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    Danilo Petrucci inizia la preparazione in vista della Dakar

    ROMA – Non è finita nel migliore dei modi la gara di Misano per Danilo Petrucci, caduto nel giorno del suo trentunesimo compleanno dopo un contatto con Mir. L’azzurro voleva un finale diverso in quella che potrebbe essere l’ultima uscita italiana in MotoGP. “Il mio obiettivo domenica era finire la gara per salutarvi tutti un’ultima volta dalla pista. Purtroppo le corse sono crudeli e sono stato buttato giù. Ma questo è stato il mio 20esimo GP sul suolo italiano e sono stato così fortunato da averne vinto uno ed essere stato sul podio altre volte”.
    Allenamenti con vista Dakar
    Messa la parola fine al weekend italiano Petrucci è volato subito a Dubai per preparare al meglio il suo nuovo obiettivo: la Dakar 2022. Dopo esser stato a Barcellona con il manager del team rally KTM Jordi Viladoms per un corso, l’italiano ha conosciuto ancora da più vicino il regolamento della gara che si terrà dal 1° al 14 gennaio. “Ho già guidato le moto enduro e cross sulla sabbia. Ma non sono mai stato nel deserto in tutta la mia vita“, ha dichiarato scherzosamente Petrux che ancora spera in una chiamata per la stagione 2022, con il suo futuro che si deciderà proprio dopo la Dakar. LEGGI TUTTO

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    Petrucci, allenamenti nel deserto in vista della Dakar

    ROMA – Quella di Misano potrebbe essere stato l’ultima gara italiana per Danilo Petrucci. Nel giorno del suo trentunesimo compleanno però il pilota KTM non è riuscito a portare a termine la corsa a causa di un contatto con Joan Mir. “Il mio obiettivo domenica era finire la gara per salutarvi tutti un’ultima volta dalla pista. Purtroppo le corse sono crudeli e sono stato buttato giù. Ma questo è stato il mio 20esimo GP sul suolo italiano e sono stato così fortunato da averne vinto uno ed essere stato sul podio altre volte”.
    Obiettivo Dakar
    Petrucci in questi giorni è sbarcato a Dubai per intensificare i propri allenamenti in vista della Dakar 2022. Dopo esser stato a Barcellona con il manager del team rally KTM Jordi Viladoms per un corso, Petrux ha conosciuto ancora da più vicino il regolamento della gara che si terrà dal 1° al 14 gennaio. “Ho già guidato le moto enduro e cross sulla sabbia. Ma non sono mai stato nel deserto in tutta la mia vita“, ha dichiarato scherzosamente l’italiano che punta ancora in un futuro in MotoGP e solo dopo la Dakar ne saprà di più.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Nessuno si aspettava Quartararo campione a Misano”

    ROMA – “La cosa più difficile è stata sopportare la pressione, perché capitano dei fine settimana in cui la moto non va bene o soffre maggiormente, e succede soprattutto con la Yamaha. Ma Fabio ha terminato tutte le gare e non è mai caduto, ed è molto difficile quando sei sotto pressione. Insieme a Bagnaia è stato il più veloce in tutto il campionato, Fabio è stato però più costante e ha commesso meno errori. È il giusto campione”. Queste le parole di Jorge Lorenzo, in un’intervista ad “As”, dopo la vittoria di Fabio Quartararo nel Mondiale 2021 di MotoGp. Prima del francese, il pilota maiorchino era stato l’ultimo vincitore di un titolo della classe regina con la Yamaha nel 2015. Dopo il ritiro, Lorenzo è stato anche collaudatore della Yamaha.
    Le parole di Lorenzo
    “Quartararo è stato molto affettuoso con me, l’ho apprezzato – ha aggiunto Lorenzo -. Sono felice anche per Yamaha, dato che non vincevano da sei anni. Come fan speravo che il titolo si potesse decidere più tardi, per avere un pathos maggiore. Sono rimasto sorpreso dalla caduta di ‘Pecco’ Bagnaia. Nessuno si aspettava di vedere Quartararo campione dopo averlo le difficoltà del sabato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Speravo che il titolo si decidesse più tardi”

    ROMA -Jorge Lorenzo ha parlato dopo la vittoria di Fabio Quartararo nel Mondiale 2021 di MotoGp. Prima del francese, il pilota maiorchino era stato l’ultimo vincitore di un titolo della classe regina con la Yamaha nel 2015. Dopo il ritiro, Lorenzo è stato anche collaudatore della Yamaha. “La cosa più difficile è stata sopportare la pressione, perché capitano dei fine settimana in cui la moto non va bene o soffre maggiormente, e succede soprattutto con la Yamaha – ha detto ai microfoni di “As” -. Ma Fabio ha terminato tutte le gare e non è mai caduto, ed è molto difficile quando sei sotto pressione. Insieme a Bagnaia è stato il più veloce in tutto il campionato, Fabio è stato però più costante e ha commesso meno errori. È il giusto campione”.
    Sul saluto con Quartararo
    “E’ stato molto affettuoso con me, l’ho apprezzato – ha aggiunto Lorenzo -. Sono felice anche per Yamaha, dato che non vincevano da sei anni. Come fan speravo che il titolo si potesse decidere più tardi, per avere un pathos maggiore. Sono rimasto sorpreso dalla caduta di ‘Pecco’ Bagnaia. Nessuno si aspettava di vedere Quartararo campione dopo averlo le difficoltà del sabato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Al traguardo ho pianto e urlato per mezz'ora”

    ROMA – Fabio Quartararo ha parlato in un’intervista ai microfoni di Dazn dopo la vittoria del Mondiale 2021 di MotoGp. Il pilota francese è riuscito a conquistare il successo con due gare d’anticipo, grazie al quarto posto nel Gran Premio dell’Emilia Romagna. “Non so cosa dire, la verità è che sono senza parole – ha detto -. Diventare campione in MotoGp è il mio sogno da quando sono nato, e ora ce l’ho fatta. Grazie a tutti coloro che mi hanno supportato nei momenti difficili, in tempi in cui ero molto lontano, ma siamo risaliti e siamo campioni del mondo”.
    Le emozioni all’arrivo
    “Cosa ho fatto dopo aver tagliato il traguardo? Ho pianto e urlato per mezz’ora – ha aggiunto Quartararo -. Festeggerò per bene con la famiglia e con la squadra. Avere qui con me a Misano i miei genitori e mio fratello mi rende così felice. Ci tenevo fossero qui e a Portimao, ma siamo riusciti a vincere qua”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi a Le Iene: “Mia figlia? Forse Vittoria. Pensione? No, correrò con le auto!”

    “Grazie, è stato bello”. Parole sincere, poche ma buone, parole da campione, parole dette da chi rimarrà per sempre tale, anche senza quel decimo titolo iridato che purtroppo non riuscirà più a mettersi in bacheca. Valentino Rossi stasera, martedì 26 ottobre, ripercorrà in un’intervista a Le Iene, i momenti più belli della sua spettacolare carriera in MotoGP, dopo ben 26 stagioni.
    Dall’esordio nella classe regina a 20 anni nel 1996 a l’ultima gara in Italia, il GP dell’Emilia Romagna di domenica scorsa, davanti al suo pubblico a Misano che gli ha dato la straordinaria forza di rimontare una gara iniziata da penultimo e finita poi in decima posizione.
    “Ma quale pensione! Correrò ancora ma con le auto!”
    Raggiunto da Stefano Corti sul circuito intitolato a Marco Simoncelli, il campione si sottoporrà ad un simpatico gioco per indovinare il momento esatto della sua straordinaria vita in sella, potendo sentire solo la telecronaca. Nemmeno a dirlo il Dottore le indovinerà tutte in pochi secondi ma sarà un ultimo audio a metterlo in difficoltà: quello della decima vittoria del Mondiale, creato ad hoc della trasmissione con la complicità di Guido Meda, per omaggiarlo del suo leggendario successo. A completare il viaggio sarà anche una coppa simbolica, consegnata per l’occasione dalla sua compagna Francesca Sofia Novello, presto madre della loro prima figlia. Ecco alcuni passaggi del video in onda questa era su Italia Uno.
    “Mi dispiace andare in pensione. Sono pronto al grande passo? Direi di sì, dai. Continuerò a fare il pilota, correrò con una macchina l’anno prossimo: tra le GT, serie Endurance, però adesso dobbiamo capire che campionato fare. Quindi rimarrò in pista, sennò mi annoio!”
    Gallina vecchia fa buon brodo, soprattutto a Misano
    “Ho pensato di continuare quest’anno però ho detto, vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare. Però quest’anno è stata più dura del previsto, mi aspettavo di andare un po’ più forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e li mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto, via, ci siamo. Il problema? È che io sono vecchio! Ho 42 anni, gli altri piloti ne hanno 25. Fossi stato più giovane ci sarebbe stato il tempo per ripensarci ma ormai va bene così.
    Com’è stato arrivare a Misano per l’ultima gara in Italia? Bello. È stato un weekend molto emozionante, con una grande atmosfera. Era pieno di gente, pieno di tifosi. Poi sono contento perché sono riuscito a fare una bella gara. Partivo indietro e son finito decimo, sono riuscito ad andare piuttosto forte, ho fatto dei sorpassi, mi sono divertito, quindi è stato il miglior modo per salutare tutti i tifosi. E dopo la bandiera a scacchi mi sono fermato sotto la tribuna, ho tirato il casco, è stato bello”.
    Guarda il videoSaluto a Valentino Rossi, frecce tricolori e fuochi d’artificio a Misano
    Vittoria… come la figlia che avrà con Francesca?
    “Cosa perde il Motomondiale senza Valentino Rossi? Allora, prima il moto mondiale era uno sport abbastanza famoso però un po’ più di nicchia. Con me tanta gente si è avvicinata alle moto, gente che non le conosceva: dai bambini piccoli alle signore di ottanta anni, ho un grandissimo successo con le signore di ottanta anni! È stato questo il bello, è diventato più famoso. Comunque ci sono un sacco di piloti italiani…
    Cosa è più emozionante tra vincere un mondiale o diventare papà? Sapere di diventare papà è sicuramente più emozionante, vincere il mondiale è più adrenalinico. Il nome alla bimba ancora non l’abbiamo scelto, ce ne sono ancora due tre in ballottaggio! Ma abbiamo già scartato Valentina per me, Sofia per la mia compagna Francesca Sofia Novello. Ci piaceva Vittoria…vediamo dai!”
    Guarda la galleryFrancesca Sofia Novello, show a Venezia: l’abito nero fa intravedere il pancino LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Valentino Rossi: “A Misano weekend emozionante, correrò con macchine GT”

    ROMA – “Ho pensato di continuare quest’anno però ho detto, vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare. Però quest’anno è stata più dura del previsto, mi aspettavo di andare un po’ più forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e li mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto, via, ci siamo”. Valentino Rossi, insieme alla compagna Francesca Novello, è stato ospite della trasmissione “Le Iene”, in cui ha parlato dopo l’ultima gara italiana della sua carriera in MotoGp, sul circuito di Misano Adriatico. Il Dottore, a cui mancano solo due weekend prima del definitivo ritiro, ha spiegato i motivi della sua scelta. Sarà però impossibile per lui lasciare completamente le corse, come spiega lo stesso Valentino: “Continuo a fare il pilota, correrò con una macchina l’anno prossimo, rimarrò in pista, sennò mi annoio. Correrò con delle macchine GT, serie Endurance, però adesso dobbiamo capire che campionato fare”.
    Il contributo alla MotoGp
    “Cosa perde la MotoGp senza di me? Allora, prima il Motomondiale era uno sport abbastanza famoso però un po’ più di nicchia – ha aggiunto Rossi, parlando del contributo dato negli anni al mondo delle due ruote -. Con me tanta gente si è avvicinata alle moto, gente che non le conosceva: dai bambini piccoli alle signore di ottanta anni, ho un grandissimo successo con le signore di ottanta anni! È stato questo il bello, è diventato più famoso. Comunque ci sono un sacco di piloti italiani”. E sul fine settimana a Misano: “È stato un weekend molto emozionante, con una grande atmosfera. Era pieno di gente, pieno di tifosi. Poi sono contento perché sono riuscito a fare una bella gara. Partivo indietro e son finito decimo, sono riuscito ad andare piuttosto forte, ho fatto dei sorpassi, mi sono divertito, quindi è stato il miglior modo per salutare tutti i tifosi. E dopo la bandiera a scacchi mi sono fermato sotto la tribuna, ho tirato il casco, è stato bello”.

    Diventare padre
    Rossi ha poi parlato della figlia che arriverà da Francesca Novello: “Sapere di diventare papà è sicuramente più emozionante, vincere il mondiale è più adrenalinico. Il nome? Ce ne sono ancora due tre in ballottaggio. Quelli già scartati? Valentina per me, Sofia per lei, ci piaceva Vittoria, vediamo dai”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali spiega l'addio a Petronas: “Ci dava il 5% di quello che davano alla F1”

    ROMA – Razlan Razali ha parlato dei motivi che hanno portato il suo team alla separazione da Petronas. Dall’anno prossimo, infatti, la scuderia clienti Yamaha in MotoGp si chiamerà RNF Racing, e avrà come piloti Andrea Dovizioso e Darryn Binder. “Per noi è stata una vera sorpresa – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Avevamo discusso di un’estensione del contratto a fine 2020. Avevamo un accordo triennale con scadenza 2021 e stavamo negoziando un nuovo contratto, tant’è che lo scorso giugno mi avevano fatto un’offerta con meno soldi. E ho risposto negativamente, chiedendo un leggero rialzo del budget”. 
    Il paragone con la Formula 1
    “Il mercoledì prima della gara della Stiria, il responsabile marketing Petronas ha fissato un appuntamento – ha aggiunto Razali -. Pensavo si parlasse della questione economica e invece hanno deciso di ritirarsi, senza darci l’opportunità di discuterne. In quella riunione ci hanno informati che le ragioni del ritiro erano la difficile congiuntura economica emersa a causa del Coronavirus e l’instabilità dei rapporti con il governo malese. A me suona come una scusa però. Il coinvolgimento di Petronas in F1 con Mercedes costa molti più soldi. E non si trattava né di risultati sportivi o di soldi, ci davano meno del 5% di quello che versano al progetto Formula 1,e neppure di piloti, dato che avevano accettato anche Valentino Rossi”. LEGGI TUTTO