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    Tokyo2020: Velasco a “Best Of” “Le difficoltà non si allenano”, “I giovani non possono non giocare con il coltello tra i denti”

    TOKYO – A Best Of il contenitore “giapponese” di Rai2 condotto da Jacopo Volpi, Julio Velasco, opinionista della trasmissione insieme a Fiona May, ex campionessa azzurra dell’atletica, ha commentato anche l’eliminazione delle azzurre del volley.
    6 MILIONI DI SERBI – “Oggi sembravano due squadre di categorie diverse, purtroppo sì. Un grande plauso va alla Serbia, ricordo che è un Paese di 6 milioni di abitanti perché se non cominciamo da qua secondo me continuiamoci a nascondere dietro ai pali della luce”.
    LE DIFFICOLTA’ NON SI ALLENANO  – “L’Italia non è mai entrata in partita, ma quello che da un segnale di cosa è stata questa Olimpiade è che questa è stata la terza sconfitta consecutiva, di cui 2 per 3-0. Mi ricordo di aver detto all’inizio che sembrava che il non aver giocato non avesse creato così tanti problemi, ma quando Giulia dice (Pisani, commentatrice tecnica del volley femminile in collegamento, ndr) ‘la squadra non ha saputo reagire alle difficoltà’,  dico che in allenamento non si può allenare la difficoltà, questa si allena solo nelle partite e quindi quando non si fanno molto partite contro squadre forti, dove si va in difficoltà, dove ne esci o non ne esci, dove si va in palestra e se ne parla, ci si allena, si torna in campo, si va in difficoltà, le si supera… beh è molto difficile”.
    Sylla, Sorokaite e Malinov
    “SONO GIOVANI”  MA NON GIOVANI – “La seconda cosa, più che stare attenti, noi dobbiamo aver fiducia nei nostri giovani e nel nostro sport e io ce l’ho assolutamente, sia nel maschile che nel femminile. Però non utilizzerei troppo il “sono giovani” perché i giovani possono commettere errori di esperienza ma non possono non giocare con il coltello tra i denti perché altrimenti non sono ne carne ne pesce. Ai giovani dico sempre: ‘puoi sbagliare per inesperienza o per irresponsabilità perché magari fai la giocata troppo difficile, ma non per il braccino o perché prendiamo paura altrimenti sembri un veterano che ha molto da perdere’”.
    ILLUSI DALLA TURCHIA – “E’ una squadra che non è mai entrata in competizione. La  partita con la Turchia ci ha illuso quando Giovanni Guidetti  detto che l’Italia è da oro. Poi quando entri in difficoltà poi non sai come uscire. Chiaro che poi ci sono tante situazioni da considerare, non ultimo, che la giocatrice più importante ha giocato molto, molto, al di sotto del suo standard e questo crea ulteriore sfiducia nella squadra, però non è una questione di una giocatrice, la squadra non ha funzionato”.
    LA DIFESA – “Europeo? Credo possano andare bene, perché non è che io rivedo la mia opinione solo perché si è mancato ad una competizione, a condizione però che le cose si guardino chiaramente. Io non sono d’accordo che il problema è la battuta e la ricezione e basta. E un’altra volta della difesa non se ne parla proprio… Quando trasmettevano la partita si diceva che era molto difficile mettere la palla a terra. La Serbia ha difeso molto di più. Non è solo un problema di battuta e ricezione ma è un problema della tradizione italiana che sempre si parla di battuta e ricezione e si aggiunge il muro. Negli ultimi anni si è dato più importanza all’attacco e la difesa invece…”
    Paolo Egonu
    PAOLA CYBORG? –  “Paola è umana come tutti, non ha giocato nessuna partita ai suoi livelli ma non ne è uscita un punto. Ma neanche uno. A volte 5′ per tranquilizzarla, per di più una ragazza di 22 anni, rifiata, non finisce un set, riprende il prossimo. Secondo me ci sono molte cose da migliorare. Una cosa: proteggiamo questa squadra, crediamo in questa squadra non solo facendo il tifo, non utilizzando giudizi che non sono costruttivi, però il meccanismo del “non diciamo nulla” non va bene perché poi non si vedono i problemi per quello che sono”. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Brasile ultima semifinalista, 3-1 in rimonta alla Russia

    QUARTO DI FINALEBRASILE – RUSSIA 3-1 (23-25, 25-21, 25-19, 25-22)TOKYO – Sotto 0-1 e poi anche 8-14 nel 2° set il Brasile trova la svolta con il doppio cambio: fuori Roberta e torna Macris (al rientro dopo l’infortunio alla caviglia) in regia, fuori una spenta Tandara e dentro Rosamaria come opposta. Nella Russia bene il muro e le schiacciatrici Fedorovtseva e Voronkova, ma stecca Goncharova. Per il Brasile oltre alle neontrate buone prove di Gabi, Fé Garay e Carol Gattaz.
    Il Brasile ha impiegato molto tempo per entrare in partita e questo ha fatto la differenza nel primo set. Con problemi nel cambiopalla, il Brasile ha visto le russe scappare 4-0 e poi 5-1 all’inizio. Zé Roberto ha chiesto tempo e la squadra è tornata più preparata, ma le europee hanno giocato con molta calma in attacco, guidate dal trio esterno Goncharova, Vonronkova e Fedorovtseva. Il Brasile ha avuto difficoltà a mettere la palla a terra con Tandara e con i centrali. Roberta un po’ imprecisa, ma Carol ha compensato con una buona presenza nel muro. La squadra brasiliana ha equilibrato il duello, ma ha prevalso la bella differenza imposta dalle rivali all’inizio del parziale e il Brasile ha perso per 25-23.
    I gialloverdi sono tornati con lo stesso ritmo nel secondo set, con difficoltà in fase di cambiopalla e le rivali sono scappate. Sull’8-12 l’ingresso di Macris per Roberta, sull’8-14 quello di Rosamaria per Tandara. Più precisa, Macris ha dato la velocità nota e la squadra si è ritrovata in campo, difendendo e crescendo a muro per chiudere il set 25-21 e pareggiare il match.
    Con Macris e Rosamaria ovviamente confermate in campo il Brasile ha continuato a imporre un ritmo forte, aggressivo in attacco e senza subire il muro russo. Carol Gattaz ha segnato 9 punti nel parziale e la selezione ha ribaltato la partita 2-1 con 25-19.
    Il quarto set è stato più equilibrato. Avanti 15-12 il Brasile ha incassato 5 punti consecutivi sul turno di battuta di Fedorovtseva. Il sistema difensivo brasiliano, però, è tornato a funzionare e la squadra è tornata in vantaggio sul 20-19 con un ace di Macris. Rosamaria e Gabi hanno firmato i punti dell’allungo (22-19), ma la Russia è rientra ancora (22-22) prima di capitolare su 3 punti consecutivi di Rosamaria (uno a muro e 2 in attacco).
    Quarti di finaleMercoledì 4 AgostoBrasile – ROC (Russia) 3-1 (23-25, 25-21, 25-19, 25-22)Korea – Turchia 3-2 (17-25, 25-17, 28-26, 18-25, 15-13)Serbia – Italia 3-0 (25-21, 25-14, 25-21)Rep. Dominicana – Stati Uniti 0-3 (11-25, 20-25, 19-25)
    SemifinaliVenerdì 6 AgostoOre 06.00 Serbia – Stati UnitiOre 14.00 Brasile – Korea LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Argentina. Da Buenos Aires: La vittoria con l’Italia è una carezza all’anima della pallavolo biancoceleste

    di Santiago GabariDirettore di VoleyPlus.com
    BUENOS AIRES – Non è il caso di dire che la pallavolo argentina sente già una medaglia tra le mani, ma è vero che la pallavolo argentina sente la gloria nelle sue mani. Non si tratta della vicinanza ad una medaglia negata a Sydney 2000 o abbracciata a Seoul 1988, si tratta di una carezza a un popolo martoriato, con una pandemia e un’inflazione del 48%, il risveglio dei tifosi di un disciplina che è un miracolo che solo i suoi professionisti tengono in piedi.
    L’Argentina è un paese che vive diviso. Dentro e fuori dallo sport. In politica e nella società. Anche economicamente. Ma se c’è un momento in cui l’argentino è orgoglioso di essere argentino, praticamente senza divisioni, è alle Olimpiadi. L’argentino si sveglia all’alba per vedere discipline che non guarda mai. Il cuore dell’argentino batte guardando atleti di cui non sa nulla. Ma sono biancocelesti. È tutto ciò di cui l’argentino ha bisogno per essere lì, collegato, supportare.
    L’esordio olimpico contro la Russia ha lasciato buone sensazioni. E la sconfitta, dura come un’eliminazione, per mano del Brasile (l’argentino muove in questo contesto la medesima rivalità calcistica, quasi fossero Messi o Maradona a far parte del sestetto iniziale), non ha fatto altro che attirare ulteriore attenzione: giocando così perché non pensare che sia possibile? La vittoria contro la Francia è stata una conferma, con la Tunisia non si poteva perdere e gli Stati Uniti, giocando al livello mostrato nei duelli precedenti, potevano essere battuti.
    Tempo fa, poco dopo che Marcelo Méndez era stato ufficializzato come nuovo DT, i giocatori della nazionale avevano convocato una conferenza stampa per denunciare il proprio disagio alla dirigenza della Federazione Argentina per crediti che includevano, tra l’altro, biglietti e hotel che avevano pagato di tasca propria per poter rappresentare il Paese. Non c’era poi uno spazio fisico (è condiviso con altri sport) per portare avanti il ​​piano di lavoro che aveva presentato con due obiettivi in ​​mente: Tokyo 2020 e Parigi 2024. Méndez ha dovuto rivolgersi agli amici per ottenere bende, nastri medici, acqua potabile per la formazione, forniture base per qualsiasi dei suoi atleti. Gestire la povertà non è facile e questa è una colpa di cui non si può incolpare al cento per cento i leader della pallavolo argentina. Ma potete immaginare – alla luce dei risultati – quanto potrebbe essere di livello la pallavolo argentina se potesse lavorare con basi solide e non affrontare ogni secondo una difficoltà?
    Tutti questi problemi sono solo un granello di sabbia negli infiniti eventi che si presentano ogni giorno.
    Méndez ha aggiunto a questo anche un cambiamento di paradigma nello stile di gioco. L’Argentina viveva la filosofia di giocare e rigiocare ogni pallone, ora è una squadra aggressiva che attacca ogni opzione. E il segno distintivo è la fame di gloria di una generazione che veste la maglia dell’Argentina da 12 a 15 anni. De Cecco e Pereyra hanno disputato il Mondiale Junior in Algeria nel 2005. Conte, Solé e altri giocatori che difficilmente vedono la loro famiglia e gli amici ad ogni pausa di campionato, vengono ad allenarsi in condizioni disastrose (sono quelle che esistono) per portare avanti e il alto  la maglia dell’Argentina.
    Queste condizioni fanno la forza e la voglia di graffiare della squadra. Questa nuova Nazionale argentina si forgiato la convinzione di voler vincere e in campo ha dimostrato che può farlo. E in ogni angolo del Paese, dove si gioca con palloni scoloriti, spesso con la pelle mancante che fa male alle mani, questa Olimpiade è una carezza per l’anima. È una vittoria dello sforzo di ogni persona durante questo viaggio.
    Qui esplodono i gruppi WhatsApp. I social parlano del ritiro di Luis Scola (basket), del trionfo di Las Leonas (hockey) e della pallavolo che lotterà per una medaglia per la terza volta nella sua storia. I media hanno dedicato alla pallavolo più tempo e spazio che mai nella loro storia.
    Nessuno sa come andrà a finire, ma sicuramente sarà un bel romanzo che nessuno vorrà finire. E questo dipenderà dalla pallavolo argentina, che ha davanti a sé un’enorme possibilità: capitalizzare questa visibilità che non raggiungeva dai Mondiali di pallavolo nel nostro Paese, nel 2002. Se si aggiungerà una medaglia, ovviamente, sarà poi ancora maggiore. Ma questa squadra ha già vinto: ha riabilitato il sentimento della pallavolo e ha accarezzato un Paese privo di gioie. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Beach Volley. Nicolai: “Credo che esiste un prima e un dopo Lupo/Nicolai”. Lupo: “Europei, Finals, Mondiali e Parigi… Non molliamo niente”

    Paolo Nicolai e Daniele Lupo

    TOKYO – Paolo Nicolai e Daniele Lupo hanno chiuso al 5° posto i Giochi, risultato più che positivo, lottato fino all’ultimo pallone. A testa alta.
    PAOLO NICOLAI: “Non vorrei essere autoreferenziale né tanto meno mancare di rispetto a qualcuno, ma credo che esiste un prima e un dopo Lupo/Nicolai. Per la terza volta consecutiva abbiamo centrato i quarti di finale del torneo a cinque cerchi e questo dimostra che l’Italia è lì e ci sarà ancora in futuro. A Rio finì con una medaglia ma probabilmente il percorso non fu così decisivo come questo. Qui abbiamo giocato sempre ad alti livelli eccezion fatta per qualche brevissima frazione. Cinque anni fa eravamo più giovani e avevamo avuto degli alti bassi; qui siamo scesi in campo più consapevoli e maturi e convinti che avremmo potuto fare qualcosa di grande. Tuttavia loro sono stati più bravi nei dettagli così come noi lo siamo stati nelle partite precedenti. Questo tuttavia non cancella quanto di buono abbiamo fatto qui e in questi anni insieme. Siamo chiaramente delusi ma c’è poco che cambierei guardando indietro”
    DANIELE LUPO: “E’ chiaro che in questo momento siamo molto delusi, ma la stagione di certo non finisce qui. Ora ci aspettano i Campionati Europei e a settembre avremo le Finals. Il prossimo anno ci aspettano poi i Campionai del Mondo a Roma; tutti grandi eventi con Parigi come obiettivo principale. Noi di certo non molliamo niente”.

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    Tokyo2020: Beach Volley, Lupo e Nicolai salutano il torneo olimpico al 5° posto. 0-2 per il Qatar

    QUARTI DI FINALE CHERIF-AHMED – LUPO-NICOLAI 2-0 (21–17, 23-21)Cherif-Ahmed – Punti in attacco: 26 (16 Cherif, 10 Ahmed); Aces: 1; Battute sbagliate: 3; Muri vincenti: 6; Errori totali: 9.Nicolai-Lupo – Punti in attacco: 25 (8 Nicolai, 17 Lupo); Aces: 1; Battute sbagliate: 7; Muri vincenti: 3; Errori totali: 11.Arbitri: Ferro (Bra) e Padron Hernandez (Spa)Durata Set: 18’, 22’.

    TOKYO – Si ferma ad un passo dalle semifinali per le medaglie il cammino di Paolo Nicolai e Daniele Lupo che cinque anni dopo la magica notte di Rio2016 non potranno difendere l’argento olimpico eliminati nei quarti di finale dalla coppia del Qatar Cherif-Ahmed 0-2 (17-21, 21-23).Un ko che l’Italia ha giocato fino in fondo contro due fuoriclasse ai vertici del ranking stagionale.E’ quindi 5° posto, il medesimo piazzamento delle due nazionali indoor. Al contrario delle due squadre pallavolistiche i due azzurri dell’Aeronautica escono però tra gli applausi per il buon torneo disputato e per aver ceduto, lottando fino in fondo, contro una coppia oggettivamente più quotata.

    I qatarini vanno a completare il quadro delle semifinali dove troveranno i russi (ROC) Krasilnikov-Stoyanovskiy che nel terzo quarto di finale hanno superato 2-0 (21-16, 21-19) i tedeschi Thole-Wickler. Dall’altra parte Mol-Sorum vs Plavins-Tocs.

    LA GARA – Il primo set è rimasto in equilibrio sino all’8-8, poi Cherif-Ahmed hanno sfruttato bene la battuta allungando (10-12). Una volta sotto Paolo e Daniele non sono riusciti più a recuperare (15-18) e hanno dovuto cedere (17-21).Nella seconda frazione sono stati ancora Cherif-Ahmed a portarsi al comando (8-11), ma Nicolai-Lupo sono saliti di livello e in poche azioni hanno ribaltato le cose (12-11). Da quel momento in poi è nato un lungo botta e risposta che è proseguito fino al (19-19).Per due volte i ragazzi di Matteo Varnier hanno annullato la palla match agli avversari, ma al terzo tentativo non c’è stato niente da fare (21-23).
    Tra pochi giorni Paolo e Daniele torneranno subito in campo a Vienna per il Campionato Europeo, in programma dall’11 al 15 agosto.

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    Tokyo2020: Il tabellino di Serbia-Italia 3-0. Azzurre tutte in campo, ma non basta. Boskovic vince il confronto con Egonu

    QUARTI DI FINALESERBIA – ITALIA 3-0 (25-21, 25-14, 25-21)SERBIA: Ognjenovic 4, Busa 5, Popovic 6, Boskovic 24, Milenkovic 6, Rasic 10, Popovic (L),. N.e. Mirkovic, Mihajlovic, Bjelica, Aleksic, Blagojevic. All. Terzi.ITALIA: Malinov 1, Pietrini 7, Fahr 2, Egonu 16, Bosetti 6, Danesi 6, De Gennaro (L); Sorokaite, Orro 1, Chirichella 1, Sylla, Folie 2. All. Mazzanti.Arbitri: Turci (BRA) e Makshanov (RUS)Note: Durata set 25′, 21′, 26′.  Tot 1h12′SERBIA: attacchi 43/84, muri 10, ace 2/74, errori avversari 20.ITALIA: attacchi 33/94, muri 7, ace 2/57, errori avversari 14. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Stati Uniti seconda semifinalista. 3-0 alla Rep. Dominicana

    QUARTI DI FINALEREP. DOMINICANA – STATI UNITI 0-3 (11-25, 20-25, 19-25)Top scorer: Martinez B. 16; Drews 21, Bartsch-Hackley 13, Washington 10.attacchi: 32/92; 48/107muri: 5 a 8ace: 0/52; 6/73errori avversari: 13 a 13Battuta più veloce: Martinez B. 95 km/h; Hancock 94 km/h
    TOKYO – Nonostante fosse senza la palleggiatrice Jordyn Poulter e l’opposto Jordan Thompson, la nazionale USA ha gestito l’avversario con relativa facilità, vincendo 3-0 la sfida dei quarti di finale.La squadra statunitense ora giocherà la sua quarta semifinale olimpica consecutiva.
    Nel primo set Stati Uniti subito avanti con un attacco capace di aprire con un 6-3. Parziale completamente controllato (19-8) con 5 muri e 2 ace che hanno mandato in tilt l’attacco dominicano (solo 6 a segno su 31 colpi). Andrea Drews e Michelle Bartsch-Hackley 5 punti a testa in attacco nel set.
    Secondo set più complicato per le statunitensi che seppur dopo l’iniziale 5-3 non abbiano più permesso alle dominicane di avvicinarsi a meno di tre punti hanno comunque visto dall’altra parte della rete una maggior resistenza delle Dominicane (Martinez B. 6 punti, Martinez J. 4, 3 muri di squadra). Avanti 24-16 le dominicane hanno inanellato un 0-4 prima che un punto di attacco di Drews mettesse fine al set.
    Terzo set più serrato dei precedenti dove gli Stati Uniti non hanno mai permesso alla Repubblica Dominicana di stare avanti di nemmeno un punto. Qui la Dominicana ha tenuto testa agli USA riducendolo lo svantaggio ad un punto sul 17-16, prima di un parziale di 8-3 a stelle strisce utile a chiudere il set 25-19 con 10 punti di Drews.
    Gli USA affronteranno in semifinale la vincente di Serbia e Italia. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Impresa per la Korea di Kim e Lavarini, 3-2 alla Turchia di Guidetti

    QUARTI DI FINALECOREA DEL SUD – TURCHIA 3-2 (17-25, 25-17, 28-26, 18-25, 15-13)TOKYO – Nove anni dopo Londra 2012 la stella Kim Yeon-Koung (28 punti, 49% di vinc. e 34% di eff. in att. 1 muro e 1 ace, 7 punti nel 5° set) riporta in semifinale la Corea del Sud. Un risultato alla vigilia dei giochi impensabile per la formazione dell’ottimo Lavarini che a febbraio aveva perso gli altri 2 pezzi pregiati della squadra: le gemelle Lee Da-Yeong (palleggiatrice) Lee Jae-Yeong (schiacciatrice). Grossa delusione dunque per la Turchia di Guidetti, ma il quinto posto migliora il nono di Londra (unica altra apparizione olimpica per la Turchia).
    LA CHIAVE – Oltre alla prova di Kim Yeon-Koung, la Corea del Sud ha sfruttato la buona prova di Park Jeongah (16 punti tra cui quelli decisivi ai vantaggi del 3° set) e l’efficacia del servizio e muro, fondamentali da cui ha avuto molto nei set vinti pur realizzando complessivamente meno punti diretti della Turchia. Fra le europee troppi alti e bassi e qualche difficoltà di troppo in posto 4 con le titolari Baladin ed Ismailoglu lasciate inizialmente in panchina nel set decisivo.
    LA CRONACA – Primo set a senso unico in favore della Turchia, un po’ come da attese. La partita cambia però inaspettatamente nel 2° set con la Turchia che annaspa in ricezione (dentro Ercan e fuori Baladin) e Yang Hyo-Jin che si esalta a muro (3 nel parziale, 6 totali). La Korea vola sul 17-7 e restituisce il 25-17 del primo set.Il terzo set è l’unico equilibrato del match e resta in bilico sino al 21-21. Kim Yeon-Koung piazza il break con 2 punti consecutivi, Jeong Jiyun entra sul 23-22 e ripaga Lavarini conquistando 2 set point: 24-22. Park Jeongah non chiude i palloni decisivi e prende la murata del 24-25 poi però si riscatta nel migliore dei modi realizzando il 25-25, il 27-26 (aiutata dall’invasione del muro) ed il 28-26. Decisivo, nel mezzo, anche il muro di Kim Hee-Jin su Ismailoglu che vale il 26-25.Il quarto set ricalca un po’ il primo parziale con la Korea che va subito sotto 2-8 e non riesce a rientrare nonostante i tanti cambi e qualche frangente positivo (minimo distacco sul 14-16 prima del 18-25 finale).Nel tie-break (oltre ad Ercan per Baladin c’è anche Senoglu confermata in campo al posto di Ismailoglu) la Turchia scava un break con l’ace di Boz (3-5) ed il contrattacco di Senoglu (3-6). La Turchia si riavvicina col muro di Kim Hee-Jin su Senoglu (5-6). Guidetti si gioca il doppio cambio, ma Karakurt concede un’invasione (6-7) e poi è difesa favorendo il contrattacco di Park Jeong-Ah: 7-7. Il clamoroso errore in palleggio di Aydemir che non trova Erdem manda le asiatiche avanti al cambio di campo: 8-7. Karakurt chiude la sua partita (solo ingressi per il doppio cambio) con l’ace del controsorpasso (9-10), ma Kim risponde con 3 punti consecutivi (12-10) sfruttando gli errori in ricezione di Akoz ed Ercan. Boz aggiunge un errore gratuito in attacco da posto 4 (13-10) e Kim Yeon-Koung non perdona: suoi il 14-11 ed il 15-13 (al 2° tentativo) dopo i 2 match point annullati da Boz.
    in aggiornamento

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