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    MotoGp: per il titolo di “Rookie of the Year” è sfida Bastianini-Martin

    ROMA – Le ultime due gare in programma prima della chiusura del mondiale 2021 stabiliranno chi tra Enea Bastianini e Jorge Martin sarà il vincitore del premio di rookie dell’anno. Il pilota italiano ha sfruttato il podio ottenuto nello scorso weekend, il secondo stagionale, in quel di Misano, con conseguente caduta del rivale spagnolo balzando in testa alle speciale classifica con 7 punti di vantaggio a due gare dal termine.
    Si riparte da Portimao
    Dopo la settimana di stop il calendario prevede il rientro in pista in Portagallo sul tracciato di Portimato dove Martin subì un grave infortunio che lo tenne lontano dalle piste per i tre GP consecutivi, al contrario di Bastianini nono al traguardo. Lo spagnolo si seppe riprendere con la vittoria nel Gran Premio di Stiria, ma i due zero ottenuti nelle ultime tre gare hanno permesso la prepotente rimonta della “Bestia” in crescendo nelle ultime uscite ma ancora a secco di vittorie. Lotta aperta fino alla fine con due piloti partiti alla grande in classe regina in attesa di un 2022 in cui dovranno mantenere le già alte aspettative. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Bastianini sfida Martin per il titolo di “Rookie of the Year”

    ROMA – Con il titolo mondiale già assegnato a Fabio Quartararo, nel mondo della MotoGP c’è curiosità per il duello tra Enea Bastianini e Jorge Martin sul vincitore del premio di rookie dell’anno. Il pilota italiano ha sfruttato il podio ottenuto nello scorso weekend, il secondo stagionale, in quel di Misano, con conseguente caduta del rivale spagnolo balzando in testa alle speciale classifica con 7 punti di vantaggio a due gare dal termine.
    Incognita Portimao
    La prossima gara si terrà in Portogallo sul tracciato di Portimao dove nel precedente del 2021 Bastianini ottenne un nono posto mentre Martin subì un grave infortunio che lo tenne lontano dalle piste per i tre GP consecutivi. Lo spagnolo si seppe riprendere con la vittoria nel Gran Premio di Stiria, ma i due zero ottenuti nelle ultime tre gare hanno permesso la prepotente rimonta della “Bestia” in crescendo nelle ultime uscite ma ancora a secco di vittorie. Si prospetta una lotta fino all’ultima curva, con entrambi i piloti meritevoli di un titolo che sicuramente alzerà le pretese sulle prestazioni dei due per il 2022. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali spiega la scelta di Dovizioso: “Cambiata la mentalità del team”

    ROMA – Razlan Razali ha parlato della scelta di Andrea Dovizioso come uno dei due piloti che gareggerà con RNF in MotoGp. Il boss del team ex Petronas, che da sempre ha puntato su giovani piloti da far crescere, ha spiegato le motivazioni della scelta di un pilota con molta esperienza. “È diventata una questione di sopravvivenza – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Per salvare i piani della MotoGP, abbiamo dovuto cancellare i team in Moto3 e Moto2. Continueremo a gestire il team MotoE. La MotoGp è un business. Devo seguire i desideri di chi finanzia. Quindi la nostra filosofia nella scelta di un pilota è cambiata. Abbiamo assunto Dovi, il che significa che abbiamo deviato dalla mia filosofia originale”.
    Sul title sponsor
    Razali ha poi parlato dello sponsor per la prossima stagione: “Abbiamo negoziato con WITHU molto rapidamente. Sapevamo che volevano essere il title sponsor. Poi ho annunciato a Yamaha i cambiamenti. Ho dovuto negoziare nuovi contratti con Dorna e Yamaha e fondare una nuova società. Quindi abbiamo potuto presentare il team WITHU Yamaha RNF MotoGP. Quello che abbiamo dovuto fare da metà agosto fino ad ora è stato pazzesco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Dovizioso? La mentalità del team è cambiata”

    ROMA – “È diventata una questione di sopravvivenza. Per salvare i piani della MotoGP, abbiamo dovuto cancellare i team in Moto3 e Moto2. Continueremo a gestire il team MotoE. La MotoGp è un business. Devo seguire i desideri di chi finanzia. Quindi la nostra filosofia nella scelta di un pilota è cambiata. Abbiamo assunto Dovi, il che significa che abbiamo deviato dalla mia filosofia originale”. Queste le parole di Razlan Razali, ai microfoni di “Speedweek”, sulla scelta di Andrea Dovizioso come uno dei due piloti che gareggerà con RNF in MotoGp. Il boss del team ex Petronas, che da sempre ha puntato su giovani piloti da far crescere, ha spiegato le motivazioni della scelta di un pilota con molta esperienza.
    Sullo sponsor
    Razali ha poi parlato dello sponsor per la prossima stagione: “Abbiamo negoziato con WITHU molto rapidamente. Sapevamo che volevano essere il title sponsor. Poi ho annunciato a Yamaha i cambiamenti. Ho dovuto negoziare nuovi contratti con Dorna e Yamaha e fondare una nuova società. Quindi abbiamo potuto presentare il team WITHU Yamaha RNF MotoGP. Quello che abbiamo dovuto fare da metà agosto fino ad ora è stato pazzesco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “La doppietta è una grande liberazione per Honda”

    ROMA – Alberto Puig ha parlato dopo la doppietta Honda al Gran Premio dell’Emilia Romagna, sedicesimo appuntamento stagionale. Il team manager della scuderia giapponese, ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp, si è detto molto soddisfatto della vittoria di Marc Marquez davanti a Pol Espargaro: “Dobbiamo dire che abbiamo due piloti molto forti. Per Marquez ottenere questo risultato nelle sue condizioni fisiche è una cosa incredibile. Per Pol, dopo le difficoltà avute con la moto, è molto importante. È stata una combinazione di cose, tra il team e i piloti. Ovviamente i piloti sono quelli che fanno la differenza, ma tutto il pacchetto è stato buono, ha funzionato. Possiamo solo imparare da quello che è successo e andare avanti, senza rilassarci”.
    Sugli ultimi anni
    “Sono stati difficili gli ultimi due anni, con il problema di Marc – ha aggiunto Puig -. Abbiamo provato a fare il massimo con la moto, questa doppietta è una grande liberazione per tutti. Nel team non abbiamo mai perso la fiducia quando la situazione è stata disastrosa. Questo è stato uno degli aspetti importanti del nostro gruppo, nessuno si è arreso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Quartararo non utilizzerà il numero 1

    ROMA – Niente numero 1 per Fabio Quartararo. Il neo campione del mondo di MotoGp, che potrebbe scegliere il numero 1 per la moto, ha spiegato il perché continuerà a correre con la 20: “Non ne vale la pena – ha detto a “Infosport+” -. Voglio davvero mantenere le cose semplici. Oggi non sono neanche vicino al numero uno. Per me l’esempio è Valentino Rossi: ha vinto nove volte il Mondiale e non ha mai preso il numero uno. Penso che sia bello soprattutto per il pubblico, perché sono anni che nessuno utilizza quel numero. Ma il 20 è il numero con cui ho iniziato e con cui finirò la mia carriera”.
    La spiegazione di Quartararo
    “Non sapevo della celebrazione – ha aggiunto Quartararo -. Sapevo che stavano preparando un casco ed una festa ma, dato che che sono abbastanza superstizioso, ho preferito non preoccuparmi di nulla. Ci sono state tante persone che hanno lavorato per oganizzare questi festeggiamenti ed è qualcosa che mi porterò dentro per tutta la vita”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Mi aspettavo di essere più competitivo”

    ROMA – Valentino Rossi ha parlato dopo il Gran Premio dell’Emilia Romagna, valevole per la sedicesima tappa del Mondiale 2021 di MotoGp. Quella di Misano è stata l’ultima gara del Dottore in Italia, almeno per quanto riguarda la sua lunga carriera nel Motomondiale, che terminerà tra meno di un mese a Valencia. “Mi aspettavo di essere più competitivo quest’anno, altrimenti avrei smesso già nel 2020 – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Tecnicamente diciamo che non sono al top, la moto non è competitiva. E neanche io. E questo è il risultato di questa combinazione”.
    Le parole di Rossi
    “In tanti mi domandano, ma veramente sto bene. Mi sento bene – ha aggiunto Rossi -. Fino al 2019 ero terrorizzato dal pensiero di smettere ed ero preoccupato. Ora ci stiamo organizzando per fare un bel programma in macchina, non a livello della moto. Avrei potuto farlo un anno prima, ma volevo provarci sino alla fine. Volevo essere sicuro che non c’era più niente da fare e quest’anno mi sono tolto tutti i dubbi. Se fossi stato competitivo, avrei continuato. Ma quando guardi le immagini di quando vincevo, andavamo molto più piano di adesso, per una serie di cose. Sono stato bravo, mi sono impegnato e sono riuscito a migliorare tanto in questi anni. Sono l’unico che corre dei miei tempi d’oro, anche vedendo chi correva in 125”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Quest'anno non sono stato competitivo”

    ROMA – “Mi aspettavo di essere più competitivo quest’anno, altrimenti avrei smesso già nel 2020. Tecnicamente diciamo che non sono al top, la moto non è competitiva. E neanche io. E questo è il risultato di questa combinazione”. Queste le parole di Valentino Rossi, ai microfoni di Sky Sport, dopo il Gran Premio dell’Emilia Romagna, sedicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Quella di Misano è stata l’ultima gara del Dottore in Italia, almeno per quanto riguarda la sua lunga carriera nel Motomondiale, che terminerà tra meno di un mese a Valencia.
    I motivi della scelta
    “In tanti mi domandano, ma veramente sto bene. Mi sento bene – ha aggiunto Rossi -. Fino al 2019 ero terrorizzato dal pensiero di smettere ed ero preoccupato. Ora ci stiamo organizzando per fare un bel programma in macchina, non a livello della moto. Avrei potuto farlo un anno prima, ma volevo provarci sino alla fine. Volevo essere sicuro che non c’era più niente da fare e quest’anno mi sono tolto tutti i dubbi. Se fossi stato competitivo, avrei continuato. Ma quando guardi le immagini di quando vincevo, andavamo molto più piano di adesso, per una serie di cose. Sono stato bravo, mi sono impegnato e sono riuscito a migliorare tanto in questi anni. Sono l’unico che corre dei miei tempi d’oro, anche vedendo chi correva in 125”. LEGGI TUTTO