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    MotoGp, Jarvis: “Vinales? Rossi a volte gettava ombra su di lui”

    ROMA – Lin Jarvis, intervistato ai microfoni di “Todocircuito”, è tornato sull’addio anticipato a Maverick Vinales a metà dell’ultima stagione di MotoGp. Il managing director della Yamaha ha raccontato delle aspettative riposte nel pilota spagnolo. “Se potevamo comportarci diversamente nel caso Vinales? Con il senno di poi, potevamo anticipare. Tutto è successo e si è evoluto in modo inaspettato. Quando Maverick ha rinnovato e Rossi era in procinto di andarsene, probabilmente avevamo la squadra più forte in griglia”.
    Il commento di Jarvis
    “Maverick era al quinto anno e normalmente sarebbe cresciuto fino a diventare un leader della squadra, perché veniva subito dopo Rossi – ha aggiunto Jarvis -. Valentino, ovviamente, ha così tanta storia e così tanti legami con la Yamaha che a volte poteva gettare un’ombra sul suo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Non ci aspettavamo quello che è successo con Vinales”

    ROMA – “Se potevamo comportarci diversamente nel caso Vinales? Con il senno di poi, potevamo anticipare. Tutto è successo e si è evoluto in modo inaspettato. Quando Maverick ha rinnovato e Rossi era in procinto di andarsene, probabilmente avevamo la squadra più forte in griglia”. Queste le parole di Lin Jarvis, ai microfoni di “Todocircuito”, riguardo all’addio anticipato a Maverick Vinales a metà dell’ultima stagione di MotoGp. Il managing director della Yamaha ha raccontato delle aspettative riposte nel pilota spagnolo.
    Le parole di Jarvis
    “Maverick era al quinto anno e normalmente sarebbe cresciuto fino a diventare un leader della squadra, perché veniva subito dopo Rossi – ha aggiunto Jarvis -. Valentino, ovviamente, ha così tanta storia e così tanti legami con la Yamaha che a volte poteva gettare un’ombra sul suo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Fernandez: “Guardo a Quartararo, lui campione senza aver mai vinto prima”

    ROMA – In MotoGp senza aver mai vinto un mondiale. Raul Fernandez è pronto a sbarcare nella classe regina e il fatto di non aver mai vinto non sembra scalfire la sua determinazione.”Un anno fa – ha raccontato infatti a “Motorsport.com” – mi davano del pazzo perché passavo in Moto2 e guardate i risultati”. Il 21enne di Madrid ha infatti mancato il mondiale per soli quattro punti, alle spalle del compagno di squadra in Red Bull KTM Ajo, Remy Gardner. “Bisogna guardare – ha continuato Raul Fernandez – l’esempio di Fabio Quartararo. Molti gli davano del pazzo perché passava in MotoGp senza aver mai vinto un mondiale e ora è campione”.
    Fernandez e gli altri esordienti
    Raul Fernandez non sarà però l’unico rookie in MotoGp. Insieme a lui ci saranno lo stesso Gardner, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Darryn Binder. E da vincere c’è la palma di Rookie dell’anno, a tal proposito il neo pilota KTM Tech 3 ha affermato: “A tutti piace pensare in grande. L’obiettivo però è lottare con Remy e dimostrare chi è il migliore a parità di condizioni”. La rivalità tra Gardner e Fernandez ha infatti infiammato questa stagione di Moto2, che si è chiusa con la vittoria dell’australiano. La sconfitta non è stata ancora digerita dallo spagnolo, che recrimina: “Quest’anno lui lottava forte di una grande esperienza, che a me mancava. In MotoGp sarà lui il mio rivale e voglio superarlo”, ha chiuso Fernandez, che sembra avere le idee molto chiare per il 2022. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Fernandez: “Quartararo un esempio, gli davano del pazzo ma ora è campione””

    ROMA – Raul Fernandez è pronto per la MotoGp e a farci il suo ingresso con zero titoli in bacheca, cosa che sembra non preoccuparlo. “Un anno fa – ha raccontato infatti a “Motorsport.com” – mi davano del pazzo perché passavo in Moto2 e guardate i risultati”. Il 21enne di Madrid ha infatti mancato il mondiale per soli quattro punti, alle spalle del compagno di squadra in Red Bull KTM Ajo, Remy Gardner. “Bisogna guardare – ha continuato Raul Fernandez – l’esempio di Fabio Quartararo. Molti gli davano del pazzo perché passava in MotoGp senza aver mai vinto un mondiale e ora è campione”.
    Fernandez e gli altri rookie
    Raul Fernandez non sarà però l’unico esordiente in MotoGp. Insieme a lui ci saranno lo stesso Gardner, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Darryn Binder. E da vincere c’è la palma di Rookie dell’anno, a tal proposito il neo pilota KTM Tech 3 ha affermato: “A tutti piace pensare in grande. L’obiettivo però è lottare con Remy e dimostrare chi è il migliore a parità di condizioni”. La rivalità tra Gardner e Fernandez ha infatti infiammato questa stagione di Moto2, che si è chiusa con la vittoria dell’australiano. La sconfitta non è stata ancora digerita dallo spagnolo, che recrimina: “Quest’anno lui lottava forte di una grande esperienza, che a me mancava. In MotoGp sarà lui il mio rivale e voglio superarlo”, ha concluso Fernandez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Martin porta il team Pramac in vacanza, promessa mantenuta

    ROMA – Jorge Martin ha mantenuto la promessa fatta alla squadra. Il Alcuni mesi fa, infatti, il pilota spagnolo al suo primo anno in classe regina aveva affermato che, in caso di un altro podio nel Mondiale 2021 di MotoGp, avrebbe portato tutto il team in vacanza a sue spese.  Da quel momento, di piazzamenti nelle prime tre posizioni ne sono arrivati tre, compresa una vittoria nel Gp di Stiria. Ma l’ormai ex rookie ha mantenuto quanto detto ad agosto, come testimoniato dal post pubblicato sui social, che vede il team Pramac in vacanza a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana.
    Il bilancio della stagione
    Gli ultimi giri dell’anno su una moto da gara, Martin li ha fatti durante i test di Jerez, dove ha tracciato un bilancio della stagione: “Mi sembra di essere stato competitivo su tutte le piste dopo l’Austria – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Solo a Misano ho avuto qualche problema, ma sono partito quarto in griglia. A Silverstone ero pronto per il podio, così come a Valencia”. Poi qualche parola in vista del prossimo anno: “Siamo pronti per fare grandi cose. Nel test non ho spinto molto: avevo già la testa a Punta Cana, al sole e alla festa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Martin paga la scommessa, tutta la Pramac in vacanza a spese del Pilota

    ROMA – Una promessa è una promessa. Parola di Jorge Martin, che dopo il termine della stagione di MotoGp, ha portato il suo team in vacanza a Punta Cana, nella Reppubblica Dominicana, offrendo interamente il soggiorno. Alcuni mesi fa, infatti, il pilota spagnolo al suo primo anno in classe regina aveva affermato che, in caso di un altro podio, avrebbe portato tutto il team in vacanza a sue spese. Da quel momento, di piazzamenti nelle prime tre posizioni ne sono arrivati tre, compresa una vittoria nel Gp di Stiria. Ma l’ormai ex rookie ha mantenuto quanto detto ad agosto, come testimoniato dal post pubblicato sui social.
    Le parole dopo i test
    Gli ultimi giri dell’anno su una moto da gara, Martin li ha fatti durante i test di Jerez, dove ha tracciato un bilancio della stagione: “Mi sembra di essere stato competitivo su tutte le piste dopo l’Austria. Solo a Misano ho avuto qualche problema, ma sono partito quarto in griglia. A Silverstone ero pronto per il podio, così come a Valencia”. Poi qualche parola in vista del prossimo anno: “Siamo pronti per fare grandi cose. Nel test non ho spinto molto: avevo già la testa a Punta Cana, al sole e alla festa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner senza filtri: “Rossi un combattente, Pedrosa ti ipnotizzava”

    ROMA – Ai microfoni ufficiali della MotoGp Casey Stoner si confessa. Il due volte campione del mondo (2007 in Ducati e 2011 con Honda) si volta a guardare la propria carriera e ne svela aneddoti e ricordi, anche quelli poco felici: “La mia forza è quella di non essere orgoglioso. E penso che tanti piloti abbiano troppo orgoglio. Vogliono che sia la moto ad adattarsi a loro, mentre devono aggirare l’ostacolo”. Poi una parola su Dani Pedrosa, suo compagno di squadra nel biennio 2011-2012: “Ti ipnotizzava in pista. Mi distruggeva vedere cosa riusciva a fare in pista con la mia stessa moto e ho imparato molto da lui. Rossi? Leggeva bene i momenti della corsa sotto pressione e ha grande spirito combattivo”.
    I segni del paddock
    Cosa significhi essere un pilota ai massimi livelli lo sa bene Casey Stoner che confessa la sua esperienza non certamente positiva con il paddock della MotoGp: “Purtroppo nei box ho imparato più cose negative che positive. In quegli anni ho imparato cosa sono disposte a fare le persone quando desiderano fortemente una cosa. Avevo gli occhi anche dietro perché le persone pensavano solo ai propri interessi. Ci vuole però anche rispetto per gli avversari”. L’australiano poi svela la sua moto preferita: “È la Honda del 2012 ma con gli pneumatici del 2011: da quando è cambiata la mescola abbiamo fatto molta fatica”. Un ricordo piacevole però Stoner lo conserva gelosamente e racconta il suo giorno più bello in MotoGp: “Sicuramente il Gran Premio di Phillip Island del 2011. Era il mio compleanno, sono arrivato primo e ho portato a casa il mio secondo mondiale”, ricorda. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi e Antonio Cairoli saranno ricevuti da Mattarella al Quirinale

    ROMA – Sono tante le cose che accomunano Valentino Rossi e Antonio Cairoli: la nazionalità, il numero di titoli conquistati (nove) e quel decimo sigillo che è mancato a entrambi, fino al momento del ritiro da MotoGp e Motocross, che per entrambi è arrivato nell’autunno del 2021. Saranno loro due, nella giornata di mercoledì 8 dicembre, le punte di diamante della delegazione della FMI che sarà ospite al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oltre a Rossi e Cairoli, accompagnati dal presidente della federazione Giovanni Copioli, ci saranno i vincitori della Sei Giorni Enduro 2021, della Sei Giorni Junior, del Motocross delle Nazioni e del Mondiale Motocross Junior.
    Il commento di Copioli
    Il presidente Copioli ha parlato con soddisfazione dell’imminente visita al Quirinale: “Siamo davvero orgogliosi di rendere visita al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ringrazio sentitamente il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha contribuito a rendere possibile questo incontro. Sarà un’occasione speciale per tutti noi e per il motociclismo italiano. Avremo la possibilità di sottolineare la grande portata del nostro movimento, che vede impegnati atleti capaci di scrivere la storia dello sport, grandi campioni e giovani talenti. Ci apprestiamo a vivere con immensa soddisfazione questa giornata intensa ed emozionante”. LEGGI TUTTO