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    Polonia: Via alle selezioni per i ruoli di Ct. In lizza anche Grbic, Anastasi, Gardini, Bernardi, Lavarini, Barbolini e… Heynen

    Leon e Nikola Grbic

    VARSAVIA – La federazione polacca ha annunciato ufficialmente l’inizio delle selezioni per il ruolo di nuovi CT delle nazionali maschili e femminili del dopo Jacek Nawrocki (femminile) e Vital Heynen (maschile). Ieri la federvolley polacca pubblicato il bando con i requisiti per i candidati che oltre al loro curriculum, devono presentare candidature contenenti, una valutazione del potenziale sportivo attuale e del futuro, il programma di lavoro con la squadra nazionale, gli obiettivi a breve termine (per la stagione 2022) e  a lungo termine (fino ai Giochi Olimpici di Parigi del 2024, inclusi).Come indicato nel bando l’identità dei richiedenti non sarà resa pubblica senza il loro consenso. Ai candidati prescelti per ulteriori step di selezione potrà essere richiesto, in fasi successive, il consenso a rendere pubblica la propria identità .
    La scadenza per la presentazione delle domande è il prossimo 20 novembre. Tra i candidati per il team maschile figurano già Nikola Grbic, Andrea Anastasi, Michał Winiarski, Andrea Gardini e Lorenzo Bernardi. Per la panchina della nazionale femminile, tra gli altri, Stefano Lavarini, Ferhat Akbas, Massimo Barbolini, Stephane Antiga e, persino, l’ex allenatore della maschile Vital Heynen.

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    Afghanistan: Controversa la notizia della tragica fine di Mahjabin Hakimi…

    Nel cerchio azzurro Mahjabin Hakimi

    INDIA – Il portale indiano Altnews, a firma di Archit Mehta ricostruisce – tramite fonti (governative?) – una versione differente sulla morte della giovane pallavolista afgana Mahjabin Hakimi.Dopo la diffusione della notizia della decapitazione della giovane per mano dei Talebani da parte di diversi media internazionali, frutto di una intervista rilasciata a Independent Persian da una sua allenatrice, identificata con uno pseudonimo il giornalista afgano Miraqa Popal, che si presenta come ex capo delle news del canale ToloNews, attualmente rifugiato in Albania, su twitter ha così commentato la news della barbara uccisione della ragazza da parte dei Talebani: “Non è vero, si è suicidata 10 giorni prima della presa di Kabul da parte dei talebani, quando io guidavo la sezione news di Tolo News”

    This is not true, she committed suicide 10 days before Kabul takeover by Taliban when I was heading TOLOnews Newsgathering. https://t.co/xPSRFkkepj
    — Miraqa Popal 💧 (@MiraqaPopal) October 20, 2021

    L’articolo di Altnews riporta poi altre dichiarazioni di giornalisti afghani che definiscono fuorviante la news su come è morta la pallavolista. Qui l’articolo completo

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    Afghanistan: La tragica scomparsa di Mahjabin Hakimi. La solidarietà di Fipav e Lega femminile. Un minuto di silenzio

    Nel cerchio azzurro Mahjabin Hakimi

    MODENA – Sul caso della giovane pallavolista afgana Mahjabin Hakimi sono intervenuti oggi la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Pallavolo Serie A femmimile.
    Un minuto di silenzio su tutti i campi di pallavoloIl Presidente Federale Giuseppe Manfredi, sentito il parere favorevole del presidente del CONI Giovanni Malagò e quello del Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, ha disposto che in tutte le gare dei Campionati Nazionali di ogni ordine e grado e in quelle dei Campionati di Serie e Categoria Regionali e Territoriali di sabato 23 e domenica 24 ottobre p.v. venga osservato un minuto di silenzio in memoria della giovane pallavolista afgana Mahjabin Hakimi.
    Le condoglianze della FipavUna notizia terribile arriva dall’Afghanistan, la giovane pallavolista Mahjabin Hakimi è stata decapitata. La sua colpa: praticare lo sport che amava, il volley. Mahjabin, come tantissime altre ragazze in Italia e nel Mondo, coltivava la sua passione per la Pallavolo nel Kabul Municipality Volleyball Club, ma rispetto ad altre compagne, non era riuscita nei mesi scorsi a lasciare l’Afghanistan. Sembra impossibile che nel 2021 qualcuno venga ucciso soltanto perché giochi a pallavolo o, ancora peggio, perché voglia inseguire i propri sogni. Invece è un’orrenda realtà. Tutta la grande comunità del volley oggi è in lutto. Mahjabin, dovunque tu sia, ci piace pensarti con un pallone in mano, finalmente libera di poter giocare a Pallavolo.
    La solidarietà della Lega Pallavolo FemminileUna giovane ragazza barbaramente uccisa perché ‘colpevole’ di amare la pallavolo. E’ ciò che è accaduto a Mahjabin Hakimi, in Afghanistan, secondo quanto si apprende da fonti indiane. Una sua allenatrice, rimasta anonima per evitare ritorsioni, avrebbe denunciato al Persian Independent che la 18enne sarebbe stata decapitata nei primi giorni di ottobre. Ed è per la stessa paura di una rappresaglia, altrettanto violenta, da parte dei Talebani che la sua famiglia ha tenuto nascosto per settimane l’atroce delitto.Una notizia orrenda, un episodio che ferisce e sconcerta. Come tante ragazze della sua età, Mahjabin giocava a pallavolo e sognava di diventare una Campionessa. Faceva parte della nazionale giovanile afghana e militava nel Municipality Volleyball Club Kabul, ora centro del potere talebano. A differenza di alcune sue compagne, non era riuscita nei mesi scorsi a lasciare l’Afghanistan e mettersi in salvo. Sì, perché a Kabul, dopo la caduta del vecchio governo, giocare a pallavolo, partecipare a competizioni internazionali, finire in televisione, è considerato un crimine da punire con l’omicidio.Il mondo della pallavolo piange Mahjabin e tutte le vittime di un genocidio che deve essere fermato.La Lega Pallavolo Serie A Femminile intende organizzare con urgenza un’iniziativa per denunciare quanto sta accadendo in Afghanistan e per esprimere la più sincera solidarietà alle vittime del regime talebano.Perché lo sport sia ovunque veicolo di emancipazione, di crescita personale e sociale. E non di morte. LEGGI TUTTO

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    Russia: Musersky parla del caso di doping e positività alla metilexanamina. “Squalifica ingiusta e tardiva figlia della lotta tra Rusada e Wada”

    RUSSIA – Musersky in un’intervista a BO Sport ha raccontato come ha reagito alla squalifica, e ha spiegato perché il processo è stato comunicato solo ora.Era possibile prevedere che qualcosa non andava in Dmitry Musersky anche prima dell’inizio delle Olimpiadi di Tokyo. Il 4 luglio la Federazione Russa, tramite il suo Segretario Generale Alexander Yaremenko aveva comunicato di come “Musersky avesse subito una ricaduta del suo infortunio. In seguito ci daremo più informazioni, ma è impossibile la sua partecipazione alle Olimpiadi”.Oggi è più chiaro a cosa si riferisse il funzionario sulle presunte “maggiori informazioni”, mai arrivate però, grazie al comunicato del sui club giapponese i “Suntory Sunbirds” in cui si rendeva noto che Musersky era stato squalificato per 9 mesi dopo che ci sono stati nuovi controlli di un test antidoping superato nel maggio 2013.
    LA METILXANAMINA – Le sostanze riscontrate dai controlli antidoping sono la metilexanamina (conosciuto anche come metilesamina, 1,3-dimetilamilammina, 1,3-DMAA, dimetilamilammina, e DMAA; nomi commerciali Forthane e Geranamine) è un indiretto farmaco simpaticomimetico inventato e sviluppato da Eli Lilly and Company e commercializzato come inalato decongestionante nasale dal 1948 fino al ritiro volontario dal mercato negli anni ’70.  Dal 2006 la metilexanamina è stata ampiamente venduta sotto molti nomi come a stimolante o potenziamento energetico integratore alimentare. È vietato da molte autorità sportive e agenzie governative. Nonostante le molteplici lettere di avvertimento della FDA, a partire dal 2019, lo stimolante rimane disponibile negli integratori per lo sport e per la perdita di peso.
    Nell’aprile 2019, la RUSADA (l’agenzia russa dell’antidoping) ha puntato l’attenzione sul fatto che un gran numero di violazioni delle norme antidoping è associato alla metilexanamina. Il motivo, ha affermato l’agenzia in un comunicato, “potrebbe essere un integratore e/o un’alimentazione sportiva contaminati”. L’organizzazione sconsigliò l’uso di integratori alimentari e ricordò che la metilexanamina appartiene alla classe degli stimolanti.

    Si noti che nel 2016 il nome di Musersky è apparso nei documenti pubblicati da Grigorij Michajlovič Rodčenkov,  chimico russo e direttore del laboratorio nazionale russo di antidoping, sospeso dall’ Agenzia mondiale antidoping nel novembre 2015 per aver facilitato il programma di doping sponsorizzato dallo stato della Russia, poi diventato un informatore della WADA pe rla quale ha testimoniato sul programma statale per sostenere il doping in Russia. Alcuni dei nomi degli atleti non sono stati cancellati nei suoi documenti. Ad esempio, lo sciatore Alexander Legkov e Musersky. Accanto al nome del giocatore di pallavolo c’era la stessa metilexanamina.
    INNOCENTE FINO A PROVA CONTRARIA – Il general manager della nazionale russa di pallavolo, Sergei Tetyukhin, ha detto che non ci sono prove della colpevolezza di Musersky e che tutto si basa sulla lista di Rodčenkov.“La storia è incomprensibile. Per quanto ne so, non ci sono prove e tutto si basa sulla lista di Rodčenkov. Finora non si parla di una sostanza specifica, per quanto ho capito. Ora dobbiamo dimostrare che non sei colpevole, come molti altri atleti di questa lista. Nessuno sa quanto siano affidabili queste informazioni. Sono sicuro che andrà tutto bene”, ha dichiarato ieri Tetyukhin a RIA Novosti.
    Muserskiy in VNL
    E LA VNL 2021? La squalifica di Musersky è valida dal 5 aprile 2021 al 4 gennaio 2022. La cosa più incredibile però è che a giugno Musersky ha giocato 5 partite con la Russia nella VNL di Rimini prima di lasciare. Senza di lui la nazionale ha colto il 5° posto nella VNL e l’argento nella finale olimpica contro la Francia.
    L’INTERVISTA – Ad Almaz Khairov, sul portale russo Sport Business Gazeta, Musersky parla del suo caso.– Dmitry, quando hai saputo della squalifica?“È stato in estate quando mi sono infortunato nella VNL”.– Cioè, l’infortunio non è inventato?“L’infortunio era vero, ma non così grave”.– La squalifica può essere impugnata?“Questo è l’aspetto più sorprendente e offensivo. Non ho avuto l’opportunità di dimostrare la mia innocenza. Ad esempio, verificare un secondo campione. Anche il risultato del test antidoping, effettuato appena due settimane dopo nella World League 2013, è stato completamente ignorato. È pulito, come tutti i campioni che mi sono stati prelevati durante la mia carriera. Per quanto ho capito, hanno ricontrollato tutto”.“La WADA non ha tenuto conto della nota ufficiale dell’azienda farmaceutica americana, che nel 2015 ha dichiarato pubblicamente che alcuni dei suoi farmaci nel 2013 sono stati contaminati accidentalmente. I farmaci che ho indicato quando ho superato il test antidoping contenevano quello che è stato poi ufficialmente riconosciuto come contaminato. La società si è scusata, ma molti atleti hanno pagato le conseguenze”.– Di che sostanza stiamo parlando?“Non ricordo il nome chimico ora. Questa sostanza vegetale è o estratto di geranio o olio di geranio. Come ho appreso in estate, è ampiamente utilizzato dai pasticceri e potrebbe entrare nel corpo non solo attraverso additivi biologici, ma attraverso prodotti da forno: torte e muffin. La concentrazione di una sostanza proibita nel mio test antidoping indica semplicemente che questa sostanza è entrata accidentalmente nel mio corpo. Ce n’è davvero poca”.– Perché non sei stato squalificato nel 2013?“Come ho appreso quest’estate, un test antidoping effettuato dalla RUSADA alla fine del Campionato Russo 2013 ha dato esito positivo. Ma poi è stato nascosto a me e alla WADA. Non capisco perché, perché poi la squalifica massima sarebbe di soli tre mesi”.“Come risultato del conflitto tra RUSADA e WADA, i dati sono arrivati ​​alla WADA e, probabilmente, hanno trovato lì un test antidoping positivo. Non conosco tutti i dettagli. Ma la WADA ha affermato che i dati ricevuti non richiedevano alcuna prova”.“In un modo o nell’altro, nel 2021, devo essere ritenuto responsabile del fatto che nel 2013 si è verificato un incidente e il risultato è stato nascosto. Mi sembra che questo sia estremamente disonesto. Ora la mia indignazione è già minore rispetto a quella che ho provato in estate, ma ritengo che l’intera situazione sia ingiusta nei confronti di me stesso”, ha affermato Musersky. LEGGI TUTTO

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    Afghanistan: Tragico. I talebani decapitano giovane capitana della nazionale juniores… Giocava a pallavolo senza hijab

    Nel cerchio azzurro Mahjabin Hakimi

    MODENA – Media indiani hanno diffuso oggi la tragica notizia. Mahjabin Hakimi, nazionale della squadra juniores afghana è stata decapitata dai talebani all’inizio di questo mese. La sua colpa giocare a pallavolo senza hijab.A darne conferma dichiarazioni rilasciate da un allenatore della giocatrice al Persian Independent. L’allenatore Suraya Afzali (nome di copertura) ha confermato che la giocatrice Mahjabin Hakimi è stata uccisa dai talebani all’inizio di ottobre, ma nessuno è venuto a conoscenza del raccapricciante omicidio poiché gli insorti avevano minacciato la sua famiglia di non parlarne.Mahjabin aveva giocato per il club di Kabul prima del crollo del governo di Mohammad Ashraf Ghani Ahmadzai ed era stata una delle giocatori di punta del club. Poi, qualche giorno fa, sui social media afghani, sono state pubblicate le macabre foto di quella che sembrava essere la sua testa mozzata e il collo insanguinato.
    L’allenatore della squadra nazionale di pallavolo femminile afghana ha confermato che solo due delle giocatrici della squadra sono riuscite a fuggire dal Paese prima che i talebani ne prendessero il controllo completo ad agosto. Mahjabin Hakimi era tra le tante sfortunate sportive rimaste in Afghanistan: “Tutte le giocatrici della squadra di pallavolo e il resto delle atlete sono in una brutta situazione, disperate e spaventate”, ha detto il tecnico. “Sono state tutte costrette a fuggire e vivere in luoghi sconosciuti”.

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    Cina: Zhu Ting si opera al polso

    Zhu Ting

    CINA – Per risolvere il problema al polso che ne ha limitato il rendimento alle olimpiadi la forte schiacciatrice cinese Zhu Ting ha annunciato in una diretta streaming con i fan che si opererà anche se la data non è stata ancora annunciata. Non chiari nemmeno i tempi di recupero, ma sicuramente il Tianjin (che comunque potrà contare su Li Yingying e i nuovi arrivi Vargas e Yuan Xinyue) dovrà fare a meno di lei anche nei Campionati Nazionali (20-28 ottobre) e nella Superlega che dovrebbe giocarsi dal 21 novembre al 18 gennaio.

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    Brasile: La CBV conferma Renan e Zé Roberto

    Renan e Zé Roberto

    SAN PAOLO –  La Confederazione brasiliana ha annunciato il rinnovo con gli allenatori José Roberto Guimarães e Renan Dal Zotto, confermati alla guida delle nazionali verdeoro fino ai Giochi olimpici di Parigi, nel 2024.“Siamo molto felici di avere José Roberto Guimarães e Renan Dal Zotto per un altro ciclo olimpico. Sono due leader, con la capacità di mantenere il Brasile tra i migliori al mondo, e che giocheranno anche un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuovi talenti”  ha spiegato Adriana Behar, CEO della CBV.

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    Mondiali U21M.: De Giorgi “Quando sei capace vai in campo anche a 16 anni”. Frigoni: “Ora dovranno meritarsi la maglia ogni giorno”

    I CT De Giorgi e Frigoni analizzano il futuro degli azzurirni

    MODENA – Due ori seniores, quello di Belgrado di Egonu e compagne, quello di Katowice per Giannelli e compagni. Dopo il doppio flop di Tokyo l’Italia della pallavolo ha saputo reagire subito con due squadre che hanno, non solo per mezzi tecnici ma anche per carta d’identità il futuro tutto da scrivere.
    Un futuro che sembra lunghissimo grazie ai risultati conquistati nella lunga estate azzurra dalla quale sono arrivate altre gioie, ultima proprio quella Under21 maschile domenica a Cagliari. Un oro mondiale mai conquistato prima che affianca l’oro al Mondiale Under20 femminile ottenuto in Olanda, l’argento ai mondiali Under18 femminile raggiunto in Messico e l’argento ai Campionati Europei U16 femminili di Brno.Sei tornei giovanili, 4 podi, il 4° posto all’Europeo Under17 maschile, il 6° posto ai Mondiali Under19 maschili in Iran.
    RISULTATO CHE VALE? – Risultati che valgono? Sicuramente. Ma nell’immediata prospettiva a cinque cerchi? “Se parliamo dei Giochi di Parigi2024 questi sono ragazzi che hanno le possibilità di giocarsi le proprie chance. Ora però sarà importante quello che faranno, se giocheranno durante l’anno” commenta Ferdinando De Giorgi, Ct azzurro che ha vinto l’oro europeo con la nazionale maggiore e che nel weekend era proprio a Cagliari per seguire la fase finale del Mondiale Under21 vinto dall’Italia di Frigoni.“In generale sono ragazzi che hanno già buone qualità e che hanno maturato già un proprio modo di esprimersi, sono intraprendenti. Comunque, come si sarà capito, la mia tendenza parlando di età sarà sempre quella di ‘pescare’ guardando in giù, più che in su anche se in assoluto sui giovani non esistono leggi universali. Un po’ dipende dalle generazioni, un po’ dipende dalle individualità, la verità è che se sono bravi e capaci, anche se hanno 16 anni, vanno messi in campo”.
    MAGLIA DA MERITARSI TUTTI I GIORNI – Angiolino Frigoni, Ct campione del Mondo, contratto in scadenza, ha le idee altrettanto chiare sul futuro azzurro, dopo averne viste tante e conosciuto svariate generazioni di giovani in ere differenti: “La nazionale maggiore? Oggi il percorso di questi ragazzi nelle attività giovanili è terminato, quindi la loro competizione non è più solo con i loro pari età ma con tutti. I responsabili delle prossime squadre azzurre (il prossimo anno si giocano VNL, Mondiali, Universiadi e Giochi del Mediterraneo, ndr) dovranno vedere cosa faranno i ragazzi durante il campionato. Non sono papabili per l’azzurro seniores per aver vinto il mondiale giovanile, dovranno dimostrare tutto l’anno di meritarsi una chiamata. Comunque i mezzi fisici e tecnici molti di loro li hanno”.
    AFFRONTARE LA SFIDA – 4 saranno titolari in Superlega (Michieletto, Rinaldi, Porro e Gottardo, seppur nel ruolo di libero e non posto 4), 2 titolari in A2 e 6 faranno la riserva in Superlega. “Allenarsi solamente ed essere riserva non è un freno, ma non può essere una condizione permanente – ribadisce Frigoni -. Per un anno può andare bene poi però questi ragazzi dovranno cercare di affrontare la competizione, il vincere o perdere”.
    MOVIMENTO CHE VALE – E’ comunque un movimento che vale. L’Italia del volley è in tutte le sue espressioni ai vertici mondiali ed europei.L’Italia della pallavolo, sopratutto quella maschile, che fino a pochi anni fa tremava per un cambio generazionale che sembrava impossibile, oggi può tirare un sospiro di sollievo. Forse questo movimento e questo sistema Italia (nazionali e club) non è così male. LEGGI TUTTO