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    MotoGp, Rossi: “Quanto ci vorrà per andare d'accordo con Marquez? 20 o 30 anni”

    ROMA – Valentino Rossi e Marc Marquez hanno sempre riconosciuto le qualità dell’uno e dell’altro in pista. Lo spagnolo resterà uno degli avversari più ostici mai incontrati in carriera dal ‘Dottore’ che non si è mai risparmiato nel mettere un po’ di pepe nella storica rivalità: “Marc è un grande rivale ed è davvero veloce, uno dei migliori. Ma con lui non mi sento molto a mio agio in pista, difficile da battere. Quanto ci vorrà per andare d’accordo? Penso un 20 o 30 anni ancora”, le parole del pesarese. 
    Su Stoner, Lorenzo e VR46
    Oltre a Marquez, Rossi ha dovuto fronteggiare tanti altri campioni: “Casey Stoner – prosegue a BT Sport – è stato uno dei piloti più talentuosi e difficili da battere, perché per me dal punto di vista del telanto puro era imbattibile. Anche Lorenzo lo era. Non mi meritavo un compagno di team come Lorenzo in Yamaha dopo quello che avevo fatto per la Yamaha. Magari me ne potevano dare uno un po’ più lento”. Sul team VR46 e l’eredità che lascerà ai giovani piloti: “Sono molto orgoglioso di questo, perché a fine stagione quando avrò finito sarà come se una parte di me resterà qui. Loro adesso sono dei veri atleti, per come vivono la giornata. E questo cambia molto le cose anche quando sono in moto, perché vanno più forte, sono migliori”, conclude Valentino.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Andare d'accordo con Marquez? Ci vorranno 20 o 30 anni”

    ROMA – Valentino Rossi non hai mai negato le indiscusse qualità di Marc Marquez. Lo spagnolo resterà uno degli avversari più ostici mai incontrati in carriera dal ‘Dottore’ che non si è mai risparmiato nel mettere un po’ di pepe nella storica rivalità: “Marc è un grande rivale ed è davvero veloce, uno dei migliori – ammette il pesarese -. Ma con lui non mi sento molto a mio agio in pista, difficile da battere. Quanto ci vorrà per andare d’accordo? Penso un 20 o 30 anni ancora”. 
    Gli elogi a Stoner
    Oltre a Marquez, Rossi ha dovuto fronteggiare tanti altri campioni: “Casey Stoner – prosegue a BT Sport – è stato uno dei piloti più talentuosi e difficili da battere, perché per me dal punto di vista del telanto puro era imbattibile. Anche Lorenzo lo era. Non mi meritavo un compagno di team come Lorenzo in Yamaha dopo quello che avevo fatto per la Yamaha. Magari me ne potevano dare uno un po’ più lento”. Sul team VR46 e l’eredità che lascerà ai giovani piloti: “Sono molto orgoglioso di questo, perché a fine stagione quando avrò finito sarà come se una parte di me resterà qui. Loro adesso sono dei veri atleti, per come vivono la giornata. E questo cambia molto le cose anche quando sono in moto, perché vanno più forte, sono migliori”, conclude Valentino.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci: “Dovizioso deve ringraziare Vinales”

    ROMA – Misano riaccoglierà in pista Andrea Dovizioso. Il forlivese farà il suo ritorno al fianco di Valentino Rossi con la Petronas, ritrovando da avversario l’ex compagno di box Danilo Petrucci. Il pilota di Terni ha commentato così la notizia delle ultime ore: “Sono contento per Andrea – ammette -, torna sulla moto che voleva guidare con una vera mossa a scacchi. Penso che debba ringraziare Vinales e il suo comportamento, perché se così non fosse, non credo che sarebbe successo. Ma ora è tornato con la Yamaha e penso che possa andare molto bene”. 
    Petrucci decimo a Silverstone
    Petrucci ha chiuso al decimo posto il Gran Premio di Silverstone. Un risultato che lo soddisfa fino a un certo punto: “Sono un po’ arrabbiato perché avrei potuto fare di più – prosegue come riportato da motosan.es -. È dura. Se perdiamo tre o quattro decimi sui rettilinei al giro, sono sei, sette o otto secondi alla fine della gara. Peccato, meritiamo qualcosa in più. E’ stata comunque una bella gara, con tanti sorpassi e sfide. Vorrei finire questa stagione con un podio. Penso che sia io che la squadra lo meritiamo“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci e il ritorno di Dovizioso: “Credo debba ringraziare Vinales”

    ROMA – Andrea Dovizioso è pronto a tornare in griglia a Misano. Il forlivese farà il suo ritorno al fianco di Valentino Rossi con la Petronas, ritrovando da avversario l’ex compagno di box Danilo Petrucci. Il pilota di Terni ha commentato così la notizia delle ultime ore: “Sono contento per Andrea, torna sulla moto che voleva guidare con una vera mossa a scacchi. Penso che debba ringraziare Vinales e il suo comportamento, perché se così non fosse, non credo che sarebbe successo. Ma ora è tornato con la Yamaha e penso che possa andare molto bene”, le sue parole. 
    Sul Gp di Silverstone
    Petrucci ha chiuso al decimo posto il Gran Premio di Silverstone. Un risultato che lo soddisfa fino a un certo punto: “Sono un po’ arrabbiato perché avrei potuto fare di più – prosegue come riportato da motosan.es -. È dura. Se perdiamo tre o quattro decimi sui rettilinei al giro, sono sei, sette o otto secondi alla fine della gara. Peccato, meritiamo qualcosa in più. E’ stata comunque una bella gara, con tanti sorpassi e sfide. Vorrei finire questa stagione con un podio. Penso che sia io che la squadra lo meritiamo“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il manager di Dovizioso: “Vuole correre se ci sono le condizioni per vincere”

    ROMA – Andrea Dovizioso fa il suo ritorno nel motomondiale. Dopo meno di un anno di stop, il forlivese si rivedrà in sella alla Yamaha, prima con il team satellite al fianco di Valentino Rossi. Poi, nel 2022, sempre in Petronas ma con una moto ufficiale: “Andrea è molto sereno – ha rivelato il suo manager, Simone Battistella -. Ha vissuto tutto l’anno molto bene, è riuscito a fare quello che voleva ossia staccare un po’ la spina, rilassarsi, godersi una vita diversa rispetto a quella che ha vissuto per gli ultimi 20 anni. Si sente di correre se ci sono le condizioni di poter vincere, questa è la sua mentalità, il resto sono dettagli meno importanti. Chiaramente, correre su una moto ufficiale è una buona opportunità”.
    Le parole di Battistella
    Tutto si è sbloccato qualche settimana fa, nei giorni del Gran Premio d’Olanda e successivamente con l’addio burrascoso di Maverick Vinales alla Yamaha: “Ad Assen c’era la sensazione che qualcosa di importante potesse succedere. Poi i fatti di Austria di Vinales hanno mosso la situazione e le cose si sono allineate nela maniera giusta – spiega a Sky Sport -. Qualsiasi pilota, di qualsiasi livello, non può pensare di lanciarsi in questa mischia e pensare di essere competitivo da subito. L’opportunita è un’altra: prendere mano con la moto, instaurare i giusti meccanismi con la squadra, lavorare sulle gomme, capire come interpretare tutte queste cose, senza alcuna pressione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Battistella: “Dovizioso? Una moto ufficiale è una buona opportunità”

    ROMA – Dopo meno di un anno di stop, Andrea Dovizioso torna in MotoGp e lo si rivedrà in sella alla Yamaha, prima con il team satellite al fianco di Valentino Rossi. Poi, nel 2022, sempre in Petronas ma con una moto ufficiale: “Andrea è molto sereno – le parole del suo manager, Simone Battistella -. Ha vissuto tutto l’anno molto bene, è riuscito a fare quello che voleva ossia staccare un po’ la spina, rilassarsi, godersi una vita diversa rispetto a quella che ha vissuto per gli ultimi 20 anni. Si sente di correre se ci sono le condizioni di poter vincere, questa è la sua mentalità, il resto sono dettagli meno importanti. Chiaramente, correre su una moto ufficiale è una buona opportunità”.
    Decisivo l’addio di Vinales
    Tutto si è sbloccato qualche settimana fa, nei giorni del Gran Premio d’Olanda e successivamente con l’addio burrascoso di Maverick Vinales alla Yamaha: “Ad Assen c’era la sensazione che qualcosa di importante potesse succedere. Poi i fatti di Austria di Vinales hanno mosso la situazione e le cose si sono allineate nela maniera giusta – spiega a Sky Sport -. Qualsiasi pilota, di qualsiasi livello, non può pensare di lanciarsi in questa mischia e pensare di essere competitivo da subito. L’opportunita è un’altra: prendere mano con la moto, instaurare i giusti meccanismi con la squadra, lavorare sulle gomme, capire come interpretare tutte queste cose, senza alcuna pressione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi 18° a SIlverstone: “Senza problemi con le gomme potevo chiudere 8°”

    SILVERSTONE – Per Valentino Rossi, il Gp di Gran Bretagna, ha un sapore agrodolce. Il Dottore, sulla pista di Silverstone, era riuscito anche a partire bene salendo in sesta posizione ma poi il degrado della gomma posteriore ha condannato il nove colte campione del mondo all’ennesima gara nelle retrovie, concludendo al 18° posto. Un problema che lo stesso Rossi ha ammesso di non saper risolvere: “Mi dispiace molto per oggi perché durante tutto il weekend sono andato bene e mi trovavo bene con la moto. Questa pista ha dei punti molto tecnici e lì sono stato competitivo, questo è buono. Purtroppo sapevamo che con la hard saremmo stati più veloci, ma era troppo freddo e abbiamo dovuto mettere le medie. Sono partito bene, finalmente; ero lì, potevo fare 8° o 9°, quello era il mio passo, ma la gomma dietro mi ha mollato, ho dovuto rallentare e non riuscivo più a piegare, giravo 5 secondi più piano degli altri”, le sue parole ai microfoni di Sky Sport.
    Rossi in crisi con le gomme
    Una situazione, quella di Rossi, che va avanti dal 2019 e che lo stesso pilota italiano ha sottolineato di non essere ancora riuscito a chiarire neanche con i tecnici della Michelin: “Ci tenevo a fare bene, questa pista mi piace ma questo problema lo abbiamo spesso: abbiamo provato a fare tutto, ma niente. A me capita così e non so perché. La mia situazione è che dal 2019 questa cosa mi è successa 7 o 8 volte, è come se la gomma dietro si bruciasse. Le abbiamo provate tutte, dalla guida al setting, ma vediamo di capire i dati e fare qualcosa di diverso. Mi dispiace perché in prova guido abbastanza bene, ma poi in gara è tutto diverso. E’ un problema che dobbiamo risolvere con Yamaha, siamo disperati perché non sappiamo che pesci pigliare”, ha detto. Infine una battuta su Andrea Dovizioso, suo prossimo compagno di squadra: “Contento che arrivi lui. Abbiamo una buona relazione, ha tanta esperienza e lo aspetto”, ha concluso il Dottore.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Gran Bretagna. Martin sullo scontro con Marquez: “E' la prima volta che mi buttano a terra”

    SILVERSTONE – Durante il Gp di Gran Bretagna a Silverstone c’è stato il primo incontro ravvicinato tra Marc Marquez e Jorge Martin, due piloti che nel prossimo anno potrebbero giocarsi le proprie chance di titolo in MotoGp.  I due spagnoli, infatti, sono arrivati al contatto, costato il ritiro a entrambi. Una manovra, quella dello spagnolo della Honda, un po’ troppo azzardata, come ammesso anche dal centauro della Ducati Pramac: “Non ho molto da dire. Prima lui era andato lungo, io ho provato a entrare ed abbiamo avuto un contatto. Non c’era posto per entrambi, ma le gare sono anche questo: una volta succede a uno e una volta ad un altro. È la prima volta nella mia vita che mi buttano per terra così, ma speriamo di vincere l’anno prossimo. Nel complesso sono contento del weekend, sono sempre stato tra i primi cinque in tutte le varie sessioni e penso già ad Aragòn”, le parole di Martin a Sky Sport.
    Marquez-Martin, contatto ravvicinato
    Un contatto, quello tra i due spagnoli, che ha avuto conseguenze per entrambi con la scivolata di Marquez che ha messo a terra anche Martin. Un episodio al limite che, però, non ha avuto conseguenze con i commissari che lo hanno giudicato un normale contatto di gara. A fine Gran Premio, però, a mettere fine a qualsiasi tipo di polemica ci ha pensato lo stesso Marquez che si è recato nel box Pramac per scusarsi con Martin. LEGGI TUTTO