (2016) e Rins (2019). E la Ducati? Francesco Bagnaia spera di trovare il primo sigillo in top class e tenere aperto un Mondiale, emulando l’affermazione di Andrea Dovizioso nel 2018. Marc Marquez invece si è imposto solamente una volta in MotoGp sul circuito britannico: un’anomalia se comparata al palmares dello spagnolo della Honda. 
    Il circuito: tra i più veloci del Mondiale
    Il tracciato di Silverstone è lungo 5900 metri con 20 giri da percorrere. Si tratta di una delle piste più veloci del Mondiale, ma allo stesso tempo tra le meno impegnative per i freni (solo il 28% del tempo è speso in frenata secondo i dati della Brembo). Non mancano le curve critiche, tra cui la Stowe che si affronta con una velocità iniziale di 318 km/h e una finale di 118. La pioggia può invece essere un problema come testimonia l’edizione del 2018: il meteo è sempre imprevedibile in Gran Bretagna risultando un fattore spesso capace di mescolare le carte.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, le statistiche di Silverstone: “solo” una vittoria a testa per Rossi e Marquez

    ROMA – Il Gran Premio di Gran Bretagna si rivede nel calendario di MotoGp dopo l’annullamento per Covid della scorsa stagione con una sola edizione disputata negli anni tre anni (nel 2018 fu cancellata per il maltempo). A comandare l’albo d’oro del Gp c’è Valentino Rossi con otto successi, ma sulla pista di Silverstone – tornata nel 2010 al posto di quella di Donington – il ‘Dottore’ vanta una sola vittoria nel 2015. In sella a una Yamaha che ha trionfato ben quattro volte nell’ultimo decennio: statistiche che fanno sorridere Fabio Quartararo, voglioso di allungare sugli inseguitori. Ma ci sarà spazio anche per la Suzuki, vincitrice di due degli ultimi tre appuntamenti con Vinales (2016) e Rins (2019). E la Ducati? Francesco Bagnaia spera di trovare il primo sigillo in top class e tenere aperto un Mondiale, emulando l’affermazione di Andrea Dovizioso nel 2018. Marc Marquez invece si è imposto solamente una volta in MotoGp sul circuito britannico: un’anomalia se comparata al palmares dello spagnolo della Honda. 
    Le caratteristiche della pista
    Il tracciato di Silverstone è lungo 5900 metri con 20 giri da percorrere. Si tratta di una delle piste più veloci del Mondiale, ma allo stesso tempo tra le meno impegnative per i freni (solo il 28% del tempo è speso in frenata secondo i dati della Brembo). Non mancano le curve critiche, tra cui la Stowe che si affronta con una velocità iniziale di 318 km/h e una finale di 118. La pioggia può invece essere un problema come testimonia l’edizione del 2018: il meteo è sempre imprevedibile in Gran Bretagna risultando un fattore spesso capace di mescolare le carte.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “L'obiettivo per Silverstone è migliorare”

    ROMA – L’obiettivo resta migliorare, senza focalizzarsi troppo sulla posizione finale. Questo è il motto di Marc Marquez in vista del Gran Premio di Gran Bretagna, dove lo spagnolo è voglioso di proseguire il proprio percorso verso il ritorno al massimo della forma: “Sarà fantastico rivedere i fan britannici dopo un anno di assenza – spiega -. Correre in Austria con i tifosi sugli spalti è stato divertente, quindi non vedo l’ora di farlo di nuovo in Inghilterra. La nostra posizione tra le gare non è cambiata, anche questo fine settimana è tutto incentrato per lavorare, per migliorare e vedere cosa è possibile fare domenica. Nell’ultima gara abbiamo avuto la velocità e siamo stati in grado di combattere, ma Silverstone è un circuito molto diverso e molti possono essere forti lì”.  
    Microfono a Espargaro
    Pol Espargaro, a sua volta, mette in evidenza la differenza di caratteristiche rispetto all’ultimo Gp in Austria: “Vediamo cosa può portarci questo fine settimana a Silverstone – anticipa l’altro pilota della Honda Hrc -. È un circuito lungo, che è molto diverso da dove siamo appena stati. Prima dobbiamo capire come lavora la moto e poi fare il nostro piano per il weekend ma l’obiettivo è migliorare e cercare di risolvere i problemi che abbiamo avuto in Austria. Mi è piaciuto correre di nuovo davanti ai fan l’ultima volta, quindi è una buona notizia che lo faremo di nuovo questo fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “A Silverstone è diverso, in tanti possono andare forte”

    ROMA – Marc Marquez parla ancora di miglioramenti e di lavoro, senza fare troppo affidamento a previsioni della vigilia. Il Gran Premio di Gran Bretagna si avvicina e lo spagnolo è voglioso di proseguire il proprio percorso verso il ritorno al massimo della forma: “Sarà fantastico rivedere i fan britannici dopo un anno di assenza. Correre in Austria con i tifosi sugli spalti è stato divertente, quindi non vedo l’ora di farlo di nuovo in Inghilterra. La nostra posizione tra le gare non è cambiata, anche questo fine settimana è tutto incentrato per lavorare, per migliorare e vedere cosa è possibile fare domenica. Nell’ultima gara abbiamo avuto la velocità e siamo stati in grado di combattere, ma Silverstone è un circuito molto diverso e molti possono essere forti lì”, le sue parole. 
    Le parole di Espargaro
    Pol Espargaro, a sua volta, mette in evidenza la differenza di caratteristiche rispetto all’ultimo Gp in Austria: “Vediamo cosa può portarci questo fine settimana a Silverstone – anticipa l’altro pilota della Honda Hrc -. È un circuito lungo, che è molto diverso da dove siamo appena stati. Prima dobbiamo capire come lavora la moto e poi fare il nostro piano per il weekend ma l’obiettivo è migliorare e cercare di risolvere i problemi che abbiamo avuto in Austria. Mi è piaciuto correre di nuovo davanti ai fan l’ultima volta, quindi è una buona notizia che lo faremo di nuovo questo fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “A Silverstone di solito andiamo forte”

    ROMA – I risultati di Valentino Rossi a Silverstone parlano da soli, tra le 6 vittorie, i 12 podi e le 4 pole position messe in cascina. Sarà l’ultima volta per il ‘Dottore’ in Gran Bretagna, dove ci tiene a chiudere al meglio: “Mi piace molto Silverstone, è una pista fantastica ed è una delle mie preferite – racconta -. È lunga e c’è di tutto: parti veloci, medie ed è molto tecnica in alcuni punti. Di solito siamo abbastanza forti lì, quindi speriamo che sia così anche quest’anno, e spero ci sia bel tempo questo fine settimana. Penso che le previsioni del tempo siano ok al momento, ma devi essere pronto a tutto. Può iniziare asciutto e finire bagnato, o essere bagnato solo in alcuni punti”. 
    Il debutto di Dixon
    Silverstone sarà anche il teatro dell’esordio in top class di Jake Dixon, il quale sostituisce Franco Morbidelli. Il britannico debuttò proprio sul circuito di casa in Moto2 nel lontano 2017: “Questo fine settimana sarà difficile, ma non vedo l’ora di scendere in pista – ammette -. È sempre emozionante correre in casa, ma quest’anno sarà davvero speciale. Il supporto dei tifosi è sempre fantastico lì, adoro la pista e penso che sarà una grande esperienza. Avere un grande pubblico e la conoscenza del circuito mi aiuterà davvero, anche se ovviamente non sono alla ricerca di un risultato in particolare. Esco e me lo godo!” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi fiducioso per Silverstone: “Siamo piuttosto veloci di solito”

    ROMA – La storia di Valentino Rossi a Silverstone è speciale. A dirlo sono i risultati ottenuti negli anni, tra le 6 vittorie, i 12 podi e le 4 pole position messe in cascina. Sarà l’ultima volta per il ‘Dottore’ in Gran Bretagna, dove ci tiene a chiudere al meglio: “Mi piace molto Silverstone, è una pista fantastica ed è una delle mie preferite. È lunga e c’è di tutto: parti veloci, medie ed è molto tecnica in alcuni punti. Di solito siamo abbastanza forti lì, quindi speriamo che sia così anche quest’anno, e spero ci sia bel tempo questo fine settimana. Penso che le previsioni del tempo siano ok al momento, ma devi essere pronto a tutto. Può iniziare asciutto e finire bagnato, o essere bagnato solo in alcuni punti”, il commento di Rossi. 
    Le parole di Dixon
    Silverstone sarà anche il teatro dell’esordio in top class di Jake Dixon, il quale sostituisce Franco Morbidelli. Il britannico debuttò proprio sul circuito di casa in Moto2 nel lontano 2017: “Questo fine settimana sarà difficile, ma non vedo l’ora di scendere in pista – ammette -. È sempre emozionante correre in casa, ma quest’anno sarà davvero speciale. Il supporto dei tifosi è sempre fantastico lì, adoro la pista e penso che sarà una grande esperienza. Avere un grande pubblico e la conoscenza del circuito mi aiuterà davvero, anche se ovviamente non sono alla ricerca di un risultato in particolare. Esco e me lo godo!” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Vinales? Credevamo che Rossi lo mettesse in ombra”

    ROMA – Considerato anche il cambio di team di Valentino Rossi, sarebbe potuta essere la stagione della consacrazione per Maverick Vinales. In realtà è stato solamente l’anno dell’addio, tra frizioni interne e un rapporto sempre più cupo: “Senza Vale – dichiara Lin Jarvis, responsabile del team Yamaha – sarebbe potuto diventare il leader della squadra in questa stagione. Abbiamo sempre pensato che Valentino mettesse in ombra Maverick e dopo la sua partenza ci aspettavamo un grande passo. Ma così non è stato. A volte sono decisioni vincenti, altre no“. 
    “Basta situazioni del genere”
    “Accadono così tanti imprevisti in questo business – prosegue Jarvis in un’intervista a Speedweek -, da allora abbiamo iniziato a pensare che avessimo firmato il contratto troppo presto. A giugno 2021 avevamo di fronte un pilota che voleva andare via nonostante un contratto, e questo ci ha spinto a profonde analisi per capire se abbiamo commesso degli errori. Vogliamo evitare di trovarci nuovamente in situazioni simili, ma all’epoca chiudere l’accordo con Maverick è stata la decisione migliore. Aveva la possibilità concreta di passare nel team ufficiale Ducati per il 2021 e il 2022. E allo stesso tempo per il 2021 prevedevamo il passaggio di Valentino in Petronas”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis su Vinales: “Pensavamo che Rossi lo mettesse in ombra”

    ROMA – Lin Jarvis era convinto che sarebbe stata la stagione della consacrazione per Maverick Vinales, considerato anche il cambio di team di Valentino Rossi. In realtà è stato solamente l’anno dell’addio, tra frizioni interne e un rapporto sempre più cupo: “Senza Vale, sarebbe potuto diventare il leader della squadra in questa stagione. Abbiamo sempre pensato che Valentino mettesse in ombra Maverick e dopo la sua partenza ci aspettavamo un grande passo. Ma così non è stato. A volte sono decisioni vincenti, altre no“, le sue parole.  
    Le parole di Jarvis
    “Accadono così tanti imprevisti in questo business – prosegue Jarvis in un’intervista a Speedweek -, da allora abbiamo iniziato a pensare che avessimo firmato il contratto troppo presto. A giugno 2021 avevamo di fronte un pilota che voleva andare via nonostante un contratto, e questo ci ha spinto a profonde analisi per capire se abbiamo commesso degli errori. Vogliamo evitare di trovarci nuovamente in situazioni simili, ma all’epoca chiudere l’accordo con Maverick è stata la decisione migliore. Aveva la possibilità concreta di passare nel team ufficiale Ducati per il 2021 e il 2022. E allo stesso tempo per il 2021 prevedevamo il passaggio di Valentino in Petronas”. LEGGI TUTTO