di Simone Serafini
Brasile – Giappone 3-0 (25-20, 25-23, 25-20)
TOKYO – Finisce come da pronostico. I sudamericani in zona medaglia, i padroni di casa arrestano la loro corsa al quarto di finale. Se il risultato era prevedibile, da spettatori neutrali si sperava in un match un tantino più equilibrato. Invece il Brasile fa il Brasile e illumina a giorno il gap tra i due sestetti. Perché, intendiamoci, il Giappone non demerita. Fa la sua onesta partita, non fa molti errori, sfrutta le sue doti, per mezzo set tiene anche in scacco Bruno e compagnia. Ma, semplicemente, il Brasile è più forte. Più fisico, più potente, più imprevedibile. Più tutto insomma.
IL PIU’ DEI PIU’ – È Lucarelli, per continuità nel match ma soprattutto perché è dal suo giro di battuta che i verdeoro recuperano il secondo set. Sotto 14-17, grazie a un quarto d’ora spaziale dei nipponici, parzialone che porta al 20-17 a favore. Il problema del Giappone è che non ha praticamente demeriti: lo schiacciatore neoLube è preciso e forte e non sbaglia, si aggiungono difese e contrattacchi spietati e la frazione è ribaltata.
GLI ALTRI PIU’ BRASILIANI – Il sestetto di Renan come detto gioca solido e continuo. Bruno quando può decidere a chi dare la palla è illeggibile per il muro dei giapponesi. Anche se il “ribaltone” del secondo set è con Fernando in campo che conduce la regia fino alla fine. I centrali Lucas e Souza sono una sentenza, Wallace e Leal costanti. Insomma, prova corale solida e sotto a chi tocca.
MEZZO SET DA ANTOLOGIA – La squadra di Blain non gioca male, anzi. Ma non ha troppe frecce nella sua faretra per poter impensierire questo Brasile. Gioca un mezzo set ai limiti della perfezione, difendendo praticamente tutto con percentuali alte di contrattacco e tenendo un cambiopalla continuo. Ma, appunto, una prestazione di tal genere è impossibile da tenere per tanto tempo. Lucarelli riporta per terra i nipponici che hanno Nishida e Ishikawa i più costanti e gli ultimi ad arrendersi.
Nishida e Ishikawa
LA PARTITA – Primo e terzo set sono quasi in fotocopia. Il Brasile fa girare il tabellone dei suoi punti grazie ad un cambiopalla eccellente e ci mette qualche break point qua e là. Bruno innesca tutti i suoi attaccanti che da buoni brasiliani non si dimenticano di dare spettacolo (cartolina dal terzo set: Souza che difende alta e vicino a rete una lavatrice giapponese, Bruno accorre e smarca senza muro in pipe Leal). Seconda frazione invece è la più combattuta. Il Giappone esce dai blocchi meglio e riesce a contenere gli attacchi verdeoro. Nishida è una furia e si arriva al 17-14, quando con Lucarelli dai nove metri e Fernando in campo per Bruno i brasiliani recuperano pallone su pallone con difese e contrattacchi spettacolari portandosi 20-17. Vantaggio che mantengono fino alla fine quando Wallace chiude 25-23 con un attacco sulla riga. Terzo set sempre in mano brasiliana (14-8), Ishikawa prova a tenere accesa la fiammella dal servizio (19-22) ma la partita è in ghiaccio, chiude Souza 25-20. LEGGI TUTTO